Come Iniziare una Nuova Vita

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Li abbiamo letti un po' ovunque, si copiano a vicenda e più o meno sono sempre gli stessi consigli triti e ritriti per iniziare una nuova vita, ma siamo sicuri abbiano veramente aiutato qualcuno a svoltare? Consigliano di correre, meditare, leggere, alzarsi presto, mangiare sano, curare il vestire, inseguire le nostre passioni e altro ancora, ma siamo certi che sia questo ciò di cui abbiamo bisogno per cambiare vita?

Anche se in passato ne ho parlato, e anche se ritengo che siano consigli validi, sono arrivato alla conclusione che compiere questi step non è ciò che serve al cambiamento, perché il mondo è vario ed improbabile che 5 o 10 regolette vadano bene per tutti. Oggi scopriremo insieme ciò che invece va veramente fatto.


Cosa significa cambiare vita


Vi siete mai accorti che chiunque cerchi di dare consigli su come cambiare vita, difficilmente parte dalla definizione del concetto stesso di cambiamento? Voglio dire, cosa significa cambiare? Com'è possibile che per tutti il cambiamento rappresenti la stessa cosa? Per una madre casalinga incatenata ad una convivenza forzata con un marito che non ama, il cambiamento ha lo stesso significato che ha per un dirigente d'azienda, scapolo, che soffre di solitudine? Il cambiamento che può attuare un alcolista è forse lo stesso cui aspira una studentessa che non trova lavoro in Italia? Ecco, questo intendo quando dico che suona strano leggere qui e là le dieci regolette d'oro per cambiare la propria vita. Ripeto, non sono mai cattivi consigli e io stesso (ben convinto) ne ho date diverse in passato, ma ad un certo punto, maturando e ricercando la felicità, ci si accorge che iniziare una nuova vita non vuol dire nulla se non contestualizziamo il concetto di cambiamento nella nostra situazione.

Prendiamone alcune come esempio: 

  1. Alzarsi presto al mattino: certo, fa bene, e permette di realizzare più facilmente i nostri progetti, ma molti di noi magari sono già costretti ad alzarsi alle 5.30 per prendere il treno e andare a lavorare in centro a Milano o a Roma, e quindi questo consiglio a cosa serve?
  2. Risparmiare: è sicuramente una pratica virtuosa, ma l'infelicità di molti non deriva dall'assenza di denaro, ma dalla mancanza di affetti, e quindi questa regola non serve a tutti.
  3. Raggiungere un obiettivo: è certamente molto importante avere sempre un traguardo da raggiungere, ma il mondo è pieno di persone che realizzano cose straordinarie, ma al contempo non si sentono soddisfatte. Ci sono stati atleti o cantanti che si sono suicidati nel pieno della loro carriera, cioè quando stavano realizzando i loro sogni più grandi, per cui non è detto che questo consiglio valga per tutti.

Potrei andare avanti, prendere ciascuno dei consigli “copia e incolla” dei vari articoli sparsi su web e riviste che pretendono di spiegare come cambiare vita e per ognuno di questi mostrare come non possa valere universalmente, ma penso basti affidarsi al buonsenso: c'è una tale varietà di situazioni nel mondo che le regolette non possono essere una panacea universale per il cambiamento.

Quindi cosa si fa?

Allora qual'è il significato di cambiare vita


Come sempre si incomincia dal significato del concetto di cambiamento: cambiare vita significa solo una cosa, diventare felici!. Riflettiamoci bene: se sentiamo il bisogno di un cambiamento è perché ora siamo infelici, sentiamo un peso sul petto dal quale abbiamo bisogno di liberarci, e per questo non ci piace la nostra vita e la vogliamo cambiare. Semplicemente stiamo cercando la felicità che ci manca e questa felicità la possiamo trovare solamente cambiando ciò che non ci piace della nostra vita.

