Guadagnare Scrivendo è Realmente Possibile?

fare soldi con la scrittura
scrittura remunerativa
Non è certo un segreto che da diverso tempo ho scelto di guadagnare scrivendo per riuscire a vivere la vita libera che ho sempre desiderato, ed è per questo che oggi scrivo libri, gestisco un blog e saltuariamente faccio il copywriter. Questa strada è, a mio avviso, una delle migliori per guadagnare soldi senza investire nulla, basando tutto sulle proprie capacità.

In questo articolo scopriremo assieme tutte le possibilità che oggi abbiamo per costruire uno stipendio attraverso la scrittura, valutando quanti soldi si possono fare realmente e sulle vere difficoltà che si incontrano quando si intraprendere questa carriera.


Quali sono i vantaggi di scrivere per vivere

scrivere libri per guadagnare soldi
Se vi dicessi che in questo momento mi trovo con il portatile sulla terrazza della mia casa di Fuerteventura e mentre scrivo guardo l’immensità dell’oceano che si staglia verso le coste del Marocco, sarebbe sufficiente per spronarvi ad intraprendere la stessa strada di chi ha scelto di vivere scrivendo? E se vi dicessi che l’estate scorsa guardavo il sole illuminare di rosso la cima del Crozzon di Brenta mentre appuntavo sul diario che porto sempre con me le prime idee per il nuovo libro che uscirà a breve, vi sembra di sufficiente ispirazione?

creare un libro


Probabilmente l’aspetto più interessante di vivere di scrittura è la libertà che questa strada offre: non ci sono orari né costrizioni, non hai un capo stressato che ti urla addosso o clienti arrabbiati che esigono le cose fatte bene e subito. Non ti devi alzare al mattino presto (anche se lo faccio), non ti devi sorbire ore nel traffico, cercare parcheggio o sudare mentre ad agosto attraversi la città in metropolitana. Sei tu, solo con te stesso, che scavi dentro e cerchi di esprimere al meglio quello che vuoi comunicare e senti.

Ma l’aspetto che in assoluto preferisco è che guadagnare scrivendo significa essere creativi: chi scrive ha bisogno d'ispirazione e quindi vivere una vita libera, contemplando la natura, osservando lentamente le cose, viaggiando, ricercando il silenzio e imparando continuamente, è parte del gioco, obbligatorio se vogliamo. Tutto questo ci rende liberi, ma allo stesso tempo ci aiuta ad essere persone migliori. Vivere di scrittura è questo e molto altro, ma per realizzare un sogno così ambizioso è necessario esplorare le tre opportunità più appetibili e come metterle in pratica.



1. Scrivere un libro


La prima strada a cui tutti pensano quando si ragiona su come fare soldi attraverso la scrittura è naturalmente quella di scrivere un libro. Tutti sogniamo di vedere il proprio scritto sui cataloghi o di entrare nella libreria di fiducia e trovare lì il libro su cui ha lavorato nell'ultimo anno. È davvero meraviglioso vederlo là, tra i testi di altri scrittori famosi, magari gli stessi che abbiamo sempre adorato. La prima volta che sono stato al “Salone del libro di Torino” e ho visto la gigantografica di “Smettere di lavorare” allo stand della mia casa editrice, è stato un vero e proprio tuffo al cuore.

vendere ciò che scrivi


Questa è realtà, se è successo a me che non ho studiato letteratura, ma ho solo una grande passione per la scrittura, allora può capitare a tutti. Prima di sognare dobbiamo però comprendere alcune cose importanti, perché la carriera di scrittore non è certo facile e questa forma di guadagno porta con sé alcuni aspetti che vanno seriamente presi in considerazione:

