Bere Acqua per Risparmiare Più di 500 Euro

non bere nient'altro che acqua
Risparmiare in modo semplice
I piccoli gesti quotidiani e le scelte che ogni giorno compiamo fanno la differenza sul nostro bilancio famigliare, e permettono di risparmiare in modo veramente concreto. Bere acqua è probabilmente l'abitudine più naturale e salutare che esiste nel campo dell'alimentazione, eppure milioni di italiani buttano i loro soldi in bevande in bottiglia, alcolici ed energy drink.

In questo articolo capiremo perché è importante evitare totalmente l'acquisto di queste bevande, quanto si risparmia esattamente e come fare per bere l'acqua del rubinetto anche dove non è fresca e buona come nelle zone di montagna.



Spendiamo di più nonostante la crisi


Incredibile a dirsi, ma la crisi porta anche a questo! Uno studio della Federazione Italiana Pubblici Esercizi spiega come sono cambiate le abitudini alimentari degli italiani durante l'attuale crisi economica.

La perdita di potere d'acquisto ha spinto le persone a tagliare sulla spesa alimentare e quindi a nutrirsi un po' peggio di prima. Questa pratica porta ad un'insoddisfazione diffusa relativamente all'adempimento di uno dei bisogni primari essenziali dell'uomo, ovvero nutrirsi bene e in modo completo. Quello che accade è che la soddisfazione viene inconsciamente ricercata altrove, ovvero nell'acquisto fuori pasto di snack, bevande zuccherate, barrette energetiche ecc... ricerchiamo cioè un piacere compensativo ed immediato attraverso l'assunzione di alimenti dolci ed ipercalorici.

Si finisce quindi per spendere più, perché acquistiamo qualcosa di cui qualche anno fa non sentivamo il bisogno ed in più lo compriamo attraverso i classici distributori automatici: passiamo tutto il tempo al lavoro, pertanto acquistiamo queste schifezze più dai distributori che dal supermercato, pagandole molto caro.

Questo meccanismo ci impoverisce e, considerando che I Dati sul PIL Diffusi dall'ISTAT ci dimostrano che la crisi durerà ancora a lungo, direi che è proprio il caso di invertire la rotta ed abituarsi a tagliare tutto il superfluo. Bere solo acqua, ad esempio, è un gesto semplice che può diventare un'abitudine a costo zero, ma che permette di risparmiare cifre interessanti. Vediamo quanto e perché.

500 euro o più?


Gli ultimi dati sulla spesa famigliare media a cui Abbiamo Accesso dimostrano come ogni famiglia italiana spenda mediamente 43,40 euro al mese per l'acquisto di bevande, questo significa che nell'arco di una anno sprechiamo 520 euro per bere liquidi imbottigliati di diversa natura.

La cifra reale però è ben più alta, perché una buona percentuale di questa spesa avviene attraverso i distributori automatici, quelli a cui tutti siamo abituati ad accedere per acquistare soprattutto la classica bottiglietta d'acqua da tenere in ufficio. L'Associazione Italiana Distributori Automatici ha reso noto che a partire dal 1° gennaio 2014, per finanziare l'Ecobonus, il Governo ha Aumentato l'IVA su Questi Prodotti passando dal 4 al 10%. Questo significa che comprare dalle "macchinette" è ancora più sconveniente.

La spesa mensile di una famiglia va quindi rivista in funzione della percentuale di acquisti di bevande eseguiti presso i distributori automatici. Non ci sono dati disponibili che rivelino questa percentuale, ma possiamo comunque effettuare una stima al ribasso ipotizzando che almeno il 50% dell'acqua, delle bevande zuccherate e degli energy drink venga acquistato attraverso i distributori automatici. Allora metà di quei 43,40 euro li maggioriamo del 6% (l'aumento netto) e otteniamo 536 euro.

