Essere Senza Lavoro per Diventare Indispensabili

Donne: non siete il vostro lavoro!
Donne lavoratici, che hanno studiato duramente guadagnandosi un posto di lavoro e che poi lo abbandonano o vengono licenziate perché diventate madri. Secondo l'ISTAT capita al 23% delle rappresentanti del gentil sesso, che finiscono per sentirsi inutili all'interno di una società che considera "di valore" solo chi è produttivo e ben integrato nel sistema.

Stefania Rossini, autrice del noto libro "Vivere in 5 con 5 Euro al Giorno" ha una storia simile. Oggi si racconta in questo interessante articolo, spiegandoci come una donna può essere molto di più del suo lavoro, riscoprendosi indispensabile anche quando si sente inutile.


Sentirsi inutili essendo indispensabili


Fino a 7 anni fa, alla domanda: "Cosa non vorresti mai essere",  la mia risposta sarebbe stata "la casalinga!". Non volevo sentirmi una mantenuta a vita, il fatto di avere un pur minimo reddito mi permetteva di esserne orgogliosa e di potere fare spese che altrimenti non mi sarei potuta permettere, inoltre, per ogni cosa che non mi andava di fare c'era la scusa: "Sono stanca, sono stata al lavoro", oppure: "Lavoro e quindi…" e via di scuse su scuse.

Proprio per questo, quando sono stata costretta a lasciare il lavoro per essere madre a tempo pieno, la mia felicità è stata messa a dura prova. Costretta ad impersonare lo stereotipo di donna che non volevo assolutamente essere, avevo davanti a me due possibilità: vivere depressa per il resto dei miei giorni oppure guadare avanti e con le mie sole forze reinventarmi totalmente.

Ho scelto la seconda, tanto per piangermi addosso ero sempre in tempo e comunque ero una mamma e credo che l'educazione dei figli non la si faccia solo con le parole, ma dando l'esempio. Dopo alcune settime dalla perdita del lavoro ho cercato un'alternativa alla mancanza di denaro, decidendo che, se non fosse stato possibile farne entrare, sarebbe stato necessario farne uscire il meno possibile.

Inizialmente pensavo che risparmiare significasse cercare le migliori offerte, acquistare grandi quantità e cercare buoni sconto, ma ben presto ho compreso che la vera forma di risparmio si ottiene attraverso l'auto-produzione. Pane, pizza, pasta , creme, detersivi, saponi, tappeti e tanto tanto altro ancora!

Contestualmente ho iniziato ad annotare ogni uscita, quasi in modo maniacale; lo facevo soprattutto per rassicurarmi, per dimostrare che stavo risparmiando, che non ero una perditempo o una mantenuta, ma un indispensabile tassello della famiglia, che contribuiva con forza al bilancio mensile. Annotare le spese mi è servito molto, ma solo oggi mi rendo conto quanto questo mio comportamento fosse dettato dagli assurdi convincimenti che la società mi aveva inculcato. Essere madre non era sufficiente.

Qualcosa di buono ne è uscito, soprattutto l'essermi annotata quando spendessi per le materie prime, in modo da poter confrontare i costi di auto-produzione con quelli d'acquisto dei prodotti già finiti, in modo da valutarne la reale convenienza. Un esempio lo potrete trovare nell'articolo Se avessi Lavorato Invece di Fare i Tortelli. Ho inoltre compreso che i prodotti in commercio e quelli che realizzavo in casa non si potevano paragonare, in qualità, etica, risparmio energetico, imballaggio, trasporto e rispetto dell'ambiente. Per non parlare della salute, alla quale non pensiamo mai, almeno fino a quando non viene meno.

cibo prodotto partendo da materie prima


Col tempo le cose sono cambiate: non ero più una madre che cercava di dimostrare la sua utilità, ero diventata una persona migliore, che portava alla famiglia un contributo molto più elevato del denaro. La "donna lavoratrice" che prima impersonavo non preparava ottimi prodotti per la famiglia, non stava vicino ai figli dedicando loro tutto il tempo possibile, non ricercava la qualità del cibo e non si preoccupava di trasmettere loro i veri valori della vita. Portava a casa solo il denaro.

Questo pensiero mi ha fatto e mi sta aiutando e stimolando a continuare ad imparare, capire approfondire, conoscere e condividere il mio percorso con la speranza che possa essere un utile spunto di riflessione per tutte le persone che si vogliono rimettere in gioco.

Ci vuole coraggio, tenacia, costanza, pazienza e credo in se stessi, doti non sempre facili da scoprire. Viviamo in una società che reprime, quindi ci risulta così difficile prendere in mano la nostra vita e farne il nostro capolavoro. La mia esperienza mi porta a dire che ora sono davvero felice e che ogni giornata mi porta a scoprire cose sempre nuove.