  1. Scrivere un libro è un processo lungo, per questo motivo serve tempo e determinazione. Non si può lasciare il lavoro dall'oggi al domani per diventare scrittori di successo. La maggior parte degli scrittori scrive per hobby e solo dopo aver confezionato molti libri riesce a svoltare e vivere di scrittura guadagnando a sufficienza.
  2. L’editoria è in crisi, lentamente la digitalizzazione sta spingendo le nuove generazioni più verso i contenuti video che gli scritti, per questo motivo è sempre più difficile incassare cifre che permettano di vivere dignitosamente. Tenete presente che oggi vendere 10.000 copie di un libro è considerato un traguardo eccezionale.
  3. Le case editrici ti danno il 7% sul prezzo di copertina, questo significa che se vendi 10.000 copie di un libro che costa 10€, guadagni 7000€, sui quali ci devi ancora pagare circa il 2% di tasse, quindi ti restano più o meno 6800€.
  4. Oggi tutti scrivono, per questo motivo distinguersi è molto difficile. Bisogna avere davvero un’idea interessante o essere particolarmente bravi nel farsi notare da una casa editrice, il che complica notevolmente il processo di guadano tramite la passione per la scrittura.
Ho scritto un articolo molto lungo e approfondito su come guadagnare scrivendo un libro, un testo che spiega anche se conviene autopromuoversi o affidarsi ad una casa editrice. Per chi fosse interessato lascio il link qui sotto.




2. Gestire un blog per soldi

fare il blogger in modo renumerativo

Il processo di gestione di un blog è molto più che il semplice “scrivere”. In internet esistono milioni di blog in italiano, ma quanti di questi guadagnano a sufficienza per vivere? Ve lo dico io, molto pochi, questo perché la maggior parte delle persone apre un blog credendo che sia sufficiente scrivere ciò che ci passa per la mente per diventare conosciuti e guadagnare, ma non è così. Guadagnare scrivendo un blog è soprattutto strategia, trovare un argomento forte, che interessi a moltissime persone, usare strumenti di analisi delle parole chiave per capire come e in che termini certi argomenti vengono ricercati e, quindi, scrivere su quegli argomenti.

Possiamo intendere il nostro blog come una forma di svago o di espressione personale, ma quando si tratta di guadagnare scrivendo, allora la situazione va capovolta: si scrive cercando di soddisfare gli interessi e le domande dei lettori, non il nostro bisogno di metterci in mostra. A nessuno interessa un blog dove parliamo di noi stessi, ci autocelebriamo o raccontiamo la nostra vita, a meno che questo non dia aiuto concreto o risponda ai quesiti delle persone. Certo qualche blogger raggiunge anche una discreta notorietà facendolo, ma non i numeri che sono necessari per campare di scrittura.

Questo ragionamento rovina un po’ l’aspetto romantico del “gestire un blog”, ma nessuno ci vieta di avere un blog personale dove raccontare i fatti nostri; bisogna solo essere consapevoli del fatto che guadagnare scrivendo sul web richiede un approccio molto differente. Per chi volesse seguire questa forma di guadagno ho scritto un lungo e interessante articolo che spiega come fare e quanto guadagno io, oltre che un ebook gratuito e completo per fare soldi gestendo un blog, che è possibile ricevere sulla propria casella di posta, iscrivendosi a questo blog (link in alto).




3. Fare il copywriter in modo remunerativo

guadagnare scrivendo

Un altro metodo abbastanza conosciuto per guadagnare scrivendo è relativo alla carriera del copywriter. Le aziende che vogliono promuovere un loro prodotto hanno bisogno di creatori di contenuti che siano in grado di scrivere articoli o testi di diversa natura per promuovere nel modo giusto ciò che hanno da vendere. Ci sono poi siti web che sono sempre in cerca di persone specializzate nella creazione di articoli appositamente confezionati per internet, ovvero con tutte le carte in regola per posizionarsi bene sui motori di ricerca e quindi generare traffico.

