Gestire il Proprio Tempo in Funzione della Felicità

gerenza del tempo
Come organizzare la propria vita e
il proprio "tempo" per essere felici
Ogni tanto capito su qualche blog di crescita personale o auto-motivazione, e spesso trovo articoli sulla gestione del tempo, cioè su come amministrare al meglio il bene più prezioso che abbiamo. E' un argomento molto interessante, ma purtroppo viene quasi sempre trattato dal punto di vista di un’ottimizzazione a favore della produttività, tipicamente lavorativa.

Oggi torniamo a parlare del tempo, l’unico bene che tutti possediamo in egual misura, ma che spesso gestiamo male; molti di noi sono bravi a sfruttarlo a fondo, ma quanti realmente lo utilizzano per perseguire l’unico traguardo vero della vita?



Il tempo di un padre per il proprio figlio


Questo post è ispirato a una storiella che gira in rete, di quelle che solitamente snobbo perché un po’ troppo sensazionaliste, ma questa volta il tema trattato mi sembrava interessante e di primaria importanza, così ho deciso di riportarne qui una versione rivisitata.

In un giorno qualsiasi, padre e figlio intrapresero la seguente discussione:

  • Papà, posso farti una domanda?
  • Certamente, dimmi, cosa vuoi sapere?
  • Papà, quanti soldi guadagni all'ora?
  • Figliolo caro, non sono cose che ti riguardano, come ti viene in mente di farmi certe domande? 
  • Scusami papà, ma per favore, dimmelo: quanto guadagni in un'ora di lavoro?
  • Va bene, se proprio vuoi saperlo, guadagno 100 euro l'ora.

Il bambino, un po’ rattristito, abbassò lo sguardo, ma subito disse

  • Papà, mi presteresti per favore 50 euro?

A questo punto il padre si alterò

  • Ma sai quanti sono 50 euro? E poi per quale motivo li vorresti, per comprarti qualche stupido giocattolo, che poi dimentichi in un angolo del salotto dopo dieci minuti? Adesso mi hai fatto proprio arrabbiare, sarà meglio che vai in camera tua a riflettere sull'importanza dei soldi, perché io lavoro tutto il giorno per tirare avanti la famiglia, e tu dovresti imparare ad avere un po’ di ritegno nel chiedere certe cose.

Il bambino, piuttosto rattristito, filò dritto in camera sua e chiuse la porta.

Trascorso un po’ di tempo, il padre si pentì di aver reagito così d’impulso alla domanda di suo figlio, forse quei 50 euro gli servivano per qualcosa di realmente importante, magari una gita scolastica… così decise di recarsi nella cameretta del figlio per parlargli.

  • Sei ancora sveglio?
  • Sì Papà

Sai, mi dispiace di averti risposto male prima, sono stato un po’ duro, ho avuto una giornata pesante al lavoro, ed ero un po’ nervoso… senti, questi sono i 50 euro che mi hai chiesto, spero li spenderai per qualcosa di veramente utile.

Il bambino saltò fuori dal letto, e con un gran sorriso disse:

  • Grazie Papà, grazie mille!

Poi apri il cassetto del comodino ed estrasse una busta contenente alcune banconote da 10 e 20 euro, e iniziò a contarle con attenzione.

A questo punto il padre, vedendo che il figlio possedeva già del denaro, incominciò ad arrabbiarsi e disse:

  • Perché mi hai chiesto 50 euro se avevi già così tanti soldi in quella busta?
  • Perché non ne avevo abbastanza, rispose il bambino, ma adesso ce li ho! Papà, adesso ho 100 euro, posso comprare un'ora del tuo tempo? Ti prego, vieni a casa presto domani dal lavoro, vorrei tanto giocare un po’ insieme.

Per il padre fu come ricevere un pugno in pieno stomaco.
Abbracciò suo figlio e, con le lacrime egli occhi, iniziò a baciarlo e a chiedere scusa.




