Come Vivere in Brasile Dove l’Estate non Finisce Mai

andare oltreoceano
Dove trasferirsi in Brasile
Questo lungo e completo articolo su come vivere in Brasile nasce grazie da una bella sinergia con il famoso portale Voglioviverecosì, specializzato in trasferimento all'estero, che mi ha gentilmente donato una copia del suo nuovo ebook dedicato a tutti coloro che sono intenzionati a trasferirsi nella Repubblica Federativa del Brasile.

Ho preso spunto dalle informazioni contenute per dare un assaggio di quello che serve per compiere questo importante passo, attingendo a nozioni preziose, che credo tutti dovrebbero conoscere, se nei loro sogni c’è la volontà di ricominciare in un Paese dove la vita scorre serena.



Dove esattamente in Brasile


Nell'immaginario comune il Brasile è una terra sempre in festa, popolata da persone solari e socievoli e caratterizzata da spiagge e mari stupendi. In Italia la situazione economica comincia a migliorare, ma sappiamo tutti che resterà sempre un Paese dove gli imprenditori rimangono strangolati dalle tasse e i politici mangiano alle nostre spalle. Andare a vivere in Brasile potrebbe essere una scelta interessante, ma prima di tutto è importante comprendere in quale zona conviene muoversi, perché il Brasile è grande e il clima cambia anche radicalmente da nord a sud, da est a ovest.

clima brasiliano


Come è possibile notare dalla mappa che ho preso in rete e rielaborato, le zone climatiche presentano grandi differenze tra nord e sud, anche se la maggior parte del Paese ha un clima tropicale. In generale possiamo semplificare dicendo che:
  • Nord: Clima tropicale con molte piogge durante tutto l’anno. Più ci si sposta ad ovest più il clima diventa secco.
  • Sud: Soprattutto vicino al mare ci sono relativamente poche precipitazioni e inverti miti, più ci si sposta a ovest più il clima tende a diventare tropicale, più ci si sposta ad est più aumentano le piogge.
  • Centro: Nel centro gli inverni sono estremamente secchi mentre le estati molto piovose
  • Sotto il Tropico del Capricorno inizia a diventare piuttosto freddo e le temperature difficilmente superano i 18° 


Nei sogni di chi proviene da grandi città caotiche c’è una vita tranquilla, magari vicino ad una classica spiaggia da cartolina, come ad esempio la bellissima Fernado de Noronha, ma questi posti sono adatti alle vacanze o a chi è in pensione, se si vuole trasferire in Brasile e lavorare allora occorre scegliere un centro abitato che dia opportunità. Il nord-est del Paese è una zona abbastanza ricca quindi generalmente ci vive chi ha un buon lavoro e un buon stipendio, invece il sud-est è la zona più ricca di opportunità di lavoro. Se non si sceglie di stare in una grande città come Rio de Janeiro forse si può optare per la più “contenuta” Sao Paulo

Ci sono poi alcune città minori molto interessanti, dove si sono trasferiti diversi italiani che riportano di condizioni di vita piacevoli, tra le tante vanno sicuramente valutate: Joao Pessoa, Balneario Camboriú e Curitiba.

Questa è la playlist di Youtube con i video ufficiali dei più bei luoghi del Brasile, si trovano molti video delle zone citate, come ad esempio questo video di São Sebastião

Economia e lavoro


Il Brasile fa parte dei famosi BRICS, luoghi della terra che condividono una situazione economica in via di sviluppo, o almeno così si diceva un paio di anni fa, perché alcune di queste nazioni stanno deludendo le aspettative e sembra che la crescita profetizzata non si stia verificando. Purtroppo il Brasile è proprio una di queste, e i dati raccolti da TradingEconomics sembrano confermare la situazione.

situazione PIL brasiliano


Il Brasile quindi è cresciuto fino a metà 2014, poi la tendenza si è invertita anche se la disoccupazione è in calo e il commercio sta vivendo un buon periodo, per cui andare a vivere in Brasile può ancora essere una valida soluzione, a patto di lavorare nei settori giusti, che sono sostanzialmente quello agricolo, quello minerario e la pubblica amministrazione.

