Potere al Popolo ma Solo a Quello Ricco

potere alla gente
chi esercita veramente il potere
Nonostante  la Costituzione italiana attribuisca in maniera netta il potere al popolo e sancisca che, nei limiti della costituzione, è il popolo ad esercitare la sovranità, nei fatti tutto questo non avviene. Anzi, attraverso il controllo sociale il sistema fa in modo che le persone stiano buone e zitte, mentre il potere viene esercitato da altri, i ricchi.

In questo articolo capiremo come fanno a farci credere che il potere sia nelle mani della gente, mentre le vere forze si muovono sottoterra, al buio, dove vengono prese le decisioni che contano veramente. Nel mentre operano per distrarci e non farci comprendere i semplici concetti che ora vado a spiegare.


Cosa significa potere al popolo?


L’articolo 1 della Costituzione Italiana recita così: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Questo ha tre importanti implicazioni:

  1. Lo Stato non è un patrimonio dinastico, cioè non è una dittatura che si tramanda di padre in figlio, ma una “res publica” ovvero “cosa di tutti”.
  2. Chi è chiamato a svolgere importanti ruoli di direzione politica, non è il proprietario dello Stato, ma un servitore del popolo
  3. Essendo una democrazia (dal greco δῆμος, popolo, e -κρατία, potere), si intende che la sovranità, ovvero il potere di comandare e di effettuare tutte le scelte politiche che riguardano la comunità, appartiene al popolo.

Tutto molto bello, se non fosse che quel piccolo inciso: “nelle forme e nei limiti della Costituzione” cancelli tutto quello che è appena stato detto. Perché? Perché trasforma quella che sembrerebbe una “democrazia diretta” (il popolo opera veramente le scelte) in una “democrazia rappresentativa”, cioè il popolo vota un suo rappresentate (un partito politico) che prenderà per lui le scelte e le decisioni.

Tutto bene direte, qualcuno che ci rappresenta farà i nostri interessi e questo dà effettivamente potere al popolo, ma vi siete mai chiesti chi sono veramente queste persone?

Solo i ricchi possono comandare


Forse non tutti sanno che per entrare a far parte di una lista elettorale bisogna pagare. Le cifre sono riportate da numerosissime testate giornalistiche e si va dai 1.500€ dei piccoli partiti “nati morti” fino ai 45.000€ dei partiti più grossi. E non stiamo parlando di cifre necessari a candidarsi come capo lista, ma una semplice iscrizione.

potere proletario


Da questi numeri deduciamo una semplice questione: si possono candidare solo persone appartenenti ai ceti abbienti, ovvero chi è disposto a buttare al vento cifre simili solo per comparire nelle liste. A questi vanno aggiunti tutti i costi che il singolo sostiene per “farsi pubblicità” privatamente, perché candidarsi è come vendere un prodotto e tutti sanno che la pubblicità è l’unico mezzo per vendere. Risulta pertanto evidente che il popolo, quello povero che non arriva a fine mese, non potrà mai avere, al governo, uno di loro, uno che li rappresenti veramente, perché solo i ricchi possono permettersi una campagna elettorale, e i ricchi non fanno gli interessi dei poveri.

I ricchi infatti hanno un solo scopo: mantenersi nello stato di ricchezza in cui sono. Per farlo devono esercitare quello che viene definito il controllo sociale, un insieme di strategie che servono per far credere al popolo di contare qualcosa, illudendoli e raggirandoli, ma che ha il preciso scopo di avere campo libero e fare un po’ quello che vogliono. Non dobbiamo dimenticarci che i ricchi sono ricchi solo perché esistono i poveri, per questo hanno tutto l’interesse ad evitare che la gente comune migliori la propria condizione sociale ed economica.

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Il controllo sociale annulla il potere del popolo


Se tu fossi un allevatore di pecore, e dovessi guidare il gregge, preferiresti avere pecore intelligenti ed intraprendenti che prendono l’iniziativa e non hanno paura del cane, o animali dalle funzioni cerebrali limitate che fanno esattamente come dici e temono il tuo bastone?

Nella vita di tutti i giorni, anche per gli esseri umani, la situazione è la stessa; esiste infatti un livello di controllo generale operato da gruppi ristretti di persone che analizzano i comportamenti sociali delle persone, li sfruttano a proprio vantaggio e mettono in campo tecniche per mantenere tutti buoni ai loro posti, impedendo che si liberino dalla schiavitù in cui si ritrovano. Non si tratta di una teoria del complotto, ma di precise strategie riservate solo a chi possiede grossi capitali o può esercitare poteri esclusivi, caratteristiche che i nostri politici incarnano alla perfezione.

