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Come si trova un lavoro creativo |
Smettere di lavorare significa abbandonare la schiavitù a cui siamo condannati, produzione seriale di beni di consumo ingannevoli, che ci tengono inchiodati negli uffici e nelle fabbriche. Io produco la televisione che tu comprerai lavorando in fabbrica, tu produci i jeans che io comprerò lavorando in ufficio. Questi oggetti sono le sbarre delle prigione in cui resteremo rinchiusi per tutta la vita.
Ci freghiamo a vicenda, mentre sopra i dirigenti fanno i soldi deridendoci e trattandoci come numeri. La creatività che è dentro ognuno di noi ci può salvare, scopriamo insieme come afferrarla e cambiare vita.
Perché cercare un lavoro creativo
Ogni giorno in Italia milioni di persone entrano in fabbrica e passano la giornata davanti ad un nastro trasportatore a compiere la stessa meccanica azione; solitamente si tratta di attaccare un pezzo ad un altro o controllare forme e dimensioni per scartare eventuali componenti mal riusciti, tutto qui. Altri lavoratori si siedono ad una cassa e passano prodotti sopra un lettore magnetico per ore ed ore. Qualcuno trascorre tutto il tempo davanti ad uno schermo o guidando per raggiungere clienti, trasportare merci, incontrare potenziali acquirenti, vendere porta a porta ecc. Pochi fortunati compiono attività un po’ più varie, ma difficilmente riescono a mettere amore e qualità in quello che fanno, i dettami del profitto non lasciano il tempo di produrre un valore reale, quello che conta è soddisfare il budget.
In questo scenario non c'è spazio per la creatività delle persone, anzi, è una chiara direttiva di molte aziende promuovere la piattezza delle competenze, in modo da rendere le persone facilmente sostituibili al bisogno.
Questo è il lavoro a cui tutti siamo abituati, e fa schifo.
Le cose però possono essere molto diverse, l'essere umano, appagati i bisogni primari, si nutre di creatività e ingegno, sente la necessità di attivarsi per un progetto in cui realizzarsi, assecondando le proprie doti e capacità creative. Se fosse possibile guadagnare il denaro necessario alla nostra sussistenza dando sfogo all'estro del singolo, lavorare sarebbe un piacere, un’attività divertente ed appagante, non la peggior forma di repressione dell’intelletto umano.
Per questi semplici motivi, "vivere della propria creatività" è un obiettivo da perseguire in modo deciso e concreto, perché solo tramite l’inventiva abbiamo la possibilità di produrre qualcosa di reale valore, lasciando che il denaro svolga il ruolo di “mezzo” per il quale è stato concepito, e non di “fine” come invece attualmente accade.
Come trovare la vena creativa
Molte persone credono di non avere capacità creative, per questo motivo non fanno sostanzialmente nulla; passano la vita tra lavoro, casa e famiglia, si piantano davanti alla televisione e trascorrono i weekend nei centri commerciali. L'errore che commettono è quello di credere che i creativi abbiano le lampadine in testa, immaginano la genialità come un’idea che si forma improvvisamente e in seguito viene realizzata; siccome a loro l'idea non arriva, pensano di non essere geniali, ma si sbagliano e perdono la grande occasione di cambiare vita.
Tutti coloro che sanno essere creativi non hanno quasi mai un'idea completa in testa, iniziano semplicemente da uno spunto, un’intuizione, ma iniziano! L'idea prende forma e si perfeziona mano a mano che il progetto prosegue, ritornano sui loro passi molte volte e cambiano quello che non va bene, ci mettono moltissimo impegno, tempo, non fanno altro che pensare al proprio progetto, e alla fine sfornano qualcosa di veramente pregiato. Un'artista che intaglia un pezzo di legno visualizza nella sua mente la figura che intende delineare, ma parte da una sagoma vagamente somigliante al risultato finale, per poi modellarla successivamente, con pazienza e precisione.
Questo è il vero segreto della creatività, iniziare, buttare giù qualcosa e poi dedicarvici anima e corpo, fino a quando il risultato non soddisfa pienamente; le idee arrivano strada facendo.
