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Un nuovo modo di inventare un lavoro |
In questo blog, ogni tanto, cerco di capire come sia possibile inventarsi un lavoro, soprattutto sfruttando le opportunità che oggi internet ci offre; il grande cambiamento che la rete ha portato nel mondo del business è la possibilità di avviare nuove attività investendo pochi soldi e, al contempo, avendo a disposizione un numero sempre crescente di potenziali clienti.
In questo articolo scopriremo cos'è il
Dropshipping e come sfruttare questa opportunità per creare una fonte di rendita alternativa, che possa andare a sostituire i nostro attuale lavoro e permetterci di vivere felici.
Di cosa si tratta
Si tratta di un'interessante opportunità di guadagno, attraverso la vendita al dettaglio di prodotti di qualsiasi genere, senza però disporre di un magazzino o dover acquistare prima la merce che intendiamo vendere. Apriremo un vero e proprio negozio, ma solamente online e, quando riceveremo un ordine, invece di gestire noi stessi la merce, ci limiteremo a girare la richiesta a terzi (tipicamente i nostri fornitori) i quali si preoccuperanno dell'intero processo di carico e scarico da magazzino, dell'imballaggio e della spedizione.
I fornitori possono essere grossisti, produttori o apposite strutture che conoscono questo fenomeno e hanno costruito un business dedicato a questa nuova tipologia di rivendita di merci.
Se il nostro scopo è quello di
Trovare ed Inventare un Lavoro Alternativo a quello che stiamo svolgendo, uno di quelli indipendenti dal luogo in cui ci troviamo, allora questo modo di guadagnare potrebbe fare al caso nostro, perché necessita sostanzialmente di un negozio online (poi vedremo quali piattaforme utilizzare), un computer e una connessione ad internet. Rientra, a mio avviso, nella gamma di lavori adatti a chi ha intenzione di trasferirsi dove la vita costa meno e i propri guadagni assumono un valore economico maggiore.
Che vantaggi da questo lavoro
- Capitale iniziale contenuto: molto probabilmente il più grande vantaggio consiste proprio nella possibilità di lanciare un negozio di e-commerce senza dover investire migliaia di euro procurandosi prima la merce che intendiamo vendere, affittare o acquistare un magazzino e pagare qualcuno che lo gestisca.
- E' facile da avviare: non avendo praticamente mai a che fare con prodotti fisici e necessitando soltanto di un portale web sul quale esporre la merce, chiunque abbia un minimo di competenze e tanta voglia di mettersi in gioco ed imparare, può inventarsi un'attività di questo tipo.
- Non dobbiamo preoccuparci di imballare i pacchi e gestire le spedizioni, nemmeno quelle in entrata dal grossista.
- Nessun monitoraggio delle scorte e gestione degli ordini fisici.
- Nessuna gestione dei prodotti restituiti.
- Riduzione drastica del personale necessario alla gestione del negozio.
- Flessibilità geografica: possiamo lavorare ovunque ci troviamo, basta un PC e una connessione, non serve necessariamente avere un ufficio.
- Larga gamma di prodotti: Possiamo pubblicizzare moltissimi prodotti, proprio perché non necessitiamo di un magazzino. Se un prodotto risulta scadente, non abbiamo il problema di smaltire le decine di pezzi che teniamo in magazzino, basterà semplicemente eliminarlo dal negozio online.
- Facile scalabilità: i negozi tradizionali, se triplicano le vendite, triplica anche il lavoro necessario alla loro gestione; con questo modello di lavoro, dove si ha solo l'onere di “girare” più ordini al fornitore, lasceremo a lui il grosso della fatica, il nostro impegno aumenterà sì, ma relativamente.
Questi vantaggi fanno del dropshipping un'ottima possibilità di inventarsi un lavoro nuovo e redditizio ma, come sempre, non è tutto rose e fiori, e gli svantaggi ci sono eccome; tutto quello che è semplice e non richiede un grosso investimento in denaro, richiede spesso tempo e applicazione.
E gli svantaggi?
- Bassi margini: vista la facilità con cui è possibile inventarsi un lavoro di questo tipo, la competitività è piuttosto elevata, ed è probabile che esista già un'attività relativa alla nicchia di mercato di nostro interesse. Questo ovviamente ci obbliga a tenere i prezzi piuttosto bassi, pertanto i guadagni difficilmente saranno elevati. Occorre generare molto traffico di vendita per ottenere ricavi interessanti.
- L'inventario: l'inventario di esercizio, che viene redatto a fine di ogni anno lavorativo per conoscere l'entità del patrimonio aziendale, è più complicato da gestire quando non si ha diretto controllo sulle merci.
