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autostima |
Uscire da gregge e andare contro corrente è possibile solo se si è dotati di una forte autostima e s'incomincia a credere in se stessi fermamente. Non cambieremo mai la nostra vita se non abbiamo fiducia nelle nostre capacità e non siamo convinti di poter ottenere ciò che desideriamo, andando contro tutto e tutti.
In questo articolo capiremo se siamo sufficientemente forti per poter realizzare i nostri sogni, cosa ci indebolisce, come liberarcene e qual è il metodo più efficace per ritrovare la fiducia in se stessi, un passo fondamentale che tutti dobbiamo compiere se siamo intenzionati a vivere finalmente liberi.
Chi credere in se stesso ha paura
Il punto di partenza del nostro lungo approfondimento su questo spinoso argomento è capire se l'idea di
autostima elevata che abbiamo in testa è corretta o meno, altrimenti rischiamo di imboccare fin da subito la strada sbagliata e non arrivare da nessuna parte.
Pensiamo per un secondo alle persone che ammiriamo, cioè che consideriamo forti e fiduciose nelle proprie capacità. Chiediamoci perché abbiamo questa opinione di loro. Sicuramente pensiamo siano dotate di grande autostima perché le vediamo agire con determinazione, affrontare situazioni con coraggio, prendere la vita per le corna e ottenere dei risultati. Quando pensiamo a loro non possiamo esimerci dal fare un confronto con noi stessi, e se siamo persone scarsamente determinate e poco fiduciose nelle proprie capacità, non ci riterremo alla loro altezza e ci considereremo in un certo senso inferiori. Li osserviamo con ammirazione (forse invidia) e pensiamo che ci piacerebbe davvero molto essere forti come loro.
La prima informazione essenziale da conoscere per capire ciò che serve per credere in se stessi è che “loro” vivono nella paura esattamente come noi, hanno le medesime incertezze, preferirebbero evitare certe situazioni, non dover avere a che fare con le persone che li intimoriscono o con cui non vanno d'accordo, vorrebbero addirittura nascondersi e, esattamente come noi, cercano sempre una scusa per non fare ciò che sanno bene dovrebbero fare. La loro determinazione non è un atteggiamento naturale, una marcia in più che madre natura gli ha donato, non hanno niente che noi non abbiamo.
Questa è una buona notizia perché significa che le persone che ammiriamo vivono i nostri stessi stati d'animo e significa anche che non dobbiamo incanalare le nostre energie nel trovare un modo per non sentirci a disagio o non provare paura, saremo sempre vittima di questi sentimenti, quindi ciò che dobbiamo capire è come fanno queste persone a convivere con i normali ostacoli psicologici e affrontare la vita con la determinazione che li contraddistingue.
La paura si supera con la preparazione
Prendiamo come esempio la capacità di parlare in pubblico; più dell'85% delle persone ha paura di parlare di fronte agli altri, e non sto pensando alla difficoltà che si può avere nel tenere un comizio, ma a situazioni più comuni, come una riunione tra colleghi o prendere parte alla recita di fine anno scolastico. Ma perché questa pratica è così temuta? Se ci pensiamo bene, anche se apparentemente può sembrare una questione di autostima o di avere fiducia in se stessi, in realtà si tratta solo di dover fare qualcosa a cui non siamo abituati: siamo lì completamente soli e non possiamo sbagliare perché tutti ci stanno osservando attentamente. Chi parla al pubblico per mestiere o comunque è solito farlo con una certa frequenza sa bene quali saranno le reazioni delle persone alle proprie parole, certi concetti li ha ripetuti ormai decine di volte e ha la risposta pronta per quasi tutte le domande che gli porranno.
In una parola è "preparato" e questo è il concetto chiave da imparare per capire il vero significato di credere in se stessi. Chiunque, anche il più bravo e "skillato" degli oratori prova un po' di paura prima di salire sul palco, ma tutto sparisce appena inizia a parlare e realizza di conoscere così bene l'argomento da non sbagliare una virgola e saperlo trasmettere con efficacia mentre guarda il pubblico fisso negli occhi.