È strano che, anche se col passare dei decenni la politica ha ampiamente dimostrato di non fare nulla per migliorare la vita della gente, questi sono ancora lì, a mangiare, bere e ingrassare con stipendi dieci volte superiori alla media. È strano che tutti lavoriamo sempre più duramente per incrementare il PIL e far girare l’economia, ma la crisi persiste e finiamo per essere sempre più poveri e a stento arriviamo a fine mese. Ma il costo dell’energia non doveva calare? E allora perché è aumentato del 5% quest’anno? E perché non siamo in piazza a protestare? Ed è strano che, anche se è evidente che non andremo in pensione, siamo ancora tutti seduti composti a versare contributi e produrre a testa bassa.

potere alla gente


Come mai di fronte all'evidente stato di oppressione, bugie e sfruttamento in cui viviamo, le persone non si ribellano? Ma il potere non era del popolo, non dovevamo essere noi a decidere? E allora com'è che non vengono mai prese le decisioni che migliorano la vita della gente, ma solo quelle che salvano le chiappe ai potenti?

Restiamo tutti zitti e subiamo le ingiustizie quotidiane perché viene messo in campo il controllo sociale, un insieme di continue contromisure che servono ad evitare che le persone si ribellino, si risveglino dalla condizione di automi del lavoro e del consumo nel quale si ritrovano imprigionate e non esercitino quel potere che la costituzione garantirebbe.

Ma come fanno a togliere il potere al popolo tenendolo nelle loro mani?

Prima di tutto è necessario che le persone siano ignoranti e per farlo occorre che determinati livelli di conoscenza siano accessibili solo a pochi. La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere mediocre, in modo che la distanza intellettiva tra i poveri e la classe dirigente e politica rimanga impossibile da colmare. Questo lo si fa attraverso l’accesso a numero chiuso a determinati istituti formativi, ma anche rendendo molto costosa l'iscrizione a master, specializzazioni e anche alle stesse liste elettorali. Il povero deve rimanere povero e ignorante, e così i suoi figli.

Gli stipendi della classe operaia devono essere bassi, anche se il loro lavoro è il più duro e debilitante che c’è, anche se sono quelli che hanno maggior bisogno. Loro non devono avere il denaro per cambiare vita, elevarsi, studiare, liberarsi dalla schiavitù del lavoro, perché questo rappresenterebbe un pericolo per chi sta sopra. I ricchi e potenti guadagnano dal lavoro degli altri e per fare questo devono poterli controllare.

La massa ignorante rimane così facilmente influenzabile, non avendo studiato non ha sviluppato il senso critico e si fa facilmente condizionare da ciò che gli arriva dritto alla pancia, smettendo di usare il cervello. Se gli dicono che può diventare ricco con i Gratta e Vinci, comprerà gratta e vinci, se gli dicono che gli stranieri gli rubano il lavoro, lo ripeteranno come pappagalli al bar, se gli mostrano che le persone di successo fumano, si auto-provocheranno il cancro fumando. Slogan come “potere al popolo” funzionano meglio se il popolo è ignorante.

Per evitare che la massa ragioni, per togliere il potere al popolo, l’attenzione del pubblico viene costantemente distolta dai veri problemi e dai grandi cambiamenti che vengono imposti, inondandoci di centinaia di altre informazioni inutili attraverso la televisione, le radio e i social. Ci mantengono tutti occupati in cose inutili, senza lasciarci il tempo per pensare. Molti sport diventano la valvola di sfogo della violenza repressa, la gente si "mena" per una partita di calcio e ci lasciano manifestare o scioperare illudendoci che così diremo la nostra, ma poi tutto rimane uguale.

Perché tutto questo sia possibile viene poi messo in campo lo strumento più potente, ovvero lo stimolo alla mediocrità: Spingere la massa a ritenere che è di moda e divertente essere stupidi, volgari e ignoranti e allo stesso tempo indurli a deridere chi invece punta sull'intelletto e lo sviluppo mentale. Far parte della massa ignorante deve essere “normale” e chi ne esce deve essere etichettato da tutti come “il diverso”, così da indurre il gruppo a permanere in uno stato di mediocrità costante, impedendogli di reclamare il potere che gli spetta.

Quindi cosa accade?


A livello politico il controllo sociale permette a chi governa di fare tutto ciò che gli pare, cioè prendere decisioni e promuovere leggi che li avvantaggiano, non che avvantaggiano il popolo. Se così non fosse non si spiegherebbe come abbiano fatto ad auto-regalarsi immense porcate come i vitalizi. Invece spiega molto bene il motivo per il quale sono più di settant'anni che vari partiti politici si alternano, ma la gente è sempre più povera, non si vede una via d’uscita da questa crisi, che dura ormai da 10 anni, e le cose, in generale, vanno sempre peggio.

