Come Ritirarsi a 40 Anni: 6 Possibili Mosse (prima parte)

Come ritirarsi a 40 anni - 1° parte
Ritirarsi a 40 anni - 1° parte
E’ da tempo che voglio scrivere una guida concreta per ritirarsi a 40 anni smettendo definitivamente di lavorare e fissando un punto d'arrivo in termini d'età, ma non si tratta di impresa semplice, e ho dovuto ragionarci parecchio, soprattutto per stilare delle linee guida il più universali possibili.

L'intento è quello di stabilire un traguardo serio e realmente accessibile, da sviluppare attraverso tappe predeterminate, identificate da requisiti precisi e tempi ben studiati; una sorta di suddivisione della vita in traguardi, caratterizzati da azioni concrete, volte alla realizzazione di un progetto serio, per ritirarsi dal lavoro a 40 anni e vivere felici il resto della propria esistenza.



Chiunque abbia cercato su Google informazioni su come guadagnare denaro in modo facile e veloce, ha trovato solo bufale. Non dobbiamo però sentirci degli stupidi, sono in molti a ricercare Metodi per Guadagnare, il che significa che non siamo i soli a sperare nell'esistenza di tecniche concrete per ottenere denaro in modo semplice e rapido, come scappatoia dalla schiavitù del lavoro quotidiano. Peccato che questa domanda sia destinata a non trovare risposta, perché, ve lo assicuro, ho raschiato il fondo del web cercando anche un solo articolo che spiegasse realmente come fare, ma niente.

C’è però probabilmente un'altra strada da tentare per farla finita con la follia del lavoro, un percorso che può essere intrapreso da molti, senza dover per forza essere ricchi. Ho studiato personalmente questo metodo, partendo dal percorso che sto seguendo, dai traguardi che ho raggiunto e da considerazioni il più veritiere possibili. Naturalmente la mia è solo una teoria, alla quale mi piacerebbe partecipaste suggerendo possibili alternative e variazioni.



Il quadro generale


La prima regola per un piano d'azione vincente è definire un traguardo preciso; in questo caso l'obiettivo può variare da persona a persona, ma per essere il più concreti possibile, stabiliamo come scopo:

Ritirarsi a 40 anni, costruendo una fonte di reddito alternativa che ci permetta di guadagnare abbastanza per vivere.

A questo punto non resta che suddividere gli anni di vita che intercorrono da quando un individuo può potenzialmente incominciare a lavorare, ai suoi 40 anni, in scaglioni caratterizzati da obiettivi ben delineati. Per utilizzare questo post-progetto non è necessario avere 19 anni, passiamo direttamente al capitolo riguardante la nostra età e valutiamo se abbiamo i requisiti indicati, eventualmente torniamo indietro e cerchiamo di capire se possiamo recuperare i passaggi che abbiamo perso, nel più breve periodo di tempo possibile.

L’idea generale è quella di riuscire a risparmiare moltissimo denaro, vivere con pochi soldi e costruire lentamente un ingresso extra, basato sulle nostre passioni, che possa sostituire gradualmente il posto di lavoro che vogliamo lasciare.


19 - 20 Fine degli studi superiori


Requisiti:
nessuno
Obiettivi:
 iniziare a cercare un lavoro
 iniziare a valutare possibili fonti di guadagno alternativo

La nostra avventura inizia qui, perché obiettivamente è molto difficile per un adolescente pensare al proprio futuro, figuriamoci all'idea di pianificare la propria vita in modo da riuscire a lavorare il meno possibile, per poi ritirarsi a 40 anni. Sarebbe già straordinario se, un individuo appena diplomato, realizzasse  autonomamente un piano d'azione che solitamente necessita di una maturità e di un autonomia mentale fuori dagli schemi.

Viviamo in momento storico difficile, dove il lavoro scarseggia, soprattutto per i giovani, per questo motivo sono profondamente convinto che sia molto più proficua e vantaggiosa un'istruzione professionale mirata, rispetto ad una laurea generica. Purtroppo, per quanto possa trattarsi di una formazione di alto livello, molte lauree non preparano realmente le persone al mondo del lavoro, e gli imprenditori se ne sono accorti da tempo, tanto che spesso prediligono l'assunzione di ragazzi giovani, da formare, piuttosto che laureati di 30 anni, da pagare di più e che hanno comunque bisogno di un periodo di “formazione al lavoro” molto vicino a quello necessario ad un diplomato.