- Costi di spedizione: siccome si lavora con più fornitori, ognuno avrà i propri corrieri di fiducia e i propri prezzi; non sarà quindi semplice gestire i costi di spedizione, che devono essere indicati in modo specifico per ogni prodotto. Inoltre, se immaginiamo che un cliente acquisti tre tipologie di prodotti, da tre fornitori diversi, ognuno con propri corrieri e costi, occorrerà preoccuparsi di accorpare questi oggetti ed inviarli in un'unica soluzione.
- Pagare per gli errori altrui: se s'incorre in problemi con le spedizioni o in errori compiuti dai fornitori, siamo comunque noi che “ci mettiamo la faccia” e che dobbiamo far di tutto affinché il cliente sia soddisfatto. In queste situazioni sarebbe tutto più semplice se fossimo noi a gestire totalmente la catena dell'ordine ma, Inventarsi un Lavoro Affidandosi a Terzi, significa dove affrontare possibili complicanze e far fronte a tempi piuttosto lunghi, per la risoluzione dei problemi. Raccogliendo alcune opinioni in merito ho scoperto che sono molti i fornitori mediocri di cui non ci si può fidare, pertanto è importante affidarsi solo a grossisti che godono di buona reputazione.
Gli inconvenienti non sono poi molti, ma sono sufficienti a farci capire che inventarsi un lavoro tramite il dropshipping non significa solo prendere gli ordini e girarli ad un grossista, mentre prendiamo il sole su una spieggia ai Caraibi. Ci sono spesso problematiche da risolvere, che devono essere superate nel più breve tempo possibile, al fine di non costruirsi una cattiva fama. Online la reputazione conta moltissimo.
Come trovare i grossisti
Per
inventarsi un business tutto nostro occorre trovare una lista di grossisti che trattino la merce che intendiamo vedere. Il modo più semplice è quello di contattare telefonicamente o tramite email le fabbriche che producono i prodotti di nostro interesse, e chiedere loro la lista dei distributori all'ingrosso. Per trovare i numeri di telefono che ci interessano usiamo
Google, cerchiamo il sito del rivenditore all'ingrosso e annotiamoci i contatti di cui necessitiamo.
A questo punto iniziamo a contattare i grossisti, e chiediamo se forniscono il servizio di dropshifting; contattiamo prima i grossisti leader del mercato, perché è più probabile che questi siano al passo con le nuove forme di business.
Un altro modo per trovare i contatti necessari è quello di partecipare alle fiere che trattano la nicchia di mercato su cui si desidera inventarsi un nuovo lavoro, solitamente, durante questi grandi eventi, si trovano tutti i principali fornitori presenti sul mercato, ed è molto facile reperire contatti e informarsi di persona su costi e condizioni di “affiliazione”.
Se abbiamo difficoltà a trovare i grossisti di un determinato prodotto, un piccolo trucco è quello di fare un ordine da un sito concorrente al nostro, e poi, una volta ricevuto il pacco, leggere l'indirizzo del mittente, che ovviamente sarà quello del grossista che ce l'ha inviato.
Una volta scremati tutti i grossisti sulla piazza e collezionati i contatti di quelli con cui possiamo lavorare, chiediamo che ci venga fornito il listino completo dei prodotti e le condizioni di vendita.
Considerando che prima o poi avremo qualche problema da risolvere (ordini non e vasi, spedizioni andate perse, oggetti difettosi), cerchiamo di scegliere grossisti leader del loro settore, meglio se vicini al luogo in cui ci troviamo, così da poter intervenire anche di persona qualora le cose dovessero mettersi veramente male.
In ogni caso, le domande fondamentali a cui dobbiamo subito dare una risposta sono:
- A quali corriere si appoggiano.
- Quali sono i tempi di spedizione.
- Come impacchettano le merci.
- Come dobbiamo pagare la merce (bonifici, carte di credito ecc.).
- Che scadenze ci sono nei pagamenti (30 giorni, 90 giorni ecc.).
- Chi contattare in caso di problemi (i grossisti leader ci dovrebbero affidare ad un rappresentate dedicato).
Da non perdere:
Come Tramutare un Passatempo in un Lavoro Vero
Come iniziare il nostro nuovo lavoro
Una volta capito se esiste una rete sufficientemente seria di fornitori che ci possono garantire i prodotti che intendiamo vendere, per inventarsi un lavoro sfruttando questa opportunità abbiamo necessità di creare un sito di e-commerce sul quale vendere la nostra merce. Fortunatamente online esiste un numero piuttosto elevato di piattaforme gratuite di questo tipo, cioè siti pre-confezionati che vanno semplicemente “installati” e configurati a nostro piacimento.
Ecco quelli che sono generalmente ritenuti i più completi ed affidabili:
Magneto:
Magneto, nella versione “
Community Edition” è un software open source che può essere scaricato gratuitamente. Chiunque può aggiungere caratteristiche e funzionalità con l'installazione di estensioni di varia natura, in modo da adattare il sito al business che abbiamo inventato. Probabilmente è il più completo oggi esistente.