Questo concetto è estremamente semplice, ma è fondamentale perché ci dice esattamente da che punto dobbiamo iniziare per attuare il cambiamento: individuare ciò che non va bene della nostra vita per poi liberarcene o cambiarlo. Sembra una banalità, ma caliamo questo ragionamento sui tre esempi di prima:

nuova vitaLa madre casalinga è infelice per la sua condizione perché si sente in gabbia, ma non tutto quello che ha è sbagliato, ama i suoi figli, è contenta di non dover lavorare, di vivere nella natura, quindi probabilmente è solo la mancanza d'indipendenza che la opprime.




cambiamentoIl dirigente d'azienda ama il suo lavoro, ma è la solitudine il suo problema, e quindi dovrà comprendere se ha bisogno di più amicizie, di una compagna o addirittura di una famiglia, e cosa fare per costruire tutto questo.




intraprendere una nuova stradaLa studentessa che non trova lavoro deve capire se è il lavoro che manca o se sono troppo alte le sue aspettative o, ancora, se è ciò che ha studiato a non permetterle di trovare qualcosa che le interessa veramente.




Si comprende quindi che il cambiamento può avere significati diversi e per questo può richiedere azioni diverse, ma in tutti questi esempi il punto d'inizio è sempre comprendere bene i propri bisogni, individuare con chiarezza cos'è che non permette di essere felici e quindi intraprendere quelle azioni che possono modificare ciò che ci impedisce di realizzarci e cambiare la nostra vita.

Lo vedremo meglio tra poco, ma capire esattamente cosa non va cambia drammaticamente quello che dobbiamo fare per cambiare, soprattutto se fino all'attimo prima pensavamo di dover stravolgere completamente la nostra vita. 

Quali azioni intraprendere


Visto che il cambiamento è complesso, richiede impegno, energie e ci espone ad un forte rischio di fallimento, è molto importante compiere solo le azioni minime, cioè cambiare solo l'indispensabile e non tutto quanto, perché cambiare completamente vita sarebbe inutilmente problematico e dispendioso.

ritrovare se stessiLa casalinga, ad esempio, compreso che è solo la mancanza d'indipendenza a renderla infelice e non il marito, i figli o il luogo in cui vive, potrebbe ritrovare la felicità semplicemente ritagliandosi degli spazi per se, costruendo qualcosa di suo, un progetto, dal quale magari guadagnare e sentirsi realizzata. Se non avesse riflettuto e abbandonato la famiglia pensando che fosse la sua intera situazione ad essere sbagliata, avrebbe messo in atto un cambiamento radicale che forse non l'avrebbe nemmeno resa felice, perché non avrebbe usato le sue energie per realizzarsi, ma solo per fuggire.

svolta esistenzialeIl dirigente d'azienda, compreso che ciò di cui ha bisogno è una compagna e capito che è per via del suo carattere e dell'assenza di una vita sociale che si ritrova solo, dovrà iniziare a lavorare su se stesso, sul suo atteggiamento e contemporaneamente aumentare il tempo da dedicare alle relazioni, per riuscire ad avere più probabilità di trovare qualcuno che colmi quel vuoto che sente dentro. Se non avesse compreso realmente i motivi del suo disagio, magari lo avrebbe imputato ai colleghi che lo emarginano e avrebbe cambiato lavoro, quando invece il reale cambiamento da mettere in pratica riguardava solo se stesso e il suo modo di vere la vita.

cambiare vitaAnche la studentessa, compreso che è il campo di studi al quale si è dedicata a non consentirle di trovare qualcosa che le interessa, tornerà a studiare, magari per specializzarsi in qualcosa che la stimoli. Se non si fosse concessa del tempo per riflettere avrebbe magari sprecato energie per fuggire all'estero e cambiare vita, senza però trovare nulla d'interessante e ritornando presto in patria, visto che il vero problema non era l'assenza di lavoro in Italia, ma solo l'aver studiato materie che la portano verso lavori che non ama.

Si comprende allora che cambiare vita è efficace se si usano tempo ed energie per fare ciò che realmente serve, e ciò che serve è solo ciò che ci permette di trovare quella felicità che ora non abbiamo.

