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Ingiustizie dello Stato |
E così rischiamo ancora la chiusura del blog parlando delle ingiustizie che lo Stato attua ogni giorno nei confronti della povera gente, giocando sul fatto che le persone tendono ad accettare come "normale" ciò che è sempre stato, anche se è profondamente sbagliato e spesso addirittura offensivo nei confronti dei cittadini.
Visto poi che Google ha deciso di non promuovere i contenuti riguardanti tematiche delicate, scrivo un articolo che non mi porterà un solo visitatore in più, ma non importa, lo scopo di questo blog è aiutare le persone ad avere una vita migliore, pertanto che la mitragliata di schiaffi al nostro sistema abbia inizio.
No perché forse ogni tanto ci dimentichiamo cosa dice
La Costituzione Italiana in merito ai doveri che lo Stato deve adempiere nei confronti dei cittadini. Nello specifico l' Articolo 3 recita:
« Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. »
Mi sembra quindi estremamente chiaro che è compito dello Stato tutelare i cittadini, ovvero rimuovere tutti quegli ostacoli (anche economici) che limitano la libertà delle persone. Questo significa che non è consentito introdurre regole, servizi o promuovere attività che creino differenze tra le persone o ne limitino la libertà, e che impediscano ad ogni individuo di crescere e svilupparsi.
Perfetto, so già che a moltissimi saranno passati per la testa una marea di situazioni dove lo Stato fa esattamente il contrario, cioè agisce creando qualcosa che genera disuguaglianze e taglia le gambe alla gente, ma se siete curiosi di sapere quali sono le ingiustizie che più di tutte mi fanno ribollire il sangue, allora venite con me in questo viaggio, tra le pazze leggi, i servizi e le attività promosse dallo Stato, che contraddicono in maniera più che evidente l'articolo 3 della nostra Costituzione.
Le tasse
Con le tasse, cioè la percentuale di denaro che ci viene trattenuta dallo stipendio e che paghiamo su tutto ciò che acquistiamo (l'iva, per capirci) e guadagniamo, ma anche su compravendite, eredità, successioni ecc. lo Stato paga i suoi dipendenti e costruisce le infrastrutture. Ricordo che qualche anno fa la
CGIA di Mestre aveva calcolato che su 365 giorni (un anno)
ogni italiano lavora mediamente quasi 160 giorni solo per pagare le tasse. Non è certo un mistero che in Italia il prelievo fiscale sia elevatissimo, il rapporto della
Price Waterhouse Coopers mostra chiaramente che il carico fiscale complessivo, considerando le imposte sugli utili, sul lavoro e altri oneri, arriva ad un totale del
65,4%!.
Le tasse sono sacrosante, se vogliamo avere i treni efficienti, gli autobus in orario, le strade senza buche e le immondizie, smaltite qualcuno deve pur pagare questi servizi, peccato che nella maggior parte delle regioni d'Italia tutto questo non funzioni: treni in ritardo, autobus inesistenti, voragini su quelle che osano definire autostrade e cumuli di immondizia che bruciano nelle periferie della nostra meravigliosa capitale.
Siamo uno dei Paesi che vanta il triste primato di una pressione fiscale elevatissima e le cose comunque non funzionano come dovrebbero. Nemmeno se pagassimo il 100% di tasse tutto funzionerebbe alla perfezione, perché gli sprechi sono immensi e chi ci governa è corrotto ed estremamente avido.
La sanità
Il Servizio Sanitario Nazionale esiste perché i cittadini lo sostengono pagando le tasse, tasse che come abbiamo visto sono salatissime. Allora volete spiegarmi per quale motivo se andiamo a fare una visita
dobbiamo pagare il ticket? A meno di non avere patologie gravi, croniche o rare, o a meno di non essere poverissimi, anziani o invalidi, siamo costretti a pagare un ticket che lo Stato ha consigliato (alle Regioni) di massimo 36.15€. Peccato che secondo le
Informazioni di Altroconsumo molte regioni non solo hanno alzato questo tetto a 46 euro, ma hanno introdotto anche ulteriori 10 euro per ottenere la sola ricetta!