Quando assistiamo ad una conferenza e vediamo una donna o un uomo carichi di autostima che parlano con decisione e non sembrano per nulla imbarazzati, ricordiamoci che quello che stanno dicendo è frutto di studio e ricerche, che probabilmente quel discorso se lo sono ripetuti allo specchio decine di volte, che lo hanno affinato e limato per renderlo efficace, e che alla fine si sono applicati con così tanta dedizione che lo conoscono meglio del Padre nostro.
Questo naturalmente è solo un esempio, ma come vedremo tra poco può essere applicato a tutti quei campi della vita in cui è necessario credere fermamente in se stessi per ottenere ciò che si vuole; in particolare vedremo alcuni esempi tipici di processi che richiedono autostima e per ognuno di questi capiremo che si tratta solo di ottenere la giusta padronanza dell'argomento per diventare capaci di affrontare tutto con determinazione e fiducia.
Come ci si prepara
Attraverso la televisione, i libri e gli pseudo-guru di crescita personale che in rete spuntano come funghi, si è creata la falsa idea che esistano delle regolette magiche per superare qualsiasi ostacolo o ottenere qualsiasi cosa all'istante. Tutto questo è profondamente sbagliato soprattutto quando si tratta di migliorare la propria autostima, perché, per raggiungere una consapevolezza tale da ritrovare la fiducia in se stessi, occorre seguire un percorso lungo ed impegnativo.
S'incomincia facendo una lista di quelle cose che non riusciamo a fare, di quei traguardi che non riusciamo ad ottenere e di quelle situazioni che non siamo in grado di affrontare serenamente. Una tipica lista potrebbe contenere queste voci:
Ogni punto della lista va affrontata attraverso tre passaggi obbligatori, che non possono essere ignorati, ovvero:
- Prepararsi e documentarsi molto bene.
- Dividere il percorso in tappe e iniziare dalla prima.
- Misurare i risultati.
Applichiamo questa strategia ad uno a caso dei punti della lista, ad esempio
“Realizzare il mio sogno”. Per un istante facciamo finta che il nostro sogno sia quello di
mandare a quel Paese il nostro lavoro e trasferirci in campagna, uno a caso, eh ;-). Probabilmente chi non riesce a realizzare concretamente questo traguardo crede che sia una questione di autostima, cioè di non
credere nelle proprie capacità al punto tale da andare totalmente controcorrente e cambiare vita, ma questa “forza interiore” si acquisisce proprio attraverso questi tre passaggi fondamentali.
Il primo passo in questo caso consiste nell'individuare il luogo dove vorremo trasferirci, viverci qualche settimana per capire se la vita lì è come ce la siamo immaginata, capire quale attività potremmo svolgere e fare conti precisi su quanti soldi ci servono. Se non lasciamo nulla al caso, le incognite spariscono e con esse le paure di sbagliare, perché la paura (in questo caso) deriva da ciò che non conosciamo. A questo punto, visto che il percorso sarà lungo e faticoso occorre superare il blocco psicologico che si forma di fronte all'aspettativa di fare molta fatica e doversi impegnare per lungo tempo. Anche questo passaggio non dipende dalla fiducia in se stessi, ma solo dalla capacità di suddividere il percorso in piccole tappe e affrontarle una alla volta. La prima sarà magari quella di trovare un appartamento, la seconda di iniziare a ristrutturarlo, la terza di frequentare il luogo per capire se ci sono possibilità di lavoro e prendere i primi contatti… e via dicendo. Le grandi imprese si affrontano un passo alla volta e con pazienza: voler ottenere tutto e subito è la strada che porta al fallimento. Infine abbiamo bisogno di qualcosa che ci gratifichi continuamente, per questo motivo, ogni volta che completiamo un pezzettino, fermiamoci a riflettere su ciò che stiamo facendo e sui piccoli traguardi che stiamo ottenendo. Questo aiuta a capire che siamo sulla strada giusta e che spezzando i problemi in parti tutto si semplifica, ma poi sommandoli nuovamente si scopre di aver realizzato cose grandiose e che mai avremmo immaginato.