Possiamo fare un'eccezioni per alcune lauree di nicchia, ad indirizzo mirato, ma le lauree generiche, che sono anche le più inflazionate, potrebbero oggi non essere una scelta saggia. Non si tratta di sminuire il valore della cultura, che rimane immenso (e può essere assimilata indipendentemente dalle università) qui si sta solo valutando quale sia la scelta più conveniente per la nostra idea di ritirarsi a 40 anni.

Anche Elsa Fornero, durante il discorso al Premio Optime di Torino, ha elogiato l'efficacia della formazione tecnica in funzione della ricerca di un lavoro, sottolineando come “essere dottori per forza” non abbia alcun senso.

In questa fase della nostra vita è bene iniziare già a pensare a quali attività parallele, basate sulle nostre passioni, ci piacerebbe trasformare in rendita.


20 - 25 Ricercare un lavoro e avvio di attività parallele


Requisiti:
Aver conseguito  il diploma
Non avere debiti
Obiettivi:
Trovare un lavoro
Creare un’entrata parallela di almeno 200 euro al mese

Siamo realisti e diamoci cinque anni di tempo per trovare un lavoro; considerando i problemi derivanti dalla crisi economica, direi che è meglio essere prudenti, ma credo che in cinque anni una persona, in qualche modo, possa riuscire a trovare un impiego, anche modesto. La scelta più saggia, almeno fino a quando non si riesce ad essere economicamente indipendenti, è probabilmente quella di continuare a vivere a casa dei propri genitori, così da poter risparmiare moltissimo, nell'ottica di ritirarsi entro il quarantesimo anno d’età.

Questo lasso di tempo non va però sprecato, mentre versiamo nello stato di disoccupazione, dobbiamo già fondare le basi per quelle attività che seguiremo quando, in futuro, decideremo di smettere di lavorare. Si tratta di ricercare una rendita alternativa al nostro lavoro; per questo motivo è necessario fin da subito iniziare a costruire un guadagno parallelo, sfruttando i nostri hobbyes e le nostre capacità. A tal proposito può risultare utile la lettura dei seguenti articoli:

  1.  Come Trasformare un Divertimento in un Lavoro
  2. Come Inventarsi un Lavoro
  3. Generare Ricchezza in Modo Parallelo ad un Lavoro

So che posso risultare tedioso, ma riporterei ancora una volta la mia esperienza: in circa due anni ho costruito alcune entrare economiche parallele che mi permettono di guadagnare intorno ai 500 euro al mese, una è naturalmente questo blog, mentre l'altra è un piccolo studio di registrazione con il quale eseguo produzioni musicali per band emergenti; saltuariamente poi aggiusto computer rotti o creo siti web per piccole aziende. Oggi riesco a dedicare tempo a queste attività alzandomi molto presto al mattino e nelle ore serali, ma se potessi occuparmene a tempo pieno, penso raddoppierei le entrate nell'arco di un anno. Questo è parte del mio personale piano per ritirarmi dal lavoro a quarant'anni, visto che riesco a Campare anche con meno di 500 euro mensili , ma che ritengo saggio avere un margine di sicurezza di almeno altri 300 euro.

Harsh Agrawal, fondatore di ShoutMeLound, uno dei portali più famosi per noi blogger, a causa di un incidente, nel 2009 fu costretto a restare a letto per 6 mesi; non avendo nulla da fare si dedicò completamente al blogging, leggendo molto e costruendo quello che oggi è un importante punto di riferimento per chi intende gestire un blog in modo remunerativo. Oggi può definirsi ricco, perché guadagna più di 5000 euro al mese vivendo in India, e non ha fatto altro che Trasformare la sua Grande Passione in un Lavoro.

