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come risparmiare |
Quando non lavori devi imparare a risparmiare veramente, il che, ve lo assicuro, è molto differente dai consigli che si leggono "qui e la" su come economizzare sulle proprie spese, spunti sicuramente utili, ma che, se ci pensiamo bene, non ci rivelano quasi mai nulla di nuovo.
Voglio dire, tutti sappiamo che non dovremmo fumare, bere meno aperitivi, cucinare invece che andare al ristorante e non pagare l'abbonamento alla Pay TV, ma poi mettiamo in pratica questi consigli? Oggi, in quest'articolo, parlerò del risparmio vero, ovvero di come vivere senza soldi ogni giorno, l'unica strada per potersi licenziare e vivere senza lavorare.
Il fastidio di spendere
Qualche anno fa, nel mio primo libro "
Smettere di lavorare", ho cercato di spiegare che
il risparmio è una condizione mentale, questo significa che ogni volta che dobbiamo mettere mano al portafogli o prendere una decisione che ci porterà verso una spesa, ci dobbiamo chiedere se (nell'ordine).
- Quella spesa è veramente indispensabile?
- Possiamo farne a meno?
- Possiamo trovare un'alternativa gratuita.
- Possiamo pagare meno per ottenere lo stesso oggetto o servizio.
E questo ragionamento va applicato a tutti i livelli, dalla tazzina di caffè che beviamo ogni mattina al bar, fino all'acquisto di una nuova automobile. Non solo, ma va applicato in ogni situazione, ovvero quando siamo al lavoro, in trasferta, nel weekend o in vacanza, senza eccezioni.
Se devo essere sincero ho sempre trovato molto naturale agire in questo modo, per il semplice motivo che provo proprio un fastidio fisico nell'utilizzare il denaro e, al contempo, provo invece grande soddisfazione quando ottengo qualcosa o faccio qualcosa che mi diverte senza mettere mano al portafogli. Quando vado in montagna, ad esempio, non spendo nulla, bevo l'acqua delle fonti naturali, mangio un panino con il formaggio che faccio in casa e i pomodori dell'orto, oppure, quando preparo il pesto o un bel minestrone con le verdure che coltivo, gustoso, sano e gratuito, mi sento sempre molto soddisfatto. Certo, delle micro spese ci sono sempre, ma infinitamente minori rispetto allo stile di vita "normale" che tutti adottiamo.
Penso che la sensazione di soddisfazione nello spendere poco, assieme a quella di fastidio nel dover usare lo stramaledetto denaro, siano la condizione mentale essenziale per risparmiare costantemente. E, a mio avviso, sono sentimenti del tutto normali se vediamo lo spendere non come un modo di concedersi uno sfizio, ma come il cedere alle tentazioni della società dei consumi. In altre parole spendere significa essere mentalmente così deboli da cadere continuamente nelle trappole di chi raggira gli altri di mestiere. Un cellulare nuovo, dieci paia di scarpe, cenare in un ristorante di lusso, comprare mille giocattoli, vestirci eleganti, acquistare gioielli, cambiare spesso automobile e tutto ciò che consideriamo normale e addirittura "prestigioso" è invece la manifestazione della nostra debolezza nei confronti del sistema.
L'uomo (e la donna) forti, non hanno bisogno di nulla di più dell'essenziale, e
l'essenziale è già tutto presente in natura. Al contrario, chi è debole, lascia che siano gli altri a dirgli di cosa ha bisogno, e quindi acquista senza controllo. Non dobbiamo mai dimenticarci che il sistema ci spinge a spendere per tenerci incollati al lavoro, perché
se non avessimo bisogno di denaro, nessuno di noi lavorerebbe un solo giorno della sua vita, o mi sbaglio?
