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Le 5 azioni più importanti per
attuare un immediato cambio di vita |
Tanti vorrebbero cambiare vita, ma quasi tutti si limitano a lamentarsi delle propria condizione e poi non attuano nessuna azione pratica per trasformare la propria esistenza e migliorarla.
Ad orario aperitivo, soprattutto nelle grandi città come Milano, leggermente alterati dai fumi dell'alcool, s'innalzano proclami di cambiamento; incravattati in piena corsa al successo che, sull'orlo dell'infarto da stress, annunciano: "Basta, mollo tutto e apro un baretto ai Caraibi." Al mattino seguente, però, sono di nuovo in ufficio.
Oggi propongo le cinque mosse più importanti da compiere per riformare il proprio percorso di vita, indirizzandolo sulla strada della serenità.
1. Chiariamo con noi stessi cosa vogliamo dalla vita
Quante volte ci è capitato di sederci anche solo per un attimo e chiederci se la nostra vita è come l'avevamo immaginata? Probabilmente mai, o meglio, mai in modo serio. Ci sarà sicuramente successo di lamentarci che le cose non stanno andando nel verso giusto o disperarci per un qualche accadimento avverso, ma difficilmente abbiamo eseguito un'analisi precisa di cosa vorremmo cambiare.
Questo è la prima azione da intraprendere; fare una lista di ciò che ci rende infelici, quindi, di fianco ad ogni voce, indicare la soluzione che intendiamo attuare per modificare la situazione corrente. Nel seguente esempio possiamo consultarne una sulla falsa riga di quella che compilai per me stesso qualche anno fa, adattata per l'occasione
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Una serie di punti per focalizzare gli obiettivi per noi importanti |
Come già chiarito in diversi articoli, una lista è veramente efficace quando è precisa e riporta una coincisa e unica al nostro problema; deve essere completa di data, in modo che indichi entro quale giorno dovremo attivarci per tramutare in realtà l'azione di cambiamento che abbiamo descritto.
Inserire voci come: "Voglio diventare di successo" oppure "Vorrei trovare l'amore" non sono efficaci; per ottenere il massimo risultato serve massima precisione, per questo motivo vanno evitate frasi generiche o obiettivi vaghi come "Voglio cambiare vita" o "Voglio trovare un lavoro".
Nonostante l'esempio sopra riportato potrebbe risultare banale (o semplicistico), posso assicurare che ho impiegato mesi prima di capire che parte della mia infelicità derivava dal fatto che mettevo il lavoro al primo posto; al tempo mi guadagnavo da vivere girando l'Italia, mi spostavo in aereo, alloggiavo in hotel, mangiavo sempre al ristorante, uno stile di vita invidiato da molti. Quando finalmente realizzai che quello che mi serviva era un lavoro poco impegnativo, vicino a casa, che mi permettesse di migliorare la qualità della vita, capii che stabilire certe priorità e metterle nero su bianco era l'unico possibile punto di partenza per aggiustare quello che non funziona.
2. Una persona può fare bene solo 3 cose nella vita
Molte persone sono infelici perché non riescono ad essere quello che vorrebbero, un tempo sono stato abbastanza vicino a questa tipologia di individuo, perché volevo eccellere in tutto quello che facevo, ma non riuscivo. Ho impiegato molto tempo per capire come mai non ero in grado di andare oltre un certo livello, poi finalmente ho realizzato che ero semplicemente troppo pretenzioso. Sono sempre stato convinto che studiando avrei potuto realizzare qualunque cosa, in effetti quasi tutto quello ho, lo ho ottenuto grazie alla dedizione e ad un'applicazione costate, ma non avevo ancora compreso la più semplice delle lezioni: non abbiamo il tempo di fare tutto quello che desideriamo.
A tutti gli effetti passiamo la maggior parte della nostra vita lavorando, il tempo libero che rimane, soprattutto se abbiamo scelto di avere figli, andrebbe dedicato alla famiglia; dico "andrebbe" perché sono molti i genitori che pensano più a se stessi che ai figli, ma io sono dell'idea che una persona matura, che sceglie di costruire una famiglia, dovrebbe dedicarvici anima e corpo. In ogni caso, in questo scenario, quanto tempo libero ci rimane e quante cose possiamo fare veramente bene? A mio avviso una sola.
Per chi non ha né famiglia né compagna/o naturalmente il tempo a disposizione è leggermente più ampio, ma difficilmente riuscirà a ritagliarsi momenti da dedicare a più di due attività contemporaneamente.