Dunque, è perentorio, soprattutto in questa fase, dedicare molte energie ai nostri progetti di guadagno alternativo, sia perché in questa fascia di età si ha più tempo a disposizione, sia perchè la freschezza mentale di un giovane può garantire una maggior produttività e sviluppo di idee innovative. Va tenuto presente che l'ideale sarebbe crearsi una rendita indipendente dal luogo  in ci si trova, questo perchè, come vedremo più avanti, un'ottima strategia per vivere senza lavorare è quella di ritirarsi in un luogo dove la vita (e soprattutto le case) costano poco.

Internet oggi offre molte opportunità per fare soldi, un esempio può essere il poker online, sul quale abbiamo scritto numerose ed esaustive guide su Come Guadagnare Con il Poker. Un altro ottimo metodo è quello di Fare Soldi on line Grazie ad un Blog, sul cui argomento ho scritto un e-book completamente gratuito (formato PDF) che è Scaricabile a Questo Indirizzo.

Naturalmente anche il copywriter (o lo scrittore) il giornalista freelance, il fotografo free lance ecc. sono alternative interessanti. In generale può essere una buona idea puntare su sistema per fare soldi che possa essere in qualche modo “esportato” cioè che necessiti sì di una localizzazione, ma che questa possa essere modificata con facilità, un esempio su tutti è il lavoro di baby sitter, che può essere intrapreso in qualunque parte del mondo. Sono buoni tutti quei mestieri che non vincolano al territorio e alla sua economia di nicchia.

Se immaginiamo, in due anni, di costruire un rendita di almeno 200 euro al mese, nei tre anni successivi accumuleremo almeno 7200 euro, quanto basta (ad esempio) per acquistare un’automobile di seconda mano che ci servirà per recarci sul posto di lavoro che, a questo punto, dobbiamo aver trovato. Consideriamo, in ogni caso, questo denaro come perso.



25 – 35 Lavorare e Risparmiare


Requisiti:
Avere un lavoro
Avere un’entrata parallela di almeno 200 euro al mese

Obiettivi:
Risparmiare al massimo
Aumentare l’entrata parallela

Immaginiamo che, all'età di 25 anni, una persona sia riuscita a trovare lavoro; a questo punto può iniziare il percorso di accumulo di denaro, soldi che verranno in seguito utilizzati a seconda dello scenario in cui ci troviamo e dell'obiettivo che intendiamo raggiungere. Descriveremo una pletora di potenziali situazioni reali e, per ognuna di esse, elaboreremo una strategia adeguata.

Ad un certo punto dovremo andare a vivere da soli e questo probabilmente è lo scalino più difficile da affrontare, perchè un immobile richiede denaro, quindi è importante riuscire a spendere il meno possibile per la nostra indipendenza, stando attenti a non fare un cattivo investimento. 

Leggi anche: Le Regole per Investire in Immobili in Sicurezza

Gli scenari possibili sono:

a) Siamo fortunati, i nostri genitori sono abbienti o comunque abbiamo già un appartamento in cui stare. Questa è certamente la migliore delle situazioni, non dobbiamo sborsare un centesimo e abbiamo superato senza problemi uno degli scalini più difficili del nostro percorso.

b) Possiamo ristrutturare o adeguare parte della casa dei nostri genitori e ricavare per noi un appartamento; questa soluzione è estremamente economica e può aiutarci a preservare gran parte del denaro che stiamo accumulando per "ritirarsi a 40 anni".

c) Siamo sfortunati, non possiamo fare altro che comperarci una casa. Cerchiamo di contenere al massimo la spesa, valutiamo soprattutto l'acquisto di un immobile da ristrutturare e cerchiamo di fare noi stessi gran parte dei lavori necessari all'abitabilità della struttura. Quello che conta è contrarre un debito che possiamo estinguere in circa 10 anni, altrimenti non saremo in grado di affrontare la fase successiva.

Una soluzione che molti adottano è “l’affitto in condivisione”, cioè vivere assieme ad altre persone, condividendo alcuni spazi comuni come il bagno e la cucina ed avendo per se un'unica stanza. Questa possibilità, soprattutto nella grandi città e nei quartieri universitari, non è di difficile attuazione e, nonostante necessiti di un certo spirito d’adattamento, ci permette di vivere con pochissimi soldi, senza contrarre alcun debito.