Il copywriter fa esattamente questo: che lavori per sé stesso, per una testata giornalistica online o che scriva su commissione, le sue capacità di scrittura miste alla conoscenza del web gli permettono di guadagnare scrivendo. Naturalmente anche per questa tipologia di attività ho scritto un lungo e dettagliato articolo che spiega come fare soldi in questo modo; lascio il link al testo completo:



Che qualità è necessario avere per guadagnare scrivendo

diventare autore

Ci sono una serie di capacità e doti che chi vuole intraprendere la carriera da scrittore deve necessariamente avere. Alcune di queste sono innate, cioè legate alla propria personalità e carattere, altre possono essere apprese e affinate con il tempo e l'esercizio. La cosa importante è che senza queste peculiarità non andremo molto lontani e di certo non riusciremo a fare soldi attraverso la scrittura. Vediamole insieme.

  1. Conoscere l’Italiano: questo è il consiglio più banale, ma saper scrivere in un corretto italiano è essenziale. Quando si scrive per il web i motori di ricerca sono in grado di comprendere se un testo è di qualità sintattica elevata o meno, per questo chi scrive bene ha una marcia in più. Un libro poi non è nemmeno presentabile se non è ben scritto e privo di errori.
  2. Sapersi spiegare: tutti sono capaci di scrivere un lungo testo, pochi sono in grado di sintetizzare in poche righe concetti chiari. Un lungo testo complicato e disordinato o, peggio ancora, pieno di tecnicismi incomprensibili ai più, è poco efficace.
  3. Essere sensibili: le persone adorano le storie, ricordiamoci sempre che non ci si innamora dell’eroe, ma della storia che sta vivendo. Quando si scrive un testo è necessario che questo sia coinvolgente, che incuriosisca fin dalle prime righe, metta la pulce nell'orecchio mentre si prosegue nella lettura e sia strutturato in modo tale che chi legge venga coinvolto. Essere sensibili significa sapersi mettere nei panni del lettore mentre si sta scrivendo, immaginare le sue emozioni e prevedere quello che desidera.
  4. Curiosi e autorevoli: ogni scrittore si informa molto bene prima di scrivere un testo, diventa esperto nella materia che intende trattare ed è per questo che dice cose molto interessanti, che la maggior parte delle persone non conosce o che non ha mai considerato da quel punto di vista. Dobbiamo quindi essere curiosi e avere la voglia di informarci.
  5. Senso del ritmo: nei testi esiste un ritmo preciso che si crea dando alle frasi la giusta lunghezza, usando i termini adatti nel punto giusto, evitando di dilungarsi in concetti non molto interessanti e scegliendo quelle parole ed espressioni che rendono scorrevole e armonioso il testo. Alcuni fortunati nascono con questa capacità, ma la si può sviluppare leggendo molto e avendo particolare cura dei propri testi, cioè leggendoli e rileggendoli.
  6. Calma e perseveranza: scrivere è un processo lento, ci vogliono giorni per confezionare un bell'articolo e mesi (se non anni) per dare alla luce un libro. Non bisogna mollare mai, proseguire con tranquillità, scrivere una pagina per volta avendo ben presente che lentamente il nostro testo prenderà forma. Bisogna saper aspettare prima di pubblicare, attendere fino a quando non è completo ed evitare di scrivere pur di finire.
  7. Capacità organizzative: un libro o un qualsiasi articolo non si scrive di getto. Prima si individua l’argomento, poi si suddivide in sotto argomenti, si scelgono i titoli dei capitoli, si fa un breve testo per ognuno di questi e solo alla fine si stende il racconto completo. Ogni scritto deve avere un senso logico, una sequenza precisa e ordinata di eventi e informazioni che si legano e trasportano il lettore in un percorso di apprendimento e conoscenza. Saper organizzare lo scheletro della nostra “composizione” è una dote che deve essere sviluppata.
  8. Scrivere veloci: non possiamo scrivere un libro se impieghiamo mezzora a digitare una frase sulla testiera del portatile, abbiamo bisogno di avere un minimo di impostazione, conoscere la posizione corretta delle mani e fare costante esercizio di scrittura.

