Subdoli Trucchi per Fare Soldi Online Raggirandoci

Subdoli Trucchi per Fare Soldi Online Raggirandoci
riconoscere chi ci vuole raggirare
Vi è mai successo di imbattervi in titoli di articoli molto appetitosi, che vi hanno indotto a leggerne i contenuti, per poi rendervi conto che contenevano tutt'altro? Non vi siete sentiti un po' presi in giro? Immaginatevi io, che più passa il tempo più ho difficoltà a trovare materiale interessante perché il palcoscenico è sempre più intasato da furbetti che cercano di attirare pubblico al solo scopo di fare soldi online.

In questo articolo svelo come i blogger famosi ci raggirano per guadagnare e, ve lo assicuro, resterete delusi dal constatare come molto di ciò che fino ad oggi avete letto era stato appositamente forgiato per sfruttarvi, anche dai personaggi più insospettabili.


Premessa


Provo una profonda frustrazione nel constatare come internet sia diventato la terra dei furbi. La rete, ma soprattutto i blog, dovrebbero essere luoghi dove persone dotate di grande passione e con la fortuna di saper scrivere discretamente, condividono liberamente le proprie conoscenze in modo da rendere il mondo un posto migliore. Purtroppo i soldi rovinano sempre tutto e dietro ad ogni singolo articolo prodotto da blogger più o meno famosi, c'è sempre un secondo fine.

Chi come me passa le giornate a scrivere e ricercare informazioni nota chiaramente questa impostazione: tutti scrivono le medesime banalità, copiandosi vicendevolmente o ricalcando concetti di blogger stranieri. Se questo è evidente quando si ricercano informazioni su come fare soldi o guadagnare, lo è un po' meno quando ci s'imbatte in articoli che trattano temi apparentemente innocui, ma è proprio quando il lupo si veste da Cappuccetto Rosso che diventa più pericoloso.

In questo articolo vorrei dare a tutti uno strumento concreto per riuscire a vedere oltre le apparenze, per imparare a valutare con occhio critico quello che ci viene propinato e togliere definitivamente la maschera ai più viscidi personaggi della rete, che sfruttano la nostra ignoranza per imbonirci, addomesticarci e trasformare chi naviga online in un mero campione statistico da manovrare a proprio piacimento.  



Come agisce un blogger


Ogni mattina centinaia di talentuosi scrittori in tutta Italia si alzano, accendono il proprio computer e mentre sorseggiano un buon caffè controllano quanti soldi online sono riusciti a fare il giorno prima. Poi passano alle statistiche, osservano il numero di visite, quanti click sono stati eseguiti sui banner pubblicitari, quanto mediamente ogni click gli ha fruttato, qual è la percentuale di conversione (cioè quanti hanno acquistato i loro prodotti) e quanti “Mi Piace” in più hanno guadagnato. 

Constatato l'andamento agiscono di conseguenza: se si accorgono che un determinato tema ha suscitato interesse pensano subito a proporre un nuovo articolo sull'argomento, se un sito concorrente sta guadagnando posizioni nei risultati di Google, ne studiano i contenuti e (più o meno scopiazzando) cercano di proporre articoli che in qualche modo ne possano contrastare l'avanzata. Scovano continuamente nuove chiavi di ricerca attorno alle quali costruire gli articoli in modo da espandere il proprio pubblico e guadagnare sempre più denaro e, infine, organizzano e posizionano al meglio i contenuti del proprio sito in modo da pilotare le scelte dei visitatori, spingendoli a compiere azioni che possano far fare loro sempre più soldi online.

Probabilmente pochissimi si accorgono di questi meccanismi, perché il lettore medio cerca su Google le risposte ai propri dubbi o curiosità, consulta i risultati sperando di trovare qualcosa di utile e poi torna alla sua vita, ignaro di essersi imbattuto in una grande rete, sapientemente cucita per intrappolarlo. 




Cosa c'è di male nel guadagnare?


Si potrebbe pensare che non c'è nulla di male nel piazzare quattro banner pubblicitari per arrotondare lo stipendio facendo un po' di soldi ed in effetti è così, ma la differenza tra chi è giustificabile e chi non lo è, risiede in un solo semplice concetto: l'utilità dei propri articoli. Attenzione perché è su questo aspetto che si gioca l'intera partita ed è proprio analizzando l'utilità degli articoli che leggiamo che ci possiamo rendere conto se chi scrive è un furbetto in malafede che vuole solo fare soldi o un vero appassionato che ama condividere online le proprie conoscenze.

Chi scrive per passione mette i soldi in secondo piano perché ha degli ideali da diffondere e uno stile di vita che rispecchia totalmente il personaggio; lo fa principalmente per se stesso perchè crede in quello che dice e lo condivide al solo scopo di aiutare gli altri e dare loro gli strumenti per migliorare la propria vita. Ad esempio Dario Bressanini blogga per passione, scrive su argomenti di varia natura e lo fa al solo scopo di sbugiardare tutte le false credenze e informazioni che vengono appositamente diffuse e sfruttate per abbindolarci e spillarci denaro. Lui è un buon esempio di personaggio virtuoso, che ha dei principi ben precisi e non pensa al denaro: con il seguito che ha, se si mettesse a scrivere articoli su come fare soldi guadagnerebbe molto di più di altri blogger che tentano da anni la scalata senza successo. 