Potere al popolo è solo uno slogan, una frase ad effetto che serve a far credere alle persone che siano loro a poter decidere, a scegliere cosa è bene e cosa è male per il Paese, ma alla luce dei fatti tutto questo non può accadere, perché è la struttura stessa del sistema ad impedirlo. Le persone che dovrebbero rappresentarci non solo non sono “uno di noi”, fanno per forza di cose parte dell’élite e per questo non faranno mai i nostri interessi.

il potere del popolo sovrano


La legge stessa ha ampiamente dimostrato di venir applicata in maniera differente tra chi ha i soldi per difendersi e chi invece non può far altro che subire e pagare. Il potere non è del popolo, è di chi possiede il denaro, perché con il denaro puoi manovrare tutto, dalle leggi alle masse. La nostra Repubblica è fondata sul lavoro, il che dovrebbe significare che chi lavora ha diritto a farne parte e decidere, ma a lavorare veramente è sempre la povera gente, chi comanda non lavora, non si sporca le mani, eppure è il più ricco e potente, cioè l’esatto contrario di quello che c’è scritto nella Costituzione. 

Leggi anche: Volere è Potere



Conclusioni


Come sempre chi comanda forgia slogan come “Potere al popolo” per impressionare le persone e farci credere che facciamo tutti parte di una grande famiglia, una società nella quale abbiamo voce in capitolo, fatta su misura per noi, dove ognuno può vivere una vita felice e libera.

Questa è solo la facciata, la bella immagine che copre il marcio che sta sotto. Se si va oltre, se si ragiona sui meccanismi reali del sistema si comprende che il potere non è del popolo, ma nelle mani si pochissimi privilegiati che si possono permette le candidature e che, per rimanere tali, devono esercitare il controllo sociale. Se non lo facessero perderebbero il privilegio. Il potere logora ed è per questo che il popolo è genuino, mentre loro palesemente marci.

39 commenti:

  1. Come diceva Andreotti: "Il potere logora chi non ce l'ha!"
    Ma noi come possiamo contrastare il sistema? In un modo solo, consumando di meno ed in modo intelligente. Staccando la testa da quel maledetto smartphone (l'ho abolito da tre anni), togliendo di mezzo la tv (l'ho fatto cinque anni fa), smettendo di indebitarsi con banche e finanziarie (ne sto alla larga), ... È poi bisogna coltivare la consapevolezza che il sistema non cambierà, che la vita è breve e che bisogna trovare le soddisfazioni nelle piccole cose.
    Sono contento che, come te, non devo andare in ufficio tutti i giorni...
    Fred

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    1. La colpa non è dello smartphone o della televisione ma da come si utilizzano certi strumenti. Se uno va su Facebook per vedere i protagonisti di Uomini e donne o accende la TV per farsi rincoglionire da Forum o da qualche reality, il problema è soltanto suo. Io lo smartphone lo uso, fra le altre cose, per navigare ed informarmi quando sono in giro, oltre che per telefonare. Con la TV ci guardo i film, rigorosamente in lingua originale, visto che il doppiaggio, a mio avviso, è un'altra forma di controllo che fa ancora presa su chi, nel 2018, non è capace manco di ciancicare una lingua straniera. Alla fine, insomma, il problema è principalmente individuale e l'ignoranza è una condizione che può essere superata, senza essere necessariamente ricchi.

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    2. X curiosità come hai cambiato lo stile di vita?

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    3. Come ho cambiato stile di vita? Con coraggio e determinazione, soprattutto smettendo di fare le cose che piacevano agli altri e non a me.

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  2. Parole condivisibili. Ma come fare per non farle restare tali? come fare per trovare soluzioni anzichè evidenziare problemi?
    Grazie per lo spunto in questo grigio lunedì mattina
    Alessandro

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  3. Ciao Francesco, sono 4 anni che seguo il tuo blog ed ho comprato anche il tuo primo libro nel 2015 ma è la prima volta che ti lascio un commento.
    In questo post hai espresso quello che ho sempre pensato anche io, purtroppo i soldi la fanno da padrona in questo mondo e chi li manovra sono sempre e solo i potenti. Attorno a me vedo spesso persone che ignorano assolutamente questi tipi di problemi (sono coinvolti anche molti anziani purtroppo, dicono sempre che siamo un paese di "vecchi" per cui...). Sono persone che non hanno avuto un'istruzione sufficiente a far aprire loro gli occhi e forse molte di loro hanno anche paura di evolvere i propri pensieri. Ricordo che da bambina mio padre diceva a mia madre che io e mia sorella non dovevamo andare a scuola (solo perché non voleva problemi quando facevo i capricci pur di non andarci); oggi da persona adulta mi domando: come sarei diventata senza istruzione? Non ho un lavoro perfetto e troppo remunerativo, d'accordo, ma mio padre si ritrova all'età della pensione (senza percepirla ancora purtroppo) e nella sua vita da "ignorante" non ha fatto altro che criticare i politici, i benestanti ed addirittura i risparmiatori. Che vita fa oggi mio padre? Si è sempre trovato in difficoltà economica, non ha mai voluto mettere un gruzzoletto da parte per i tempi duri, non si è mai evoluto nel suo lavoro (tanto odiato) da carpentiere metalmeccanico (spesso rimasto a casa perché di lavoro non ce n'era). Il problema è che è rimasto nella sua ignoranza, nella sua cocciutaggine ad essere un povero ed aspetta sempre che le cose le facciano gli altri al posto suo (i politici devono creare posti di lavoro dice lui). Non capisce che nessuno regala nulla e se non portiamo tutti noi avanti l'intelletto resteremo sempre nella morsa dei signori potenti. Io personalmente non ho frequentato l'Università, ho un semplice diploma in economia aziendale, ma continuo sempre a leggere, ad informarmi, a studiare affinché possa, prima o poi, uscire dalla condizione di dipendere da un titolare d'azienda e realizzare un lavoro tutto mio che mi soddisfi, mi stimoli e mi renda sufficientemente autonoma. La lettura ci rende liberi, ed è vero. In tutto e per tutto. ;-)