Gli ospedali, gli ambulatori e i pronto soccorso sono per i cittadini e sono stati costruiti con i soldi dei cittadini. Anche i medici sono pagati con le tasse salatissime che i cittadini versano, ma visto che qualcuno, questi soldi, se li intasca o li spreca perché totalmente incompetente, noi povera gente siamo costretti a pagare conti salatissimi per accedere a servizi per cui abbiamo già abbondantemente pagato. Sarebbe come andare al ristorante, pagare il pasto prima di entrare e poi pagarlo un'altra volta dopo aver cenato. Vergogna!
Le pensioni
Le pensioni oggi sono una vera e propria truffa. Nel condivisissimo articolo
Non Prenderemo Mai la Pensione ho chiaramente spiegato come l'attuale generazione di lavoratori passerà tutta la vita a pagarsi una pensione che poi non gli basterà nemmeno per comprare il pane e il latte. Come se non bastasse continuano ad innalzare l'età pensionabile: nel 2028 è previsto che le donne andranno in pensione a 68 anni e gli uomini a 72, ma stiamo scherzando? Versiamo obbligatoriamente una fetta enorme del nostro stipendio per pagarci una pensione che non ci basterà a vivere e che (anche se bastasse)
ci godremo per solo una quindicina di anni visto che l'età media in Italia è 85 anni!
Il sistema pensionistico è una vera ingiustizia, questa porcata è sotto gli occhi di tutti e condanna le persone ad una vecchiaia di stenti dopo che hanno fatiato e pagato per tutta la vita, vergogna!
Il diritto alla difesa
Un altro principio sacrosanto, che troviamo scolpito nella Costruzione, è il diritto che ogni cittadino ha di difendersi. Lo dice l'articolo 24 che spiega: "Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi." e ancora: "La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento." Questa difesa però deve essere accessibile a tutti e non deve avere costi proibitivi, altrimenti ciò che accade è che chi possiede denaro ha la meglio sui poveri, perché questi non hanno i soldi per sostenere i processi. Inoltre l'iter giudiziario non deve scoraggiare le persone a portare avanti la propria difesa, timorose di non avere sufficienti risorse per portare avanti le cause, altrimenti vinceranno sempre i ricchi, invece:
- Negli ultimi anni I Costi per Accedere alla Giustizia sono quintuplicati!
- Sono recentemente state introdotte sanzioni pecuniarie per chi perde la causa, così non solo ci si trova a pagare le spese di entrambi gli avvocati, ma si devono pagare anche ulteriori multe.
- Esiste una norma definita "di responsabilità solidale" che obbliga anche chi vince una causa a pagare una tassa di registro che può arrivare anche a migliaia di euro.
- I processi sono molto lunghi, un processo civile difficilmente si risolve prima dei 10 anni.
- Il Patrocinio Gratuito è accessibile solo a persone estremamente povere, con redditi inferiori ai 12.000 euro l'anno, inoltre gli avvocati che lo esercitano vengono pagati dallo stato dopo 3 o addirittura 5 anni dalla soluzione della causa, con la conseguenza diretta che i migliori avvocati fuggono da questo meccanismo e lavorano solo privatamente, cioè servendo i ricchi!.
Se a tutto questo aggiungiamo i noti casi di cronaca in cui chi si difende dai ladri che assaltano il proprio negozio rischia di dover risarcire la famiglia del malfattore o addirittura di finire in carcere, possiamo tranquillamente dire che più che giustizia stiamo parlando di ingiustizia.