Pierre-Auguste Renoir non pensava:
“Ecco, adesso disegno, userò quel colore lì, poi lì lo sfumiamo così, darò una certa pressione al pennello in quel punto…” no, osservava la tela bianca fino a quando l’dea non arrivava e poi iniziava a dipingere.
Chissà qualche schifezze ha sfornato prima di affinare tecnica e stile, e produrre i capolavori che tutti conosciamo.
Come si trova un lavoro creativo
Nel momento in cui abbiamo capito che lavorare e guadagnare grazie alla creatività è l’ancora di salvezza a cui possiamo aggrapparci per cambiare vita, si aprono tre possibili strade da intraprendere.
Inventarsi un lavoro creativo
Uno scrittore professionista è un dilettante che non ha mollato. (Richard Bach)
Abbiamo già scritto relativamente la possibilità di
Ideare un Impiego Autonomo e Divertente scoprendo come sia concretamente possibile utilizzare le proprie capacità per guadagnare, abbiamo anche abbondantemente discusso su
Come Convertire un Hobby in un Lavoro, attraverso un percorso volto a convertire in guadagno quello che realmente ci piace fare. Ritengo che questi due articoli contengono tutto quello che serve sapere per capire quali siano realmente le nostre aspirazioni, e come metterle a frutto; ora dedichiamoci ad analizzare come, in questo processo, la creatività ricopra un ruolo importantissimo.
Quando dobbiamo scegliere cosa realmente vogliamo fare, facciamolo prediligendo le attività che amiamo e che allo stesso tempo ci permettono di usare l’ingegno, solo in questo modo possiamo essere certi di non prendere la decisione sbagliata. Se, per esempio, le nostre grandi passioni fossero la scrittura e lo sport, andrebbe valutato di costruire un’attività remunerativa sulla nostra abilità nello scrivere piuttosto che sull'amore per l’attività fisica, visto che la prima ci offre maggiori opportunità di esercitare l’inventiva.
Quando si cerca di costruire una rendita, partendo da quello che ci piace fare, è importante essere consci che avremo successo solo se saremo in grado di creare un servizio di grande valore, per questo motivo solo tramite una forte passione, cioè un argomento sul quale amiamo passare molto tempo e del quale conosciamo quasi tutto, può rappresentare una base solida sulla quale guadagnare.
Se adoro cucinare, conosco mille ricette, trucchetti per creare piatti vincenti, conservare a lungo i cibi, amo la creatività in cucina o semplicemente nella presentazione delle portate, allora ho la certezza che un business costruito su questa tematica sarà vincente, perché mi piace farlo e conosco l’argomento più di molti altri. Potrò organizzare corsi di cucina, scrivere un libro delle mie ricette particolari, gestire un portale web su questa tematica, aspirare a fare lo chef in un ristorante, inventare un mio marchio di prodotti locali, mettere in piedi una piccola produzione di prelibatezze (confetture, insaccati, spezie, ecc.). Da una piccola passione posso inventare molti modi per guadagnare e, se ogni giorno potrò attingere alla mia vena creativa, avrò trovato il lavoro perfetto.
Guadagnare dalle proprie idee
Se facessimo tutto ciò che siamo capaci di fare, rimarremmo letteralmente sbalorditi. (Thomas A. Edison)
Non è veramente necessario lavorare per guadagnare, in un recente articolo ho spiegato quali siano le
Reali Possibilità di Fare Soldi Senza Lavorare analizzando le opportunità (secondo me) oggi più appetitose. L’idea è quella di riuscire a generare introiti passivi che, dato un sforzo iniziale, si auto-alimentino senza richiedere necessariamente il nostro continuo intervento; in questo processo il nostro
lato creativo ricopre (e deve ricoprire) un ruolo centrale.