Considerando che bere acqua è molto più salutare che fare uso costante di altri tipi di bevande, dovremmo anche tenere in considerazione i costi legati alla sanità (curare il diabete e malattie cardiovascolari derivanti dall'uso di queste bevande) e ai dentisti (bevande zuccherate che producono carie). Uno studio eseguito dal giornale scientifico Alcoholism: Clinical & Experimental Research ha dimostrato come negli ultimi anni il consumo di bevande energetiche è aumentato dell'11%. Negli Stati Uniti lo stesso fenomeno ha portato ad un raddoppiamento dei ricoveri al pronto soccorso, per esclusivo consumo di bevande energetiche (fonte: Dipartimento della Salute - Update on Emergency Departments Visits Involving Energy Drinks: A contununing Public Health Concern, The DAWN Report, SAMSA (Substance Abuse and Mental Health Services Administration), 10 gennaio 2013).

Ai costi per curarsi aggiungiamo poi quelli per mantenersi in linea, perché questi prodotti sono spesso ipercalorici: uno studio dell'Inran ha dimostrato come una lattina di aranciata o di cola (da 330 ml) contenga 33-35 grammi di zuccheri, più o meno come 7 zollette di zucchero o una ventina di biscotti secchi e circa 130 kcal. Ne risulta che moltissimi di noi spendono ulteriore denaro in diete dimagranti, palestre, cibi lite e prodotti per il dimagrimento, finendo per essere ancora più poveri.

Chiudiamo il cerchio


La situazione è questa: la crisi ci impoverisce, ci rende insoddisfatti anche dei semplici pasti quotidiani, pertanto ci "consoliamo" con snack e bevande fuori pasto. Se ci concentriamo sulle bevande ci rendiamo conto che queste sono molto costose e peggiorano sensibilmente la nostra salute. Poi una mattina accendiamo la radio e sentiamo una canzone RAP (orrenda) che spiega che con 1 euro al giorno possiamo sottoscrivere un'assicurazione sanitaria complementare, ed ecco che il malessere diffuso, incentivato dall'assunzione di bevande inutili, ci spinge a credere di averne bisogno.

Ecco che, invece di estirpare il problema alla fonte, cioè trovarne le cause ed eliminarle, continuiamo nelle nostre abitudini sregolate e dispendiose, e poi paghiamo profumatamente per curarci.

Se ci fermiamo un istante e ci chiediamo perché abbiamo l'abitudine di acquistare e bere decine di tipi differenti di bevande, ci rendiamo conto che questo "vizio" deriva ancora una volta dal lavaggio del cervello che quotidianamente subiamo per il semplice fatto di accettare le regole che la società moderna ci impone. In particolare, le multinazionali produttrici di bevande gassate, zuccherate ed energetiche sono potentissime, talmente influenti e ricche da convincere Michael Jackson a storpiare quel meraviglioso capolavoro che è "Billie Jean" in un tristissimo spot per la Pepsi.


Se hanno i soldi per operazioni di questo tipo, vuoi che non siano in grado di convincere la massa che ingerire queste porcherie invece che semplice acqua sia la cosa giusta da fare?

Migliorare l'acqua


Generalmente non acquisto nessuna bevanda, sono sempre stato abituato a bere l'acqua del rubinetto e basta, ma mi rendo conto di essere molto fortunato, perché vivo in una zona di montagna dove l'acqua ha un sapore meraviglioso. Quando vado nei boschi adoro dissetarmi alle fonti naturali che sgorgano dalle rocce, mai bevuta acqua migliore in nessun posto del mondo.

Nelle grandi città o in pianura generalmente non si beve acqua del rubinetto, soprattutto perché ha un sapore poco gradevole e perché molti credono che non sia potabile.

In tutta Italia l'acqua del rubinetto è potabile, lo garantiscono le ASL stesse: un gestore di un acquedotto non può immettere acqua nel sistema idrico se la ASL non dichiara preventivamente che quell'acqua è potabile. Può però contenere impurità che ci fanno storcere il naso, ma è bene sapere che:

Il calcare

Non fa male alle persone, se l'acqua del rubinetto contiene particelle calcaree possiamo comunque berla, se ci da fastidio vederle basta riempire una brocca e lasciarla riposare, il calcare si depositerà sul fondo.

