 |
Prepararsi adeguatamente ad essere disoccupati |
Il sistema ha fallito. Nonostante si senta continuamente parlare di ripresa economica, i dati ISTAT non mentono, il tasso di disoccupazione è in continua crescita e la situazione rimarrà drammatica ancora per moltissimo tempo. Le cose non stanno per nulla migliorando e i fortunati che oggi hanno un lavoro, dovrebbero prepararsi fin da subito alla concreta possibilità di perderlo improvvisamente, esattamente com'è già successo a decine di migliaia d'italiani.
In quest'articolo cercheremo di capire insieme quale strategia adottare per prepararsi concretamente alla perdita del lavoro, una realtà che non dobbiamo permettere ci colga impreparati; con i giusti accorgimenti possiamo superare indenni la disoccupazione, continuando a vivere serenamente.
Cosa succederà nei prossimi anni
 |
L'aumento della disoccupazione in Italia |
Nella storia dell'economia moderna, è la prima volta che ci troviamo ad affrontare una crisi distribuita su così larga scala,
nessuno sa cosa succederà e quanto durerà e, anche se molti politici ed economisti ostentano sicurezza, la realtà dei fatti è che siamo in un mare di guai. E' l'intero sistema a fare acqua da tutte le parti e, per quanti sforzi verranno fatti, ne usciremo sicuramente più poveri e privi di diritti.
Con tutta probabilità il
Tasso di Disoccupazione continuerà ad aumentare, lentamente, ma inesorabilmente e nei prossimi anni ci ritroveremo con una marea di
giovani senza lavoro e anziani costretti a restare incollati alla poltrona fino ad età prima impensabili.
Anche un primate capirebbe che questa configurazione può solo portare ad altri problemi; in un Paese di vecchi, meno efficienti e brillanti delle giovani leve, l'economia non potrà che rallentare.
Vuoi mettere la forza lavorativa di 100 giovani, a confronto con quella di 100 ultra-sessantenni? Purtroppo questi ultimi, andando in pensione più tardi, non libereranno i
pochi posti di lavoro rimasti, obbligando i giovani ad arrangiarsi. Qualcuno s'inventerà un lavoro, qualcun altro andrà a vivere all'estero, altri saranno costretti a restare in casa dei propri genitori fino ad età avanzata, rallentando la crescita perché economicamente impossibilitati a costruire e mantenere un proprio nucleo famigliare.
Tutto rimarrà paralizzato, le persone saranno sempre più povere e il potere d'acquisto scenderà ulteriormente. Accadrà quindi che si verificheranno ulteriori perdite di lavoro, la disoccupazione raggiungerà livelli ancora più elevati e, solamente chi si sarà adeguatamente preparato, riuscirà a sopravvivere.
Credete che stia dipingendo un quadro troppo drammatico? Diamo uno sguardo all'attuale situazione economica del mondo:
 |
La drammatica situazione di recessione del mondo intero |
Tutto quello che è rosso è in recessione, tutto quello che è blu è in crescita, un quadro piuttosto drammatico che, a mio avviso, dimostra come sia l'intero sistema economico ad essere sbagliato.
Chi, tra quei quattro grassi e ottusi mangiasoldi dei nostri politici vi sembra abbia la minima capacità di risollevare le sorti del nostro Paese? Io vedo solo arroganza e inutili chiacchiere nei talk show, pinguini incravattati che nascondo i peggiori segreti, che sguazzano nell'oro e se ne fregano dell'operaio che deve mantenere tre figli con 900 euro al mese. Anzi, giocano con la sua ignoranza, incentivando la diffusione del gioco d'azzardo, così da depredarlo ulteriormente dei propri averi.
Non possiamo fidarci di loro, tutto quello che abbiamo, sono le nostre capacità e la nostra intelligenza, la forza di andare avanti giorno dopo giorno, e di ignorarli, lasciarli soli, privi delle nostre attenzioni e del nostro voto. Nulla lascia presagire che le cose possano migliorare, pertanto sarebbe poco saggio continuare a vivere come abbiamo fatto fino ad oggi, convinti che torneremo a stare meglio, che ci sarà nuovamente lavoro per tutti; questo non accadrà, prima ne diveniamo consapevoli, prima capiremo che è necessario cambiare mentalità e agire in modo differente.