Dunque, per cambiare vita, dobbiamo tenere ben a mente che abbiamo a disposizione solo il tempo per attuare uno (o massimo due) dei piani che abbiamo in testa; gli altri obiettivi, se perseguiti contemporaneamente a quello principale, rischiano di non essere portati a termine. Quest'idea implica la necessità di definire una scala di priorità; nel mio caso, considerando che l'obiettivo è smettere di lavorare e che ho famiglia, mi rimane il tempo per un'unica azione volta a modificare la mia esistenza, e quest'azione, oggi, è principalmente il lavoro che svolgo nel mio studio di registrazione, al quale dedico praticamente tutto il tempo libero.
Ritornando al punto 1, nel quale abbiamo definito cosa non va nella nostra vita e cosa dobbiamo fare per cambiare, intuiamo l'importanza di definire la priorità di quelle azioni, e prediligere quella più efficace. Potremmo lavorare anche sulle rimanenti, ma sempre consci del fatto che è più facile attuare il rinnovamento che desideriamo se portiamo a termine un obiettivo per volta.
3. Spegniamo quella stramaledetta televisione
Ora che abbiamo chiaro quello che vogliamo e come dobbiamo muoverci, serve capire come spremere al massimo la nostra giornata, per trovare il tempo di cambiare vita. Molte persone credono di non avere sufficienti ritagli di tempo per fare quello che desiderano, salvo poi buttarne via a palate senza neanche accorgersene.
La macchina mangia tempo per eccellenza è la televisione, in un articolo di qualche mese fa ho sottolineato come, nell'arco della vita, ogni italiano passi mediamente 18 anni davanti alla televisione; potremmo tramutare questo tempo in tutto quello che vogliamo, realizzare qualunque cosa, ma preferiamo sprecarlo nel modo più passivo e diseducativo possibile.
La prima azione concreta da compiere e spostare completamente i nostri orari, sfruttando di più le ore del mattino e meno quelle serali. Impariamo a usare giusto un paio di ore dopo cena, per poi andare a letto non oltre le 10. Impostiamo la sveglia alle 6 del mattino o prima, in modo da avere a disposizione almeno un'altra ora. Vanno necessariamente predilette le ore del mattino perché sono molto più produttive rispetto a quelle serali. Se abbiamo difficoltà ad andare a dormire presto, nessun problema, per il primo giorno della nostra nuova vita andremo a dormire tardi, ma troviamo comunque la forza, il giorno successivo, di alzarci presto. La sera saremo piuttosto stanchi e questa volta sentiremo il bisogno di andare a dormire presto, dando il via al corretto ciclo di cambiamento.
Per nessun motivo accendiamo la televisione, è un terribile strumento che ci impedisce sia di usare le ore serali in modo costruttivo sia di andare a letto presto.
Dobbiamo inoltre smettere di mentire a noi stessi; quando non vogliamo fare qualcosa siamo bravissimi ad addurre motivazioni per auto-convincerci che non possiamo farlo, ma la maggior parte delle volte non siamo sinceri: se non sappiamo trovare il tempo di eseguire un'azione tanto semplice, significa che non stiamo poi così male, che ci piace lamentarci, che ci alimentiamo di polemica, ma che, infondo, la condizione in cui versiamo ci sta bene. Oppure abbiamo troppa paura di cambiare.
Trovare il tempo di cambiare vita è semplice, basta volerlo veramente.
4. Andiamo a correre due volte la settimana
A cosa serve correre? Ci sono molti aspetti positivi legati allo sport in generale, ma la corsa è, secondo me, l'azione più indicata per cambiare il nostro atteggiamento nei confronti della vita. Ecco i benefici che ci interessano:
- Bloccare il flusso incessante del pensiero: sconnettersi completamente dai problemi e dalle preoccupazione e liberarci dall'ansia. Le prime volte che si corre si fa certamente molta fatica, ma già dopo pochi minuti si è talmente concentrati su questa attività che dimentichiamo tutto il resto. Con il passare del tempo, di settimana in settimana, la fatica lascia il posto al piacere, questo cambiamento porta molta motivazione, uno stato di benessere diffuso e la coscienza di aver guadagnato un momento nel quale trovare pace. Personalmente amo molto correre nel bosco e principalmente in salita; lo sforzo mi libera da tutti i cattivi pensieri e ottengo la serenità che cerco. Appena si realizza di essere in possesso di un potente e semplice mezzo per trovare un po' di serenità, non si vede l'ora di tornare a correre nuovamente; il solo fatto di attendere il momento della corsa diventa poi esso stesso motivo di felicità. Approfondisci leggendo: Come Vivere Felicemente nel Momento Presente.