Colori strani

Difficilmente l'acqua nelle tubature è in qualche modo colorata e, se lo è, è probabilmente dovuto al fatto che si è formata un po' di ruggine nelle tubature. Di solito basta lasciarla scorrere un po' perché torni limpida, ad ogni modo la quantità di ferro presente è quasi sempre così bassa da non comportare nessun rischio per la salute.

Sabbia

Alle volte si può trovare sabbia o strane particelle in sospensione nell'acqua che si vorrebbe bere, di solito questo accade perché le pompe che prelevano l'acqua dal sottosuolo aspirano anche una piccola quantità di sabbia. Bere quest'acqua non comporta comunque un rischio per la salute, anche in questo caso lasciarla riposare in una brocca risolve spesso il problema, perché le particelle si depositano sul fondo, ma se vogliamo essere più sicuri, possiamo far installare un filtro meccanico con maglie inferiori ai 10μ e pulirlo una volta all'anno.

Il depuratore domestico

I depuratori domestici sono un'ottima soluzione, ma non per noi, per le finanze di chi li produce e li vende. Questi sistemi non depurano l'acqua, per legge negli spot non possono nemmeno usare la parola "depurare" o "depuratore" perché l'acqua del rubinetto non ha bisogno di essere depurata, in quanto non sarebbe nemmeno potabile. Possiamo acquistare uno di questi sistemi per rendere più gradevole il sapore dell'acqua, ma la cosa importante da tenere presente è che non vi sono esigenze sanitarie che giustifichino l'installazione di questi apparecchi.

Le informazioni appena elencate sono tratte da: L'acqua Potabile a Milano – Dipartimento di Prevenzione Medica.

Conclusioni


La soluzione è non bere soluzioni, va bene, questa l'ho capita solo io e qualche chimico :) Tutte le bevande che acquistiamo sono soluzioni, ovvero miscele di acqua e altre sostanze, dove solitamente l'acqua è il solvente, cioè la sostanza presente in quantità maggiore. Per risparmiare quindi non vi è gesto più semplice che eliminare completamente l'acquisto di qualsiasi bevanda in bottiglia o lattina, e dissetarsi semplicemente con la buona e vecchia acqua.

Non abbiamo bisogno di bere quelle porcherie piene di zuccheri, energetiche, dissetanti, che eliminano l'acqua, che ci fanno fare la plin plin, sono solo messaggi pubblicitari, inganni che ci spingono ad acquistare il superfluo, che ci suggeriscono soluzioni discutibili e spesso sbagliate a problemi che non abbiamo o che si curano in altro modo, che ci incutono paure ingiustificate, il tutto in nome del solito, stramaledetto, profitto.

Acquisiamo un piccolo contenitore alimentare per acqua potabile, come per esempio quelli della Tupperware, che sono resistenti e duraturi, e portiamolo sempre con noi, riempiendolo all'occorrenza. Non cediamo al consumismo, bere quelle schifezze non ci farà stare meglio, anzi, probabilmente alla lunga ci farà stare peggio.

11 commenti:

  1. Caro Francesco, l'articolo mi è piaciuto molto e volevo ringraziarti! Oltre al risparmio economico, le bevande gasate ed alcoliche fanno davvero male ed oltretutto creano dipendenza. Lavoro in una scuola e vedo ragazzini tracannare aranciata e coca-cola per tutta la mattina! Daniela

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  2. Come sempre sei illuminante! In effetti risparmiare sull'alimentazione porta a sentirsi insoddisfatti e dover poi compensare con alimenti spazzatura. Io sto bene alla larga dalle bevande energetiche e le altre, gasate e zuccherate, fanno venire sete invece di farla passare! Se l'acqua da sola non piace si possono preparare the e tisane da far poi raffreddare... ottime per la salute e per il portafoglio!

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  3. Se poi ti autoproduci un pò di menta e ci fai lo sciroppo...che goduria in estate! Purtroppo ho iniziato a comprare l'acqua dal rivenditore perchè la mia del rubinetto è eccessivamente calcarea, secondo me!