Prendiamo come esempio
Spencer Ferguson Silver, creatore di dei famosissimi
Post-it; la sua idea nacque accidentalmente mentre sperimentava nuove tipologie di colla adesiva, creandone una a bassa aderenza. Apparentemente una colla che “incolla poco” non ha un grande valore, ma Art Fry, un collega che lavorava per la stessa azienda (3M), dando fondo alla propria creatività, impiegò la colla per creare dei pezzetti di carta da attaccare e staccare facilmente, ed utilizzare come segnalibri. Inutile dire che l’intuizione si trasformò presto in un successo mondiale.
L’inventiva associata all'originalità sono gli ingredienti che oggi possono fare la differenza; non sto dicendo che tutti dobbiamo inventare un prodotto geniale che ci farà diventare ricchi, ma che le opportunità di guadagnare senza lavorare aumentano quando si da sfogo alla propria creatività.
Prendiamo quello che sappiamo fare meglio, che solitamente è anche ciò che ci piace realmente fare nella vita, analizziamo il mercato e cerchiamo di capire cosa manca, cosa possiamo produrre che possa essere realmente utile alle persone. Non sempre dobbiamo inventare qualcosa di nuovo, spesso si tratta solo di unire più idee, come nel caso del post-it dove l’intuizione è stata di abbinare la colla ai segnalibri. Alle volte invece si tratta solo di prendere un prodotto già sul mercato e metterlo nel contesto giusto: la carbonella da barbecue trova probabilmente un mercato più ricco dove le case hanno un giardino o dove il clima garantisce molti mesi di temperature miti, piuttosto che in zone dove piove sempre o fa spesso freddo... ok, è un esempio un po semplicistico, ma serve a rendere l'idea di come, qualcosa che sappiamo fare, più essere ignorato o pagato a peso d'oro, a seconda del contesto.
Per ultimo non ci aspettiamo di avere successo subito, solo con il sudore e l’impegno costante si possono ottenere i risultati sperati, proprio per questo motivo scegliere di guadagnare dando fondo alla propria creatività, ci è di grande aiuto a perseverare e raggiungere il traguardo.
Cambiare lavoro
Il lavoro è il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare. (Oscar Wilde)
L’idea esiste, deve solo essere trovata, ma se proprio non riusciamo a dare fondo alla potenza del nostro ingegno, possiamo sempre utilizzare le nostre doti per cambiare lavoro e ricercarne uno in cui possiamo “metterci del nostro”. Se fossi un datore di lavoro, Dio me ne scampi, sarei molto felice di assumere una persona che ama fare l’attività per la quale sto ricercando una figura professionale. Piuttosto che assumere un giovane appena uscito dall'università che non ha ancora trovato la propria strada, prediligerei chi dimostra di nutrire una passione genuina per quello che andrà a fare, perché quest’ultimo lavorerà felice e darà anima e corpo per produrre qualcosa di reale valore.
Non ha prezzo poter contare sulle idee e la freschezza di chi mette a nostra disposizione la propria creatività, un potenziale immenso che si auto-alimenta di successi personali e voglia di dare seguito alle proprie aspirazioni.
Nonostante io ritenga questa scelta un po’ come “ultima spiaggia”, un palliativo che ci darà sollievo solo temporaneamente, se decidiamo di cambiare lavoro, portiamo in campo tutte le armi che abbiamo. Nel momento in cui io volessi cambiare azienda di informatica (attualmente lavoro come programmatore) non mi dovrei limitare ad inserire nel mio curriculum vitae le esperienze lavorative pregresse, ma anche i frutti delle mie passioni; ad un potenziale colloquio porterei (per esempio) gli infographics che produco per questo blog, per dimostrare il mio grado di abilità nell'utilizzo dei programmi di grafica, porterei i siti web che realizzo per arrotondare, come esempio di conoscenza del web e dell’indicizzazione sui motori di ricerca, ed infine, darei rilevanza anche alla capacità di utilizzare i complicati software per produrre musica.
Le capacità che sviluppiamo grazie alla fecondità delle nostre idee, sono un valore da far risaltare, fosse anche solo per dimostrare quanto impegno mettiamo in un impiego che ci piace veramente.
