Come Risparmiare Usando i Pannolini Lavabili

Come Risparmiare Usando i Pannolini Lavabili
Risparmio reale nell'usare pannolini lavabili
Quando nasce un figlio, una delle spese più importanti da affrontare è l’acquisto dei pannolini. L’alternativa ai classici usa e getta è quella rappresentata dai pannolini lavabili, involucri di stoffa che possono essere lavati in lavatrice e quindi riutilizzati un numero molto elevato di volte.

Spesso si è restii nell'acquistarli, sia per un costo iniziale elevato, che per la scarsa praticità nel dover fare numerose lavatrici; in quest’articolo capiremo esattamente cosa comporta scegliere i pannolini lavabili e quanti soldi si risparmiano veramente, al fine di capire se conviene dal punto di vista economico o se il reale vantaggio è solamente quello ecologico.



Quanti pannolini lavabili servono per un bambino


Prima di stabilire quali siano i migliori modelli di pannolini lavabili oggi in commerci e quali conviene acquistare, valutiamo il numero di pannolini lavabili che servono per ogni figlio. Nei primi tre anni d’età un bambino necessita di essere cambiato numerose volte al giorno, nei primi mesi bisogna mettere in preventivo 10 cambi giornalieri, che poi vanno diminuendo fino a circa 5 al giorno.  Nella più rosea delle ipotesi (il caso di mia figlia, ed esempio) alla soglia dei 2 anni un bambino può già aver preso l’abitudine di fare pipì sul vasino, permettendoci di liberarci di quest’onere. Mediamente però questo accade a circa 3 anni d’età.

Solitamente, una confezione di pannolini lavabili di media fascia, costa sui 200 euro, contiene 25 pezzi ed è sufficiente per permetterci di fare una lavatrice (solo di pannolini) ogni due giorni, rendendo possibile il ciclo di lavaggio e asciugatura, prima dell’esaurimento di tutti i pezzi.

Immaginiamo quindi di trovarci nella situazione in cui, per i primi tre anni d’età, il bambino abbia mediamente bisogno di 5 pannolini al giorno, 10 quando è molto piccolo e 5 da un anno e mezzo in su; quanto ci costerebbe tutto questo?


Quanto si risparmiare con i lavabili


In tre anni, al ritmo medio di 5 pannolini al giorno, avremmo bisogno di 5475 pannolini usa e getta. Se fossimo veramente bravi ed acquistassimo solo confezioni di pannolini in offerta e del discount (Lidl ad esempio) riusciremmo a spendere circa 0,20 euro a pannolino, per un costo totale di 1095 euro.

In molte regioni d’Italia e, a breve in tutte le altre, la tassa su rifiuti permette solo un certo numero di svuotamenti del bidone dell’indifferenziato, poi, ogni svuotamento extra ha un costo aggiuntivo. Solitamente si ha diritto a 5 svuotamenti l’anno, mentre, quelli aggiuntivi, hanno un costo di 8 euro cadauno.

Ad un ritmo medio di 5 pannolini al giorno, possiamo ipotizzare di dover eseguire uno svuotamento al mese, quindi 12 l’anno. Se togliamo i 5 compresi nella tariffa standard, ogni anno dobbiamo pagare per 7 svuotamenti extra, cioè 56 euro, che, nell'arco del triennio che stiamo valutando, creano un costo extra di 168 euro.

In definitiva quindi, ogni infante costa circa 1263 euro, solo di pannolini.

Se acquistassimo una confezione di pannolini lavabili, al costo di 200 euro (se ne trovano anche a 150), avremmo un risparmio di circa 1050 euro.

Valutiamo anche il costo di fare un lavaggio in lavatrice. Considerando che i pannolini lavabili devono essere lavati almeno a 40°, senza entrare in conteggi troppo complessi, possiamo basarci sulle stime fatte dal Sole24Ore e dire che ogni lavaggio costa mediamente 0,16 euro. Se, come ipotizzato, eseguiamo un lavaggio ogni 2 giorni, in tre anni abbiamo 547 lavaggi, quindi 87,6 euro. Se fossimo maniaci del pulito e volessimo lavare i pannolini lavabili a 90° (attenzione che non tutte le tipologie lo permettono), ogni lavaggio ci costerebbe 0,36 euro, quindi in tre anni un costo da sostenere di 197 euro.