- Imparare a stare soli: quando si corre si rimane per un certo tempo soli con se stessi, questa pratica è un primo passo verso la presa di coscienza che la solitudine è un piacere che va ricercato e non evitato. Passiamo il tempo circondati da persone, immersi nei dialoghi e bombardati d'informazioni e tutto questo non fa altro che distrarci dall'unica cosa che ci serve realmente per "trasformare" la nostra vita: riflettere. Quando corriamo nessun input raggiunge il nostro cervello, siamo solo cuore e gambe; l'assenza di "stimoli cerebrali" lascia spazio alla meditazione ed è proprio in questa condizione che si può realmente prendere coscienza della propria situazione, e ragionare efficacemente su come cambiarla.
- Piacersi: ripetiamo spesso che l'aspetto esteriore non è importante, che quello che conta è essere belli dentro, ma (siamo sinceri) in una società dove l'apparire è tutto, si fa veramente molta fatica a sentirsi adeguati quando non si è in forma. Tralasciando l'aspetto salutistico, se potessimo scegliere tra l'essere in sovrappeso o avere una linea invidiabile, credo che nessuno opterebbe per la prima ipotesi. Quando Decimo Giunio Giovenale scrisse la famosa frase "Mens sana in corpore sano", intendeva redarguirci dall'inseguire traguardi effimeri e ricordarci che se stiamo bene fisicamente, abbiamo automaticamente accesso ad un livello superiore di "preoccupazioni"; quando manca la salute tutto il resto passa in secondo piano, ma quando questa non è un problema, possiamo dedicarci completamente alla realizzazione dei nostri sogni di cambiamento. La corsa ha il grande pregio di garantirci entrambi i risultati in una sola azione.
Correre quindi è molto importante per incrementare la nostra vitalità, avrei preferito suggerire il surf (altro sport perfetto per questi fini, che personalmente adoro praticare) ma correre è decisamente più alla portata di tutti.
5. Impara ad essere umile e disinibito
Quante occasioni abbiamo perso per via della nostra timidezza o semplicemente perché viviamo con il freno a mano tirato? Spesso, senza nemmeno tentare, siamo certi di non poter ottenere qualcosa, e questo è il più grande errore che possiamo commettere.
Da ragazzino ero molto timido, così timido che non avevo nemmeno il coraggio di chiedere alla maestra se potevo portarmi a casa i disegni che facevo a scuola. Quando conobbi mia moglie, che invece agiva all'esatto contrario, capii quante parole non avevo pronunciato per paura di essere giudicato e, di conseguenza, quante occasioni avevo (per questo) perso.
Qualche settimana fa mi recai ad un incontro con il
Dalai Lama; mentre tutti sedevamo composti in attesa della sua comparsa, notai che l'accesso al "backstage" era privo di controlli di sicurezza. Il Francesco timido sarebbe rimasto seduto ad attendere, quello disinibito invece decise di andare a dare un'occhiata; il risultato fu che mi trovati ad un metro da Sua Santità, mentre tutti gli altri dovettero accontentarsi di ascoltarlo a distanza.
Le occasioni si creano, non restiamo a guardare, quando c'è poco da perdere, rischiamo!
L'inibizione funziona meglio quando l'accoppiamo all'umiltà, un esempio è il classico automobilista maschio che non si vuole fermare a chiedere informazioni: farlo, spesso, sarebbe la scelta più produttiva, ma il misto di arroganza e mancanza di inibizione che ci caratterizza, ci impedisce di compiere questa semplice azione. Questo esempio, in realtà un po' semplicistico, serve a farci intuire come la capacità di "deporre le armi" e accettare il fatto che qualcuno possa insegnarci qualcosa, sia più efficace che alzare un muro.
Se vogliamo cambiare vita quindi dobbiamo imparare a cogliere al volo le occasioni, cioè agire senza paura di essere giudicati e abbattere il muro di timidezza e "rispetto", interposto tra noi e le opportunità.
Riporto questo video come vero esempio di coraggio, dove una ragazzina di 12 anni, intenzionata a cambiare il mondo, nel 1992 tenne un discorso che ammutolì tutti: questo è il coraggio che ci manca!
Per approfondire:
Come Vincere l'Insicurezza che ci Impedisce di Cambiare
Capovolgere la propria vita
Le azioni che abbiamo individuato compongono un vero e proprio percorso da seguire e vanno attuate adesso, a partire da oggi stesso. Analizziamo bene quello che ci rende felici, diamo un ordine di priorità e facciamo una cosa alla volta; troviamo il tempo di attuare la svolta e pratichiamo uno sport per liberare la mente dalle preoccupazioni inutili, creando lo spazio mentale dove far crescere il rinnovamento. Facciamo tutto questo senza paura e abbandonando l'dea di essere continuamente sotto esame, pensiamo solo ad ottenere il massimo con la peggior faccia tosta di cui possiamo dotarci.
