Abbiamo bisogno di una forte autostima sia per essere felici sia per trovare il coraggio di realizzare il nostro progetto di cambiamento, questo perché l'ostacolo più grande che dovremo affrontare sarà certamente vincere la paura di non farcela. Quando si è sicuri di sé ogni timore scompare, come nuvole che si diradano dopo un forte temporale.
In questo articolo scopriremo il segreto per godere di un'Autostima eccezionale, sia per riuscire a credere in noi stessi sia per stare veramente bene, emotivamente.
L'autostima che dipende dal contesto
William James, forse lo psicologo più famoso degli Stati Uniti, definisce l'autostima come “rapporto tra sé percepito e sé ideale”. In questa affermazione, che deriva da anni di studi, vi è la chiave per innalzare il proprio senso di sicurezza.
- Il sé percepito: E' la considerazione che una persona ha di sé, basandosi sulle caratteristiche e le qualità che, dal suo punto di vista, possiede.
- Il sé ideale: E' come vorremmo essere, cioè le differenze che ci sono tra noi e il modello che abbiamo in testa.
In termini semplici ognuno di noi si ritiene bravo, bello, intelligente e capace, sulla base di ciò che crede di essere, cioè da quanto siamo (secondo noi) vicini al modello a cui ci ispiriamo. Se da un lato quindi le nostre capacità sono oggettive, dall'altro la “bravura” o la “bellezza”, dipendono dall'ambiente in cui siamo immersi e dagli esempi che la società ci fornisce.
Una modella nel backstage di una sfilata di moda è solo una delle tante splendide ragazze ivi presenti, la sua autostima, in quel contesto, non sarà molto elevata, perché essa si confronta con altri “pezzi da novanta”. Se però prediamo la stessa ragazza e le mettiamo in un ambiente “normale”, per esempio al ristorante o durante una passeggiata in centro, ecco che tutti si gireranno a guardarla. La sua autostima, in quel contesto, è salita a livelli stellari.
Nell'esempio appena fornito ci siamo focalizzati sul concetto di bellezza, ma se consideriamo le abilità, il discorso non cambia. Nella ditta d'informatica in cui lavoro non sono che un numero, le mie abilità sono considerate normali skill da programmatore; se mi raffronto invece con quell'enorme massa di individui che non sa come funziona un computer o non ha mai sviluppato un programma per iPhone, ecco che improvvisamente divento un guru.
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Questi due esempi suggerisco un concetto importantissimo: L'idea che abbiamo di noi non è assoluta, immutabile, ma cambia a seconda del contesto, per questo motivo non ha senso basare l'autostima sui concetti appena elencati, cioè, se percepiamo il nostro valore come qualcosa che dipendente da chi ci sta intorno, allora saremo inevitabilmente soggetti ad alti e bassi, proprio perché cambiamo spesso ambiente.
Lavoro, casa, amicizie, amori, rapporti sociali sono contesti dai quali entriamo e usciamo continuamente; banalmente al lavoro posso godere di un'incredibile autostima perché sono il dirigente dell'azienda X e mi sento importante, mentre in amore essere completamente incapace di trovare o gestire un rapporto sereno e armonico.
Cosa fare per aumentare la propria autostima
Lo scenario appena descritto ci suggerisce che alcune azioni che spesso crediamo volte a migliorare la nostra felicità, in realtà non sono efficaci.
1. Non cercare di essere ammirati.
Se la nostra immagine, cioè come crediamo di essere considerati, è l'unica cosa che conta, allora cosa succede quando gli altri non ci sono? Ci spegniamo? La Luna è un astro meraviglioso, ma non brilla di luce propria, il suo risplendere nel cielo è il motivo per cui noi l'ammiriamo, ma se il Sole non la illuminasse, essa si rivelerebbe per quello che è realmente, nuda roccia sperduta nello spazio. La stessa cosa vale per noi, la nostra autostima non deve dipendere da quello che pensano di noi gli altri, deve derivare semplicemente dalla consapevolezza delle nostre capacità, dalla purezza dei nostri sentimenti e del nostro agire.
Inoltre, quando scegliamo di dare importanza all'apparire, dimentichiamo che è impossibile piacere a tutti; non può esiste un'opinione unica nei nostri confronti, alcuni potrebbero considerarci da ammirare, altri odiarci profondamente. Nemmeno il Papa ha tutti i consensi (cit. Marcello Lippi).
L'unica cosa saggia da fare è quindi smettere di dare importanza all'opinione che gli altri potrebbero farsi di noi, semplicemente perché questa si basa su disperati tentativi di far colpo su di loro, ma così facendo non otteniamo certamente la loro stima, al massimo un sentimento d'invidia.