Quello che c’è da imparare sull'organizzazione del tempo


Questa storia è solo un promemoria per chi, come me, è sempre molto impegnato e cerca di sfruttare il proprio tempo per fare mille cose, talvolta dimenticandosi di ciò che realmente conta nella vita; siamo tutti così impegnati a lavorare, produrre, consumare, che le giornate ci scivolano tra le dita, una dopo l’altra, senza accorgercene. Camminiamo guardando troppo avanti, siamo bravissimi a pianificare, organizzare, costruire, prevedere, ma non abbiamo idea di dove stiamo appoggiando i piedi in questo momento. Quotidianamente ci prepariamo al domani, ignorando però che il giorno seguente sarà identico al precedente.

Continuiamo a produrre e accumulare per il futuro, e mentre lo facciamo i giorni si susseguono inesorabilmente, e non ci godiamo nulla di quello che abbiamo adesso.

La nostra vita è fredda, immobile, congelata, ci priviamo del piacere di "spendere il tempo" per coltivare sentimenti veri, ci pattiniamo sopra come se il ghiaccio non si potesse sciogliere, come se lo strato che ci sostiene fosse indistruttibile, e scivoliamo noncuranti di tutto quello che lasciamo indietro: occasioni per stare con chi amiamo, momenti da dedicare a noi stessi e agli altri, tutto sfugge, per sempre. Quando arriveranno le prime crepe, ed avvertiremo l’imminente sciogliersi dei ghiacci, sarà ormai troppo tardi.

E’ per questo che dobbiamo agire ora e adottare una gestione del tempo differente; se andiamo avanti così, tra dieci o vent'anni la nostra situazione non sarà cambiata di una virgola, saremo ancora qui a fare le stesse cose, produrre e spendere e, quando ci accorgeremo di aver buttato via tutto il tempo a nostra disposizione, non ci sarà modo di rimediare, perché nessuna somma di denaro potrà restituircelo.

Vogliamo veramente risvegliarci vecchi, stanchi e pieni di rimpianti? Come affronteremo l’inevitabile sentimento d’impotenza che proveremo appena realizzeremo che non siamo stati ne buoni figli, ne buoni genitori, ne buoni compagni e nemmeno buoni amici?  Che cosa vedremo voltandoci indietro? Sessant'anni a cui non abbiamo dato un senso, nei quali siamo solo stati capaci di essere diligenti lavoratori e ottimi consumatori?

Leggi anche: L'Importanza di Ritagliarsi il Tempo per Pensare

Basta, è arrivato il momento di cambiare tutto, stop con la folle corsa alla produzione e al denaro, è ora di impiegare il tempo per quelle cose che veramente contano: i rapporti umani!




Come usare bene il proprio tempo


Ricordate la mitica "gestione del tempo" di Ugo Fanozzi, che si alzava alle 7.51 per timbrare il cartellino alle 8.30 precise, un pezzo di storia della comicità italiana, da cui però possiamo imparare molto.


Gli oggetti che possediamo, un giorno, sentiranno la nostra mancanza? L’azienda per cui stiamo dando tutto quanto impiegherà a sostituirci? Non credo sia nemmeno necessario provare a formulare delle risposte, piuttosto, vi propongo di spendere qualche secondo per ricordare una persona cara che è venuta a mancare… solitamente la prima che ci viene in mente è quella che ha lasciato in noi il vuoto più grande.

Ecco… adesso domandiamoci: abbiamo passato abbastanza tempo con lei? Se potessimo tornare indietro, le dedicheremmo più attenzione?

Beh, personalmente ricordo svariate persone scomparse, che ho trascurato notevolmente, ed oggi, se potessi rimediare… ma purtroppo questo lusso non mi è concesso.