Conclusioni


Questo articolo voleva essere una sorta di riassunto di tutti i metodi che negli anni ho analizzato e approfondito per guadagnare scrivendo. Ho sempre ritenuto che questo modo di guadagnarsi da vivere sia meraviglioso perché permette di esprimere sé stessi e allo stesso tempo far provare emozioni profondissime agli altri.

Quando si entra in questo mondo si scopre che non è tutto semplice e romantico come appare, ma sono necessarie doti e regole ben precise. Spero con questo articolo di aver soddisfatto la curiosità di chi intende intraprendere la carriera dello scrittore e provare a guadagnare soldi scrivendo, con un augurio di buona fortuna.

9 commenti:

  1. Articolo interessante, ma NO, non credo affatto si possa guadagnare scrivendo.
    Ho oltre 40 anni e svariati talenti, tra cui quello di saper scrivere.
    Ho vinto premi in passato per le mie poesie, scrivo testi di canzoni che sono finite in un album mio e del mio partner, album e testi che hanno ricevuto ottime recensioni, ma bastasse questo a farci vivere delle nostre passioni e talenti il mondo sarebbe un paradiso.
    Sono stata silurata in vari settori perché ho sempre rifiutato, e ne vado fiera, di avere tessere di partito o di ricambiare eventuali futuri favori. Altro che talento.

    La verità è che il mercato dell'editoria (come quello musicale e dell'arte in generale) è saturo e in crisi da molti anni, ma a periodi sceglie i libri che secondo i grandi capi editori possono influenzare le masse e pilotare i loro gusti, consumi e altre amene prigioni dell'anima.
    In questi ultimi anni vanno di moda libri come i tuoi Francesco, senza offesa per te, così come quelli di spazzatura New Age tipo The secret e in generale tutto quello che tiene buone le masse facendo loro credere che potranno cambiare la loro vita magicamente con un click o leggendo appunto un manuale.
    Non è così. Serve tanta consapevolezza, tanta forza e tanta costanza, i libri servono a zero se non c'è un lavoro su di sé già iniziato.
    Per un blog come il tuo che è riuscito a farcela altri milioni magari più belli e interessanti non ce la fanno.
    Conosco persone, e le frequento, che hanno svariati manoscritti nel cassetto, che sono fini musicisti e fini poeti e scrittori, ma non avendo le giuste conoscenze non riusciranno MAI a far pubblicare i loro libri, e ti assicuro che il loro italiano è migliore di quello di certi pseudo scrittori pubblicati in Italia.
    Non a caso queste persone ricevono lettere a iosa da parte di oscure case editrici che sono dispostissime a pubblicargli i libri...a patto che costoro versino qualche migliaio di Euro, a seconda del numero delle copie che intendono far stampare.
    All'opposto, le case editrici di manuali su come fare soldi sesso successo o su angeli, tarocchi e roba simile fanno tutto a loro spese. C'è decisamente qualcosa che non torna.
    Vedo talmente tanta spazzatura nelle librerie che non ci entro quasi più.

    Ogni caso è a sé e ognuno ha il suo percorso, ma non mi si venga a dire che bastano dei semplici consigli e delle semplici doti per sfondare in qualsiasi campo, perché altrimenti io e non solo io saremmo non dico milionari ma molto benestanti.
    Se ho scelto di boicottare questo sistema di cose è proprio perché so che tutto funziona con conoscenze, trend del momento, quanto si è disposti a farsi influenzare e pilotare nelle scelte, e non sono assolutamente interessata a far parte di questo tipo di mondo.