Il prezzo del cambiamento


Di questo aspetto non parlano in molti, ma ogni cambiamento porta nella nostra vita un piccolo stravolgimento e per questo (quasi sempre) c'è un prezzo da pagare. Un cambiamento come quello che ha riguardato la mia vita è costatato numerosi sacrifici e ho dovuto accettare la perdita di alcuni amici e l'essere etichettato come “strano” o “matto”, il che ha comportato anche la chiusura di numerose porte e il dover rinunciare a svariate opportunità. Non importa, perché ero pronto a tutto questo e sapevo bene ciò che avrei dovuto affrontare, ma purtroppo non molti tengono in considerazione i risvolti negativi di cambiare vita e poi rimangono feriti.

svoltareLa nostra casalinga, per ritagliarsi lo spazio di cui ha bisogno, dovrà accettare di avere meno controllo sulla casa, sui propri figli e probabilmente dovrà aspettarsi qualche protesta da parte del marito che non troverà sempre la cena pronta o le camice stirate. Il suo cambiamento causerà altri problemi, che tuttavia dovrà prevedere ed essere pronta ad affrontare nel nome del benessere che sta cercando.


cambiamento drasticoIl dirigente d'azienda forse perderà di prestigio perché smetterà di dedicare la vita al lavoro e userà il tempo per stare con le persone che ama, ma deve essere pronto a questa rinuncia se crede veramente che il cambiamento che sta costruendo sia ciò odi cui ha bisogno per essere felice.



nuova vitaLa studentessa dovrà attendere ancora un po' di tempo prima di diventare indipendente, ma valutato che è proprio il suo campo di conoscenze a non permetterle di trovare un lavoro che la soddisfi, accetterà di restare ancora alle dipendenze dei genitori, perché ha compreso che c'è un fine più grande a cui deve tendere.

Visto che ogni cambiamento spesso porta con se nuovi problemi da affrontare, possiamo ora trarre una conclusione molto importante: La felicità è soprattutto forza vitale, ovvero la comprensione profonda del fatto che la vita è una continua ricerca, e in questa ricerca si lotta contro tutti quegli ostacoli che limitano la nostra libertà. Questa battaglia è un continuo alternarsi di vittorie e sconfitte, un equilibrio da ripristinare continuamente dando fondo alla nostra forza interiore. La lotta è il cambiamento e l'equilibrio la felicità.

Il vero cambiamento quindi si attua impiegando le nostre energie verso il mantenimento di questo equilibrio, ovvero continuando a lottare per risolvere i problemi senza smettere di mai di ricercare una condizione migliore.

Non dobbiamo aspettarci di cambiare vita e arrivare ad una condizione stabile, questo non accadrà, perché in un mondo dove tutto cambia la stabilità ha i giorni cotanti. Dobbiamo invece augurarci di avere sempre la forza si ristabilire l'equilibrio attraverso la riflessione, la calma e la messa in atto di quelle azioni necessarie a cambiare e riposizionare l'ago della bilancia.

Spero che chi ha avuto la forza di arrivare fino alla fine di questo articolo ora sorrida nel pensare che fino a ieri era convinto che cambiare vita significasse applicare cinque o dieci regolette magiche,e abbia compreso che per iniziare una nuova vita serve sopratutto forza interiore.

13 commenti:

