Accumulare Energia Solare in Batterie Quanto Conviene?

nuovi sistemi per sfruttare la potenza del sole
accumulare l'energia solare

La nuova frontiera del fotovoltaico è l'accumulo di energia solare in grosse batterie da cui possiamo attingere nel momento del bisogno. Quale vantaggio porta questo approccio rispetto al classico fotovoltaico, quanto costa munirsi di questi sistemi e perché dovremmo valutare attentamente questa possibilità, saranno gli argomenti di questo articolo.

Il fotovoltaico è ormai cambiato, il conto energia è stato superato e probabilmente ci vorrà ancora parecchio tempo prima che si ri-verifichino quelle condizioni convenienti di qualche anno fa. Accumulare i raggi solari in batterie può essere la nuova strada da seguire, scopriamo insieme perché.


Qual è il problema del fotovoltaico oggi?


C'era una volta il "conto energia", una sorta di incentivo statale per cui, attraverso il GSE ci veniva pagata (tutta o in parte) l'energia che producevamo con il nostro impianto fotovoltaico. Questo guadagno si sommava al normale "scambio sul posto", tutt'oggi ancora possibile, ma che rappresenta una piccola parte dei guadagni. A suo tempo ne ho parlato nell'articolo Conviene Ancora Autoprodurre Energia Solare spiegando come io ormai non pagassi più le bollette elettriche (tranne i costi fissi) e guadagnassi addirittura 900 euro l'anno vendendo l'energia.

Il problema di chi oggi installa un impianto per sfruttare l'energia solare è che può accedere sì a detrazioni sul costo di acquisto e installazione dei pannelli, ma il conto energia non esiste più.

Da un po' di tempo a questa parte si stanno diffondendo nuovi sistemi di accumulo dell'energia solare, che sembrano essere la nuova frontiera del risparmio, questo perché quello che tipicamente accade, è che una famiglia produce energia di giorno, ma la consuma solo alla sera, quando rientra a casa e quando l'impianto non funziona. Vediamo perché questo nuovo approccio al fotovoltaico può produrre un notevole vantaggio.

Risparmiare con l'accumulo di energia solare


E' estate e il nostro impianto fotovoltaico produce abbondante energia durante tutto il giorno, peccato che siamo tutti al lavoro e non possiamo sfruttare "in tempo reale" tutta questa potenza. Se fossimo a casa faremmo lavatrici, lavastoviglie, useremmo il forno, l'asciugacapelli tutto a costo quasi zero perché staremmo sfruttando l'energia che in quel momento viene prodotta. Quello che invece accade è che tutte queste attività le facciamo alla sera, cioè quando l'impianto non produce, pagando l'energia.

La nuova frontiera dello sfruttamento dell'energia solare consiste nell'installare grosse batterie che accumulino l'elettricità prodotta durante il giorno e ci permettano di sfruttarla alla sera. Questo oggi è possibile grazie alle Delibera del 20 novembre 2014 574/2014/R/EEL

I nuovi impianti fotovoltaici vengono realizzati in modo da permetterci di usare l'energia delle batterie finché ce ne, e poi passare automaticamente all'utilizzo della normale rete elettrica, quando queste si sono esaurite. Il giorno dopo il sole le ricarica nuovamente e la sera possiamo usare ancora l'energia auto-prodotta, arrivando a risparmiare cifre veramente interessanti. In questo schema spiego meglio questo funzionamento.


come funziona il fotovoltaico ad accumulo

Quanto si risparmia?


E' molto complesso stabilire quanto si risparmia, perché dipende da un numero considerevole di fattori, ovvero quanto ora si spende, di quanti KWh la nostra famiglia ha bisogno, se viviamo al nord o al sud, che impianto fotovoltaico abbiamo e che batterie abbiamo acquistato. In questo conteggio sarebbero da considerare poi i costi di ammortamento dell'impianto e delle batterie, che come vedremo non sono indifferenti. Determinante è anche una previsione sull'andamento del costo dell'energia negli anni e una stima dei giorni di sole e pioggia da qui ai prossimi 30 anni.

E' chiaro che dare un numero non ha alcun senso e rischia solo di alimentare false speranze. Quello che si può fare invece è stabilire quanto mediamente consuma una famiglia italiana e di che tipologia d'impianto ad accumulo di energia solare necessita per coprire (in condizioni "medie") tutto il suo fabbisogno energetico.

Dalla mia diretta esperienza (ho un impianto da diversi anni ormai) una famiglia media italiana, composta da 4 persone, ha bisogno di un impianto di circa 5KWh per vivere, anche se con un po' d'attenzione si potrebbe ridurre notevolmente questo fabbisogno, ma qui parliamo di media. Dunque, se avessimo un impianto fotovoltaico in grado di produrre 5KWh, non pagheremmo nulla. Cosa serve per ottenere queste condizioni? Prima di tutto va detto che in realtà abbiamo bisogno di (almeno) un impianto da 6KWh, questo perché un sistema "si dice" essere da X KWh, ma la sua produzione reale è sempre inferiore di almeno il 10%. Con un impianto da 6KWh possiamo essere ragionevolmente certi che la produzione media annua copra il fabbisogno di una famiglia.