I parcheggi
Chiudiamo con un problema "minore" ma che rappresenta un'ingiustizia che più di tutte viene attuata in maniera subdola. Sempre con i nostri soldi (perché lo Stato esiste finché lavoriamo e paghiamo le tasse) costruiscono i parcheggi che dovrebbero servire a posteggiare le automobili che siamo obbligati a comperare per andare a lavorare. Sto parlando di quel lavoro che tutti facciamo per campare e che mantiene lo Stato stesso attraverso i tributi. Però, naturalmente, nonostante i parcheggi vengano costruiti
esclusivamente per noi cittadini, che ce li manteniamo con i nostri soldi,
per utilizzarli dobbiamo comunque pagare! Nella stragrande maggioranza delle città italiane i parcheggi limitrofi al centro costano dai 50 centesimi ai due euro l'ora, cifre non solo ingiustificate, ma assolutamente insostenibili.
Come se non bastasse poi mettono le telecamere che riprendono le targhe di chi (solitamente sbagliando e non appositamente) entra nella zone vietate al traffico, che poi viene inevitabilmente multato. Quando nella mia città hanno attivato il sistema di rilevazione automatica delle infrazioni d'accesso alle zone a traffico limitato, nel solo primo mese di attività la Provincia ha incassato più di 12.000 euro di multe. Vergogna!
Conclusioni
Quando dico che far parte del Sistema (con la ""esse maiuscola) significa accettare l'oppressione che lo Stato attua sulla povera gente, lo dico perché ragionamenti come questi dimostrano inequivocabilmente che la libertà e la tutela che lo Stato dovrebbe attuare, sono solo di facciata. Sotto sotto, in modo quasi impercettibile, cercano di rubarci tutto ciò che abbiamo, dai soldi ai diritti, ci tassano e ri-tassano in modo che tutto quello che guadagniamo finisca nelle loro tasche, ci fanno pagare ciò che abbiamo già pagato e per poter abusare del loro potere lasciano che la legge sia uguale per tutti, ma la giustizia solo per chi è ricco e se la può permettere.
Alla fine emerge sempre che la povera gente, la massa di cui quasi tutti facciamo parte perché formata dal 95% della popolazione, viene spremuta fino all'osso e non riceve in dietro nulla, nemmeno dopo aver lavorato per cinquant'anni. E poi hanno il coraggio di chiamarla democrazia.
Segnaliamo altre ingiustizie attraverso i commenti, per aiutare tutti a comprendere che non tutto ciò che "è sempre stato così" è necessariamente giusto e a favore del cittadino!
Ricorda: Lo Stato e' il primo nemico da cui ti devi difendere.
RispondiEliminaLo Stato siamo noi. Versiamo allo Stato le tasse affinché i suoi delegati, rappresentanti delle forze politiche da noi eletti, ne facciano una gestione seria ed oculata, per mezzo dei dipendenti pubblici, al fine di garantirci servizi, sicurezza, pensione, welfare, sanità ecc. Sarebbe tutto giusto ed eticamente perfetto, se non fosse che in Italia siamo pieni di evasori e corruzione e che questi rappresentino una grossa fetta del popolo votante e questa fetta fa gola ai partiti. Chi ci rimette è sempre il cittadino onesto.
RispondiEliminaLei ha messo a fuoco il problema italiano. Troppo che si reputano furbi e pochi onesti.
EliminaOgni centesimo evaso è sacro! Se avessero anche quel centesimo lo butterebbero finanziando i giornali, i partiti, le missioni di pace, gli immigrati e via dicendo! Io quando posso evado senza pensarci due volte!
EliminaCaro Francesco,vivere in Italia è diventato pesantissimo e frustrante. Per chi ha un'azienta la pressione fiscale raddoppia. 70% tassato come azienda e poi di quello che rimane il 70% tassato come privato cittadino. Non ho molte speranze sul futuro. Le riforme strutturali sono lontanissime. I Panama Papers sono l'ennesima conferma che se già i ricchi non riescono a vivere in Italia, come può farlo la povera gente?
RispondiEliminaAggiungiamo pure le Università. Quanti incompetenti ci sono che sono lì in cattedra perché amici/parenti/raccomandati da qualcuno? E anche quelle le paghiamo profumatamente, per ricevere un’istruzione che alle aziende non interessa.