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    1. Lei si sbaglia di grosso. Le case editrici dietro hanno appunto editori, cioè imprenditori. Il libro di Francesco, come quello di tanti altri(anche quelli sul sesso) vanno a soddisfare il bisogno delle persone. Anche un libro su come sturare il water ha un valore commerciale superiore a quello di un libro delle poesie che è cultura fine a sé stessa, e nel mondo reale non serve a nulla. Francesco invece ha scritto un libro meraviglioso su una delle principali problematiche dei nostri tempi, cioè lo spreco della principale risorsa che una persona abbia: il tempo! Il suo libro sarebbe stato iper-venduto anche 20, 30, 40, 50, 60 anni e lo sarà tra altrettanti anni. Semplicemente perché è un libro che soddisfa le esigenze delle persone.

      In più io non parlerei di "saper scrivere in italiano" come se fosse la cosa più importante, lei conoscerà anche persone in grado di scrivere in un italiano fine e ricercato, ma se scrivono banalità, sciocchezze o peggio ancora romanzi e altre cose INUTILI, è normale che facciano una brutta fine.

      Questo è il mercato.

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    2. No, non sbaglio e la conferma è nella sua ultima frase, "questo è il mercato".

      Il mercato ha distrutto totalmente la cultura, questo è.
      Se per lei la cultura è fine a se stessa e non serve, non perderò altro tempo a risponderle.
      Mi vanto di non vivere di libri che insegnano come sturare il cesso o fare soldi con Instagram, per me sono spazzatura, a ognuno le sue degne letture.

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    3. @Antony Bottiglieri: Oh, ecco il "pragmatico" di turno, che vuol insegnare come "funziona il rude mondo là fuori"... la letteratura e la poesia non servirebbero a niente? Non servono a niente a chi niente è in grado di trarne, e per sua sfortuna lei si trova proprio in tale posizione. Ha mai sentito parlare della funzione "edificante" della cultura, nella sua accezione piú alta? Suppongo di no. Lei è un perfetto figlio di quest'epoca marcia e idiota. Sono contento di non essere nei suoi panni. Mi saluti il suo "dio", il Mercato, cui è tanto devoto, e buona fortuna, ne ha davvero bisogno...

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  2. Francesco, posso chiederti quanti visitatori unici giornalieri ha il tuo blog attualmente?Da un po' ho questa curiosità.

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  3. Secondo me andrebbe anche approfondita la opzione di scrivere solo contenuti digitali (ebook), bypassando le case editrici e pubblicando direttamente sul mercato online..
    Mi interesserebbe infatti sapere in quel caso quali strade conviene intraprendere.. Se pubblicare tramite Amazon o altri siti..

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  4. A me piace leggere,preferisco degli argomenti,le letture spazzature le evito,rispetto chi le scrive ma condanno chi le legge.Il profumo della carta stampata e la sete di sapere la faccio a cambio con l'alimentazione.