Questa strategia di crescita interiore e rafforzamento della fiducia in sé possiamo applicarla in ogni campo: brevemente possiamo immaginare che (ad esempio) per superare la timidezza basterà iniziare a documentarsi sui motivi psicologici rendono timide le persone, scoprendo che esistono appositi esercizi da fare quotidianamente e precise strategie per diventare via via più determinati. Poi si applicano queste strategie con le persone o nelle situazioni che ci spaventano meno, per poi passare alle situazioni più complesse. Infine si confronta il nostro io attuale con quello qualche mese prima, per scoprire che tanta applicazione ha dato i suoi frutti.
Non si arriva mai
Quando saremo arrivati alla fine della lista e avremo affrontato tutto, certamente avremo raggiunto dei risultati, ma probabilmente avremo anche fallito su diversi fronti; avremo collezionato figuracce e fatto molti errori, ma non importa perché è proprio la paura di fare quegli sbagli a bloccarci: dobbiamo essere consapevoli del fatto che senza errori non si impara e non si diventa migliori.
Per quanti traguardi raggiungeremo è bene comprendere fin da ora che non ci sentiremo mai “arrivati”. Ci sembrerà sempre di non credere completamente in noi stessi e di avere sempre timore di qualcosa. Tutto questo è normale; non esiste nessuno che crede al 100% in se stesso, perché accrescere la propria autostima è il lavoro di tutta una vita: ci saranno sempre nuove situazioni da affrontare e nuovi traguardi che vorremmo raggiungere e ci sentiremo sempre a disagio, perché avere paura del “nuovo” è normale. Tutto ciò che serve è mettere da parte i timori e ricordarsi che sono la strategia e l'impegno a fare la differenza, e a permetterci di ottenere tutto ciò che desideriamo.
Conclusioni
Anche se nella vita cerchiamo continuamente l'approvazione degli altri, nel percorso volto a credere in se tessi è importante capire che gli altri non sono un buon giudice: le persone si nutrono d'invidia, parlano alle nostre spalle e sono sempre pronte a puntare il dito verso chi sbaglia. Lo fanno perché quando qualcuno prova a migliorarsi e magari riesce nei suoi intenti, si sentono colpite nel profondo perché i successi altrui li obbligano a prendere atto della loro condizione di infelicità e dell'incapacità di cambiare le cose e sentirsi finalmente realizzati.
Freghiamocene di tutto e tutti, prendiamoci 5 minuti e diciamo a noi stessi cosa vogliamo essere, quindi facciamo ogni cosa di conseguenza, e presto diventeremo le persone che abbiamo sempre desiderato. L'autostima è solo questo, un metodo per realizzare le cose, non uno stato d'animo: certo col tempo ci sentiremo più forti, ma non perché lo siamo veramente, ma perché abbiamo capito che realizzare i nostri desideri è solo una questione di metodo.
Ciao, complimenti per il blog. Sono perfettamente d'accordo, infatti è da un po' che per affrontare la mia paura della lingua inglese, mi sto dedicando a studiarlo mezz'ora al giorno senza impazzire e già vedo i primi segnali di miglioramento...comincio a capire! Elisa
RispondiEliminaGrazie.
RispondiEliminaGrazie di tutto devo iniziare ad applicarlo forse può essere un nuovo cammino tra virgolette definitivo
RispondiEliminaBellissimo, in poche righe dice tutto!
RispondiEliminaGrazie, avevo proprio bisogno di questo articolo!
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