La regola che tutti ignoriamo
Cosa c'è di male nel lavorare, fare carriera, ricoprire una posizione importate e guadagnare di più? Nella mente delle persone questo è il percorso “normale” a cui aspirare, l'ovvia evoluzione in un equo sistema premiante. Si tratta tuttavia del modo meno furbo e flessibile di incanalare le proprie energie e, al contempo, mettersi al riparo dagli imprevisti futuri. Facciamo un esempio:
Immaginiamo una persona che, impegnandosi più degli altri, sacrificando molte ore della propria giornata e svariati week-end, compia una discreta carriera lavorativa, arrivando a ricoprire ruoli di una certa importanza; questa persona sarà certamente stimata e guadagnerà (giustamente) anche più degli altri, ma per quanto possa essere brillante, non sta compiendo la scelta più saggia. Dedicando molto tempo al lavoro, trascurerà le proprie passioni e la propria famiglia, con tutta probabilità sarà un padre o una madre assente, costretto a restare lontano da casa non solo per l'intera giornata, ma spesso per intere settimane.
Quello che accadrà quindi, è il formarsi di un individuo che concentra la maggior parte delle proprie energie in un'unica attività.
La crisi ha dimostrato che, chiunque, indipendentemente dal prestigio lavorativo, può perdere il lavoro da un giorno all'altro; se questo accadesse, cosa ne sarebbe di questa persona? Tutto il suo mondo svanirebbe in un istante: da manager affermato (ma solo nell'ambiente di lavoro) ritornerebbe immediatamente ad essere Mr.Nessuno, perdendo tutto in un colpo solo: soldi, carriera, stima, vantaggi e prestigio. Dall'oggi al domani gli verrebbe sottratta l'unica fonte di guadagno su cui ha investito le proprie energie, ma anche quello che possiamo definire “il suo mondo”, dove era apprezzato, e al quale si dedicava con tutto se stesso.
La sua scelta di vita non è stata particolarmente furba, perché ha ignorato una delle regole fondamentali dell'economia moderna:
la diversificazione! Se, invece di dedicare tutto se stesso ad un'unica attività, avesse diversificato il proprio impegno, costruendo altre fonti di guadagno e coltivando rapporti sociali allargati (non solo nell'ambiente di lavoro), la perdita dell'impiego non sarebbe risultata drammatica, ma solo il normale andamento negativo di una delle sue fonti di guadagno. Come dicevo, questo principio è in tutto e per tutto identico alle
Regole Base d'Investimento, dove si suddivide il capitale in più parti, e lo si investe in diversi modi, consapevoli fin dal principio che una o più opzioni andranno inevitabilmente male.
Come cambiare tutto questo
La persona che ha scelto di condurre una vita nella quale dare spazio alle proprie aspirazioni, lasciando che il lavoro gli rovini solo parte della giornata, avrà negli anni, imparato moltissimo, coltivato le proprie passioni, stretto legami forti con famiglia e amici, aprendosi ad infinite vie d'uscita, proprio perché ha attentamente evitato di fossilizzarsi su un'unica strada. Non sarà mono-competenza come la maggior parte delle persone, difficilmente ricollocabile qualora perdesse il lavoro; il tempo e la passione dedicati ad altre attività si riveleranno preziose competenze per re-inventarsi, trovare fonti di guadagno alternative al lavoro, evitando che la disoccupazione gli rovini la vita.
Avendo volontariamente mantenuto un basso profilo lavorativo, si saprà adattare ad ogni nuovo impiego, anche poco prestigioso e appagante, perché ha saputo rilegare il lavoro a mero mezzo di sussistenza, non ambiente in cui affermarsi e realizzarsi. Un manager difficilmente accetterà un ruolo inferiore al suo attuale incarico e, se ne fosse costretto, vivrebbe in un perenne stato d'infelicità.
Chi intuisce che impiegare tutte le proprie energie in qualcosa sul quale non si ha diretto controllo (il lavoro) realizza immediatamente che questo deve essere considerato solo come una delle opzioni di possibile guadagno; puntare tutto sul lavoro porterebbe si a entrate più interessanti nel tempo, ma allo stesso tempo ci esporrebbe al rischio di perdere tutto in un colpo solo, esattamente come accadrebbe ad un giocatore d'azzardo, che decidesse di sfidare la sorte, puntando tutto quello che ha sul rosso o sul nero.