Spesso mi viene detto che vivere risparmiando è triste e noioso, che se non vai al cinema, al bar e non ti compri quello che desideri, la tua vita è vuota. Io, invece, credo che sia noioso vivere come vivono tutti, facendo quello che fanno tutti, copiandosi a vicenda: "Hai provato quel ristorante?", "Hai visto quella serie televisiva?", "Hai comprato quelle scarpe che vanno di moda?" No, non le ho comprate, ma tu "Hai corso sulla cima di una montagna all'alba?", "Hai fatto il pesto con il basilico che hai visto crescere nel tuo orto?", "Hai mai aspettato l'onda giusta su una tavola in mezzo all'oceano?" Come può essere noioso fare quello che fanno in pochi? Nell'esplorazione e nella scoperta, anche semplicemente di un modo di vivere diverso, non ci può essere noia.
Il risparmio è un processo lento
Per questo dico che
il risparmio di denaro è una condizione mentale, perché dietro ad una banconota da 5 euro risparmiata c'è una filosofia molto più ampia, che porta ad un modo di vivere diverso, migliore e sicuramente
più libero.
Questo processo, però, è molto lento, ovvero non dona i suoi frutti in modo immediato. Risparmiare soldi significa accumulare una briciolina alla volta: un caffè al giorno, un bicchiere d'acqua anziché aranciata, una maglietta acquistata online invece che nei negozi tradizionali, sono piccoli gesti che fanno accumulare poco denaro e non permettono di godere immediatamente dei benefici del risparmio. Ciò che è vincente però è il ripetere di queste buone abitudini giorno dopo giorno e in ogni "settore" della nostra vita, dal cibo all'abbigliamento, dall'intrattenimento ai trasporti. Inizialmente non sembrerà cambiare niente e questo può demoralizzare o farci demordere, ci vogliono mesi per vedere i primi benefici, ma poi, possiamo stare tranquilli, la differenza si farà sentire. Le bricioline, tutte insieme, finiscono per comporre la torta, e quando ci ritroviamo con qualche bella banconota in più, allora si che tutto inizia ad avere un senso, basta un po' di pazienza.
Il difficile però arriva quando s'inizia a notare che il conto in banca è lievitato e che abbiamo maggior disponibilità economica: "Wow, che bel gruzzoletto, risparmiare ha dato i suoi frutti, adesso posso finalmente acquistare quello che desidero!". Sbagliato! Non si risparmia per poi spendere, altrimenti tanto valeva spendersi tutto subito, si risparmia per far crescere costantemente il capitale! Sembra paradossale, ma questa è una delle colonne portanti del vero risparmio, continuare ad accumulare e usare il denaro il meno possibile anche se ne disponiamo in buona quantità!
Ci sono stati periodi che con questo blog, i libri, Youtube e altre attività che faccio per vivere, guadagnavo anche 3000 euro al mese, ma questo non mi ha impedito di continuare a vivere con 500 euro, perché il risparmio è qualcosa che non dipende dal denaro che si possiede, è semplicemente uno stile di vita.
Ok, direte, ma allora cosa serve mettere da parte i soldi se poi non li usiamo? Ebbene, il vero scopo di
risparmiare è quello di
usare il denaro per generare altro denaro, in modo che col passare il tempo non saremo più costretti a lavorare tutto il giorno, ma potremmo vivere liberi e usare il tempo per la nostra felicità e non la produzione di qualcosa di cui ci importa poco. Questo fine è molto più grande e goloso rispetto alla tentazione di ricercare la felicità spendendo, perché porta all'unica cosa che tutti desideriamo: la libertà!