RispondiEliminaSi ricade sempre su noi italiani. Qui prodest? dicevano i romani(quelli veri), risposta: alla gran parte degli italioti!
EliminaFrancesco hai parlato di rischio chiusura blog. In che modo potrebbe accadere. Cioè quali sono le motivazioni ufficiali che potrebbero far chiudere un sito/blog? Avviene senza preavviso? O magari danno il tempo di rimuovere determinati contenuti? Grazie
RispondiEliminaCiao Francesco,
RispondiEliminasono d'accordo su molti tuoi articoli ma questo sembra piuttosto un sfogo.
Ricordiamoci che lo Stato ce lo siamo "inventati" (poiché lo Stato è un invenzione dell'umano come tante altre) per avere principalmente un aiuto e delle tutele che sono mancate per migliaia di anni. Senza lo Stato saremmo probabilmente ancora al Medio-Evo.
Poi si può discutere su come ogni singola nazione opera, certo ci possiamo lamentare dello Stato Italiano ma poi preferireste vivere in Romania o in Afghanistan?
Quindi dipende sempre dagli uomini che compongono questo o quello stato. Poi, perche' scegliere come pietre di paragone la Romania o l'Afghanistan? Una volta ci paragonavamo con le piu' avanzate industrialmente, ma forse e' meglio paragonarsi a chi sta peggio, vero?! Non abbiamo senso della responsabilita' e l'ambizione di migliorare il nostro modo d'essere? Pare sia cosi' e ne prendo atto.
EliminaSono d'accordo che le tasse in Italia sono troppo alte, a fronte di un livello di servizi basso, ma questo accade perché lo Stato spende male i soldi, ci sono troppi sprechi, dipendenti che non lavorano ecc. Però bisogna capire alcune cose:
RispondiElimina1 - i ticket servono per disincentivare la gente a farsi troppi esami. Infatti è pieno di gente che si fa continuamente esami inutili, per ipocondria, o magari per avere un po' di contatto umano (gli anziani soli).
2- il problema delle pensioni è che quelle attualmente in essere sono troppo alte, infatti non sono state calcolate col sistema contributivo, ma col sistema retributivo, cioè sono in parte regalate; non a caso il monte pensioni italiano è più alto che negli altri paesi. Per mantenere questo sistema assurdo si fanno pagare contributi troppo alti ai giovani, e si alza in continuazione l'età della pensione (che però in parte è giusto che aumenti, perché la speranza di vita tende ad aumentare). Quindi in teoria si dovrebbero abbassare le pensioni in essere, ricaldolandole sui contributi effettivamente versati (almeno quelle al di sopra di una certa cifra, diciamo 2.000 euro al mese, per non penalizzare i poveri), ma questo è politicamente improponibile, perché gli anziani votano, e sono anche tanti. Ci vorrebbe un governo veramente riformatore che avesse il coraggio di dire le cose come stanno, ma non c'è. I politici preferiscono raccontare frottole, e magari dare la colpa a qualcun altro.
3- i parcheggi a pagamento servono per disincentivare l'uso delle auto, dato che le auto hanno delle esternalità negative, che ricadono anche su chi non le usa (inquinano, fanno rumore). Ovvio che poi ci dovrebbero essere dei servizi alternativi (autobus, piste ciclabili ecc.), ma l'idea di per sé non è sbagliata.
Saluti,
Mirko.
Quella della speranza di vita che tende ad aumentare è una favoletta in parte vera solo dal fatto che è l'aspettativa media dei ricchi che aumenta, quella dei medi, o medio-poveri è in bella diminuizione!! se su 100 persone una arriva a 90, ma è ricca, le altre 99 povere muoiono prima dei 70, per loro significa che si può aumentare la pensione! ma si può?!