Quello che va fatto è quindi un'attenta analisi della propria situazione; cosa siamo realmente capaci di fare oltre il nostro lavoro, e come potremmo sostituirlo se le cose si mettessero male? Cosa stiamo facendo per prepararci al peggio? In questo senso è molto importante incominciare a dedicare solo il giusto tempo all'attività lavorativa, sfruttando il restante per incominciare a costruire una o più fonti di guadagno parallelo. Non è necessario guadagnare cifre elevate, quello che conta è iniziare a costruire qualcosa, una base su cui lavorare, alla qual dedicheremo più tempo ed energie, quando perderemo il lavoro.
Un esempio
Se oggi perdessi il lavoro, la mia vita non cambierebbe di una virgola; ho passato gli ultimi 4 anni a costruirmi due fonti di reddito alternative (un piccolo studio di registrazione e questo blog), e nei prossimi tre diversificherò ulteriormente
Acquistando un Piccolo appartamento alle Isole Canarie (da affittare), dove i prezzi stanno ancora scendendo e si possono fare buoni affari con meno di 50.000 euro. D'altronde,
Risparmiando 10.000 euro l'Anno, non è difficile accumulare cifre simili.
Anche se queste attività andassero male, avrei imparato così tanto, che potrei
re-inventarmi in decine di diversi modi. Pubblicando lunghi articoli per questo blog, ho imparato l'arte dello scrivere, tanto che ho ricevuto più di una proposta editoriale per la pubblicazioni di libri, ho capito cosa fare perché un sito compaia primo sui motori di ricerca, quindi potrei tentare la carriera del consulente SEO, ho imparato come si registra la musica in modo professionale, quindi potrei tenere corsi in merito. Ho dedicato tempo allo studio della chitarra e di altri strumenti musicali, tanto che oggi potrei impartire lezioni. Ho fatto così tanti lavori per la costruzione della mia casa, che potrei fare l'imbianchino, il carton-gessista, il muratore e perché no, anche il contadino, visto che coltivo l'orto ormai da diversi anni. Tutto questo non perché io sia una persona speciale, o con capacità fuori dalla norma, ma solo perché alcuni anni fa non mi sono fossilizzato sulla sola attività lavorativa, ma ho
diversificato.
La crisi è normale parte del sistema, non è un'eccezione alla regola, fa parte del gioco, è attesa, data per scontata, arriverà certamente, rovinerà le vite delle persone, cambierà tutto e poi, toccato il fondo, si tornerà a crescere, ma non sarà una vera crescita, sarà solo un ritorno alla situazione pre-crisi, un livello di ricchezza oltre il quale si attende una nuova crisi. Questo è il ciclo dei mercati, chi comanda lo sa, siamo noi poveri cristi che crediamo alle balle della crescita infinita. Loro sfruttano la nostra ignoranza per farci credere che il lavoro produce benessere e crescita, che non c'è limite a questo continuo progredire, e che più lavoreremo più prospereremo, ma non è così.
Diversificando, cioè lasciando che siano gli altri a morire di lavoro e impiegando in modo più intelligente il nostro tempo, saremo pronti ad affrontare la crisi, il licenziamento o qualunque altro evento che potrebbe minare la nostra stabilità economica.
Conclusioni
A partire da domani mattina, incominciamo a pianificare il nostro futuro in modo diverso. Ora che siamo consci del fatto che un solo ingresso in denaro può mettere a repentaglio la nostra intera vita, incominciamo a lavorare meno e a coltivare quelle passioni che possono, col tempo, rivelarsi una fonte di guadagno alternativo. Incominceremo a mettere in discussione molti dei dettami della società moderna, come il fatto che puntare alla carriera lavorativa sia una scelta vincente, che ricoprire un ruolo importante significhi automaticamente avere maggior stabilità economica e che chi ci comanda sia più furbo ed intelligente di noi.
Bisogna diffidare di quello che pensano tutti, delle cose ovvie e scontate, è molto probabile che dietro al pensiero dominante, quello che nessuno osa mettere in discussione, quello che se lo critichi diventi impopolare, un reietto, si nascondano le peggiori manipolazioni sociali. Possiamo essere migliori di tutto questo.
il Canada in recessione??!!
RispondiEliminaSi a 50 mila euro compri un'appartamento alle canarie ma fuori zona turistica,quindi con poche opportunità d'affitto ....
RispondiEliminaIn realtà, seguendo il mercato immobiliare delle Canarie da anni, ho visto passare più di una volta occasioni di appartamenti in zone centralissime a quel prezzo, occorre aspettare solo l'occasione giusta. Inoltre tieni presente che i prezzi sono in discesa da un po, e scenderanno ancor nei prossimi 2 o 3 anni.