Come usare il denaro
L'utilizzo dei soldi è un aspetto fondamentale nella vita del
risparmiatore; innanzitutto è importante specificare che tutto questo processo, ovvero
l'economizzazione continua, non va confusa con il concetto di
"essere spilorci". Questo termine non mi piace neanche un po', ma purtroppo viene spesso usato per indicare chi vive in modo
risparmioso. C'è una differenza sottile tra lo spilorcio e chi invece ha compreso profondamente il concetto di risparmio:
lo spilorcio usa male il suo denaro e non capisce che alla lunga finirà per spendere molto di più, invece chi risparmia in maniera virtuosa è anche disposto a spendere cifre importanti nell'immediato, se poi questo gli permetterà di risparmiare in futuro o addirittura di riavere i propri soldi. Faccio un esempio forzatamente semplicistico: lo spilorcio compra le scarpe al mercato perché costano 15 euro, il risparmiatore le compra online su uno dei circuiti di grandi marche scontate, spende di più, magari il doppio o il triplo, ma poi si ritrova con un paio di scarpe che gli dura anni, mentre quelle del mercato dopo sei mesi si sono scollate. Chi ha risparmiato di più alla fine?
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E poi c'è l'aspetto investimenti: lo spilorcio tiene il denaro in banca o sotto il cuscino e
non lo usa mai, ignaro che ogni anno il deprezzamento del costo del denaro fa perdere molto valore al suo capitale. Il risparmiatore invece
usa il denaro per dargli ulteriore valore, investendolo in diversi modi, sempre sicuri, perché ha capito che ciò di cui ha bisogno non è fare un sacco di soldi velocemente, ma avere piccoli aumenti sempre costanti del suo gruzzolo, visto che
per vivere ha bisogno di poco.
Un esempio chiaro che ora mi passa per la testa riguarda il modo di affrontare un investimento per le vacanze: sono molti coloro che pagano 2000 euro l'anno per avere uno spazio sempre riservato in un campeggio al mare, dove lasciare la roulotte o il camper, e trascorrervi diverse settimane l'anno. Questo è sicuramente un buon modo di usare il denaro, ma non è il metodo che adotterebbe un risparmiatore vero, perché comporta solamente uscite e nessun rientro. Un risparmiatore accumulerebbe denaro per un certo periodo o contrarrebbe un mutuo per acquistare un appartamento in una zona turistica, ne usufruirebbe a piacere e per il restante periodo lo affitterebbe in modo da pagare le tasse e il mutuo. Gli immobili, se acquistati nel periodo giusto (come può essere quello presente) hanno una crescita di valore netto dell'1% annuo e possono rendere fino al 2,5%. Tra trent'anni il campeggiatore avrà speso 60.000€, mentre chi ha acquistato l'appartamento ne avrà inizialmente spesi di più (ad esempio 250.000), ma dopo trent'anni si ritroverà con un valore di quasi 330.000€, il mutuo pagato e una rendita costante dall'affitto. Questa è la differenza sostanziale tra un modo e l'altro di affrontare l'uso del denaro.
Di seguito lascio alcuni articoli dove ho spiegato come investire i soldi risparmiati.
Quindi, la strategia più furba che un risparmiatore possa attuare è quella di avere una rendita continua grazie al denaro che evita di spendere nell'inutile, e anche per questo ho scritto un articolo apposito:
Su questo blog ci sono innumerevoli articoli che parlano di come risparmiare nello specifico, tra poco ne farò un breve elenco, ma quello che qui mi premeva spiegare è che possiamo adottare tutte le tecniche di risparmio che vogliamo, ma questo non servirà a nulla se non comprendiamo il vero significato del concetto di risparmio. In quest'articolo ho voluto approfondire proprio quest'aspetto, senza dare spunti pratici, ma semplicemente spiegando l'attitudine che si deve avere per salvaguardare i propri conti, sia riducendo al massimo le spese che usando in maniera corretta il denaro.
Alcune risorse utili (in inglese)
Spero ancora una volta di aver fornito qualcosa di più utile delle solite liste stile
"10 modi di risparmiare soldi" che si trovano in rete e che tutti si copiano, perché (credo ormai sia chiaro) a me interessa aiutare veramente le persone cercando di
trasformare la mia esperienza diretta in testi che servano a tutti. Sono convinto che questa sia oggi la strada per cambiare il mondo, partendo da ogni singola persona, e un po' alla volta contribuendo a costruire maggior consapevolezza su quelli che ritengo siano i valori importanti, come appunto
il risparmio.