  1. Ciao Francesco, è ormai diverso tempo che ti seguo e ti ho consigliato a più amici.
    E' curioso come, essendo entusiasta a più livelli dei tuoi contenuti, mi ero finora astenuto dal commentare. Forse il motivo sta nel fatto che avrei davvero tantissimo da replicare; troppo, essendo solo uno tra i tuoi tanti seguaci. Limitiamoci allora a oggi.
    Apprezzo veramente come tu riesca a dare un taglio nuovo, inedito, ad argomenti che sono stati già molto dibattuti. Ancora più apprezzabile è il tuo altruismo, cioè la tua abitudine di donare a piene mani la tua esperienza. Quanti oggi fanno questo? E mi fermo, per non sembrare adulatorio. Ecco, oggi hai toccato un punto che sfugge a molti: la superficialità con la quale si danno consigli, la generalizzazione. Generalizzazione che impedisce di arrivare all'essenza, generalizzazione che si nutre di luoghi comuni. Generalizzazione che si declina in "protocolli", linee guida che oggi mortificano "scienza e coscienza" in tante professioni sanitarie, e qui mi fermo perché l'argomento sarebbe vastissimo. Io sono psicologo. Mi dimostri che anche nel cambiamento ci nutriamo di luoghi comuni, di conformismo, e anche forse di ostentazione. E ancor più anche molti famosi "guru" di oggi non riescono a essere liberi e disinteressati sul tema "soldi" come tu riesci ad esserlo. Per me, come per tanti, la principale difficoltà è che in fondo amiamo il nostro lavoro, anche se vorremmo ridurre le ore ma questo ci costringe a vivere in città. Ma vivere in città richiede quasi il doppio di denaro...Per ora mi fermo, grazie per le riflessioni che mi hai suscitato in tanti post!

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    1. Eh quanto hai ragione Leopoldo... purtroppo i soldi sono sempre lì a rovinare tutto, ed è triste vendere che alla fine, anche qui, su internet, dove ci dovrebbe essere libertà, poi alla fine chi ha i soldi finisce per sfruttare il meccanismo per condizionare il modo di pensare e fare altri soldi. Che delusione.

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  2. Francesco, è vero che sei maturato e condivido grosso modo quello che dici. Ma...e le persone gravemente malate, le persone inferme?. Quelle che non hanno un lavoro, né lo trovano e non hanno alcuna risorsa economica? quelle che la forza interiore non basta o non ce l'hanno, perché hanno avuto una infanzia infelice che li ha gravemente segnati? quelli che vorrebbero andarsene, cambiare vita, ma ci sono ostacoli insormontabili? Etc.etc.

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    1. Sono tutti casi particolari molto giusti. Anch'io mi riconosco in alcuni. Purtroppo non credo che nessuno a questo mondo abbia una risposta certa a casi particolari. D'altro canto, nella nostra vita molti problemi restano insoluti. Ma questo non vuol dire che non ci possiamo adoperare per migliorare alcuni di essi. C'è un'alternativa? Solo il nichilismo...

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    2. E' brutto da dire, ma la forza di cambiare la dobbiamo trovare dentro e difficilmente qualcuno di "esterno" ci può aiutare. Sì, ci può dare qualche spunto, ma sta poi a noi trovare il modo.

      Una buona idea penso sia quella di iniziare a cambiare qualcosa, anche solo un piccolo aspetto della nostra vita, per stare meglio, e poi provare a fare il passo successivo.

      Quando risalgo le montagne, e magari so che devo fare 2500 metri di dislivello, se pensassi all'intero percorso a tutta la fatica che farò, probabilmente non mi alzerei nemmeno dal letto, ma se faccio un passo alla volta piano piano arrivo alla vetta!

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  3. Bellissimo articolo, Francesco! Mi hai regalato uno spunto acuto e non banale su cui riflettere, e per questo ti ringrazio. Continua così! Gloria

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  4. grazie, il fatto di aver parlato del prezzo del cambiamento mi ha aiutato molto, perchè effettivamente non è considerato quasi da nessuno e se non si è preparati si rischia di fermarsi a metà e tornare indietro, o ottenere una disfatta.
    ottimo articolo, come tanti altri!

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  5. Un articolo molto interessante.