EliminaCiao e complimenti per il blog, Volevo chiederti ma a con questo blog da dove arrivano i tuoi guadagni? Non vendi servizi o infoprodotti, hai solo adwords o sbaglio?
EliminaSi, solo adSense e poi vendo gli spazi pubblicitari direttamente gli inserzionisti, ma molto poco.
EliminaSolo una precisazione : quando dici "Tutto quello che è rosso è in recessione" non è vero.
RispondiEliminaCi sono 3 gradi di rossi che rappresentano un rallentamento della crescita che NON equivale a recessione (decrescita), ma solamente a una crescita minore rispetto agli anni precedenti.
Questo per non rendere ancora più catastrofico il brutto periodo economico attuale ;)
Grazie della precisazione, credevo si capisse che non è tutto rosso e che alcune parti sono rosa :) sotto c'è la legenda!
EliminaTrovo l'articolo interessante ma la cartina è fuorviante, ma da dove l'hai presa? La Cina cresce del 7,5% l'anno, è in rallentamento solo rispetto a prima quando cresceva del 10%. Gli Stati Uniti è stato annunciato che in questo trimestre cresceranno del 2,8%. Insomma non è vero che tutto il mondo è in recessione, anche se condivido lo spirito del post.
RispondiEliminaSi si infatti la cina ad esempio è in rosa, eh con quelle sfumature non si capisce bene, forse dovrei cambiare la frase! Cmq c'è la legenda sui colori, grazie della precisazione!
Eliminacaro Francesco, complimenti, ti seguo con piacere (credo quasi dall'inizio del tuo blog) e man mano ho apprezzato la tua maggior sicurezza. Bene, del resto è normale. Il tuo percorso sembra il mio, abbastanza sovrapponibile, l'unica differenza può essere l'età: 60 anni io (ma per mia fortuna ne sento e dimostro almeno 10 di meno-anche per i miei medici) e tu poco più di 30/35 (uguale o poco più di mia figlia). Per il resto che dire? Sono pienamente d'accordo su tutto, anche se tali atteggiamenti mentali derivano da positivi influssi e situazioni favorevoli della famiglia d'origine. Anch'io amo "diversificare", tra l'altro essendo nel mio DNA un "Cirillo curioso" la cosa mi viene piuttosto facile (e quindi direi bene). Anch'io nasco musicista, girovagando per l'Italia (anni fine 60/70), poi divento "serio" ed entro e "cresco" nel mondo tecnico, faccio tutto il percorso spesso sobbarcandomi le "rogne" e le problematiche delle altrui incompetenze. La mia curiosità, il mio spirito di sacrificio mi impone di studiare (di tutto, anche per curiosità), in breve divento "specialista di prodotto" (l'errore dato dalla pigrizia dei miei ex colleghi del tempo) quindi, direttore tecnico, direttore commerciale, amministratore delegato (entrato come semplice tecnico "volgaris", sia pure "istruito"). Quindi da circa 30 anni ho una mia società di ingegneria (il mio settore specifico), facciamo cose all'avanguardia tecnologica (per banche e stato), ho investito da molti anni nell'immobiliare (centri direzionali), come te ho studiato PNL, psicologia, filosofia, parapsicologia (no tarocchi da mago-maghella), fisica quantistica l'ho fatta ad ingegneria (da studente). Da un paio di anni sto pianificando e progettando delle idee progettuali alle Canarie (concordo con quanto da te detto in altri post), mi diverto a lavorare (per il mio cervello- visto che pesa un po'-usiamolo), comunque guardo e mi occupo di altri campi, non ho la Ferrari, né affini, mai stato a Cortina a sciare e non ho "la erre moscia", progetto case (anche) ma ne ho modificato e ricostruito tante. Come te sono un bravo muratore (credo altamente rifinito, essere ingegneri da tanto aiuta), idraulico, sono bravo con il cartongesso, ovviamente tutto ciò che è elettrico, elettronico, domotica. Ho avuto 20 dipendenti in azienda, ma fatico a "reggere" i muratori di oggi: " ...a dottò, ma lei che pretende? Nun se 'po 'ffa quello che chiede..." questo è il ritornello solito, capisco che sono spesso un rompi....., però al 99% poi la cosa " se 'po' fà", solo che me la faccio da me! (tanti ingegneri o architetti che non amano sporcarsi e muovere le mani - perchè non è chic né etico, sono peggio dei muratori anzidetto). Come te amo scrivere (e si vede) e sono anche un giornalista pubblicista (anzi ex, perchè non scrivo più - o quasi). Come te risparmio (non sono tirchio-credo-non amo sprecare le cose stupidamente e senza uno scopo). Ti seguo per piacevole curiosità. Complimenti di nuovo ed auguri. Mi fa piacere, può essere che la tua generazione, alla fine, potrà essere meglio della nostra (visto i casini fatti) Lino
RispondiEliminaQuante info Lino, che piacere leggerti e che bella storia! Spesso non mi rendo conto di essere letto da così tante persone, da chi ha il doppio dei miei anno e ne sa sicuramente più di me su tantissimi argomenti. Mi viene l'ansia da prestazione e devo stare attento ad ogni parola e informazione, perchè come tutti sbaglio (e spesso) e ho paura di deludere, perdere di credibilità e scrivere cavolate (già successo in passato tra l'altro).