Quello che è assolutamente da evitare è andare in affitto da soli, sarebbero soldi buttati che non possiamo recuperare in nessun modo, piuttosto facciamoci imprestare il denaro da uno o più parenti ma, se possiamo, acquistiamo un appartamento, perché l'immobile è un investimento che sulla lunga distanza tende a crescere sempre.

Considerando che in 10 anni si possono accumulare tranquillamente 100.000 euro anche percependo uno stipendio modesto, vediamo in che situazione ci troveremmo al termine di questo periodo, nei tre scenari prima descritti:

a)      Avevamo già un posto dove vivere: Alla soglia dei 35 anni ci ritroveremo con 100.000 euro.
b)     e  c) Abbiamo ristrutturato o acquistato: Alla soglia dei 35 anni ci ritroviamo con poco o senza denaro, ma abbiamo un appartamento che probabilmente vale più di quanto avevamo investito.

Come è possibile notare dunque, in tutti e tre gli scenari, a 35 anni possiamo aver già fondato una buona base di partenza per il nostro progetto di ritiro dal lavoro. Non saranno anni facili, l’importante però è ricordare che risparmiando moltissimo possiamo liquidare rapidamente eventuali creditori, il che significa anche pagare meno interessi.

In questa fase della nostra vita quindi dobbiamo cercare il giusto equilibrio; due articoli fondamentali sull'argomento, che a mio avviso vanno letti con attenzione, sono:


Prima abbiamo affermato che in 10 anni possiamo accumulare fino a 100.000 euro, per raggiungere  quella cifra occorre risparmiare poco più di 800 euro al mese, perché, se valutiamo che lo stipendio medio italiano è di 1350 euro, e che in 10 anni possiamo riuscire ad aumentare la nostra entrata parallela media di 300 euro al mese*, significa che dobbiamo vivere con circa 850 euro al mese.

Questa cifra è più che realistica, e non si discosta molto dalle somme che hanno oggi a disposizione le persone che percepiscono stipendi sotto la media e devo anche pagare 400 o 500 euro d’affitto o di mutuo, mensili.

* Ho considerato un’entrata media di 300 euro perché nei primi anni di questo periodo continueremo a percepire 200 euro mentre al termine dei 10 anni dovremmo assolutamente aver raggiunto i 400 euro. Mediamente quindi possiamo considerare un entrata extra di 300 euro.

Potrebbe esserti utile: Come Risparmiare 3000 euro sulla Spesa



Fine prima parte


Si conclude qui la prima parte di questo articolo volto ad illustrare una possibile strategia per ritirarsi a quarant'anni, smettendo di lavorare e vivendo totalmente liberi dall'oppressione del consumismo; abbiamo visto come fondare delle basi soldi per ritirarsi, quali sono le scelte giuste da intraprendere e come il risparmio giochi un ruolo fondamentale.

Nella seconda parte vedremo come prepararsi sfruttando gli ultimi cinque anni da lavoratori, al fine di raggiungere i quarant'anni con tutte le carte in regola per compiere il grande salto. Scopriremo poi quali strategie adottare nei 25 anni che ci separano dalla pensione e come riuscire a vivere quando le forze non ci permetteranno più di dedicarci alle nostre attività di guadagno parallelo. Capiremo anche quanto ci spetterà di pensione e di quanto capitale abbiamo bisogno, fino alla fine dei nostri giorni.

15 commenti:

  1. Condivido tutto o quasi. Sull'affitto prima avevo la tua stessa idea, però in vista di un trasferimento all'estero (se uno volesse coniugare il vivere fuori dall'italia e smettere di lavorare a 40 anni) credo che l'acquisto di una casa sia un investimento immobilizzato (a meno che non lo si affitti a sua volta) a cui non è possibile accedere. Preferisco avere liquidità da investire, piuttosto che un immobile "bloccato" da me, perchè appunto, se decidessi di smettere di lavorare credo che l'affitto rientrerebbe nella voce "spese", da togliere al capitale iniziale accumulato neglia anni di lavoro che utilizzerò per andare avanti.