Direi proprio di si anche perchè siamo diventati un prodotto del mercato acquistata come ogni altra merce: in questo momento mi sto informando sull'"arte di non fare nulla": ottima decrescita felice; ovviamente tutto nel limite del contesto perchè lavorare devo lavorare e a casa pure
RispondiEliminaAhhh, adoro gli articoli sul risparmio intelligente!
RispondiEliminaNon posso che essere d'accordo con l'articolo, in quanto sono una risparmiatrice che prima di acquistare confronta prezzi in giro e poi acquista facendo grandi affari. L'altro giorno ad esempio mi trovavo in giro con amici e sono capitata per caso davanti ad un negozio di marca notoriamente costoso ma con capi di ottima qualità e ho acquistato delle cose autunnali con ben il 70-80% di sconto che mi dureranno anni. Quando voglio acquistare libri aspetto che siano in sconto in internet, in genere dopo qualche mese parte l'offerta outlet al 25-50 e addirittura 70% di sconto, e ultimamente infatti ne ho acquistati un pò facendo scorta per i prossimi mesi invernali, quando sarà troppo freddo e piovoso per uscire e mi rilasserò leggendo.
Questo modo di fare mi ha restituito la gioia dell'attesa e la virtù della pazienza, perché da giovanissima ero una che se vedeva in vetrina qualcosa che le piaceva la voleva subito, invece adesso vivo la vita in modo più bello e profondo e non do alcuna importanza ai soldi e a quelle attività per le quali ci vogliono soldi. Al cinema preferisco di gran lunga una bella camminata al parco o tra i boschi, andare a prendere l'acqua direttamente alla fonte e passare tempo con i miei cani e le persone a cui voglio bene, tutte cose inestimabili! Tutto questo mi fa sentire molto libera e felice, e quando vivevo in campagna mangiavo ogni giorno i prodotti dell'orto, cosa che mi dava ancora più soddisfazione come a Francesco :)
Eliminare i bisogni fasulli è una gran cosa e fa veramente ritrovare se stessi (un consiglio spassionato per tutti: usiamo internet per leggere blog come questo e piuttosto che sprecare tempo sui social ricoltiviamo i rapporti umani con gli amici della vita reale, ne guadagnerà il nostro benessere spirituale).
Ciao! Hai centrato il concetto più importante che purtroppo ho imparato dopo tante spese di cui mi sono pentita: resistere alla tentazione di bruciarsi tutto il gruzzolo! Faccio un lavoro pesante, vorrei lasciarlo, e il mio mantra ora: più risparmi, e più margine di sopravvivenza avrai, quando te ne andrai!
RispondiEliminaNiente pizzata con gli amici? Niente cena romantica? Niente teatro? Niente piscina? E la palestra? Rispetto il pensiero di tutti, ma io preferisco lavorare...
RispondiEliminaIo faccio la pizza in casa, non mi costa pochissimo! Così facendo non spendo 12 Euro per due pizze marchegita! La cenetta romantica? Da quando ho fatto il corso di cucina ne preparo di fantastiche e non spendo €150 per una cena per due! La palestra? Ha casa ho qualche attrezzo ma preferisco andare in bicicletta! Adesso non sono più schiavo del lavoro! Mi raccomando! Lavora, consuma e paga le tasse! Buon divertimento!!! Fred
EliminaTolto il fatto che per una buona cena non spendi 150 Euro in due, a cena fuori, fosse anche per una pizza o un banale aperitivo, ci si va per stare insieme con gli amici (certo, lo puoi fare pure in casa ma alla lunga, magari, stufa!)e per evadere dalla realtà di tutti i giorni. Per cambiare aria, insomma. Si, lavoro, perché a differenza tua amo ciò che faccio e non mi pesa minimamente. Se tu sei insoddisfatto la colpa è attribuibile solo a te. Evidentemente hai seminato male. Risparmia, mi raccomando, e fallo in modo ossessivo che tanto ti riesce bene. ;)
EliminaPaolo
E il teatro? Quello non l'ha nominato il tipo sopra...