Lavorare come dipendenti in Brasile non è generalmente una buona idea perché le aziende locali, per poter assumere stranieri, devono sempre dimostrare di non essere state prima in grado di trovare personale tra i residenti. Ne deriva che chi è altamente specializzato trova lavoro più facilmente perché porta in Brasile competenze che non sono presenti nel Paese e può ottenere anche un ottimo stipendio.

Una difficoltà abbastanza comune che si deve affrontare quando si vuole compiere questo passo è il procedimento di validazione dei propri titoli di studio, che è abbastanza complesso e costoso. In generale funziona che una delle varie università pubbliche valuta se il nostro percorso di studi è compatibile con quello equivalente brasiliano ed eventualmente sarà necessario integrare le parti mancanti seguendo ulteriori corsi universitari ad hoc. Questo processo viene definito “revalidaçao” e spesso richiede parecchi mesi. Le prime istruzioni su come muoversi possono essere recuperate alla pagina del Conselho Universitário del sito della Segreteria Generale dell’Università di San Paolo.

In definitiva quindi le possibilità sono sostanzialmente due: o si hanno contatti con filiali brasiliane di aziende italiane che possono assumerci, oppure si mette in piedi un’attività imprenditoriale propria.

In Brasile la pensione è gestita dall'INSS, l’età minima pensionabile è di 65 anni per gli uomini e 60 per le donne, tranne per quanto riguarda i lavoratori rurali, cioè quelli che lavorano nei campi, che maturano la pensione con 5 anni d’anticipo.



Come ci si trasferisce


La prima informazione che ci interessa è cosa serve per trasferirsi, ovvero quali sono i requisiti di legge da soddisfare affinché possiamo andare a vivere a tempo indeterminato in Brasile. Come per tutti i Paesi extraeuropei esiste un visto turistico dalla durata limitata e la possibilità di ottenere un visto permanente (RNE), essenziale per potersi trasferire definitivamente.

Con il visto turistico è possibili soggiornare per un massimo di 3 mesi, richiede solo l'esibizione di un passaporto valido e può essere riutilizzato ogni sei mesi, questo significa che dopo 90 giorni passati in Brasile, dobbiamo tornare 6 mesi in Italia per poi poter godere di altri 3 mesi la. Il visto permanente invece si può ottenere in diversi modi ma, tralasciando il "vivere in Brasile" da pensionati o lo sposarsi con qualcuno di nazionalità brasiliana, le possibilità sono solamente due.

1. Investire in Brasile


Se possediamo almeno 150.000 real (circa 50.000 euro) è sufficiente investirli sul territorio. Se invece non abbiamo accesso a quella cifra, possiamo presentare un piano di investimento di valore inferiore, ma che preveda l'assunzione di almeno 10 cittadini brasiliani. Qualunque sia il progetto di investimento, per vivere in Brasile occorre presentare tutte le carte al Consiglio Nazionale di Immigrazione, un organo del Ministério do Trabalho e Emprego che valuterà la nostra richiesta. Il consiglio studierà il nostro progetto e poi rilascerà l'autorizzazione con la quale ci dobbiamo recare presso il Consolato Brasiliano in Italia, e richiedere il visto permanente. Tipicamente questo viene concesso in 10 giorni lavorativi.

Stando ai dati ufficiali elaborati dal Consiglio Nazionale Brasiliano per l'Immigrazione, l'Italia è da diversi anni al primo posto tra gli investitori nel Paese, segno questo che sono molti i nostri connazionali che hanno scelto di andare a vivere in Brasile.




