Procrastinare: Individuarne le Cause per Smettere Oggi Stesso

Procrastinare: Individuarne le Cause per Smettere Oggi Stesso
come smettere di rimandare a domani
Fino a qualche tempo fa non conoscevo nemmeno il significato della parola procrastinare, troppo sofisticata e non proprio d'uso comune, eppure è il termine perfetto per descrivere lo stato di paralisi in cui molti di noi si ritrovano a vivere, rimandando continuamente gli impegni e non riuscendo mai a concludere nulla di buono.

In questo articolo scopriremo cosa ci sta succedendo, per quale motivo non riusciamo a realizzare i progetti e le idee che abbiamo in testa e cosa occorre fare per superare l'ostacolo della procrastinazione e cambiare la propria vita.



Perché rimandiamo sempre?


Se siamo delusi o demotivati perché ci rendiamo conto di essere procrastinatori seriali e di non riuscire mai a concludere un fico secco, ho una buona notizia da dare: “Rimandare continuamente gli impegni non dipende dall'essere o meno persone serie e mature, ma soltanto dalla mancanza di motivazione!”. Questo concetto è fondamentale per capire come trovare la forza di cambiare, perché spesso crediamo di essere degli inetti, pigri e incapaci, ma l'unica cosa che ci manca è semplicemente la motivazione ad alzare le chiappe dal divano e iniziare a fare ciò che dovremmo.

Si tratta di un concetto presto dimostrato, basti pensare al fatto che procrastiniamo ciò che non ci interessa o non ci piace, ma quelle attività che invece ci danno soddisfazione e ci divertono, le facciamo con costanza e dedizione, anche compiendo sforzi non indifferenti. Non ci alzeremmo mai alle 5 del mattino per andare a correre con fuori un freddo cane, ma se la prospettiva è prendere un aereo che ci porterà in vacanza, allora programmiamo la sveglia senza pensarci due volte.

Ecco quindi l'importanza di cominciare questo viaggio volto a smettere di procrastinare, facendosi due semplici domande sulle azioni che rimandiamo continuamente:

  • L'azione che dovrei compiere rispecchia le mie ambizioni e i miei desideri?
  • Questi obiettivi mi interessano veramente?

Leggi anche: Realizzare un Progetto per Cambiare Vita

Come sempre, se impariamo a porci le domande giuste, riusciamo a capire il perché dei nostri comportamenti. Diamo infatti per scontato di essere sempre mossi dalla nostra stessa volontà, ma non è così, più spesso di quello che immaginiamo facciamo le cose senza un vero motivo, magari perché crediamo che sia la cosa giusta da fare, perché “è così che si deve fare” o è quello che fanno tutti, ma fare quello che veramente ci interessa è ben diverso. Studiare è un esempio lampante: tutti studiano perché è ciò che ci hanno detto di fare per avere un futuro migliore, ma a molti non piace farlo, e non fanno altro che procrastinare il più possibile.

Compreso il perché del nostro continuo procrastinare, abbiamo di fronte a noi due possibilità: 

  1. Cambiare totalmente obiettivi perché ci siamo resi conto che quello che credevamo importante per noi, non lo è veramente.
  2. Trovare un modo per fare anche quello che non ci piace, perché ne riconosciamo l'importanza per il nostro futuro.


Nella prima ipotesi non avremo alcun bisogno di capire come smettere di rimandare gli impegni, perché i nostri nuovi obiettivi non saranno per niente degli impegni, ma dei piaceri. Nella seconda invece avremo bisogno di comprendere quali sono le tecniche per vincere la procrastinazione e riuscire anche in ciò che riteniamo poco interessante; ed è su quest'ultimo scenario che ci concentreremo, perché nella vita siamo chiamati ad assolvere numerosi compiti che eviteremmo volentieri, ma che purtroppo non possiamo "schivare" perché necessari.


Come vincere la procrastinazione


Non c'è sensazione più opprimente della consapevolezza di non aver fatto il proprio dovere; rimandare continuamente un impegno ci proietta in uno stato di ansia perenne nella quale non riusciamo ad essere completamente sereni perché non facciamo altro che pensare a ciò che dovremmo fare, senza riuscire a rilassarci completamente.