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  5. Mi trovo molto d'accordo con l'utente Anna, eccetto che per il fatto che probabilmente essa si è fermata all'accezione puramente "scrittoriale" del verbo scrivere. In quest'articolo si parla di "guadagnarsi da vivere scrivendo", ma questo non significa necessariamente diventare romanzieri (e men che meno "poeti"). Come si fa giustamente notare nell'apposita suddivisione dell'articolo lo si può fare anche tenendo un blog o facendo il copywriter, e, aggiunta personale - che forse come preteso "riassunto di tutti i metodi per guadagnare scrivendo" un elenco che ne contempli solo due è un pochino lacunoso... - cercando collaborazioni con agenzie di vario genere, pubblicitarie, giornalistiche, letterarie, con riviste sia online che cartacee, ecc.. Che poi l'utente Anna pretenderebbe di giudicare la questione sul fatto di aver vinto qualche premio per le sue poesie senza che questo le permetta di vivere dei proventi di queste, be', credo che nessuno al mondo oggigiorno ma non solo oggi, sia in grado di vivere di poesia, quindi non è certo da questo che si può trarre la conclusione che non sia possibile guadagnarsi da vivere scrivendo - in sé del tutto arbitraria e che non tiene conto della realtà che invece molte persone che non hanno ambizioni di fare "arte sublime" riescono benissimo a farlo - a meno di non pretendere, appunto, di farlo esclusivamente come romanziere o come poeta. Non tiene neanche conto del fatto che oggi, di concorsi di poesia, ce ne sono a bizzeffe, e che un premio non lo si nega quasi a nessuno, a tutto discapito della qualità. Per il resto, però, ha perfettamente ragione quando dice che il mercato editoriale è saturo, anche perché oggi chiunque può pubblicare qualsiasi cosa, e facendo proprio come si consiglia in un altro articolo di questo blog, intitolato "Come scrivere un libro per guadagnare", realizzando orripilanti "e-book" che volatilizzano letteralmente il piacere della lettura che è anche una questione "tattile" e perfino "olfattiva", come ogni vero amante della lettura sa bene, il che aiuta anche a memorizzare meglio ciò che si legge, fattore che manca del tutto in quei veri e proprî "non-libri" che sono gli e-book (se ne stanno accorgendo anche alcuni studiosi che hanno constatato come leggere su un supporto magnetico cangiante o su un libro vero e proprio solido e concreto sia una cosa molto diversa che ha un impatto cognitivo radicalmente differente), oppure con il "print on demand". In entrambi i casi manca alla base una selezione competente delle opere prima, e un'analoga revisione (correzione di bozze, editing) poi, e tutto viene affidato all'occasionale benché commercialmente eterodiretta volubilità della massa, che oggi premia un "filone" e domani un altro. Perché è sicuramente vero che quello della "consapevolizzazione" - fittizia, come fittizia e puramente teorica e illusoria è ogni cosa che resta su un livello meramente mentale - e la possibilità di "creare il proprio destino", filone in cui si colloca a pieno titolo, che ne sia consapevole o meno, l'autore di questo blog, è uno di quelli oggi piú redditizî, perciò non c'è nulla di strano che titoli del genere godano ora di grande popolarità. Ma questo non significa certo essere "scrittori", tutt'al piú autori di testi tematici. Quindi sono d'accordo nel ritenere sostanzialmente inutili tutti i consigli per intraprendere la "carriera di (non "da"...) scrittore"; un po' meno quelli per diventare "autore di testi tematici", cui in effetti sono applicabili cose come "scegliere l'argomento", "suddividerlo in 'sotto argomenti (sic)', "scegliere i titoli dei capitoli", ecc.; tutte cose che possono andar bene per testi di saggistica specializzata, non certo per la scrittura creativa - continua -

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  6. - continua - Come chi scrive racconti e/o romanzi sa bene, è impossibile sapere a priori quanti capitoli avrà un'opera che, dopo la folgorazione iniziale di un'idea, si va componendo man mano sotto gli occhî dello scrittore stesso, il quale è forse l'ultima persona a poter dire dove quel flusso immaginale, in cui è entrato come in una trance cui non può sottrarsi, culminerà decretando la conclusione dell'avventura creativa. Durante la stesura sarà il testo stesso a reclamare revisioni, suddivisioni e quant'altro necessario alla sua definizione semplicemente "tecnica", ed esigerà correzioni e ripensamenti del tutto imprevedibili al momento dell'incipit, e men che meno concepibili a tavolino persino prima Il resto è roba per ragionieri. Mi pare quindi che l'autore del blog sia stato un po' superficiale nella scelta della terminologia che risulta alla fine fuorviante: parlare di "scrittori" e poi sciorinare consigli adatti alla composizione di testi "tecnici" come manuali prettamente didattici è un'incongruenza. Chi si dedichi - con piena legittimità, s'intende - alla stesura di testi del genere può definirsi uno "scrivente", non certo uno scrittore, e tra i due passa la stessa differenza che c'è tra un participio presente - che si limita a descrivere un'azione corrente ed effimera - e un sostantivo che, invece, come dice lo stesso nome, descrive la sostanza di qualcosa. Essere scrittori è uno stato d'animo, non un compitino da svolgere con metodica diligenza per portarsi a casa la pagnotta.

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