2. Lavorare in Brasile


La maggior parte delle persone che si trasferiscono in Brasile aprono una propria attività, questo perché lavorare è uno dei metodi principe per ottenere un visto permanente, ma se si trova un impiego alle dipendenza di qualcuno, si rischia di essere pagati in maniera non adeguata. A Questo Indirizzo è possibile valutare quanto la nostra figura professionale verrà pagata in Brasile. Il meccanismo è semplice, si scelgono le voci dai menù a tendina e si consulta il risultato. Io ad esempio ho scoperto che un analista/programmatore come me, in Brasile guadagna mediamente 2000 euro al mese.

quanto guadagna un brasiliano


Lo scenario invece cambia se siamo dirigenti o professionisti di alto livello, per i quali sono previsti salari molto elevati, ma clausole ben precise per regolarizzare l'assunzione. Il datore di lavoro infatti deve dimostrare un investimento di almeno 600.000 real (circa 200.000 euro) nel Paese, per ogni professionista assunto, oppure un investimento di 150.000 real, ma con la prospettiva di assumere almeno altri 10 lavoratori locali.

vivere su una spiaggia brasilianaUn difficoltà abbastanza comune è l’apertura di un conto corrente bancario, essenziale per vivere in questo luogo, trasferire denaro e fari accreditare lo stipendio.

La normativa attuale lo permette infatti solo a chi è residente (cioè chi ha un permesso di soggiorno), ma come abbiamo visto questo permesso non si ottiene facilmente, e quindi si rischia di entrare in un circolo vizioso

Fortunatamente esistono delle alternative che nascono dall'esperienza di Stefano Gentile, l’ideatore dell’ebook “Vado a vivere in Brasile”, che si rende disponibile per aiutare le persone a compiere questo grande passo.

Da non perdere: Andare a Vivere in Svezia: Spiegato in Modo Semplice



Come comprare casa per vivere in Brasile


Arrivati a questo punto non rimane che capire quello che occorre fare per acquistare una casa che ci permette di vivere in Brasile, e quali sono i costi di questa operazione. Ovviamente all'inizio sarà più conveniente vivere in affitto, per evitare di impegnarsi nell'acquisto di un immobile in Brasile e poi scoprire che la vita in quel luogo non ci piace. Solitamente quando si affitta un appartamento ci viene consegnato un locale vuoto, nel quale potrebbero mancare persino i sanitari, quindi è importante informarsi sempre in anticipo sulla fornitura prevista.

Normalmente la cauzione è di solamente un mese anticipato, quindi non serve avere da parte grossi capitali. Anche questo passaggio però non è semplice perché vengono generalmente richiesti molti documenti e spesso è necessario che qualcuno garantisca per noi, visto che siamo a tutti gli effetti degli stranieri. Chi è appena arrivato quindi non riuscirà a trovare alloggio in modo legale e semplice, ed è per questo che molti si rivolgono alle agenzie immobiliari, che fanno da tramite ma allo stesso tempo trattengono un 10% dell’affitto di ogni mese.

Se invece siamo intenzionati ad acquistare casa, allora la prima considerazione da fare è che per comprare è necessario possedere il “Cadastro das Pessoas Físicas” abbreviato CPF, ovvero un numero di identificazione sotto forma di tessera, che viene rilasciato direttamente dall'ambasciata brasiliana in Italia, sotto pagamento di una tassa di circa 10 euro.

tessera


Questo numero è un po' come il nostro codice STP o il NIE spagnolo, ed è necessario per aprire un conto corrente ed ottenere le carte necessarie all'acquisto della casa che ci permetterà di vivere in Brasile. Attenzione perché la legge qui non è chiara e alcune banche non permettono di aprire un conto esibendo il solo CPF, ma vogliono che il cliente abbia la residenza permanente in Brasile. E' quindi sempre consigliato informarsi prima presso la banca dove abbiamo intenzione di aprire il conto corrente per pagare l'immobile.