La soluzione è adempiere il più velocemente ed efficacemente possibile ai nostri doveri; per farlo bastano 3 semplici tecniche che cambieranno completamente la nostra vita e ci permetteranno di liberarci definitivamente dal fardello della procrastinazione.




Non iniziare altre attività


La prima tecnica è la più importante in assoluto e sfrutta un principio semplicissimo che è quello di non avere altra scelta che fare ciò che vorremmo procrastinare. Ad esempio, se siamo seduti davanti al PC e invece di scrivere la tesina di storia stiamo per aprire Facebook e trascorrere la prossima ora a cazzeggiare in modo inconcludente, fermiamoci, togliamo le mani dalla tastiera e non facciamo nulla. Se riusciamo a “non iniziare” a fare qualcosa di diverso dal compito che abbiamo in programma, non sostituiremo la nostra azione con un'altra, rimanendo concentrati sui doveri che ci attendono. Nel nostro esempio non possiamo leggere la posta, fumare una sigaretta, bere un bicchiere d'acqua, telefonare a qualcuno ecc. possiamo solo restare fermi davanti al PC.

Questo stratagemma si basa sul principio per cui il cervello umano si sente giustificato a non fare il proprio dovere se ha altro da fare, non importa se questo “altro” sono attività inconcludenti, basta che esista un “sostituto d'azione” e la procrastinazione diventa inconsciamente giustificata. Se evitiamo di fare qualsiasi cosa, inganneremo il nostro cervello e saremo obbligati ad iniziare ciò che invece rimanderemo volentieri.

Superare la paura


Anche se non ce ne rendiamo conto spesso procrastiniamo perché abbiamo paura di affrontare una particolare scelta, di non essere all'altezza o di dare vita a situazioni spiacevoli. Le paure più grandi sono quelle che ci portano a doverci assumere delle responsabilità che siamo consci cambieranno la nostra attuale situazione di finta stabilità, obbligandoci a metterci in gioco e cambiare vita.

Ad esempio, affrontare un esame universitario o la prova di maturità è una sfida che ci mette a nudo, fa emergere la nostra reale preparazione, ci obbliga a vincere il timore di parlare in pubblico, di relazionarci con persone più competenti di noi e a fare i conti con il nostro livello di serietà e preparazione. Molto spesso è proprio il timore di dover affrontare una prova così importante a spingerci a procrastinare e rimandare continuamente le sessioni di studio.

In questo caso la soluzione più efficace è obbligarci ad affrontare questa sfida, cioè imboccare la strada del non ritorno, dicendo a tutti quello che stiamo per (o vorremmo) fare. Ho usato questo stratagemma quando ho scelto di smettere di lavorare, sapevo sarebbe stata una sfida difficile e che correvo il rischio di rinunciare per paura, così ho deciso di aprire un blog e dirlo al mondo, in modo tale che tutti siano testimoni della mia decisione, obbligandomi a lavorare ogni giorno per avere successo nel progetto.

Proiettarsi nel futuro


Il terzo stratagemma per smettere di procrastinare è semplicemente “Iniziare”. Il tipico esempio è quando abbiamo una montagna di cose da stirare e siamo demotivati dall'ingente mole di lavoro che ci attende. Ecco che in questo contesto cadiamo immediatamente nelle due trappole appena elencate, cioè facciamo qualcos'altro (ad esempio accendiamo la TV) e veniamo frenati dalla paura di dover far qualcosa di troppo impegnativo.

Perfetto, evitiamo di accendere la televisione e superiamo l'ansia da prestazione semplicemente iniziando, ora, subito, senza indugiare oltre, senza addurre scuse o mentire a noi stessi dicendo che non è essenziale farlo adesso, che è più saggio rimandare. Balle! Il momento giusto per iniziare è sempre “adesso”, domani sarà il momento perfetto per fare qualcos'altro.

Per riuscire a fare il primo passo concentriamoci un istante sul senso di soddisfazione che proveremo una volta portato a termine il compito, sulla spensieratezza che ci pervaderà quando, fatto il nostro dovere, potremo finalmente rilassarci, con la mente sgombra dalle preoccupazioni e libera dall'angoscia di aver procrastinato per l'ennesima volta. Non c'è niente di più appagante che godersi momenti di puro ozio dopo uno sforzo intenso, compiacendosi di essere riusciti a superare i propri limiti (mentali e fisici) e di non aver ceduto alla tentazione di procrastinare.