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  4. Uso proprio le bottigliette Tupperware colorate! Sono due anni che filtro l'acqua con la caraffa Brita, aggiusta un po' il gusto. Pertanto non compro più acqua, solo birra!!!

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  5. ..ma anche considerando che venga bevuta acqua minerale, ci sono offerte a 0,25 euro a bottiglia da 1,5 litri , considerando un consumo medio di 1 bottiglia al giorno ( 365*0,25) = 91,25. Se la spesa media è 500 euro meno 90 fa comunque 410 di risparmio. Quindi anche chi non se la sente di bere acqua di rubinetto ha comunque buoni margini di risparmio !!..certo è,che se tutti eliminiamo il superfluo, altro che contrazione del pil...caduta verticale irrimediabile...ahahahah :-):-)

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  6. Ciao,
    e da anni che orami non prendo più bottiglie d'acqua! Come un'altro lettore uso la caraffa brita.
    Perche non scrivi un articolo su come si può filtrare e migliorare l'acqua domestica ? Sopratutto nelle grandi città il sapore non è il massimo!

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  7. Anch'io ormai bevo solo acqua da tantissimi anni e ho eliminato tutte le bevande inutili e nocivi come la coca cola, fanta ecc. Dato che dove abito io purtroppo l'acqua non è così tanto potabile, compro ogni tanto le bottiglie da 2 litri a circa 0,17 cent (sempre se non ricordo male, ma il prezzo è più o meno quello...). Per il resto sono molto fortunata perché abbiamo vicino una fontana che ci regala un'acqua freschissima, buonissima e sana. L'essere umano, come del resto tutti gli esseri viventi, non ha bisogno di bere altro. Se proprio ho voglia di bere altro per avere un piccolo "lusso", uso il tè caldo, quello verde o classico, camomilla nel caso di mal di pancia. Ho persino rinunciato al caffè, lo bevo massimo una volta al mese o a volte lo salto per mesi... La cosa è come sempre soggettiva e ognuno deve fare le scelte che ritiene giuste per la propria salute. Per quanto mi riguarda, sto bene così e ho guadagnato non solo un sacco soldi, ma soprattutto in salute :-)

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  8. Credo che nella vita esistano anche le sfumature...con una buona pizza ci può anche stare una bella birretta ghiacciata..o al limite una Coca!! Poi tanto quando te ne vai a letto sempre un paio di bicchieri d'acqua li devi pur bere....altrimenti è un bicchiere di Coca (o The) dietro l'altro!!

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  9. Ciao Francesco, da quando leggo il tuo blog ho cambiato radicalmente le mie abitudini ed alcune le ho bloggate. Oltre al fatto delle schifezze, ho stimato che bevendo acqua dal rubinetto si risparmia quasi 200 euro ogni anno. Ci pensai un giorno mentre un tizio caricava l'auto fuori dal supermercato per "approfittare" della straordinaria "offerta". Se ti fa piacere leggere il post, lo linko di seguito incollando l'url
    http://www.affarimiei.biz/2015/01/come-risparmiare-soldi-ogni-giorno.html?m=0

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  10. Senza saperlo è da tempo che metto in pratica i tuoi consigli. Tutti mi reputano taccagna. Io mi dico Spartana. Comunque essendo circondata da consumisti sono costretta a spendere ancora molti soldi in occasioni tipo Natale e compleanni. Per il resto gradualmente nel tempo ho tagliato tutto. Ma è sempre una lotta sentirsi diversa dagli altri. Soprattutto per quanto riguarda l'estetica (abito a Parma, città di fighetti sempre alla moda). Comunque ho notato che quando sono a dieta spendo molto poco in spesa. Non l'avevo mai notato prima. Se si riducono le porzioni e le schifezze (il cui prezzo al chilo è spaventoso Es. patatine di marca circa 5 € al chilo, mele circa 2 € al chilo) si risparmia molto. E lo sappiamo tutti che noi occidentali mangiamo molto di più di quello di cui avremmo bisogno.

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  11. grazie di tutti i buonissimi consigli, da oggi anche io cambio registro! basta con le spese folli....
    Valentina

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