Il secondo passaggio, individuata l'abitazione o l'appartamento che intendiamo comprare, è quello di ottenere la Matrícula, ovvero un documento che riassume tutto quello che c'è da sapere sull'immobile, cioè chi sono i proprietari, se ci sono pendenze e quanto è stata pagata originariamente l'abitazione. Per ottenerla è sufficiente recarsi presso l'ufficio del registro immobiliare (CRI - Cartório de Registro de Imóveis) competente per zona e richiedere una Matrícula attualizzata dell'immobile, al costo di circa 15 euro.

A questo punto è giunto il momento di stipulare il contratto vero e proprio, per farlo molti consigliano di appoggiarsi ad un buon avvocato indipendente, perché la fregatura è sempre dietro l'angolo, soprattutto se non siamo assistiti da qualcuno di fiducia. In particolare, siccome la Matrícula è scritta in forma discorsiva, non è sempre facile da interpretare e potrebbe nascondere qualche insidia, pertanto un buon avvocato e una buona conoscenza della lingua sono essenziali.

La scrittura pubblica di compravendita si esegue presso un Cartório, ovvero uno studio notarile dove entrambe le parti consegnano le carte in loro possesso e stipulano l'atto di vendita. In questa fase si firma un contrato preliminare versando circa il10% della somma totale.

Infine dobbiamo a nostra volta registrarci come nuovi proprietari presso il Cartório de Registro de Imóveis che è stato indicato sull'atto di compravendita, e che solitamente è quello competente della zona in cui abbiamo comprato casa. Attenzione perché l'immobile sarà nostro solo dopo questo passaggio quindi l'operazione va eseguita nel minor tempo possibile. In pratica si va al CRI con la Matrícula e la si fa aggiornare con il nostro nome.

Per approfondire: Buy Property in Brazil



A cosa stare attenti


Se ci affidiamo ad un mediatore immobiliare o un buon avvocato, questo solitamente esegue tutti i controlli necessari prima che venga stipulato il contratto preliminare. Ad ogni modo è importante fare attenzione ad alcuni aspetti legali:


  1. In Brasile, se una persona non è a posto con il fisco non può vendere casa. Un primo controllo può essere fatto inserendo il CPF del venditore in Questo Servizio Online. Se è tutto ok possiamo procedere con i successivi controlli, altrimenti meglio lasciar perdere.
  2. Deve essere regolare anche la situazione tributaria del venditore. Questo controllo è effettuabile presso il municipio della zona in cui risiede il venditore. Spesso i siti del municipio permettono questo controllo direttamente online.
  3. Anche per quanto riguarda la situazione relativa ai pagamenti delle tasse federali, il controllo si esegue online a Questo Indirizzo.

Quando si acquista un immobile la metodologia di pagamento più sicura è quella del bonifico sul conto del venditore; in questo caso si ha la garanzia che il denaro verrà accreditato solo quando il venditore si recherà in banca con l'atto di vendita a giustificare l'arrivo di quel denaro. In caso contrario il denaro torna nelle nostre tasche.

Tasse


Riassumo qui rapidamente tutte le tasse che intercorrono in questo processo, anticipando che quando compriamo casa per vivere in Brasile, dobbiamo tenere in considerazione circa un 7% complessivo in più sul valore dell'immobile.

  1. ITBI (Imposta Trasferimento Beni Immobili): circa il 2% sul valore di mercato dello stabile.
  2. Spese del Cartório: 0,8-1% del valore dell'immobile
  3. Laudêmio: una tassa aggiuntiva del 5% sul valore dell'immobile se si stratta di case vicine a mari, laghi, fiumi, sulle isole, terreno della marina o in particolari aree soggette a vincolo della federazione (Património da União / Terrenos de Marinha), sotto vincolo di  "ocupação" o "aforamento". Attenzione perché solitamente questa tassa la paga il venditore, ma talvolta nel contratto è specificato che viene accollata al compratore.
  4. Registrazione dell'immobile al CRI: tassa tra l'1 e il 2% sul valore dell'immobile.