A questo punto ci servono le batterie giuste per accumulare questa energia solare, e che siano in grado di restituircela quando ne abbiamo bisogno. In questo momento ha senso considerare due tipi di batterie, quelle al piombo/gel e quelle al litio. Le prime durano massimo 4 anni, le seconde almeno 10 anni anche se oggi, alcuni produttori dichiarano di avere modelli che possono garantire fino a 7000 cicli di caricamento e scaricamento, cioè una durata di 25 anni. Scegliamo allora una batteria al litio, tenendo presente che la potenza di accumulo dichiarata è sempre il 20% superiore a quella reale. Quindi, se abbiamo bisogno di 5KWh, dobbiamo acquistare una batteria che ne possa accumulare almeno 6.

In definitiva quindi quello di cui abbiamo bisogno è un impianto da 6KWh e una batteria che abbia una potenza d'accumulo di almeno 6KWh, consci del fatto che questo ci garantirà, in modo realistico, almeno 4,5KWh di energia, cioè tutto (o quasi) il nostro fabbisogno. Va tenuto conto che siamo in Italia: al nord ci sono mediamente 120 giorni di pioggia l'anno, mentre al sud 60, quindi alcuni giorni consumeremo l'energia della rete elettrica nazionale, altri quella che auto-produciamo. Azzerare totalmente le bollette non è possibile, anche perché queste hanno sempre dei costi fissi.




Quanto costa accumulare energia solare?


Arrivati a questo punto può essere interessante valutare quanto costa acquistare e mettere a regime un impianto di accumulo di energia solare. Per installare un impianto fotovoltaico da 6 KWh abbiamo bisogno di uno spazio, presumibilmente sul nostro tetto, di almeno 50 metri quadrati. Tipicamente una struttura di questo tipo, realizzata con componenti di qualità, che durano nel tempo, costa dai 13.000 ai 15.000 euro, dipende dalla regione in cui ci troviamo. Il costo reale però è circa la metà di quello d'acquisto, perché, per tutto il 2015 si può ancora avere accesso agli Incentivi per la Riqualificazione Energetica che consistono in detrazioni Irpef. In parole povere in 10 anni ci viene restituito il 50% della spesa sostenuta, scalandola dalle tasse. Per esempio, se il nostro impianto è costato 15 mila euro, l'Agenzia delle Entrate toglie dall'Irpef circa 750 euro l'anno per i prossimi 10 anni. Alla fine il nostro impianto, invece di esserci costato 15.000 euro, ci è costato 7500 euro.

Poi c'è il costo delle batterie adatte ad accumulare energia solare. Scegliamo quelle al litio, che durano di più. Il prezzo attuale è di circa 270 euro al KWh, quindi le batterie dovrebbero costare relativamente poco, invece cercando in rete i prezzi sono piuttosto elevati. Per una (o una serie) di batterie che possono accumulare 6KWh, si va da un minimo di 6.000 euro fino ad arrivare ai 13.500 euro per i nuovi modelli. Si tratta di batterie che pesano circa 250Kg, che occupano circa un metro di altezza per mezzo metro di larghezza/profondità.

Sembra che la legge consenta di applicare le detrazioni Irpef anche per le batterie, a patto che queste vengano acquistate contestualmente all'impianto fotovoltaico e non applicate ad un impianto già esistente. In questo caso quindi il prezzo reale è dimezzato perché in 10 anni si recupera il 50% della spesa.

In definitiva, considerando anche le agevolazioni fiscali, il costo reale di un impianto fotovoltaico con accumulo di energia solare da 6KWh, oscilla tra i 10.000 euro e 14.000 euro.

Conclusioni


Probabilmente è ancora prematuro munirsi di un impianto solare dotato di batterie ad accumulo, sia perché attualmente non è attivo un conto energia in grado di farci recuperare rapidamente l'investimento, sia perché il costo delle batterie è ancora elevato. Oggi un impianto di questo tipo si ripaga in 10 o 12 anni, ma quella è più o meno la durata delle batterie, che a quel punto dovranno essere riacquistate, rendendo poco conveniente il meccanismo.

Quello che consiglio di fare è attendere ancora qualche anno, perché le previsioni di mercato sembrano confermare che il prezzo delle batterie scenderà molto rapidamente. Secondo alcuni dovrebbe dimezzarsi entro il 2020, secondo altri scendere almeno a 200 euro al KWh entro il 2018. Sta di fatto che questa tecnologia è in continua evoluzione, quindi c'è da aspettarsi notevoli miglioramenti nei prossimi anni.