Per evitare denunce meglio se non riporto esempi di famosi blogger che scrivono appositamente per guadagnare spacciandosi per amiconi che ci vogliono aiutare, però posso stilare una lista di quelli che sono i campanelli d'allarme per distinguere queste persone da chi invece è mosso da più nobili intenti.


Come identificare chi vuole solo fare soldi online


Quando si blogga per passione non c'è bisogno di ricorrere a subdoli trucchi per abbindolare gli utenti ed indurli ad acquistare i propri prodotti, quando invece si rincorre il profitto si finisce per adottare strategie ben riconoscibili, perché sono sempre le stesse, cioè quelle suggerite e proposte da un po' tutti i guru del guadagno online. Ne deriva che con una semplice lista possiamo identificare facilmente chi si comporta in questo modo, ed incominciare a diffidare di ciò che scrive, svelandone i veri intenti:

  1. Abbastanza spesso negli articoli che propone è presente un link o un “rimando” ad una o più delle sue guide a pagamento? Questo è un classico, una strategia collaudata attraverso la quale s'incuriosisce il lettore e lo si lascia con informazioni interessanti ma parziali, in modo che sia costretto ad acquistare il prodotto sperando di trovare la soluzione ai suoi problemi.
  2. Ha un'apposita pagina dove pubblicizza la sua guida con un lungo discorso sul perché dovremmo acquistarla, giustificandone il prezzo (spesso elevato) e riportando testimonianze di personaggi che ne decantano l'importanza. Questi sono template standard che seguono uno schema preciso, una sorta di piccolo lavaggio del cervello nei confronti del lettore che viene letteralmente guidato nella decisione di spendere i propri soldi attraverso un percorso di persuasione.
  3. L'autore ripropone spesso gli stessi concetti, cioè scrive articoli dove non dice nulla (o molto poco) di nuovo rispetto ad altri articoli sullo stesso tema. E' incredibile come gli utenti non si rendano conto di leggere sempre la stessa minestra riscaldata, tale è l'ammirazione e la mitizzazione del personaggio che sta dietro agli scritti. L'autore ha un solo scopo: trattare più volte lo stesso argomento per posizionarsi bene con una certa chiave di ricerca su Google. Ad esempio se nota che un suo articolo su come fare soldi sta perdendo posizioni, cioè non è più il primo della lista quando si digita “come guadagnare” su Google. Allora scrive un altro trattato privo di reale utilità sul medesimo argomento per indurre il motore di ricerca a riconsiderare il suo posizionamento con quella chiave e riportarlo nelle prime posizioni. Non sta scrivendo per noi, per aiutarci o per condividere le sue conoscenze, lo fa solo per fare soldi.
  4. Risponde a tutti come se fosse il suo migliore amico. Fate una prova: nei commenti contradditelo o provocatelo, noterete come intelligentemente non cade mai nella polemica, ma cerca sempre di essere accondiscendente nei vostri confronti, rispondendovi con garbo ed evitando accuratamente di contraddirvi. Non lo fa perché è educato e rispettoso, ma solo perché sa bene che più persone riesce a trattenere sul suo sito, più soldi farà. I blogger che agiscono per passione, se li provocate, non ve le mandano certo a dire. 
  5. Non ci sono quasi mai esempi pratici. Se gli articoli che leggete sono un lungo giro di parole, pieni di citazioni, storielle e frasi ad effetto, ma difficilmente troviamo esempi concreti e applicabili, strategie da ricalcare e azioni concrete da mettere in atto, allora possiamo stare certi che quell'articolo non è stato scritto per aiutarci, ma solo per posizionarsi bene su Google con una determinata chiave di ricerca e fare soldi.

Tutto è profitto, ed è il profitto che spinge questi furbetti a scrivere lunghi trattati privi di reale utilità, appositamente farciti di aforismi, battute e frasi emozionali per addomesticarci e non farci notare che ogni sillaba è sapientemente costruita attorno a quel piccolo link che punta al solito carissimo e spesso inutile manuale a pagamento o servizio.


Conclusioni


Resto spesso sconcertato dall'ingenuità delle persone e mi fa rabbia constatare che chi avrebbe gli strumenti per aiutare gli altri, non fa altro che tentare di raggirarli e sfruttare le sue conoscenze per guadagnare. Possibile che debba sempre tutto girare attorno ai soldi?

Dobbiamo svegliarci! Non posso leggere commenti di decine di entusiasti che si complimentano per articoli che, analizzati attraverso i 5 punti che ho elencato, risultano palesemente confezionati per imbonirsi il pubblico e fare soldi online vendendo un prodotto.