Da non perdere: Come Scappare dall'Italia e Andare in Costa Rica



Prezzi medi degli immobili


Attraverso l'idicatore FIPE è possibile conoscere il prezzo medio degli immobili in Brasile, relativo all'anno passato, che qui riassumo per zona, in un'unica tabella:

Prezzo medio al mq immobili in Brasile
Rio de Janeiro 2980 €
Brasília 2743 €
São Paulo 2343 €
Niteroi 2178 €
Belo Horizonte 1707 €
Recife 1700 €
Fortaleza 1647 €
São Caetano do Sul 1591 €
Florianópolis 1542 €
Porto Alegre 1464 €
Santo André 1377 €
Salvador 1353 €
São Bernardo do Campo 1320 €
Vitória 1313 €
Curitiba 1294 €
Vila Velha 1154 €
Média Nacional 2199 €


Alcuni siti per valutare il prezzo degli immobili



Conclusioni


Andare a vivere in Brasile è certamente un sogno meraviglioso, ma come abbiamo letto non è semplice e richiede l’apprendimento di numerose informazioni. Questo articolo contiene solo una parte delle nozioni presenti nell’ebook da cui ho preso spunto, una guida pratica intitolata “Vado a vivere in Brasile” che mi è stata regalata dal sito Voglioviverecosì e che mi ha aiutato nella stesura di questo lungo articolo.

Come sempre consiglio a tutti di informarsi molto bene prima di andare all'estero e di muovere i primi passi con grande prudenza, approcciandosi gradualmente perché cambiare vita è uno dei processi più difficili a cui ci possiamo approcciare e richiede strategia e pianificazione.

6 commenti:

  1. Caro francesco,ti seguo da diversi mesi e sto mettendo in atto,piccoli risparmi che mi stanno facendo guadagnare diverse centinaia di euro al mese.Mi piacerebbe ricevere chiarimenti su come pensi di affrontare il futuro.Oggi riesci a vivere con 500 euro al mese con piccoli sacrifici come invitare gli amici a casa e cucinare tutti insieme o andando nel bosco a fare legna.Ma tra 30 anni come farai? Avraiancora voglia di risparmiare e andare a tagliare legna?Inoltre non metti mai in conto spese mediche che, evidentemente,in queste momento non sono necessarie. Ma se da anziano avessi bisogno di assistenza medica? O se volessi qualcuno che ti aiuti in casa dalle pulizie alla cucina? la spesa per un assistenza costa almeno 500 euro fino a superare abbondantemente i 1000 per una assistenza 24 ore al giorno!!!Inoltre nel corso degli anni alcune spese medio-grandi lieviteranno: le spese scolastiche di tua figlia ad esempio, per non parlare di un ipotetica università! Grazie in anticipo e complimenti ancora per il blog!

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    1. Il punto è che la mia condiziona non è molto differente da quella di chi, pur lavorando, si spende tutto in apertivi, vestito o altri sfizi e non riesce a mettere da parte un centesimo. Che tu lavori o meno, se non hai un centesimo in banca e non prederai la pensione, avrai i miei stessi problemi! Anzi, paradossalmente in questa situazione io riesco anche a mettere da parte denaro perchè riesco a vivere sempre con meno :)

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  2. Francesco carissimo, per quanto concerne il cambio euro-real allo stato attuale 20 novembe 2015, 50000 euro sono il corrispettivo di poco piu di 20000 real.

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    1. Grazie mille della precisazione, l'articolo è un po' datato! :)

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  3. buona giornata Francesco, nel frattempo vorrei aggiungere che proprio per il Brasile è appena entrata in vigore la nuova legge migratoria, giusto in questigiorni. niente più visto permanente neanche per ricongiungimento familiare. insomma, la pacchia è finita. mi pare sia cambiata anche la normativa per ottenere il visto da investitore, per il quale ora pare che si debba spendere 150.000 non più in reais ma in EURO. controllare, quando lo aggiorneranno, il sito del consolato brasiliano di Milano o Roma

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  4. ps: per chi sa il portoghese è utile anche il sito della polìcia federal brasileira, in aggiornamento anch'esso, ma con i link della nuova legge

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