Così si cambia, con decisione e pianificazione, altrimenti possiamo sempre restare col culo sul divano a guardare
Il Grande Fratello ed ingrassare.
Ho un pensiero per ognuno dei 5 punti.
RispondiElimina1-La vita prima di tutto voglio VIVERLA!Evitando che un qualcuno o un qualcosa (Tipo il lavoro) mi schiacci e mi tolga tutte le energie che ho.Per adesso sto cercando di far valere i miei diritti sul lavoro e non sono in molti pronti ad alzare la testa...poi forse un giorno lo cambierò.Questo è un mio pensiero ma vivere una vita in cui ci si riconosce credo sia un piccolo segreto perchè a volte gli anni passati in famiglia da bambino (e i relativi insegnamenti)influiscono molto sulla psiche di ognuno di noi.NON SEMPRE ciò che mi è stato insegnato si è rivelato giusto.La vita è nostra e dobbiamo esserne padroni.
2-Io non lo so se sono solo 3 le cose che si possono fare bene nella vita ma sono d'accordo con te con "il succo" del discorso.Non si può fare bene tutto e su qualcosa bisogna puntare ed investire,sia coraggio che tempo.
3-L'unica cosa che non riesco a fare di quello che mi consigli è alzarmi prima alla mattina,di norma la mia amata sveglia suona tra le 3 o le 4,mezz'ora più mezz'ora meno,di tutto il resto mi trovi d'accordo.P.s. Guardati cosa pensava P.P.Pasolini della tv 30 anni fà.
4-Lo sport per me è una delle passioni a cui non rinuncerò mai! Anche a me piace correre,purtroppo non ho boschi nelle immediate vicinanze ma a volte ADORO E HO BISOGNO di restare solo anche se sono sposato!Rifletto meglio e mi RITROVO quando sono fuori fase.
5-Anch'io da ragazzino ero timido ed avevo paura ma sai..io sono sulla stessa lunghezza d'onda di chi è convinto che c'è solo un modo per risolvere un problema e anche solo un modo per vincere la paura.Te fai l'esempio degli uomini che per orgoglio o forse stupidità non chiedono informazioni stradali,quando spesso sarebbe la scelta migliore,io invece ti chiedo quanti uomini sanno mettersi davanti allo specchio ammettendo le proprie paure e anche debolezze??
Te l'avrò senz'altro scritto ma più leggo quello che pensi,più mi accorgo che abbiamo molto in comune,parlo del carattere,delle ambizioni e del modo di affrontare la vita ovviamente.Chissà forse andremmo anche d'accordo come carattere.
Un saluto da Mantova
Paolo
Bei pensieri Paolo, grazie infinite del tuo contributo :)
EliminaScusa Filippo ti ho segato un commento per sbaglio :(
RispondiEliminaTranquillo, erano solo dei complimenti per spronarti a scrivere sempre. è davvero importante per me, e sicuramente anche per tanti altri :)
EliminaUn saluto
Francesco, sono pienamente d'accordo quando dici che la paura del giudizio non ci permette di esprimerci e così perdiamo le occasioni. Su questo incide il senso di colpa. Ci sentiamo in colpa di avere disubbidito, di essere sopra le righe, di essere diversi. Ci ha condizionato soprattutto la società, la nostra famiglia con l'essere "normali", l'essere "buoni". Tutti atteggiamenti che ci hanno resi deboli e privi di una volontà. Bisogna uscire dal guscio ed esprimere se stessi con un atto totale e volitivo, privi di paura, perché ogni momento può essere l'ultimo. La società ci ha insegnato ad essere "normali", "preconfezionati" e non ad essere totali, un tutt'UNO con la nostra anima. In questo caos dove tutto il sistema economico sta naufragando, in cui non avremo più quelle certezze che i nostri genitori avevano, può darci una spinta a riscoprire l'unica cosa che non perderemo mai: NOI STESSI.
RispondiEliminaUn saluto.
Piccola correzione: nella sezione "5. Impara ad essere umile e disinibito", inizio paragrafo 5: forse la dicitura giusta è "la disinibizione" oppure "il superamento delle inibizioni"?
RispondiEliminaGrazie mille per l'articolo illuminante. Provo da anni il desiderio di cambiare vita. Mi sono abituato gradualmente a fare scelte via via piú "coraggiose" anche se poco influenti, ma mi manca ancora un piano organico. Spero di trovare la mia strada seguendo l'esempio e i consigli di chi ce l'ha fatta, e l'esperienza raccontata in questo blog è un esempio eccellente. Grazie!