EliminaGrazie per la tua testimonianza, e buona vita!
Ciao Lino e ciao Francesco. Quanto avete ragione! Rimpiango, anzi mi dispiace, solo di non aver fatto mia questa filosofia qualche anno fa; mi sarei risparmiata un bel numero di delusioni ed amarezze. ma, come si dice da noi, "se po fa'". Buona giornata. Ele
Eliminacaro Francesco, consentimi alcune considerazioni "personali" (ovviamente), sulle Canarie, che anch'io "studio" assiduamente da un paio di anni: 1) Vero i prezzi sono scesi ed un po' (poco) potranno scendere. Le banche hanno riassorbito le case (tutte loro, perchè non pagate) e le hanno affidate per semplicità ad agenzie (che se le sono accaparrate-a vario titolo - anche in Spagna-ovviamente) In alcuni casi (i più ostici e difficili) si vendono case ( supposte tali, magari) a - 70 o 80% dal prezzo iniziale. 2) Vero, alle Canarie ci sono anche ottimi affari (che durano poco), anche in zone turistiche o molto turistiche 3) Personalmente non credo in ulteriori grandi crolli di prezzi, certo molti prezzi canari devono riallinearsi, ma non oltre. 4) Certi grandi affari si fanno non sulla costa, o 1° linea mare, ma all'interno, molte sono case nuove di gente che non puo' più pagare e la svende (svende) prima di perderla, oppure di persone non del luogo che dall'estero vogliono recuperare in qualche modo (sono molto, molto motivati) 5) Occhio ai "luccichii" dei residence sulla spiaggia. Questi complessi spesso sono deserti o quasi: può essere un problema per le spese e situazioni condominiali (servizi, piscina comune, guardiania, tasse varie, anche pregresse, decadenza del complesso, ecc.). L'unica (per complessi semi-abbandonati e non troppo grandi) sarebbe costituirsi in "gruppo" e formulare un'unica offerta per acquisto "collettivo", ovviamente con progetto strategico da business plan, ben chiaro. In molti casi sono compresi anche spazi "commerciali" o similari che possono essere riutilizzati con apposite "strategie", competenze e.....purtroppo anche denari. Però le banche (a fronte di opportune garanzie e serietà progettuali) sono ben disposte a finanziare per circa l'80%, in alcuni casi anche il 100%, con tassi migliori che da noi. Un saluto Lino
RispondiEliminaCerto che un residence ben gestito e magari con strutture (bungalows, pisos... ) ristrutturati con il buon gusto estetico italiano non guasterebbero. Ad oggi il 90% son tutti uguali, decadenti e scomodi. Be' se parte un progetto fatemi sapere intanto mi accontento di comprare qualcosa in una buona posizione turistica, ristrutturarlo a mio gusto e affittarlo. Come dice Francesco è utile diversificare le entrate. Ciao
Eliminaanch'io sarei interessato, a spanne, di che cifre e/o quante persone sarebbero necessarie?
Eliminasaluti
Ciao, anche io sarei interessato :) potremmo creare un gruppo su fb? o riunirci in qualche modo?
EliminaCiao
Ciao Francesco, io sono un giovane ragazzo di 19 anni, ti ringrazio per questi articoli che continui a scrivere, mi sono di molto aiuto. Continuerò a seguirti da vicino. Un saluto e grazie mille ancora.