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  4. Scusa, ma i motivi qui indicati per il predominio politico della ricchezza, cioè le spese per iscriversi nelle liste e per la propaganda, sono limitati. La cifra dipende dai partiti richiederla o no e le spese per la propaganda possono esser coperte dalla loro organizzazione. Solo per fare un esempio, i parlamentari eletti con i 5 stelle sarebbero ricchi? Non è nemmeno detto che un ricco non possa fare mai riforme sociali a favore dei meno abbienti(vedi Roosevelt )
    Il peso politico della ricchezza esiste, ma ha altre ragioni. Ci possiede o gestisce capitali può reagire alle politiche sgradite riducendo gli investimenti o trasferendo all'estero introiti fiscali o posti di lavoro, opzione molto favorita dalle norme che sostengono la "globalizzazione" degli ultimi decenni. La possibilità di reagire così alle politiche sgradite esisterebbe anche in condizioni di democrazia diretta.Poi ci sono i mezzi di pressione esercitati sui gruppi politici, certo: finanziamenti elettorali, sostegno mediatico, favori personali ai politici, quando non sono loro stessi imprenditori. Non da ultimo, i parlamenti di recente sono stati svuotati di molto del loro potere da organizzazioni internazionali ben poco democratiche, a cominciare dall'Unione europea.
    In generale, contrastare gli interessi dei possidenti può voler dire o la soppressione della loro ricchezza( comunismo )o la sua limitazione. Per lo meno nel secondo caso, il "demos" dovrebbe avere la consapevolezza e la possibilità di farlo; la loro mancanza non direi dipenda dal carattere "rappresentativo" della democrazia moderna

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  5. Le cose non cambiano perchè la maggior parte delle persone non accende il cervello, che non abbiano gli strumenti per farlo o la volontà poco importa, molte nemmeno ci provano a capire la realtà che le circonda. Sono educate a produrre e consumare, non a pensare...l'esistenza umana non è mai stata più vacua che nella società dei consumi... Io credo che sia fisiologico che le società umane si strutturino in maniera cosi gerarchica a prescidere da quello che è il livello generale di benessere di un popolo. Semplicemente le masse barattano la libertà per l'ILLUSIONE della sicurezza...io lo vedo tristemente tra la maggior parte delle persone che conosco, preferiscono l'intrattenimento becero, la gratificazione immediata piuttosto che migliorare come individui...

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  6. Non credo che si debba essere così tranchant, in fondo imprenditori, cosidetti ricchi, hanno tutto l'interesse affinché la popolazione sia benestante perché così comprano e consumano di più i loro prodotti. Oggi va di moda essere ignoranti e chi ha potenzialmente dei "numeri" tende, specie se giovane ad uniformarsi alla massa per paura di non essere accettato dagli altri. Una grossa fetta della politica punta e ha sempre puntato su questo e sul poter plasmare la masse a proprio piacimento e di questi tempi la cosa è lampante. Non credo però che a scuola e nelle università insegnino ad essere ignoranti e presuntuosi. Per me la colpa è più che mai di una grossa parte della politica. Infine, una cosa è l'Italia, un'altra sono altri paesi socialmente e civicamente più avanzati dove i politici si prendono le proprie responsabilità e non ci sono inciuci e conflitti di interesse