2. Non serve essere super-uomini.
Si crede spesso che per sentirsi bene e quindi accrescere la propria autostima sia necessario essere persone “migliori della media”: tendiamo a credere che la nostra qualità, in quanto individui, cresca nel momento in cui riusciamo a fare cose straordinarie, ma questa strada non porta molto lontani. Immaginiamo di sentirci bene solo nel momento in cui riusciamo a raggiungere la cima di una montagna altissima, vinciamo una competizione o guadagniamo molto denaro tramite il nostro lavoro, per riuscire a far perdurare questa sensazione, e quindi sentirci sempre appagati, saremo costretti ad affrontare sempre nuove sfide, cioè alimentare l'autostima tramite sfide sempre nuove.
Cosa succederà quando non avremo più le forze per compiere atti straordinari o il nostro datore di lavoro ci dirà che non siamo più necessari all'azienda? Questo continuo bisogno di riconfermarci superiori è una droga, finché c'è tutto va bene, ma nel momento in cui viene a mancare, precipitiamo nell'abisso; ecco perché (per esempio) chi dedica la propria vita alla carriera ha buone probabilità di cadere in depressione quando va in pensione.
In questo caso quello che ha realmente senso è smettere di essere in competizione con se stessi, perché questa pratica ha il solo scopo di farci emergere dalla mediocrità e farci sentire importanti ma, ancora una volta, fino a quando misureremo in nostro valore in rapporto a qualcosa di esterno, non potrà considerarsi vero valore.
3. Non fare niente.
Una tecnica curiosa, promossa da molti siti che trattano l'argomento autostima, è quella del F.A.R.E. (Focalizzare, Analizzare, Risolvere ed Eseguire) cioè una sequenza di azioni volte a permetterci di raggiungere più facilmente i nostri obiettivi. Nonostante si tratti di un buon approccio, personalmente la ritengo più una sorta di slogan che un qualcosa di realmente utile in questo contesto.
Quando si tratta di credere in noi stessi sarebbe sbagliato pensare di essere infallibili, è molto più motivante dire alle persone che i fallimenti fanno parte del gioco. Non è detto che quello che facciamo vada sempre a buon fine, non esiste una formuletta miracolosa per condurre ogni nostra azione al successo, anzi, tipicamente solo dopo il verificarsi di alcuni insuccessi s'intravede la strada giusta e si ottiene quanto prefissato.
Non dobbiamo perdere l'autostima se non riusciamo a tagliare il traguardo, non siamo perfetti! Resta il fatto che è molto meglio fare e sbagliare che non fare niente e passare tutta la vita in una perenne situazione di stasi; la vera forza sta proprio in questo, e possiamo essere orgogliosi di noi stessi se ci impegniamo per cambiare, anche se poi le cose non vanno secondo i piani.
L'autostima assoluta
A questo punto abbiamo capito che l'autostima non si ottiene nel confronto con gli altri, superando sempre nuove prove o cercando di essere infallibili, ma va ricercata dentro di noi. Quello che dobbiamo trovare è semplicemente l'innata capacità di amare, di cui ognuno è dotato, perché solo dando amore agli altri, otterremo da loro un reale ritorno in termini di stima e amicizia.
Le persone che sanno dare amore fanno sentire bene chi gli sta accanto, non hanno bisogno di ricorrere ad altri mezzi per sentirsi migliori e quindi "accrescere la propria autostima", chi si relaziona con noi si sentirà ben voluto e, molto semplicemente, ci vorrà bene. Le sue azioni nei nostri confronti saranno positive, a sua volta non sentirà la necessità di entrare in competizione con noi per darsi importanza, l'amore gli sarà sufficiente per sentirsi appagato.
Così, basando tutto il nostro agire sull'amore, riceveremo amore, e scopriremo che non serve cercare di essere diversi da quello che siamo realmente, ottenendo il massimo risultato possibile: rimanere noi stessi e allo stesso tempo essere ben voluti da tutti. Questa situazione genera un'autostima praticamente infinita, ci fa sentire in perfetto equilibrio con noi stessi e con gli altri pur non facendo nulla di straordinario.
Ancora una volta l'amore risulta essere la chiave per vivere meglio e sentirsi appagati in ogni momento e, tutti quei valori che oggi sembrano essere diventati prioritari (principalmente denaro e successo) si rivelano traguardi inutili e mezzi completamente inefficaci per raggiungere l'unico vero scopo della vita di ognuno: essere felici.
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