8 commenti:

  1. Scusa Francesco la domanda off Topic!
    Una volta mi pare che lessi che tu facevi lo yogurt in casa. Ma può essere pericoloso? Ho letto del rischio di sviluppo del botulino. Tu che ne pensi? Lo fai spesso lo yogurt?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì qualche volta l'ho fatto e ho fatto anche il formaggio, ma a dire il vero non ne consumiamo molto. Comunque il botulino ha bisogno di diverso tempo per generarsi, quindi se lo fai e lo mangi in un breve arco di tempo non dovrebbero esserci problemi. Purtroppo non sono ferratissimo in materia, ti conviene chiedere a qualcuno che lo produce di mestiere!

      Elimina
  2. Mi spiace ma non sono molto d'accordo con questo articolo; vi sono numerose imprecisioni e le conclusioni per quanto ottimistiche, tutto sommato dicono il vero: la tecnologia non è matura.
    Gli impianti fotovoltaici sono dimensionati sulla potenza di picco teoricamente raggiungibile istantaneamente, misurata in kW, ben diversa dall'energia producibile su base annua, misurata in kWh.
    Una famiglia di 4 persone consuma in media 5 kWh al giorno? Dunque si tratterebbe di circa 1825 kWh all'anno...io vivo da solo, lavoro fuori casa tutto il giorno e ne consumo circa 2200. Una famiglia di quel tipo ha un consumo reale che sta tra gli 11 ed i 20 kWh/giorno.
    Un impianto da 6 kW di picco dotato di sistema di accumulo con batterie Pb-gel (scordiamoci per ora il litio) si colloca sul mercato intorno ai 24.000 €, che detratti diventano poi 12.000€. Nel caso assolutamente veritiero che si riesca ad autoconsumare il 50% della produzione, il risparmio annuo si aggirerebbe intorno ai 1100 €. A questi dobbiamo comunque sottrarre i costi fissi di allaccio alla rete elettrica, e le bollette che non saranno mai a 0 €. L'ammortamento si sposta inesorabilmente intorno ai 13-15 anni (al nord), senza considerare il cambio delle batterie, la manutenzione dell'impianto e l'assicurazione dello stesso.
    Spero di essere stato utile e auguro un buon proseguimento (y)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Andrea, e grazie per il tuo contributo! Leggi bene però, non c'è scritto che una famiglia ha bisogno di 5Kwh al giorno, ma di un impianto da 5Kwh. Il fabbisogno annuo è di circa 5000Kwh. Tutte le altre cose che dici sono le stesse che specifico nelle conclusioni (costi fissi in bolletta, cambio batterie). Grazie per il tuo intervento!

      Elimina
  3. L'energia é il il prodotto di potenza istantanea moltiplicata per il tempo in cui essa viene generata.
    La potenza si misura in Watt o KiloWatt, quindi l'energia in W*unitá di tempo, ad esempio Wattora, oppure KiloWattora (KWh).
    Gli impianti si definiscono per la loro potenza istantanea prodotta (KW di picco, con irraggiamento standard pari a 1KW/metro quadro), non con l'energia producibile che ovviamente dipende dal tempo di esposizione al sole. Paradossalmente anche un pannello minuscolo puó produrre i tuoi 5KWh, se gli dai abbastanza tempo !

    RispondiElimina
  4. Ciao Francesco, grazie per questo articolo perché mi sono interessato al fotovoltaico + accumulo da quando ho visto che mentre in Germania era incentivato, in Italia era vietato ! Maturo non maturo...se di colpo i 50% di riqualificazione energetica dovessero scomparire mi mangerei le dita di non aver investito ! Quello che mi piace è anche il fatto che il mio consumo rimarrà stabile, mentre i costi di bolletta storicamente continuano a salire. ciao ! Stefan

    RispondiElimina
  5. Riguardo al problema dell'accumulo di corrente, vorrei segnalarti il Tesla Power-Wall, prodotto dalla Tesla Motors, azienda americana che ha iniziato con la produzione di auto interamente elettriche ed ora stà ampliando la sa offerta verso il mercato dell'energia elettrica. Spero di esserti stato utile, ciao!

    RispondiElimina
  6. ..nessuno calcola quanto è costato l'impatto energetico all'ambiente per costruire un pannello fotovoltaico e la batteria..un intero ciclo di vita per un pannello non arriva nemmeno a pareggiare la sua spesa energetica per produrlo, e quindi che energia "verde è?"..poi non teneniamo conto delle batterie, sono scorie che non sono reciclabili..tutti i discorsi conviene un impianto, risparmio elettrico ecc è solo fuffa

    RispondiElimina

Sono molto felice che tu abbia deciso di lasciare un commento, la tua opinione è molto interessante per me, tuttavia prima di commentare tieni presente le seguenti informazioni:

1. Prima di fare una domanda usa il form di ricerca in alto a destra e leggi la sezione Contatti, dove ci sono le risposte alle domande più frequenti.
2. Vengono accettati solo commenti utili, interessanti e ricchi di contenuto.
3. Non linkare il tuo sito o servizio per farti pubblicità, non servirebbe, i link sono tutti no_follow e comunque il commento non verrebbe pubblicato.
3. Se il commento è offensivo (anche in modo sottile e indiretto) non verrà pubblicato.