    A mio avviso l'unico vero cambiamento è quello interiore individuale, che poi porterà di conseguenza e come per magia ad un cambiamento delle circostanze esterne.
    Bisogna però imparare a conoscere profondamente se stessi e applicare quel "Nosce Te Ipsum" antico che non passerà mai di moda. Bisogna cominciare a chiedersi se tutto ciò che si è fatto e si fa, lo si fa per volontà propria o solo per compiacere gli altri intorno a noi. La maggioranza delle persone che conosco e che popolano il mondo non fanno MAI ciò che li rende felici, se questo significa andare contro regole familiari, sociali, convenzioni e convenienze. Pochissimi studiano davvero ciò che amano, tutti gli altri studiano ciò che a loro avviso procurerà loro un buon lavoro, poi si sposano perché così fan tutti e poi è una tutela legale e così via. Una vita così è una vita misera già in partenza.
    Personalmente sono sempre stata uno spirito libero e sapevo benissimo che non mi interessava minimamente sposarmi o avere figli, ma viaggiare, esplorare, sentirmi libera di andare dove voglio quando voglio, e così ho fatto.
    Il pezzo sulla casalinga mi ha fatto ripensare al film stupendo "The Hours", dove la casalinga interpretata da Julianne Moore decide ancora prima che nasca il suo secondo figlio di andarsene lasciando marito e figli per perseguire il suo vero sogno: studiare e farsi quella cultura che il matrimonio (siamo negli anni '50 in America, le donne dovevano pensare a sposarsi e fare figli e basta) e la famiglia le hanno tolto.
    Capisce di essersi sposata solo per portare avanti una cultura maschilista ottusa che non tiene conto dei desideri delle donne, e se ne va.
    Una scelta coraggiosa che le porterà dolore certo, ma lei ha sempre saputo di non poter fare altrimenti. Doveva cambiare vita ed essere felice.
    Per ottenere qualcosa che a nostro parere ci renderà felici, bisogna volerlo profondamente. Non accade mai nulla per caso. Se ad esempio non si incontra la persona "giusta" è perché dentro di noi non vogliamo veramente incontrarla.
    Bisogna avere il coraggio di volere profondamente le cose, costi quello che costi, senza occuparsi o preoccuparsi di ciò che può deludere gli altri o delle loro aspettative. E' noi stessi che non dovremmo mai deludere e con cui dovremmo costruire un rapporto d'amore vero e sincero, perché è l'unico che dura fino alla nostra morte. Se non siamo felici noi non esiste che possiamo amare e rendere felice qualcun altro, è pura utopia.
    Guardarsi dentro accettando i nostri lati oscuri e capendo bene chi vogliamo essere lavorando duro per diventarlo senza fare sconti a se stessi e a nessuno è l'unica via verso la felicità e la serenità.

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  6. Ciao Francesco, sono rapito dal tuo sito, la tua vita è un sogno, potrei intraprendere lo stesso tuo percorso secondo te? prossimo ai 40 anni, un patrimonio ci circa 150.000 euro ed una abitazione da circa 200.000, una moglie con uno stipendio da circa 1300-1500 euro mensili e per adesso nessun figlio. Posso facilmente dedicarmi al bricolage, realizzando oggetti, e allenare squadre di calcio, racimolando facilmente 500 euro al mese + gli interessi sugli investimenti per altri 3-400 euro al mese. Certo ho ancora 10 anni di mutuo a 300 euro mese, più le utenze, ma poche pretese... come la vedi?

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    1. La vedo bene, meglio di moltissimi altri, quindi secondo me puoi tranuillamente costruirti un'alternativa di guadagno in poco tempo, un anno o massimo due, e liberarti dal lavoro in maniera veloce. Se come te avessi la passione del bricolage inizierei a fare video "how to" su tantissime cose, Youtube oggi paga bene e ci si può campare anche in tempi brevi se hai un po di dimestichezza con il PC. Buona vita!

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  7. Nulla è facile, a maggior ragione in casi come questi, ma altrettanto nulla è impossibile! Sono percorsi che non solo sono lunghi ma ci portano a fare scelte e quindi automaticamente a dei cambiamenti...sperem!

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  8. Il tuo articolo è molto interessante. Dal mio punto di vista, lo trovo anche motivazionale, e, dato il periodo, direi che non è un piccolo particolare.

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  9. Ho letto articolo e commenti. Nulla è impossibile ma, per come la vedo io, ci vuole molto tempo. Non sono decisioni che si possono prendere da un momento all'altro, specialmente se il cambiamento è atto ad una proiezione e concretizzazione di futuro migliore. Grazie

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