Nella peggiore delle due situazioni ipotizzate, in tre anni si avrebbe comunque un risparmio di circa 850 euro.


Non si risparmia molto?


Stabilito che il risparmio medio annuo che si ottiene usando i pannolini lavabili è di circa 300 euro, occorre fare alcune considerazioni. Prima di tutto, se dopo qualche anno avessimo un secondo figlio, si annullerebbe completamente la spesa per l’acquisto iniziale, poiché si sarebbe già in possesso di un kit completo di pannolini lavabili. A tal proposito va però detto che i pannolini di fascia bassa non sono molto resistenti e, dopo numerosi lavaggi, tendono a rovinarsi, soprattutto nella zona atta alla chiusura, rendendoli presto inutilizzabili. Se si ha in previsione di avere più figli, bisognerebbe valutare l’acquisto di un set di pannolini di fascia un po’ più alta, così da garantirne il riuso.

Quanto è nata mia figlia, grazie ad alcuni dei siti di scambi e baratti che ho spesso recensito in questo blog, mia moglie è riuscita a recuperare gratuitamente circa una ventina di pannolini lavabili usati; posso capire che ad alcuni può dare fastidio riutilizzare un oggetto destinato ad un uso intimo, ma vi assicuro che dopo un lavaggio ad alte temperature, tornano praticamente nuovi. In questo caso si azzera completamente il costo iniziale.

Di seguito ecco i link diretti agli articoli in cui ho trattato l’argomento: acquistare quello che ci serve senza soldi:


In ultimo poi vorrei sottolineare come, ancora una volta, possedere un impianto per la produzione di energia elettrica, annullerebbe quasi totalmente la spesa relativa agli oltre 500 cicli di lavatrice che abbiamo previsto.

Lo sottolineo spesso e, a costo di risultare fastidioso, lo ripeterò anche in questa sede; il raggiungimento dell’indipendenza energetica è uno dei passi fondamentali che si devono compiere quando si vuole risparmiare veramente.



Quali pannolini lavabili scegliere


In questa sede può essere utile fare una breve panoramica su quelli che sono i pannolini lavabili oggi disponibili, al fine di decidere (in base al prezzo ed alla funzionalità) quali acquistare per risparmiare. Al primo approccio la scelta non è semplice, perché in commercio ce ne sono di moltissimi tipi, marche, e con varie soluzioni di funzionamento. Prima di tutto va specificato che la scelta migliore è quella di acquistare pannolini taglia unica 3.5 / 16kg, che sono adattabili perché dotati di straps in velcro molto lunghi e di bottoncini esterni che permettono di ripiegare il pannolino su se stesso, diminuendo ed aumentando la lunghezza.

Le tipologie principali sono: i poket, pannolini lavabili dotati di una tasca interna in cui inserire uno o più assorbenti di stoffa. Fino a quando il bambino è molto piccolo, si usa un solo inserto, poi si passa a due (ad esempio per la notte). Sono molto efficaci quelli in micropile, perché si asciugano piuttosto velocemente. La seconda tipologia sono i "due pezzi", composti da una parte interna assorbente e una mutandina esterna impermeabile. I due pezzi sono moli diffusi e hanno svariati nomi, ognugno con i propri meccanismi: ciripà, muslin, prefold, sagomato e fitted. Infine esistono gli AIO, molto simili agli usa e getta, che non necessitano l'aggiunta di inserti o mutandine esterne.

Probabilmente i prefold sono i più diffusi, ma i poket in micropile si asciugano più velocemente e lasciano il bambino maggiormente asciutto. Visto che il problema di molti è il voler tenere molto asciutto il bambino, soprattutto la notte (tanto che molti, per il sonno, usano gli usa e getta) e che c’è la necessità di un’asciugatura rapida, credo che la scelta più saggia ricada sui poket.

Consiglio, per approfondire, di dare un’occhiata al sito di NoSoloCiripa.it, dove, oltre ad una spiegazione più approfondita sui vari modelli, ci sono gli schemi per costruirsi da soli i pannolini lavabili.