EliminaVogliamo parlare delle tasse sugli immobili? I soldi andrebbero presi laddove ci sono soldi, non laddove ci sono immobili. Per il semplice fatto che la casa non stampa banconote, ed è possibilissimo che una persona povera, erediti un immobile, ma che non abbia i soldi per pagarne poi le tasse. E' possibile che abbia tentato di venderlo, ma nessuno voglia acquistarlo. Tra l'altro, una casa può essere affittata. Ma un suolo edificabile come lo si può affittare? Come terreno agricolo sarebbe troppo piccolo a parità di valore, e dunque il prezzo di affitto per terreno agricolo non coprirebbe neppure un decimo dell'IMU da pagare. E allora perchè si tassano i suoli edificabili come se rendessero quanto una casa? Vergogna!!!
RispondiEliminaQui leggo solo ed esclusivamente opinioni...perché è giusto, perché è sbagliato, e bla bla bla.
RispondiEliminaL'unico che ha scritto i fatti, argomentati e documentati è Lo scrittore Francesco.
Per quanto Francesco possa essersi un po arrabbiato per i fatti che ha ARGOMENTATO e DOCUMENTATO ci può stare, ma a mio modesto parere chi dice che: stavamo meglio quando stavamo peggio, gli altri stati sono peggio, il fascismo è libertà anche se i fatti dimostrano che sono morte milioni di persone per una guerra dove chi ci aveva rimesso erano i più poveri e deboli....bene sono Vostre opinioni, io credo nei fatti.
Francesco, e i soldi che lo Stato ruba alla povera gente con le slot macchine ed i gratta e Vinci?
RispondiEliminaE' povera gente, ma nel quoziente intelligenza, se fosse veramente povera non li sprecherebbe. Hanno proprio bisogno della difesa di un anonimo, poiche' non sono difendibili. La conosce la semplice regolina della domanda e dell'offerta?
EliminaSi conosco la legge della domanda e dell'offerta ma conosco anche la legge della disperazione... c'è gente che non sa a cos'altro affidarsi. Inoltre uno Stato serio non può lucrare sul gioco d'azzardo.
EliminaLa gente, però, può anche sveglairsi.
EliminaPaolo
Credo che dopo la lettura di questo documento l'intera discussione andrebbe riscritta. http://paolobarnard.info/docs/ilpiugrandecrimine2011.pdf
RispondiEliminaCiao Francesco
RispondiEliminagrazie per il tuo articolo.
ti sei dimenticato però delle autostrade.
facciamo parte dell'unione europea, all'interno della quale sono state abolite le frontiere per facilitare lo spostamento delle persone e delle merci e qui da noi (almeno in Lombardia) ci sono barriere ovunque e per passare devi pagare. Roba da medioevo!
E sulle ricevute dell'asilo dei figli giù marche da bollo! E l'assegno familiare? Da piangere.
Ecc. Ecc. Ecc.
La barca Italia ormai fa acqua da tutte le parti.
Io credo che sia assurdo già di per sé alla base del tutto il ragionamento il fatto che per per vivere bisogna pagare. Nessun'altra specie vivente fa questo. Noi non dovremmo pagare per mangiare, bere, scaldarci, dormire, avere hobby. Semmai una vera e buona specie dovrebbe insegnare di generazione in generazione ad essere sobria e tendere all'equilibrio. Cinzia.
RispondiEliminaAnche le altre specie pagano per mangiare, bere...
EliminaNon con il denaro ma rischiando la propria vita.
D'accordo sulla sobrietà ormai assolutamente superata dalla ricerca del futile
Mi associo al commento di Cinzia, l'unica con la quale sono d'accordo qui.
RispondiEliminaLo Stato siamo noi? Ma noi chi? Io no di certo.
Lo Stato è solo uno dei tanti sistemi di controllo e coercizione creato per individui poco evoluti, personalmente non ne ho bisogno e non ho mai chiesto nulla allo stato, e continuerò sempre così, ovunque sarò.
Va anche detto che lo stato italiano è uno dei peggiori in assoluto; nei paesi dove ho vissuto e tornerò presto a vivere è lo stato stesso ad occuparsi del cittadino, e non il cittadino a doversi preoccupare dell'esistenza dello stato.