Da disoccupata a scrittrice


Ora che conoscete la mia storia, posso presentarmi: mi chiamo Stefania ho 40 anni vivo nella provincia di Brescia, ho tre stupendi figli ed un marito che da 23 anni mi sopporta e supporta in tutte le mie scelte, spesso non facili e sempre controcorrente. Il mio percorso di decrescita inizia circa 6 anni fa.

L'essere rimasta senza lavoro e aver cambiato completamente vita mi ha fatto comprendere che una verità assoluta su come si deve vivere non esiste. Informarsi permette di trovare la propria strada, che spesso può essere di spunto e di aiuto ad altri. Cosi è nato il mio blog, Natural-mente Stefy dove condivido idee ricette pratiche di decrescita a 360°.

Col tempo il blog è diventato piuttosto conosciuto, così, dopo poco, una tv mi contatta, inizio la prima intervista a cui fanno seguito altre centinaia. Mi chiama un editore che mi propone di scrivere un libro: Vivere in 5 con 5 Euro al Giorno, nato in poche settimane nella totale inesperienza, una raccolta di ricette e consigli pratici sul come risolvere piccoli problemi di casa: ricette di cosmesi, detersivi, riciclo e molto altro. Un manuale da utilizzare in casa per potere essere liberi dai condizionamenti sociali. Il titolo, molto provocatorio, ha destato scalpore, ma ha permesso fosse tradotto anche in tedesco e spagnolo. Un libro che mi ha portata ad essere accusata, minacciata, offesa, ma anche molto seguita.

Ne sono poi seguiti altri due: Cucinare Guadagnando in Soldi e Salute manuale di ricette semplici economiche e fattibili da tutti, come fare i lieviti i casa, le farine, le marmellate e molto altro sull'auto-produzione resiliente e Fare di Necessità Vritù anch'esso manuale pratico dove si possono trovare idee e consigli sul risparmio quotidiano,  come fare le pulizie in modo veloce, gli utilizzi del bicarbonato di sodio, come fare vacanze gratis e molto altro.

In uscita tra pochi giorni ci sarà poi Vegano ma non Strano una risposta ai mille quesiti che mi hanno posto nell'ultimo anno le amiche che mi seguono nel blog, per un'alimentazione più sana e rispettosa, senza però incorrere in mode, ideologie troppo severe e senza spendere un capitale. Insomma, come avvicinarsi di più alla natura e all'alimentazione vegana, che rispetta l'ambiente, il chilometro zero i prodotti locali e che propone piatti semplici, veloci "mangiabili" e fattibili da tutti, senza per forza etichettarsi vegani.

autoproduzione


La mia vita in questi ultimi 6 anni è ben cambiata e penso possa rappresentare un valido esempio di "rinascita" per tutte le donne che si trovano (o si sono trovate) nella mia stessa condizione. Pensavo che senza lavoro mi sarei sentita inutile per il resto dei miei giorni, invece ho scoperto un mondo nuovo, fatto di ritmi lenti e una realizzazione personale attraverso strade alternative, tra cui la scrittura. Sono molto cambiata, è cambiato il mio modo di vedere e valutare la realtà e l'ambiente che mi circonda. Ho scelto la strada meno battuta, ho scelto di prendermi la responsabilità della mia vita, ho scelto la felicità che arriva da una resilienza e da una decrescita fatta di ben-essere e non di privazioni.

Ho scelto di eliminare il superfluo, di vivere in campagna cosi da potere coltivare un orto. Ho scelto di imparare e ho scelto una vita che mi ha portata verso percorsi spirituali non proprio cosi conosciuti, ma che mi hanno dato l'opportunità di apprezzare il "qui e ora" e di non vivere più di condizionamenti sociali, economici, politici e religiosi. Di non vivere del passato e di non vivere in funzione del futuro, anche se con mille progetti.

Ho scelto di avere il coraggio di essere felice e di dirlo alta voce senza vergognarmene e ho scelto di condividere questo mio percorso anche nel B&B IL GIRASOLE aperto da poco sotto il mio appartamento, in una porzione di cascina ristrutturata, ecocompatibile. Avevamo due stanze ancora da ristrutturare, coraggiosamente a marzo 2015 le abbiamo finite di rimodernare e ora sono aperte a chi vuole vivere a contatto con la natura, con l'auto-produzione, rilassandosi in piena campagna .

Donne non siete inutili!


Oggi ho voluto raccontare la mia storia per mostrare al mondo che le strade alternative esistono, ma spesso sono nascoste dietro a preconcetti che ci impediscono di scorgerle e di capire quanto lontano ci possono portare. Credevo che senza lavoro sarei stata una donna inutile, una fallita della vita, e invece eccomi qua: madre affettuosa e produttiva, scrittrice conosciuta anche all'estero e felice proprietaria di una mia attività.