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  2. Peccato che oggi sia veramente difficile trovare un lavoro a 20-25 anni, stabile e che comporti uno stipendio di 1300 euro (forse cominciano a darteli dopo 10 anni di "carriera"!), e riuscire così a mettere da parte qualcosa. Dopo è anche peggio, dopo i 30 anni non ti prende più nessuno... Ma forse è meglio così, ci si abitua fin da subito a vivere con pochissimo e a investire nelle proprie passioni (vedi tuo post precedente). Io sono una privilegiata però, non oso immaginare chi deve sostenere le spese di una casa e/o non ha nessuno in famiglia che lo aiuti: l'angoscia rischia di prevalere su tutto e la sopravvivenza stessa è messa in pericolo.

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  3. Ciao Francesco grazie e ancora GRAZIE per quello che scrivi, perché rispecchia in pieno le mie idee ed il mio malessere riguardo il lavoro in azienda, malessere che non ho mai saputo razionalizzare ed esprimere, forse perché non sono mai stata portata per i discorsi e soprattutto la scrittura (sicuramente non guadagnerò mai con un blog ;-)). Credo proprio che seguirò i tuoi consigli per mettere su un'attività "alternativa", tanto più che con l'ultima legge sulle pensioni mi si prospetta di andare avanti così fino a quasi settant'anni... Inutile dire che ho già mezza parentela contro ed anche gli amici e conoscenti mi giudicano strampalata, ma, come dici tu, bisogna fare i conti anche con questo, l'importante è perseguire i propri obiettivi, vedrai che prima o poi ce la faremo!

    Un abbraccio, Kiotta

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    1. Ciao Kiotta. Da quanto ho iniziato a mettere la maggior parte delle mie energie in una fonte di reddito alternativa ho guadagnato più di qualunque aumento, per il quale avrei dovuto spaccarmi la schiena, leccare piedi e implorato dirigenti per mesi. Succederà anche per te lo stesso, vedrai!

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  4. Lo metto anche qui, tanto sul blog del signor Perotti verrà censurato, come qualsiasi altro commento critico. È attinente, in un blog che parla di cambiare vita. Io dico solo che è imbarazzante questa massa di individui che sputa sul piatto in cui mangia da anni, pronto a scambiarlo con un miraggio. È come sputare in faccia a se stessi, una cosa di una tristezza infinita. I cambiamenti visti come una via di fuga non portano da nessuna parte. E se si giudica la propria vita un fallimento, non è la vita che deve essere cambiata: è la propria testa!

    http://youtube.com/watch?v=bek1y2uiQGA

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    1. Video molto divertente :) Figurati se ti censuro, hai diritto a dire la tua opinione, e io ovviamente la rispetto.

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    2. Io lo trovo orrendo!

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    3. Invece trovo il senso del blog molto chiaro.

      Qui nessuno sputa nel piatto dove mangia, nessuno insegue miraggi, nessuno scappa, ma al contrario, si cerca un miglioramento, con analisi e calcoli precisi.

      Ad esempio, io faccio un lavoro che in fondo non mi dispiace, ma non esiste azienda in cui posso farlo davvero come dico io. Anzi, tutte quelle in cui vado vogliono che io crei "protocolli", come se potessi mettere 10 anni di esperienze fatte in mezza Europa in una procedura.

      L'obiettivo e' sempre quello, far si che se me ne vada, anche una scimmia possa fare il mio lavoro - cosi si prende un dipendente meno caro e l'azienda fa piu' profitti. E il solo chiederlo va contro ogni logica, quello che ognuno di noi sa e' unico e non "standardizzabile".

      E poi inutili riunioni, pallosi training, attivita' di fidelizzazione del dipendente, continui discorsi che conducono nel nulla del profitto. Io guadagno bene, ma non ho voglia di fare questo per tutta la vita per nessuna cifra al mondo. A 35 anni, ho scoperto che il godimento del proprio tempo e' TUTTO.

      Di fronte a questo quindi, c'e' la continuazione della "dipendenza", infatti "dipendente" da li viene, oppure il coraggio di provare una via differente, pronti a fare rinunce se serve. Non necessariamente ci riusciremo, ma almeno ci avremo provato, invece di fare gli schiavi per tutta la vita e basta.

      La crisi ci avvantaggia. Siamo costretti a pensare ad un mondo diverso, il benessere non ce lo consentiva.

      Poi ognuno fa le sue scelte - Io, te o Francesco dobbiamo salvare noi stessi, non gli altri.