RispondiEliminaPs: se vuoi fare un salto sul mio piccolo blog appena creato mi farebbe piacere http://avventuradiungiovane.blogspot.it/
Buona giornata, un abbraccio
Ciao Francesco!! Dopo tanto tempo che non commento,con un post cosi non potevo non lasciarti "due righe". A parte la precisazione delle sfumature del rosso che non ritengo poi cosi importanti, condivido invece IL SUCCO del discoro. Considero sfumature perchè personalmente (In questo forse sono un po più drastico di te) il quadro generale mondiale è destinato a peggiorare perchè proprio è il modello di sviluppo attuale che prima o poi andrà in crash.
RispondiElimina1° Perchè niente in natura cresce all'infinito,e ammesso e non concesso che l'attuale modello si chiama CAPITALISMO,quest'ultimo non prevede decrescita quindi se ne dovrà seguire un'altro che magari preveda la famosa SOSTENIBILITA'.
2° Per la prima volta nella storia dell'uomo quest'ultimo si trova costretto ad affrontare diversi e pericolosi problemi. 1-Crisi demografica (Siamo in 7 miliardi.Solo 100 anni fà eravamo 6 volte meno.Mai nella storia dell'uomo in cosi poco tempo la popolazione è sestuplicata) 2-Crisi energetica (Allo stato attuale delle cose per il momento non c'è fonte che possa sostituire il petrolio completamente,si DEVE però cominciare!) 3- Crisi ambientale (Qui non c'è poi cosi tanto da spiegare,stiamo distruggendo,inquinando e depredando tutto !! Ci sono isole di plastica di km quadrati sparse per gli oceani) e SOLO PER ULTIMA perchè ritengo forse la meno importante metto la 4° Crisi Economica Perchè proprio come hai spiegato te queste crisi sono cicliche. Vanno e vengono!
Per le prime tre pensateci voi.
Ciao Francesco!! Vi lascio con una nota. Un libro che ho letto, scritto da un Biologo e Fisiologo Americano (Jared Diamond) "Collasso" Come le società scelgono di morire o vivere.
Un pò pesantino ma sicuramente non privo di contenuti e informazioni.
Gentile Francesco,
RispondiEliminaseguo il tuo blog dal 2012, ho letto tutti i post che hai pubblicato e prima di tutto ti faccio molti complimenti per i tuoi progressi e per gli articoli che scrivi.
Purtroppo io rappresento il tuo esatto opposto e cioè una persona che, nonostante il risparmio, l’autoproduzione, ecc non è riuscita a risparmiare.
Io abito a Milano, città costosissima, e invano ho tentato in questi ultimi 3 anni di mettere da parte qualcosa ma ho un lavoro che mi impegna dalle 8 alle 19, tornata a casa devo occuparmi delle pulizie, bucato, cena e riesco ad avere solo un’oretta libera per rilassarmi per poi cadere stravolta a letto; il fine settimana sono dal mio uomo e sono gli unici due giorni di completo relax che posso permettermi.
Ho provato ad auto-produrre il più possibile ma:
- il piccolo orto sul balcone non avevo sempre tempo di seguirlo e raccoglievo pochissimo anche per via dell’esiguo spazio a disposizione, la spesa dovevo farla comunque;
- ho preso parte a vari GAS che regolarmente sono stati abbandonati dai membri per mancanza di tempo e voglia;
- auto-produrre in generale richiede tempo, cosa che non ho praticamente mai avuto;
- ho un compagno che ama uscire il fine settimana anche con alcuni amici e non posso imporgli di non uscire per risparmiare;
- ho provato a tramutare l’unica attività che so fare (uncinetto) in un lavoro, ho aperto due anni fa un negozio online ma in 2 anni ho fatto 3 vendite e ho dovuto chiuderlo (aprirlo realmente manco a parlarne per mancanza di soldi);
- non posso risparmiare sulle bollette, vivo in condominio e per quanto stia attenta le spese sono parecchie e anche luce e gas sono salati;
- non ho l’auto ma nei mesi freddi non posso prendere la bici quindi sono costretta ad usare i mezzi pubblici che costano parecchio;
- ho provato ad utilizzare alcuni gruppi di baratto ma sono incappata un paio di volte in persone poco oneste e ho lasciato perdere.
Insomma purtroppo nonostante il mio grande impegno e l’applicazione dei tuoi consigli non ho risolto nulla, sono sempre più convinta che i (giusti) consigli che elargisci valgano solo per chi vive in paesini fuori città, nelle campagne o in luoghi dove la vita costa molto meno e la gente è disposta ad aiutarsi di più.
Ciao,
RispondiEliminami piacerebbe sapere a quale anno fa riferimento la cartina delle recessioni e dove l'hai trovata!
Lucio