Parlare di ingiustizie da parte dello Stato significa non aver compreso bene a cosa serva lo stato stesso, ovvero a rendere la vita di ognuno di noi un inferno, e va anche detto che finché si starà a parlare di pensioni, lavoro, soldi, rendite, e via dicendo, lo stato sarà sempre di più la gabbia che stritolerà chi vive di paure e ossessioni economiche.
La vita non si paga, si riceve come dono e come tale va vissuta, quindi cominciamo a sganciarci seriamente da pensieri omologati e ribelliamoci a questo stato di cose, altrimenti vuol dire che ci sta bene così.
Lo Stato italiano è il peggiore in assoluto? Penso che tu abbia viaggiato poco, specie in quei paesi dove c'è ancora un regime dittatoriale. Visto che lo Stato ti fa schifo, quando ti ammali curati a spese tue, senza sfruttare il servizio sanitario nazionale.
EliminaPolo
Tipico discorso da italiano medio, non ci perdo nemmeno tempo con te.
EliminaPerché non hai argomenti! Ho vissuto in Francia per quattro anni e, per lavoro, ho girato mezzo mondo. Ora che lavoro in proprio, continuo a viaggiare per piacere. Sono appena tornato dal Marocco. Vacci tu in lì, poi vedi cosa ti succede. Parlare dopo una vacanzetta sono buoni tutti. le cose bisogna viverle. Italiano medio una fava.
EliminaPaolo
Ma sei la stessa Anna contraria alle cryptovalute?
EliminaNon ci credo, sulla concezione di stato sono totalmente d'accordo con te :P
Si Attilio, sono la stessa, e tranquillo che essere d'accordo con me su questo argomento non ti porterà nessun danno collaterale, mica sono lo stato io :)))
EliminaGli altri due prima di te mi fanno tanta tenerezza... difendere un paese come l'Italia con la scusa ormai obsoleta e penosa che "c'è sempre un posto dove si sta peggio" la dice lunga su come gli italiani si siano totalmente adagiati sulla mentalità catastrofica del meno peggio, pensando che questo salverà la situazione, che è invece destinata a peggiorare fino alla catastrofe finale.
Per essere un paese occidentale l'Italia fa schifo, punto.
Ciao Attilio !! :)
Per inciso, nel caso non fosse chiaro ai lettori: grazie a questo tuo regime ed all' ISEE che ti consente di essere classificato come poverissimo, tu e la tua famiglia potreste essere nelle condizioni di usufruire di tanti servizi gratuitamente o quasi, pagati con le tasse degli altri italiani.
RispondiEliminaQuello che dici sulla cattiva gestione del denaro pubblico e' giusto.
Pero' c'e' qualcosa per me di fondamentalmente incomprensibile nella faccenda dello smettere di lavorare:
Ipotizza che tutti gli italiani decidessero come te di vivere con 500 Euro netti al mese, per 14 (aggiungo anche 13a e 14a !)=7000 Euro.
Nessuno pagherebbe piú IRPEF ! Infatti non si raggiungerebbe neanche il livello della no tax area (8174 Euro/anno).
E questo senza considerare il crollo di tutte le imposte sul valore aggiunto dovuto ai diminuiti consumi.
Come si fa a far funzionare uno stato senza introiti da tasse ?
C'è un articolo qui che spiaga cosa accadrebbe se tutti smetteresso di lavorare. Nessuno smette da un giorno all'altro, quindi, un cambiamento lento implica una lenta modifica delle regole. Il fulcro della questione però è questo: lavorando e pagando il 60% di tasse si mantiene inalterato questo meccanismo ingiusto, lo si subisce, magari si protesta, ma non si fa niente di concreto per cambiarlo. Smettendo di lavorare si obbliga il sistema a cambiare, a ridurre i suoi sprechi ecc... come sempre lamentarsi non serve, serve trovare una solzione. Smettere di lavorare è la soluzione che ho trovato io, può essere giusta o sbagliata, io ho fatto le mie considerazioni e ho scelto, molti non scelgono, non fanno niente e si lamentano. Smettere di lavorare obbliga il sistema a cambiare, perchè se non abbiamo i soldi il sistema deve organizzarsi in modo diverso... poi quello che accarà e se accadrà si vedrà, io faccio la mia parte sperando che tanti facciano la stessa cosa perchè ci credo profondamente!