Non so voi, ma quando faccio questi pensieri, un istante dopo penso alle persone care che mi stanno oggi accanto, e provo una rabbia tremenda perché realizzo di non aver imparato nulla: “Cos’hai nella testa?” “Perché trascorri con loro così poco tempo, non ti rendi conto che la loro esistenza è un dono dal valore inestimabile?”. Allora mi dico, basta, da domani inizio a gestire meglio il mio tempo e vado a trovarle più spesso, cerco di organizzare qualcosa da fare insieme e do una svolta a questa situazione d’indifferenza. Lo penso perché immagino che, se scomparissero improvvisamente, rimpiangerei di non aver coltivato un rapporto migliore e di averle date sempre per scontate, esattamente come ora rimpiango di aver trascurato i rapporti con chi purtroppo non c’è più.

E’ inconcepibile con quanta leggerezza diamo per scontate le persone quando, nella vita, di scontano non c’è proprio niente, nemmeno la vita stessa.

Non so se questa volta ci possiamo pulire la coscienza dando la colpa al sistema, al lavoro o al consumismo, ma ho come l’impressione che, se volessimo essere veramente onesti con noi stessi, dovremmo ammettere che la responsabilità è solo nostra, del nostro profondo egoismo ed egocentrismo.

Avere cura del proprio tempo


Chissenefrega della Legge di Parkinson e di adottare una gestione del tempo (Time Management) che possa garantire massima produttività; che vadano in malora le teorie sul governare la vita in funzione delle scadenze, usiamo il nostro tempo per stare il più possibile con le persone che amiamo e basta, impariamo a custodire questo bene e a dirigere i nostri sforzi verso chi ci vuole bene, e non in funzione delle cose che desideriamo.

  • Tornare a casa presto dal lavoro e giocare con i propri figli
  • Cucinare insieme alla propria compagna (o compagno)
  • Fare qualche attività manuale insieme
  • Andare a trovare i parenti anziani, che sono soli e hanno bisogno di sentirsi amati
  • Trascorre del tempo con i propri genitori (siamo loro figli, ci amano, vogliono vederci spesso!)
  • Passeggiare con un amico/a
  • Costruire qualcosa da donare
  • Visitare posti nuovi e incontrare persone diverse
  • Trascorrere del tempo con i propri fratelli/sorelle
  • Oziare

Questi sono solo alcuni esempi di gestione del tempo virtuosa, azioni che non hanno nulla a che vedere con il centellinare o suddividere la giornata in momenti più o meno produttivi e saperli sfruttare al meglio, si tratta semplicemente di impiegare le giornate per rafforzare i legami con le persone con cui ci piace stare e rendere più serena e felice la nostra e la loro esistenza.

Non dubbi: se seguiamo questa regola, se mettiamo al primo posto i rapporti con chi amiamo, allora saremo felici, e un giorno, voltandoci a contemplare quello che avremo realizzato nella vita, potremo forse dire di aver usato bene il nostro tempo, di aver trascorso momenti meravigliosi, di essere stati genitori presenti, amici sinceri, figli amorevoli e amanti passionali. E’ così che si diventa realmente insostituibili e indimenticabili, che si può provare a lasciare un segno nella memoria delle persone e vivere per sempre nei loro ricordi.

Tutto il resto che importanza ha? Sono solo soldi, lavoro, arrivismo, tensioni, stress e bocconi amari da digerire.



Un regalo da stampare


vivere felici
infographic sul tempo
Lo ammetto, ormai gli infographics mi hanno definitivamente rapito e sto perdendo un sacco di tempo per disegnarne di (spero) utili e motivanti. Questa volta ne ho realizzato uno sulla gestione del tempo, dove vengono elencate le attività necessarie alla vita di tutti noi, con qualche promemoria sull'impiego virtuoso del tempo che ci è concesso, in modo da cambiare la direzione della nostra vita, e puntare dritti verso la felicità. Da stampare e attaccare sulla porta di casa, sperando che possa aiutarci tutti a ricordare, ogni giorno, quali sono i veri valori che dovremmo perseguire.