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  7. "Non dobbiamo dimenticarci che i ricchi sono ricchi solo perché esistono i poveri". Scusa, ma questo è semplicemente falso; poteva essere vero nell'ancien régime, quando non c'erano industrie e la ricchezza dipendeva dalla proprietà terriera, e chi non ce l'aveva non poteva fare niente, e doveva lavorare per mantenere i proprietari terrieri, i "nobili", ma non è affatto vero oggi! Infatti negli ultimi 200 anni con la rivoluzione industriale c'è stato un enorme aumnento della ricchezza, e questa ha coinvolto tutti, mica solo i ricchi! Un lavoratore di oggi, se vedi come vive, quanto mangia, di cosa dispone, in che condizioni igieniche si trova ecc., sta meglio del Re Sole nel '700! Quindi scusami ma tutto il tuo discorso si basa su premesse non vere. Infatti non è vero che "il popolo" viene fregato dai politici, il popolo, che poi alla fine sono i cittadini, vota per i politici che poi faranno più o meno quello che lui desidera. E' vero che i politici si prendono il vitalizio, ma in cambio i cittadini si sono presi, che so, le pensioni baby, le assunzioni con raccomandazione nella pubblica amministrazione, la possibilità di evadere ecc. E' stato un do ut des.
    Poi faccio anche notare che nei paesi più avanzati, dove comunque il sistema politico è lo stesso che c'è da noi, con la costituzione, il parlamento, i partiti ecc., i lavoratori stanno ancora meglio, ad esempio gli operai della Porsche guadagnano 3.000 euro al mese. Quindi, piuttosto che prendermela con il "sistema", cioè con la democrazia rappresentativa, che in realtà è il sistema migliore che si conosca (la democrazia diretta non la applica nessuno, e non è un caso), io me la prenderei con ciò che non funziona in Italia.

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  8. Secondo me certi strumenti, vuoi o non vuoi, ti invadono e rovinano la vita. Personalmente vivo bene senza smartphone, tv è Facebook!
    Come si sta bene senza! Per il resto condivido in pieno

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    1. Però hai il PC e la connessione ad internet!

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    2. Quello si ma non mi obbliga a vivere sempre connesso. Non mi segue ovunque, non mi arrivano i messaggi con wa, è una cosa totalmente diversa da uno smartphone. Hai visto per la strada e sui mezzi pubblici, tutti chini con la faccia su quell'affare!
      Invece ho totalmente bandito la tv.

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    3. Si, li ho visti tutti chini e rincoglioniti davanti allo schermo. Volevo soltanto dire che lo smartphone è un mezzo (a mio avviso utile!), ma sta a noi usarlo con la testa. Per me è indispensabile perché lo uso come navigatore satellitare: Google Maps funziona a meraviglia ed è sempre aggiornato. Poi, quando sono in viaggio, in un'altra città, mi permette di trovare mille informazioni e, non ultimo, mi da la possibilità di telefonare gratis, tramite WhatsApp o Skype. Ripeto, se poi la gente ci si rincoglionisce il problema è loro. La TV ce l'ho ma ci guardo i film tramite USB. I programmi televisivi della cosidetta TV generalista mi fanno schifo.

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  9. Come dico sempre io, l'articolo 1 della Costituzione Italiana dovrebbe essere modificato in: "L'Italia è un paese fondato sulla corruzione e sull'evasione fiscale".
    Praticamente i due peggiori cancri che un paese possa avere.
    A te, Francesco, parte della mia storia l'ho raccontata tramite e-mail tempo fa, quindi sai che lo posso dire con cognizione di causa.
    Sentirsi emarginato e considerato strano? Ma quando mai.
    Avere la smania di sentirsi parte di una società dove ognuno pensa prevalentemente a fregare il prossimo, secondo me, è uno degli obiettivi più fasulli che uno possa avere.
    Può essere bello notare, ma quando il materiale in cui nuoti tende a colorarsi di marrone ... meglio camminare sulla terra ferma.
    Come diceva poco sopra una ragazza, è l'ignoranza che fa in modo che prosperi una società del genere.
    E non diamo la colpa ai politici. Un paese ha solo la classe politica che si merita.

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  10. Questo articolo è molto importante e meriterebbe una lunghissima discussione con centinaia di commenti, io dico la mia intanto.
    Per cominciare, dico che faccio parte della schiera di individui che viene erroneamente definita in modo spregiativo "complottista" o "complottara", quando invece sono una ricercatrice di verità. Ho intrapreso già da molti anni (ne ho oltre 40) un cammino spirituale che mi ha portato ad uscire quasi subito -e parliamo di un'epoca in cui Internet neanche esisteva ancora- dal paradigma corrente anche per quanto riguardava l'informarmi su ciò che accadeva nel mondo. Ovvero, leggevo libri antichi e di attualità che uscivano dal circuito del mainstream per farmi un'idea più ampia e completa di come stavano e stanno realmente le cose. E ho capito via via che tutto ciò che viene spacciato come a favore del cittadino o dell'essere umano è una grandissima, enorme menzogna ai nostri danni. Già da quando ero ragazzina non mi tornavano tante cose, e poi con l'avvento dei vari blog di cosiddetta "contro informazione" ho avuto le idee molto più chiare. Tutto è inganno e tutto è il contrario di ciò che ci viene detto, mostrato e proposto, e sta a noi comprendere e svelare questo inganno. Ma per svelare bisogna togliersi appunto il velo dagli occhi che ci fa vedere una realtà che non esiste affatto...
    Ho deciso di smettere di essere una schiava in lavori di cui non mi fregava un accidente di niente anche se ben pagati quando ho compreso che non volevo far parte di questo sistema di cose, e anche se dal sistema non posso uscire del tutto, devo boicottarlo quanto più posso per non farmi fottere la vita da questi individui spregevoli.