La fantasia ci può salvare
L’immaginativa fa la differenza e, come abbiamo visto, non è una dote innata, si tratta solamente di “iniziare” e non mollare, piano piano le idee si formano e possono veramente cambiarci la vita. Se aspettiamo che arrivi l’occasione che ci permetta di svoltare e liberarci dalla schiavitù del lavoro, questa difficilmente ci cadrà addosso; tuttavia le chance aumentano notevolmente se iniziamo a darci da fare nella direzione giusta che, in questo caso, è anche la più naturale.
Cosa c’è di meglio che guadagnare denaro riuscendo ogni giorno a rinnovare l’entusiasmo nei confronti di quello che facciamo? Probabilmente nemmeno vendere cocktail ai turisti su una spiaggia in Messico ci appagherebbe più a lungo di quanto possono fare i lavori creativi.
Questa è la vera essenza di smettere di lavorare, ridare il significato originale al termine “impiego”, dal latino implicare, “essere coinvolti” in quello che facciamo, attraverso la creatività e il divertimento. Questo sì che darebbe un senso alle azioni che quotidianamente compiamo, altro che lo stramaledetto cartellino che timbrerò tra un'ora.
Il discorso che fai è interessante anche se ho alcuni dubbi per passare dal pensiero alla pratica (e che per te potrebbero essere lo spunto per un nuovo articolo) : per iniziare un'attività creativa bisogna comunque sottostare a delle regole come aprire una partita Iva, una società, pagare le tasse, un commercialista. Faccio un esempio: supponiamo mi piacesse fare torte e decidessi di vivere di quello, non posso farle nella mia cucina per iniziare e venderle, perchè devo rispettare e sottostare agli adempimenti di natura sanitaria che lo stato mi impone, tenere una contabilità con tutti gli adempimenti che esso comporta in tema fiscale.
RispondiEliminaQuali sono secondo te i metodi migliori per gestire queste situazioni?
E' un ottimo spunto per un nuovo articolo, sicuramente posso dirti (per ora) che l'apertura di una partita iva non è necessaria, si possono dichiarare gli introiti del nostro lavoro creativo nel normale quadro RW della dichiarazione dei redditi,la partita iva ha senso in un determinato regime fiscale, che non dipende necessariamente ne dal tipo di lavoro ne dalla soglia di guadagno.
EliminaSul resto mi devo naturalmente informare perchè non so molto :) grazie dell'ottimo spunto!
credo che ti sbagli, per quanto ne so nel quadro RW vanno indicati gli investimenti all’estero e le attività estere di natura finanziaria mentre per aprire un'attivita` serve proprio una partita IVA
Eliminascusa la domanda che forse non e` di interesse generale e un po' fuori tema ma, a proposito di adSense... io ho provato a mandare una richiesta di registrazione per il mio neonato sito gnomicreativi.blogspot.com ma non e` stata accettata per "contenuti insufficienti", non ho capito se si riferisce al fatto che ci sono pochi post, che i nuovi post sono poco frequenti o che ho poche visite giornaliere, tu ne sai qualcosa?
RispondiEliminagrazie
Si devi scrivere più roba, post lunghi e di reale interesse per le persone (non so, non ho visto il tuo sito) scrivi ancora un po' di roba, così il sito è più pieno e vedrai che poi ti accettano (rifai la domanda) io l'avevo fatta dopo una cinquantina di post... tieni presente che un mio post è 3 pagine di word solitamente :)
EliminaGrazie! Il tuo sito è proprio bello! E in linea con quello che sto cercando di fare...:)
RispondiEliminaChe bella idea, vivere delle proprie passioni...il problema si pone quando già vivi di una delle tue tante passioni, iniziata a 23 anni ...il tuo lavoro, che ami, costruito da te, e pure artistico, comincia a trasformarsi più che in un sogno in un incubo...troppe spese da affontare e raramente l'arte le ripaga... cerco alternative che però,avendo tutte una base artistica, dubito che possano decollare e mi ritroverei punto e a capo. Non so quanto si possa andare avanti con le passioni e la creatività... che caosss! :)
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