8 commenti:

  1. "Chissenefrega della Legge di Parkinson e di adottare una gestione del tempo (Time Management) che possa garantire massima produttività; che vadano in malora le teorie sul governare la vita in funzione delle scadenze, usiamo il nostro tempo per stare il più possibile con le persone che amiamo e basta, impariamo a custodire questo bene e a dirigere i nostri sforzi verso chi ci vuole bene, e non in funzione delle cose che desideriamo. "

    Suona come la libertà. Complimenti :)

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  2. Bravo! Bellissimo! Condivido tutto perfettamente! A volte mi piacerebbe far leggere a colleghi e conoscenti (gli amici veri sono rari) le cose che scrivi, ma avendo già tentato in passato di smuovere qualche riflessione le solite risposte che ho ricevuto sono state “eh sì tutto giusto, ben detto!” … “ma che possiamo fare?” … “ in fondo stiamo sempre meglio di molti altri nel mondo” … “compro per gratificarmi e darmi un pò di felicità (spt le donne)” … “cambio lo smartphone, c’è quello nuovo” …
    Insomma, anche se io le chiamo pseudo certezze, vedo che per loro sono abbastanza motivanti per andare avanti a tal punto che ormai mi sento io un disadattato. Poi penso che il solo fatto, per loro, di tirar su una famiglia possa essere più che sufficiente per sopportare tutto e annaspare più o meno tutta la vita in questo sistema sempre più assurdo e disumano. Io invece ho sempre pensato che in primo luogo devo realizzare me stesso come individuo e solo così posso essere sereno e realizzato per mettere su una splendida famiglia su fondamenta solide; viceversa per tutti gli altri mi sembra di capire che si costruisce una famiglia proprio per dare senso a tutto il resto che sappiamo bene non funziona affatto nella nostra società, uno per tutti un sistema di lavoro (che si approprierà di almeno la metà della nostra unica esistenza!) da pazzi alienati. Per non parlare poi di tutte quelle persone che esplicitamente o implicitamente della famiglia salverebbero ovviamente i figli per buttare via tutto il resto. Comincio a pensare che c’è bisogno di far credere che si deve seguire solo quel binario prestabilito (cresci, sposati, fa figli, mutui, ecc) per far sì che poi non si possa più tornare indietro e si accetti con sommo rammarico e tristezza una vita così, tutto questo al fine di perpetuare questo sistema. Spero di non essere sembrato troppo paranoico. Ciao

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  3. Esatto! Cresci, sposati, fa figli, mutui, lavora, lavora, lavora.
    "Devi fare sacrifici"
    E' questo il tipo di insegnamento che ci inculcano sin da piccoli.

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  4. Ciao, seguo il tuo blog con molto interesse da qualche mese. Ho 17 anni ma mi piacerebbe vivere (o meglio sopravvivere) senza lavoro o con un part time, seguendo uno stile di vita frugale (con internet come unico "lusso")
    Sono vegetariano da molto tempo e ho deciso di diventare vegan dopo aver letto il libro "È facile controllare il peso se sai come farlo" (dall'autore del famoso libro per smettere di fumare), quindi un orto mi renderebbe quasi del tutto autosufficiente per quanto riguarda il cibo.
    Restano però vari problemi: l'affitto, le bollette, trovare un lavoro che non richieda l'uso di una macchina...
    Il primo è un problema non da poco, visti i costi attuali, inoltre mi servirebbe lo spazio per l'orto. La bolletta più preoccupante sarebbe quella del gas, ma con delle buone coperte e lavandomi con l'acqua fredda (lavandomi alla giapponese sarebbe fattibile e risparmierei pure sulla bolletta dell'acqua) potrei tagliare notevolmente i costi. L'ultimo problema, beh... Immagino che in qualche modo troverei una soluzione...
    Inoltre altre spese, come quelle mediche o impreviste, sarebbero intralci non da poco.
    Sapresti darmi qualche consiglio?