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  11. Parte 2 del commento

    Su una cosa non sono d'accordo con te Francesco: tu dici ad un certo punto che le università a numero chiuso e di elite danno una cultura migliore e superiore a quelle dove vanno i figli degli operai, che hanno sempre un livello culturale inferiore. Non è così. I libri su cui studiano i figli di papà, e ne conosco alcuni, sono spazzatura tanto quanto quelli proposti nelle università statali. Prendi i libri di storia: scritti dai vincitori, quindi quanto sono credibili? Per niente. Spazzatura ideologica e nulla più, e basterebbe vedere con occhi ben aperti e coscienza sveglia quello che accade nel mondo per capire che la storia per coe ce l'hanno raccontata dagli albori a oggi è solo una farsa.
    Lo stesso concetto di economia e di tasse sdoganato da sempre dal sistema è una cagata pazzesca. Pensiamoci bene: quanta gente dà per scontato che il cittadino debba pagare le tasse ad uno stato che è perfettamente in grado di stamparsi moneta da solo e quindi avere tutti i soldi necessari per fare ciò che è necessario nel paese stesso? La storia del debito pubblico è una buffonata buona solo per chi ci crede, così come il concetto di evasione fiscale. Il fisco è un'altra buffonata inventata per inchiodare i poveri e prendere soldi che gli appartengono per darli ai ricchi e farli diventare sempre più ricchi, i quali non a caso non pagano le tasse. Ma pensate veramente che se le tasse fossero reali e servissero a dare dei servizi potrebbe esistere chi è ricco non le paga, quando proprio perché uno è ricco per buonsenso dovrebbe pagarne di più rispetto ad un impiegato statale a stipendio fisso? Le tasse sono uno dei tantissimi modi di controllo sociale che non hanno alcuna base reale, come non ce l'hanno i soldi in banca, che sono virtuali e come non ce l'ha tutto il castello di carte economico messo su da bande di criminali contro l'umanità che vogliono mantenerci schiavi ignoranti e addormentati. Ma al giorno d'oggi restare ignoranti e addormentati e schiavi è una scelta perché i mezzi di informazione alternativa a quella di regime, che è poi disinformazione, ci sono, e chi non ha le palle per cambiare e liberarsi dalle catene non deve più intralciare chi ha intrapreso la via del risveglio della coscienza e del distacco definitivo da questo mondo assurdo e vuoto di qualsiasi valore profondo e duraturo.

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    1. "...stato che è perfettamente in grado di stamparsi moneta da solo e quindi avere tutti i soldi necessari per fare ciò che è necessario nel paese stesso"
      Stiamo scherzando, vero?
      Ha mai aperto un libro di economia?
      Ha idea che stampare banconote a più non posso le svaluta fino a farle diventare carta straccia?
      Sono allibito!

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    2. Arrivi tardi. I soldi sono sempre stati carta straccia, solo che il lavaggio del cervello sulle masse funziona talmente bene che credete ancora che l'economia così come ve l'hanno sdoganata sia valida.
      Poi un giorno mi spiegherete come mai il mondo tracolla a livello finanziario e la gente è sempre più povera.
      I libri di economia certo, spazzatura tanto quanto quelli di storia, fisica, biologia, anatomia e la lista sarebbe ancora lunghissima.
      Se non hai ancora chiaro che vivi di menzogne e false certezze, non sarò certo io a farti crollare il castello di sabbia.

      Vuoi credere che si debba pagare per ottenere le cose? Vuoi credere nel debito pubblico? Nelle tasse? Fallo pure. In un pianeta evoluto VERAMENTE non esiste il concetto dei soldi e di ammazzarsi di lavoro per prendere due spiccioli che non ci arrivi manco a fine mese, ma sul pianeta Terra c'è chi ancora come te crede alle favole del sistema.
      Accomodati pure, ad ognuno la sua consapevolezza e i suoi metodi di ricerca della verità.

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    3. I libri di anatomia sono spazzatura? Ma da dove vieni, da Marte? W i gomblotti! Prenditi un titolo di studio prima di dire stupidaggini. Ah ah ah ah ah ah ah ha ha ah ah ah ah ah ah ah ha ha ha ha ha ha

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    4. Ti ricordo che se non fosse per la fisica tu, oggi, non staresti su internet e non avresti un PC in casa. Altro che spazzatura. Sei patetica e pure ignorante.