RispondiEliminaFrancesco anche io mi son spesso chiesta cosa potrebbe succedere se tutti decidessimo di " non lavorare più" o meglio se tutti decidessimo di non superare i 4.800€ all'anno per non pagare Irpef, né contributi. Con tutta la buona volontà però non sono riuscita ad essere ottimista come te. Ho pensato certamente che il sistema si dovrebbe fermare a riflettere, ma non per capire come ridurre i suoi sprechi, ma bensì per ideare nuovi modi per fare pagare chi già possiede poco. Esempi andando sul leggero? Hai casa di proprietà? perfetto rimettiamo l'IMU sull'abitazione principale con una tassazione pari a quella che oggi si paga per le seconde case, se non più alta. Sei uno che ha sempre risparmiato senza concedersi niente di più del minimo necessario ed hai risparmi di una vita in banca? perfetto riproponiamo un Amato bis e come nel 92 facciamo un prelievo forzoso dai conti correnti, casomai maggiore del 6x1000 di allora.Con un decreto legge di emergenza si può fare tutto e di più purtroppo e nelle peggiore delle ipotesi ho immaginato tutti in fila alla mensa della Caritas, con una pensione sociale da 100€ .La vera rivoluzione secondo me ed essere più partecipi, creare dei comitati cittadini che discutano sulle questioni che ci stanno più a cuore, creare noi un programma da presentare a chi si candida e non viceversa, pretendendo un impegno scritto alla sua attuazione, pena decadenza del mandato. Se nessuno si propone allora in massa non si va a votare. Son fermamente convinta che uniti si può fare qualcosa, ma anche che purtroppo a molti non gliene frega nulla perché vivono solo il presente e non pensano al domani. In ogni caso "chapeau" per la tua scelta di vita, che credo non sia stata semplice da attuare e credo che anche continuare a mantenerla comporti non poche energie.
EliminaBuona vita Angela
Non trovo tale articolo, mi puoi dare un link ?
EliminaIn ogni caso immaginando una situazione giá a regime, supponendo che tra cent'anni tutti abbiano adottato la filosofia di smettere di lavorare, come si mantiene uno stato senza Irpef e con pochissima IVA (dato che bassi guadagni si riflettono in bassi consumi): come si puó pagare l'istruzione, la sanitá, le pensioni, i trasporti, l'illuminazione pubblica, le infrastrutture, la ricerca, le calamitá naturali eccetera ?
Angela: nell'ipotesi in cui tutti abbiano un reddito cosí basso, non c'é tassa che tenga. Uno stato non puó mantenere i servizi essenziali senza introiti, e se tutti guadagnano cosí poco stai tranquilla che le case valgono poco (quindi poca IMU), non ci sono grandi risparmi da tassare (niente prelievi forzosi) e cosí via.
EliminaLa veritá, mi spiace dirlo, é ben diversa: oggi chi "vive senza lavorare" puó farlo in un paese come l'Italia, dove molti pagano tante tasse che servono a mantenere i servizi di cui anche chi non lavora usufruisce: istruzione, sanitá, trasporti, servizi, pensione (anche minima: pensa che é come la spesa mensile di Francesco, che non sta pagando alcun contributo !). Sarebbe equivalente ad un paese fatto tutto di pensionati.
É un modello sostenibile solo da paesi dotati di grandi ricchezze naturali (tipo emirati arabi, che si mantengono col petrolio), che l'Italia non ha.
Anonimo 29/11
EliminaInsomma bisogna puntare a guadagnare il più possibile così si possono versare il più tasse possibile.
Un sistema in cui si sposta sempre più avanti l'età della pensione è un sistema che ha già fallito, è solo questione di tempo