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  5. ....io si cresci. Sono padre di una splendida bimba e rimpiango ogni ora che non trascorro insieme a lei, quando torno a casa dal lavoro spesso stanco e nervoso cerco di giocare il più possibile. È una vita dura, triste ed enormemente monotona ma sono anche consapevole che al giorno d'oggi un lavoro fisso come il mio, per quanto tedioso é una manna dal cielo. Sono consapevole che mia figlia avrà bisogno di vestiti, di giochi e di tutte le possibilità che potrò offrirle nei limiti del mio stipendio. Veramente pensate che in una società come la nostra sia possibile vivere con il pocker online o con un orto e l'autoproduzione ?? Siete sicuri che basti ridurre ogni costo al minimo per sopravvivere e per avere più tempo da dedicate agli affetti?? Perchè in questo caso io dovrei avere 23 ore libere su 24 dato che non compro mai niente, giro con pochi centesimi in tasca e non mi permetto nemmeno una pizza e rispetto a molti sono anche fortunato. Quando nel nostro sistema sbagliato ed opprimente si paga 700 euro al mese per un paio di stanze ed il resto se ne va in carburante/assicurazione/cibo ecc...come si fa a ridurre tali spese?? La realtà é che almeno per quanto mi riguarda rispetto a qualche anno fa é che lavoro di più e paradossalmente sono più povero. Ogni singola parola di questo articolo é corretta ma non dobbiamo cadere nella demagogia pura. A tutti piacerebbe lavorare mezza giornata o anche meno ma purtoppo siamo tutti moderni schiavi.

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    1. Io vivo con 500 euro al mese proprio perchè ho l'orto, l'impianto fotovolotaico, taglio la legna nel bosco, cucino solo partendo dalle materie prime ecc. Tutto quello che ho scritto in cento e passa articoli che ti consiglio di leggere :) Il tempo per mia figlia lo trovo smettendo di guardare la televisione, seguendo i miei hobby il mattino prestissimo o la sera quando dorme. Spendo 50 euro di carburante al mese semplicemente andando piano, piano in modo imbarazzante (c'è un articolo su questo).

      Guadagno 1500 euro e ne risparmio più di 10.000 all'anno. Per ridurre le spese che ritieni irriducibili si cambia vita e lavoro, si va a vivere in zone dove comprare casa costa 50.000 euro, si studia un progetto e lo si attua in anni di pianificazione e sacrifici.

      Non c'è una strada facile e nemmeno una uguale per tutti, ognuno deve trovare la sua, questo blog da solo idee ed esempi, tratti dalla mia esperienza, che è reale.

      Molti mi scrivono di avercela fatta, ancora prima che io ne parlassi, io stesso lo ho fatto :)

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    2. ciao francesco . complimenti per il tuo blog . ovvio che le tue devono essere considerate indicazioni, in quanto ognuno di noi ha una storia ed esigenze e possibilita' limitate di fare quel che dici...
      Ad esempio... io non posso installare pannelli fotovoltaici (condominio)- non ho un orto - e non ritengo sia una bella scelta comprare una casa dove costa poco: dipende da dove lavori e da dove si trovano i centri attivi della tua vita , lavoro etc. altrimenti quello che risparmi te lo spendi tutto in spostamento... Sinceramente per me il TOP del risparmio sarebbe avere il posto di lavoro vicino casa, dove poter magari arrivare in bici e anche tutti gli altri servizi che uso , palestra, supermercato, etc. E cmq ritengo molto interessanti i tuoi spunti e anche uno spazio dove confrontarsi per poter trovare una soluzione per ognuno di noi :-)

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  6. Siamo quel pezzettino di vita eterna che ci hanno costituito le nostre personali generazioni passate. Probabilmente se la nostra situazione è complicata lo è a causa di un passato non attento sia da parte nostra che da parte dei nostri antenati. Un passato non attento anche dal punto di vista culturale che ci ha radicato in meccanismi complicati da smontare. Probabilmente un piccolo miglioramento oggi lo potranno godere i nostri figli nel loro pezzetto di vita eterna.

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