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    5. Inizialmente mi domandavo come mai solo certi articoli di Francesco venissero commentati e cosa ci facessero certi utenti qui, poi ho capito: volete trovare il modo di fare soldi -la vostra ossessione preferita- attraverso i consigli di Francesco. Non vi interessa lasciare il lavoro, avete troppa PAURA. Non vi interessa essere voi il punto di rottura, il CAMBIAMENTO VERO.
      E allora rassegnatevi: potete scrivere a me quello che volete, la verità è che non riuscirete MAI a fare quello che Francesco e io facciamo, ovvero ciò che ci pare e piace senza padroni e senza remore. Ci godiamo la vita, e questo traspare dai nostri post. Dai vostri traspare solo una grande frustrazione unita ad invidia, e mi spiace un sacco per voi.
      Combattere ciò che non si comprende è energia sprecata.
      Non avete la minima idea di dove vivete, va bene così. Ognuno si aggrappa alle illusioni che preferisce.
      Un consiglio: buttate tutti i libri su cui credete di aver studiato e imparato qualcosa. Disimparate, come disse il saggio.
      E soprattutto, godetevi la vita.

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    6. Qui non si stanno commentando le scelte di Francesco e le tue, ma le tue affermazioni sulla possibilità di stampare moneta per risolvere il debito pubblico, sui libri di anatomia, economia,storia, etc che sarebbero carta straccia e così via.

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    7. A certa gente sfugge che non tutti i lavori sono uguali. Un conto è fare l'impiegato con un capoufficio scassaballe, altra cosa è fare, che so, il medico o il ricercatore, tanto per dire. Non tutti hanno voglia di lasciare il lavoro, se lo hanno scelto. Niente, è un concetto troppo complesso da capire. Poi non capisco perché ce l'hai tanto con i libri. Tu, ammesso che studi e ti informi, quali fonti utilizzi? Mah!

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    8. Per avere le risposte giuste cominciate a farvi le domande giuste.
      Se pensate che tutto quello che leggete nei libri sia coerente e soprattutto vero non avete alcun problema, tutto a posto.
      Ognuno crede a ciò che lo fa star meglio. Certo la verità è tutt'altro, ma ripeto ognuno trova quello che cerca davvero.
      Non avete mai, dico MAI trovato alcuna incoerenza o nota stonata nei libri su cui avete studiato o che avete letto, o nei discorsi dei vari esperti, dottori, luminari, studiosi? Accidenti, ma è fantastico!
      Credo che viviamo su pianeti diversi allora.

      La "certa gente", ovvero io Anna (e complimenti per l'educazione, studiato a Oxford a proposito?) trovo che il lavoro come concetto sia una prigione se fatto entro termini di ore prestabilite giornaliere e settimanali, ferie decise da qualcun altro nei termini stabiliti, avere un datore di lavoro padrone del mio tempo, stipendio eccessivo in alcuni casi e da fame in altri... e non invidio chi lavora in generale.
      Nessun lavoro che debba chiamarsi tale vale la pena essere protratto per anni.
      Preferisco vivere e guadagnare su ciò che mi piace o che almeno mi porta via pochissimo tempo, e non è un lavoro.

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    9. Ciao Anna, leggo sempre i tuoi post e li apprezzo,ma non riesco a capire i tuoi ultimi interventi; dici che tutti o quasi i testi in giro di economia, storia, fisica ecc.sono inattendibili in quanto la verità sta altrove, ma quello che ti chiedo è come fai a stabilire che quest'altra verità sia quella giusta, e come fai a dire che le fonti da cui le hai ricavate non abbiano anche loro interessi a portare avanti la loro tesi?
      Mi piacerebbe sapere come fai a trovare informazioni che ti diano questa certezza perché io non mi fido di nessuna fonte neanche quelle ufficiali.
      Dina

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    10. Economia a parte, sulla quale si può anche discutere, la cosa palesemente assurda è la critica nei confronti dei libri di anatomia e di fisica. Perché mai questi, che sono frutto di osservazioni dirette e standardizzate, dovrebbero contenere spazzatura? Se anche ci fossero nozioni poco esatte la stessa scienza, attraveso il metodo sperimentale di indagine che la caratterizza, avrebbe tutti i mezzi per porre rimedio e formulare ipotesi più corrette. Il progresso avviene proprio grazie a questo modo di fare, ma la gente non lo capisce...

      Piero

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    11. Dina, si chiamano complotti. Ormai va di moda criticare tutto quello che è ufficiale. Poi, basta che arrivi il primo buffone che dice di curare i tumori con la merda di cavallo (e senza portare mai le prove!) ed ecco il complottaro di turno che lo difende a spada tratta, criticando la scienza ufficiale, sempre brutta e cattiva.