WordPress + Woocommerce Plugin:
Wordpress è una piattaforma gratuita per creare siti web in generale, molto utilizzata dai blogger,
Woocommerce è un plugin, cioè un pacchetto aggiuntivo gratuito che si installa seguendo semplici istruzioni e trasforma il sito in un negozio online.
Openchart:
Openchart è la terza soluzione gratuita che mi permetto di consigliare a chi intende inventarsi un lavoro creando un negozio personalizzato online, ha il vantaggio di essere piuttosto intuitivo e di semplice utilizzo.
Conclusioni
Chi intende
aprire un'attività di e-commerce allo scopo di
inventarsi un lavoro, ha naturalmente degli obblighi legali a cui adempiere, per esempio l'apertura di una partita IVA, la comunicazione di inizio attività e l'obbligo di fornire agli utenti la normativa sulla privacy, aspetti che si possono approfondire in
Questo Articolo.
Abbiamo analizzato un interessante modo di inventare un business senza investire soldi, o comunque investendone veramente pochi, ne abbiamo sviscerato i pregi e i difetti, e scoperto alcune piattaforme gratuite per realizzare il nostro progetto.
Nel percorso che stiamo compiendo, inventarsi un lavoro alternativo al classico impiego alienante al quale siamo tutti abituati, è una prerogativa importante e, in futuro, continuerò ad indagare su possibilità concrete come questa, sperando di aiutare chi, come me, è intenzionato a cambiare la propria vita, portandola fuori dai binari che il sistema ci vorrebbe obbligare a seguire.
Ciao mi è piaciuto il tuo blog,io vivo con 800 euro al mese siamo in sei io marito e quattro figli devo fare salti mortali,ma ce la faccio pago anche 50 euro al mese di dentista a mia figlia,basta un po di ingegno.
RispondiEliminaSei un grande, in 6 con 800 euro è roba da record, complimenti!
Eliminaciao..sono letteralmente..."capitato"..su questo blog...Fantastico,complimenti..
RispondiEliminaio ho fatto proprio questo...Pari npari al tuo post...
e comincio domani...
Leggere il tuo post,proprio alla vigilia della partenza della mia nuova attivita'con tutte le ansie che ne derivano,puoi immaginare..mi ha fatto davvero bene.
Grazie.
Allora buona fortuna per la tua avventura, ti auguro il meglio! :)
EliminaCiao Francesco e
RispondiEliminacomplimenti per il tuo post, davvero molto interessante.
Volevo solo segnalarti che il Software Open Source a cui fai riferimento è Magento ma hai erroneamente
scritto Magneto.
Magneto degli x-man! :) grazie mille, correggo subito!
EliminaPremesso che l'articolo è interessante, ti chiederei una tua valutazione su come percepisci una attività del genere.
RispondiEliminaA tuo avviso può fornire una base di libertà (che, mi sembra di capire, è la premessa ideale di tutti i discorsi che in questo blog si fanno)o richiede una direzione d'orchestra di tutto un "Amba Aradam" così complesso da non risultare tanto diverso dal classico impiego alienante che richiami a fine post?
A mio avviso però, non specifichi i costi di gestione: commercialista (io avevo chiesto per la stessa idea e erano circa 1.000 euro, poi dipende dal numero di fatture); creazione di un sito indicizzato per non finire nella ventesima pagina di google dove nessuno ti trova - utilizzzando invece piattaforme già pronte (ebay ad esempio), si parla di 10% di commisioni per non parlare delle transazioni paypal (che usano e pretendono quasi tutti negli acquisti internet) che fanno un altro 4% se non erro; apertura p.iva e tasse annesse...quindi margini bassi tassati per vendere un po' di più della concorrenza, restano più grane che vantaggi. Questa è solo la mia opinione comunque. Complimenti per il tuo blog!
RispondiEliminaSono del tuo stesso parere...infatti ho scritto un commento pressoché uguale (che deve essere ancora approvato) e solo dopo ho letto il tuo.
EliminaIl blog è interessante, ma vorrei sapere perché non vengono conteggiati almeno i costi per la partita IVA, commercialista e simili...o non sono necessari? Ciao. Virginia
Segnalo la piattaforma italiana per creare un ecommerce gratuitamente. Si possono usare i cataloghi prodotti disponibili, vendere in dropshipping oppure vendere i propri prodotti
RispondiEliminahttp://www.ecommercesolution.biz
Io ho aperto shopping-time.net/ e per ora mi trovo bene, ma è pur vero che non è il mio principale lavoro online e che già la pi ce l'avevo... per quanto riguarda le vendite, bisogna comunque farne parecchie per mantenere un certo livello di margine e la concorrenza è dura se si sceglie la nicchia sbagliata.
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