      "Se vuoi salvare il mondo, comincia a salvare te stesso"

      P.S.
      Il video secondo me supporta un cambio di vita, non lo vede come un miraggio

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  5. "valutiamo soprattutto l'acquisto di un immobile da ristrutturare e cerchiamo di fare noi stessi gran parte dei lavori necessari all'abitabilità della struttura"
    Sconsiglio di farlo. All'inizio si risparmia facendo tutto da soli. Dopo un po' ti rendi conto, però, che quello che a te sembrava fatto bene in realtà è da rifare.
    E di questo te ne accorgi soprattutto se un giorno cerchi di rivendere quella casa.

    "se valutiamo che lo stipendio medio italiano è di 1350 euro"
    seee... e chi te li deve dare? se ti danno 900 € netti è pure tanto!!

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    1. Per me è stato il contrario esatto, io ho fatto quasi tutto da solo quando ho costruito casa, e i lavori sono risultati ottimi. Non ho fatto da solo l'impianto idraulico, ma ho lavorato con l'idraulico facendogli da supporto, e così con molti altri artigiani, evitando l'intero costo di un secondo operaio, che sarebbe sempre stato necessario. Al contempo ho imparato moltissimo. Sullo stipendio sono dati ISTAT :)

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  6. Non mi sembra molto fattibile come piano di azione. Ti consiglio di rivederlo e ripensarlo. Dai 20 - 25 si va all'università e al massimo si può lavorare come cameriere o barman nel fine settimana per riuscire a racimulare quei 300/400 euro al mese. L'ipotesi migliore sarebbe riuscire a mettersi da parte quei 100 euro al mese, cioè quei 1200 euro all'anno x 5 anni = 6000 euro. Dai 25 - 35 si lavora con in media 1200 euro al mese x 14 mesi di cui il 60% va via per vivere (affitto e spese varie), quindi circa 8000 euro all'anno da poter mettere da parte (escludendo spese auto e imprevisti vari). quindi si arriverebbe a 35 anni con un patrimonio di circa 90000 euro. troppo poco x comprare casa (soprattutto a roma)

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  7. ciao condivido molto di quanto scritto nel blog. Il mio senso pratico mi ha fatto fare dai 20 anni il 90% di quanto hai scritto.
    vorrei però far notare che i conti portano si ad un risparmio che però non vi fara mai smettere di lavorare a 40 anni.

    si potrebbe però fare un calcolo di quanto ognuno riesce a mettere da parte , fare una proiezione nel tempo e vedere a quanti anni teoricamente quella persona potrebbe smettere di lavorare (calcolando una vita media di 80 anni)

    altrimenti si danno solo delle false illusioni... e cmq tutto dipende dal tenore di vita che si vuole tenere

    essendo un consulente finanziario mi rendo disponibile a dare il mio contributo gratuito al blog
    ciao
    alessandro

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  8. L'articolo è molto bello ed interessante, però: al giorno d'oggi è veramente difficile trovare lavoro dopo il Diploma e se si decide di conseguire un laurea, la situazione peggiora: nessuno assume un 25-28enne laureato ma senza esperienza. Il calcolo delle 1300 € mensili, sarebbe possibile se si guadagnasse davvero quello stipendio ( in Sicilia lo stipendio medio è dalle 800 a scendere) e se si lavorasse costantemente e fino ai 40 anni. Oggi molti sono precari e si lavora come stagionali.
    Ci vorrebbe una svolta, ma non saprei quale!

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  9. Pensa che tanti si sforzano a cercarlo un lavoro quando tu, con il tuo splendido libro che ho divorato in 48 ore e i tuoi consigli, insegni le persone a liberarsi dalla schiavitù! Tuttavia, come insegni, prima di liberarsi occorre pur sempre guadagnare qualche soldo e, per questo, anche il lavoro per conto altrui ha un suo ruolo se orientato in un'ottica di medio-lungo periodo!

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  10. Non ho capito però come si crea un entrata fissa da 200 euro. Passioni ? Purtroppo io la penso diversamente da te : una passione non deve MAI diventare un lavoro perché già la parola "lavoro" dice da sé già tutto. La ritengo di connotazione negativa. Io odio già solo la parola.

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