Credevo che il lavoro fosse tutto ed invece era solo una continua rinuncia, un macigno che mi portavo sulla schiena e mi impediva di essere padrona del mio tempo, di dettare io il ritmo della vita.

Tutto questo lo ho raccontato per potere trasmettere positività, e per condividere questa decrescita che, se fatta con responsabilità, porta inevitabilmente a realizzare i propri sogni e a conoscere persone fantastiche con cui relazionarmi. Abbiate il coraggio di fare scelte controcorrente, ma sempre usando la testa, pianificando e costruendo un vostro percorso. Non fatevi intimorire dall'opinione degli altri, andate a fondo, leggete, studiate e scoprirete che "le vie della vita sono infinite" e molte di queste possono portarvi alla vera felicità.

6 commenti:

  1. Cara Stefania, caro Francesco, fatto salvo che io purtroppo (o fortunamente, non so) abito a Roma e non ho alcuna possibilità di trasferirmi in campagna, trovo in questo articolo molte somiglianze con la mia vita, negli ultimi due anni e mezzo. Si, la descrescita, l'autoproduzione (limitatamente a cosa si può), farsi sempre la domanda "mi serve veramente?", e tanti piccoli e grandi accorgimenti di risparmio, hanno fatto di me una persona non so se migliore ma certamente più serena

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    1. Ciao Eleonora, Siamo fortunatamente in molti ora a pensarla più resiliente , io direi per fortuna .....buona vita ciao Stefania

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  2. Ciao Francesco e Stefania, sono l'Anna che ha lasciato un commento sotto l'articolo sul vivere tra il deserto e il mare ed essere felici. Seguo Stefania da un paio d'anni e le do ragione su tutto. Da quando vivo in campagna col mio compagno e i nostri adorati animaletti ho riscoperto una parte di me che avevo del tutto abbandonato quando vivevo all'estero e pensavo solo a guadagnare. Adesso anch'io mi autoproduco praticamente quasi tutto, dal seitan al tofu essendo noi vegani, al pane alla mozzarella vegan a tanti altri cibi deliziosi di cui faccio enormi scorte con pochi Euro. Stesso discorso per i cosmetici : invento ricette o mi baso su quelle che trovo nei vari blog e ne ho guadagnato in qualità per il mio corpo e l'etica che porto avanti, quella del cruelty free. Non sto lavorando nemmeno io in questo periodo ma se all'inizio anch'io mi sentivo spiazzata, adesso non faccio che ringraziare l'universo di questo tempo irripetibile che mi sta donando per evolvere insieme alle persone e agli animali che amo. Spero la mia storia serva a chi sente che è arrivato il suo momento di cambiare vita e ritrovare la felicità più vera ed autentica, quella che nessun denaro al mondo può comprare.

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    1. Ciao Anna , prima di tutto grazie per seguirmi da così tanto, poi grazie di portare la tua preziosa testimonianza ,fanno sempre bene al cuore . ciao Stefania

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  3. Non tutti possono permettersi di andare a vivere in campagna. Piacerebbe anche a me perché amo la natura e gli animali ma per fare una scelta simile un minimo capitale bisogna averlo per potersi comprare una casa in campagna, intendo.. cerco spesso anche io di autoprodurre qualcosa in casa ma anche se si autoproduce tutto rimangono sempre le bollette da pagare luce gas .. ecc. Io vivo a milano e purtroppo le spese condominiali sono molto alte . Vorrei vivere con l'indispensabile ma non so come fare perché le bollette ci sono sempre.. chi vive a milano lo sa bene e purtroppo non ho modo di trasferirmi in campagna. Almeno per ora. Vi posso solo dire che vivo con mia madre lei prende circa 1200 al mese e io non sono ancora riuscita a trovare un lavoro dopo svariati lavori a termine che ho fatto e non so cosa darei per avere un lavoro e per poter aiutare mia madre con le spese... anche se si tolgono gli alcolici e si autoproduce tutto restano sempre le bollette e le spese condominiali noi poi abbiamo la casa di proprieta'. Vi voglio dire soltanto che con 1200 al mese mia madre ha sempre fatto molta fatica perché poi hai l'auto e paga l' assicurazione ecc ma per il resto non andiamo mai al cinema non beviamo non fumiamo eppure le spese a milano sono sempre troppo alte. Non compriamo vestiti da anni. Andiamo solo ai mercatini dell usato. Non so cos' altro eliminare. Quale sia il superfluo. Vi posso però garantire che noi con 1200 euro in due facciamo molta fatica e mia madre riesce ad andare avanti solo coi prestiti . Non voglio contrastare l articolo che anzi mi ha incuriosito e reputo interessante ma resto basita perché nn so come facciate e poi senza contare i costi delle visite mediche e dei farmaci anche se generici

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    1. Veramente se possiedi una casa a Milano vendendola a parità di metratura in campagna di case né compri almeno 3 e le bollette rimangono ma azzera le spese condominiali

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