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    12. Ciao Dina, dunque io non definisco le mie certezze bensì ricerca continua della verità, la quale è un percorso molto lungo e tortuoso e pieno di ostacoli, non si presenta certamente su un piatto d'argento.
      Ci vogliono anni e anni di letture, il porsi soprattutto la domanda: cui prodest? Ovvero a chi giova questo stato di cose? E da lì partire con lo scavo, uno scavo molto profondo che spesso porta dentro luoghi davvero tremendi che è meglio evitare per non perderci la testa.
      Ho cominciato a capire quanto fossero sospetti certi libri quando studiando storia a scuola notavo che dalla preistoria passavano nell'arco di 50 pagine alle grandi civiltà romana, greca ed egizia. E nel mezzo, ovvero 200.000 anni circa, forse più, l'umanità che ha fatto? Era in letargo? Lo stesso vale per gli altri testi di scuola e universitari. C'è sempre un qualcosa, un'incongruenza che pochi colgono, un'incoerenza, un qualcosa che non quadra.
      La tua domanda è legittima e arguta, tutti hanno interesse a portare avanti le loro tesi, che siano a favore o contro il sistema, e allora? Allora io faccio continui riscontri incrociati per trovare anche lì incoerenze, tenendo sempre bene a mente che alcune fonti sono in perfetta buona fede ma senza rendersene conto fanno disinformazione.

      Ripeto, non è facile e non lo sarà mai.
      Fai bene a non fidarti completamente di nessuna fonte, anzi io scelgo spesso fonti che dicono fin da subito "non fidatevi di ciò che dico ma pensate criticamente a ciò che vi ho detto e mostrato e traete le vostre conclusioni".
      Ecco, in genere una fonte che già in partenza non parla di verità rivelata è più vicina di altre a scoprire come stanno davvero le cose.

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    13. Ciao, grazie per avere risposto e per l'onestà delle risposta, anche se mi ha lasciato un po' perplessa; se nemmeno le tue verità sono certe nonostante il lavoro di scavo che fai, e quelle delle fonti ufficiali neanche sono completamente attendibili alla fine dove sta la differenza?? Non si resta comunque con un dubbio?
      Ti ammiro cmq per lo sforzo di andare oltre le comuni informazioni che vengono proprinate ogni giorno, ma mi sentirei ancora più confusa e incerta se dovessi fare dei riscontri incrociati per verificare notizie di cui non posso essere completamente certa...di solito seguo qualche blog tipo bufale un tanto al chilo e il disinformatico per verificare le notizie delle fonti ufficiali ma nulla di più...
      Buona vita a tutti,
      Dina

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    14. Peccato non vada MAI di moda ragionare col proprio cervello a questo mondo.
      Meglio "complottara" che omologata e schiava inconsapevole, poco ma sicuro.
      Alla fine tornate utili, se non fosse per voi non ci sarebbe chi può permettersi di fare quello che gli pare senza lavorare.
      E con questo vi do il mio CIAONE, visto che come interlocutori voi anonimi non siete che una totale perdita del mio tempo.

      Salutatemi la Luna, Marte e la NASA :)))))

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    15. Sono io che ti saluto, ignorantella complottara. Studia, anziché credere a tutte le stupidaggini che leggi sul web.

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    16. Dina, Bufale un tanto al chilo e il blog di Paolo Attivissimo (il disinformatico)sono ottimi siti per capire e conoscere e, soprattutto, per non cadere nella rete dei fuffari complottari. Ti consiglio di leggere anche medbunker.

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    17. Ricapintolando:
      per risolvere il debito pubblico basta stampare soldi;
      i libri di fisica, economia, storia... son carta straccia;
      i libri di anatomia, dove hanno studiato i medici che ti curano, pure;
      le missioni sulla luna e su marte sono bufale.
      Che altro?
      Ah, visto che non credi ai libri di anatomia (e probabilmente anche ad altri testi di medicina),ti invito, per coerenza, a non usufruire mai dell'ospedale, del pronto soccorso e del personale medico in generale, né dei farmaci o di cure mediche.
      Il sistema sanitario nazionale ed i contribuenti ringraziano.

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    18. Bruttissima cosa l'ignoranza mescolata all'arroganza, specie al giorno d'oggi.
      Buon regime.

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    19. Su questo hai ragione:
      "Bruttissima cosa l'ignoranza mescolata all'arroganza."

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  12. E aggiungo che se nel contratto di governo stilato da Salvini e di Maio c'è la richiesta all'Europa di cancellare 250 miliardi di Euro di debito pubblico italiano, è perché i due non sono affatto scemi e hanno capito da tempo che la storia del debito pubblico è una BUFFONATA degna di chi l'ha inventata, e CRIMINALE anche.
    L'unione monetaria europea stessa è una buffonata ed è stata pensata da banchieri criminali per strozzare la popolazione europea con austerity inutili e assurde per far suicidare la gente come in Grecia.
    Mica tonti scandinavi e britannici!

    Questa gentaglia deve sparire e le loro menzogne pure, inghiottiti dallo stesso inferno che hanno creato qua, supportato dall'ignoranza delle masse.

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  13. È tutto un gombloddo!1!!

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