EliminaIl discorso che fai non fa una piega ma permettimi di sottinearti che se compri scarpe online è perchè qualche "lavoratore" ha avuto l'accortezza di fotografare le scarpe, metterle online, ordinarle alla fabbrica, processare il tuo ordine e spedirtele! Se compri un immobile ad uso investimento dovrai trovare qualche "fesso" che te lo prenda in affitto! Se tu scrivi questo blog è perchè qualche "schiavo del sistema" si è prodotto nel farti arrivare la linea veloce a casa e darti un abbonamento internet!
RispondiEliminaAnche se I tuoi consigli sono ottimi fra le righe di ciò che scrivi si evince un pò di presunzione e di superiorità quando invece bisognerebbe rispettare chi ogni giorno suda e lavora sodo x far sì che gente che prende la vita come te possa vivere come fai tu!
Rispetta loro e vedrai che dalla vita riceverai ancora piu soddisfazione di quanta già ammetti di ricevere!
Riccardo
Ottimo intervento, condivido in toto!
EliminaSono capitato sul tuo sito per caso e mi piace vedere che non sono l'unico a pensarla cosi. Trovarmi da solo senza lavoro nel 2012 mi ha costretto volente o nolente a dare un taglio alle spese e a cambiare stile di vita e mi sono reso conto che ero un tossico del consumismo... una volta superato il trauma del taglio di una determinata spesa mi sono come disintossicato e reso conto che non solo potevo farne a meno ma che era un peccato non aver capito prima che non lo facevo per mia scelta individuale... cosi ho rimesso tutto in discussione scoprendo che un buon 60% di quello che consideravo indispensabile, di quello che ero convinto mi piacesse era frutto del lavaggio del cervello a cui siamo sottoposti dalla nascita da ogni cosa o persona che ci circonda. Risultato ad oggi è che si può sul serio vivere con una media di 500 euro al mese ed essere contenti e soddisfatti del proprio stile di vita. Mi arrangio come posso per procurarmi il denaro che mi serve, è anche vero che vivo da solo in campagna e che la casa è mia, però in questa cifra ci faccio rientrare pure il mantenimento di 7 cani e 6 gatti, quindi fossi da solo spenderei ancora meno... Ma la gente che mi sta intorno continua ad essere convinta che abbia una rendita o una pensione, che non è possibile vivere senza andare a lavorare tutti i giorni tutto l'anno... cosa che io non farò mai piu, mai riuscirei a tornare ad una vita da dipendente... mi compro le materie prime e mi preparo tutto il cibo in casa, e mi diverte pure, compro la verdura e le uova dai contadini e le pago meno che al mercato, sono diventato vegetariano e da allora sto benissimo, non spendo un centesimo in medicine da anni... da dipendente mi ero comprato un'auto sportiva, a ripensarci ora quanti soldi buttati via perche una volta cambiato non mi piaceva piu, la trovavo inutile cosi l'ho data via per un'utilitaria che consuma poco e basta e avanza ai miei bisogni. Mi resta solo il problema di come riuscire a mettere via soldi per potermene andare dall'Italia, cosa per niente facile perchè oltre al resto ho pure una "famiglia" numerosa di quadrupedi... P.S. si potesse commentare col profilo FB non sarebbe male)
RispondiEliminaMa per chi vive in un appartamento in città e non ha un orto? Come si può costruire un'impianto che produce energia elettrica se il tetto è di tutti gli appartamenti? E poi.. come è possibile consumare solamente quello che si produce? Significa fare a meno di una bottiglia di vino, di qualche birra, di un po' di cioccolata etc. etc.
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