E' proprio questa l'energia che ci serve, è gratis, risiede tutta nella nostra mente e possiamo attingervi ogni qualvolta ne abbiamo bisogno, semplicemente ricordando che il piacere di rilassarsi è molto più forte se abbiamo la coscienza pulita.


Conclusioni


La procrastinazione è un male che affligge l'intera società moderna e nasce dallo stile di vita che questa ci impone. Siamo circondati da tantissimi elementi di distrazione che distolgono la nostra attenzione da ciò che è veramente importante fare, viviamo nella paura di fare un passo fuori dal gregge, perché non abbiamo più il controllo sulle nostre vite e abbiamo perso fiducia nelle nostre capacità. Infine siamo talmente abituati ad avere tutto e subito (si pensi a chi acquista a rate, persino le vacanze!) che abbiamo perso il gusto dell'attesa e di raggiungere un traguardo attraverso l'impegno e l'applicazione.

E' il mondo in cui viviamo che ci spinge a procrastinare, ma abbiamo tutti gli strumenti per rovesciare questo triste destino e smettere di essere incapaci di prendere la vita per il collo e dargli la direzione che vogliamo. Per farlo basta imparare a porsi le domande giuste e seguire le 3 tecniche che oggi ho voluto condividere. 

6 commenti:

  1. Ciao bell'articolo
    hai centrato il nocciolo dicendo come la mancanza di motivazione ti impedisce in qualche modo di darti la giusta carica a fare cio che devi fare,ma è pur vero che a volte anche con le giuste motivazioni la mancanza
    di gratifiche tangibili nel medio periodo di impediscono di vedere queste motivazioni come reali ,in pratica
    anche con certa razionalità dicendo a te stesso poi tutto cambiera o simili devi avere qualcosa che spinga a vederle tali.
    discorso a parte per la paura li e come avere una motivazione al contrario cio una demotivazione o meglio una motivazione a non fare per evitare tante situazioni.
    Le cose sono molte complesse e non sempre e cosi semplice.....

    RispondiElimina
  2. Ciao Francesco, mi è piaciuto tanto questo post da volerlo condividere.
    Posso citarlo nel mio blog?
    Purtroppo è da qualche anno che sono una procrastinatrice incallita, e mi sono resa conto di aver vissuto spesso d'inerzia e abitudini. Poi finalmente ho mollato la facoltà che odiavo (ehehe magari non è stata una bella cosa) e ora mi ritrovo in una situazione di spaesamento e con il cuore in gola come quando ci si sta per tuffare in acqua. La "libertà" fa paura e non ha gli stessi colori di come quando la si pensa dall'altra parte.
    Complimenti per il tuo blog, in bocca al lupo per i tuoi sogni e buon "lavoro" !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certamente puoi citare quello che vuoi, ciò che scrivo è liberamente condivisibile perchè ha il solo scopo di aiutare gli altri, basta citare la fonte con un link e non ci sono problemi :D

      Hai ragione, la libertà fa paura, però vuoi mettere rispetto alla piattezza di una vita sempre uguale! Che adrenalina e che energia che ti da essere libera! Dai non mollare, se hai la forza di non mollare mai ce la fai di sicuro!

      Buona fortuna per tutto!

      Elimina
    2. sei fortissimo francesco, é la prima volta che leggo il tuo articolo e sto imparando tante cose con le informazioni che dai, grazie;


      Elimina

Sono molto felice che tu abbia deciso di lasciare un commento, la tua opinione è molto interessante per me, tuttavia prima di commentare tieni presente le seguenti informazioni:

1. Prima di fare una domanda usa il form di ricerca in alto a destra e leggi la sezione Contatti, dove ci sono le risposte alle domande più frequenti.
2. Vengono accettati solo commenti utili, interessanti e ricchi di contenuto.
3. Non linkare il tuo sito o servizio per farti pubblicità, non servirebbe, i link sono tutti no_follow e comunque il commento non verrebbe pubblicato.
3. Se il commento è offensivo (anche in modo sottile e indiretto) non verrà pubblicato.