Oggi spero di aver dato qualche strumento per guardare con occhi differenti ciò che troviamo quando facciamo delle domande a Google: dobbiamo sempre ricordare che nessuno lavora gratis e che la maggior parte di chi vive grazie ad internet è molto abile e ha conoscenze sopra la media, che vuole tenere nascoste perché, se svelate, rischiano di far cascare l'intero palcoscenico. Le informazioni che qui ho svelato sono proprio quelle che molti non vorrebbero venissero diffuse, ma penso che ormai lo abbiate capito, a me piace che tutti abbiano le medesime opportunità.

9 commenti:

  1. si è giusto, ma è un pò quello che fai pure tu!

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    1. La differenza, come ho cercato di spiegare, è nella reale utilità di quello che si scrive. Io non scrivo mai per fare brodo, scrivo solo cose che ritengo possano essere utili.

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    2. Chi truffa è truffatore ovunque e sempre.

      Il problema non è guadagnarci (se ti dò un consiglio che ti fa guadagnare a te lettore 100, perchè è sbagliato chiedertene 10?) ma come ha detto Francesco la serietà e la passione di chi scrive, e la qualità di ciò che viene scritto.

      I consigli di questo blog sono stati spesso utili (almeno per me), e sono ben felice di "pagarli" con qualche cliks ogni tanto!

      Ciao
      Ivano

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  2. Grazie Francesco!
    Ne sono piu' consapevole ora.
    Siamo letteralmente bombardati che non sappiamo piu' riconoscere il vero dal falso.
    Non mancare di ricordarci sempre di stare all'erta!

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  3. Sono d'accordo con te sul fatto che alcuni Blogger scrivano una serie di articoli scoprendo ogni volta l'acqua calda e senza effettivamente avere cognizione di causa dell'argomento.
    Nel mio piccolo anche io scrivo un Blog che tratta di informatica:
    IT-manager's Life
    Ci scrivo quando ho tempo e cerco di inserire informazioni "realmente utili" agli altri. Forse non sempre ci riesco ma almeno scrivo su argomenti che ho provato e testato sul campo, inserendo anche la dicitura "esperienza personale".
    un saluto
    ICTsolver

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  4. che in effetti internet sia diventata la terra dei furbi è vero, che vengano usati dei metodi molto discutibili è pure vero, ma è anche vero che da sempre è così. E' la vita, ci saranno sempre quelli che cercano di fregarti. Come Blogger posso dire che pure a me stanno molto antipatici questi sistemi ( poi ne hai elencati alcuni, non tutti) Ci sono ad esempio le notizie palesemente false, che su FB vengono condivise e condivise, notizie FALSE che fanno leva su sentimenti molto negativi come quelli del razzismo ( io dico che questo metodo é uno dei peggiori in assoluto perché istiga all'odio) , il metodo di 'continua a leggere però devi cliccare mi piace' che lo trovo solo in parte disonesto, potremmo definirlo come un Black Hat Seo, come si diceva un tempo........

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  5. PS: Se i commenti devono essere approvati, perché fai usare il caphtca agli utenti ( che è una cosa particolarmente odiosa?)

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  6. Il problema è che mi sono trovato a dover moderare centinaia di commenti spam generati automaticamente, e perdo molto tempo. Cm vedo di pensare ad una soluzione.

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  7. Ciao Francesco ! Senza voler far nomi (anche perché non ricordo nemmeno più il nome del blog in questione) vorrei raccontarti un piccolo fatto che mi è occorso credo un paio di anni fa. Stavo come il mio solito girovagando per la rete in cerca di articoli che mi potessero aiutare a risparmiare visto che il risparmio e "la scelta alternativa" sono diventati sostanzialmente parte integrante del mio stile di vita, bene, navigando navigando scovo un blog di una blogger (donna) dal titolo molto accativante (legato al risparmio), io mi dico: benissimo ora entro e vedo cosa c'è, succede che spulciando il blog mi rendo conto che lo stesso non forniva nessuna informazione realmente utile ed applicabile, anzi in un articolo precisamente l'autrice affermava (pur sentendosi la persona più sobria del mondo) di non riuscire a fare a meno del (e non cito la marca) robottino che pulisce il pavimento. Chiaro è che mi sia sentito, come da te poc'anzi citato, preso in giro e rispondendo, sempre senza offendere nessuno, all'autrice che non trovavo giusto che il titolo del blog fosse quasi completamente diverso da ciò che lei al proprio interno scriveva. Benissimo, ricevetti in quella situazione "una barca" di parole e venni attaccato anche dai lacchè della suddetta, io rendendomi conto della situazione assurda uscii. Rientrando in un tempo successivo (qualche giorno dopo) mi resi conto che la "nostra" simpatica blogger aveva fatto un articolo sul mio commento intitolandolo "incoerente" (parola che usai io dopo averla smascherata). Ora sicuramente ci sono stati sbagli da parte mia ma leggendo il tuo articolo non ho potuto fare a meno di ripensare a quella situazione spiacevole nella quale mi sono ritrovato, rendendomi così conto che realmente ci sono persone che si sentono dei piccoli signorotti feudali che trattano il proprio blog non come fonte di informazione per gli utenti ma come un castello nel quale fare il bello e il cattivo tempo e la cosa mette davvero molta tristezza.

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