Conclusioni


Come al solito ho cercato di trattare il tema dal punto di vista puramente economico, ma andrebbe considerato anche quello ecologico, perché lo smaltimento dei pannolini usa e getta ha un costo, per l’ambiente, piuttosto elevato.

Abbiamo visto che, acquistare pannolini lavabili conviene, e ci permette di risparmiare cifre piuttosto interessanti. Naturalmente nulla ci vieta, ogni tanto, di comprare anche una confezione di pannolini usa e getta, da portare con noi in quelle situazioni dove dobbiamo eseguire cambi rapidi, o non possiamo permetterci di tenere in borsa pannolini sporchi di pupù, magari per un’intera giornata.

Vi lascio con un video interessante sulla costruzione di una torta di pannolini, un regalo divertente ed originale, sicuramente più apprezzato dell’ennesima tutina, berrettino o guantini.

6 commenti:

  1. Non conosco in dettaglio la questione, però ho sempre avuto dei dubbi in proposito; ad esempio, immagino che io non riuscirei a mettere dei pannolini sporchi a lavare insieme ad altri indumenti (sarà un mio limite, ma mi fa impressione) e così finirei per fare un sacco di lavatrici a carico nemmeno mezzo: questo significa che il risparmio ecologico ed economico va a farsi benedire. Anche consumando corrente autoprodotta, si consuma un sacco di acqua e di detersivi (oltre all'usura della macchina) che si potrebbe evitare. Tu che esperienza hai? Li mettete a lavare insieme al resto della biancheria?
    Secondo me l'ideale sono i pannolini usa e getta biodegradabili (anche se non so quanto costano nè quanto siano efficienti... per ora di bimbi non ne ho ancora, parlo solo per ipotesi :)

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    1. Ciao Kika, io solitamente faccio una lavatrice solo di lavabili ogni 2 giorni, praticamente piena. L'acqua si consuma, ma non è molto costosa, quindi incide poco sul bilancio.

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    2. In effetti è vero anche quello che dice Kika: anche a me farebbe senso lavare i pannolini assieme al resto della roba... quindi sono comunque lavatrici "in più" da fare. A parte la lavatrice (anche io ho il fotovoltaico, che però in queste giornate uggiose produce veramente poco), c'è anche il detersivo... che, trattandosi di cacca, io userei in dose più abbondante o con prelavaggio.
      Altro dubbio: la cacca vera e propria non credo vada in lavatrice... andrebbe buttata nell'umido, credo! Certo, non costa niente ma... diventa tutto più "laborioso"...!! Diciamo così: se il papà lavora e la mamma è casalinga, si può fare... se lavorano tutti e due i genitori, anche a causa del tempo che si perde, diventa un po' improponibile a mio avviso!

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  2. Aggiungo una cosa, qui ho trovato che i biodegradabili si possono scaricare dalle tasse:
    http://donna.nanopress.it/mamma/pannolini-ecologici-detraibili-e-usa-e-getta-e-possibile-si/P273899/

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  3. Segnalo che molti comuni, visto probabilmente l'alto costo dello smaltimento dei pannolini tradizionali, danno degli incentivi all'uso dei lavabili. Il mio comune (Forlì), organizza 2 volte l'anno un incontro con le famiglie e dà ai partecipanti un buono spesa di 50,00 Euro in pannolini lavabili o 25 (mi sembra, io avendo scelto l'altra opzione non sono sicurissima) in pannolini compostabili.
    Per informarsi su iniziative simili consiglio di chiedere ai centri famiglie.

    Jo

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  4. Per il problema "dove butto la cacca"...beh. nel water, grazie alle comode veline biodegradabili. Evitano anche lo sporco eccessivo da smacchiare sul pannolino. Molto efficaci i panno-carta per la casa in cellulosa, in questo senso. Si igienizzano perfettamente anche col percarbonato, non rovina i pannolini ed essendo 'ossigeno attivo' vi consente di evitare temperature alte ed eccessi di detersivo. Anch'io abito di lavare alcune tipologie di indumenti coi pannolini, ma per lenzuola o asciugamani non vedo nulla di strano...
    Un'altra "chicca di risparmio". I bimbi soffrono molto meno gli arrossamenti da pannolino con i lavabili. Quindi si risparmia anche sulla pasta per il cambio, praticamente obbligatoria con molte tipologie di Usa e getta!

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