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Come la televisione ci plagia e perché
per cambiare vita dobbiamo sbarazzarcene |
Chi lo avrebbe mai detto che quel bene di lusso che negli anni cinquanta tutti desideravano, si sarebbe trasformato nel più potente strumento di controllo a livello mondiale, destinato a pilotare gusti, tendenze, abitudini e stili di vita delle persone; e mentre tutti eravamo intenti a seguire Lascia o Raddoppia con un Mike Bongiorno appena trentunenne, la grande macchina del controllo sociale si era già messa in moto, pronta a piegarci al suo volere a colpi di veline, talent show e tanta tanta pubblicità.
Oggi andiamo ad analizzare come la televisione manipola le nostre menti, perchè non possiamo controllarla e come cambiare vita eliminando la TV dalla nostra vita.
Sei schiavo della TV, te lo dimostro
Crediamo di essere in grado di guardare la televisione, godere dei programmi e ignorare la pubblicità... ovvio, chi di noi non cambia canale quando scattano gli spot pubblicitari? Questo ci mette in salvo? No. Se nella seguente immagine ti chiedessi di dare un nome ai brand pubblicitari e un nome alle piante cui appartengono quelle foglie, come mai ti risulta più facile dare un nome ai marchi?
Dove hai imparato il significato di questi brand? Come mai sei così bravo ad associarli al prodotto giusto?
La risposta è tanto semplice quanto disarmante: Crediamo di poter scegliere, di essere abbastanza scaltri da saper filtrare, distinguere i programmi televisivi dagli spot, ignorare la pubblicità, relegarla a ingannevole messaggio da evitare, ma in verità siamo completamente disarmati e subiamo inconsapevolmente un continuo lavaggio del cervello.
Il risultato finale è che abbiamo imparato ad associare immediatamente marchi, slogan, canzoni e volti a determinati prodotti, tanto che se ci chiedessero di completare le seguenti frasi, non avremmo alcuna difficoltà:
- Dove c'è B_______, c'è Casa.
- V_______, è tutto intorno a te.
- V_______, la natura di prima mano.
Complimenti per le tue risposte, hai ottenuto il massimo del punteggio e sei stato promosso al rango di teledipendente.
Quanti giorni passiamo davanti alla TV?
Guardare la televisione è un’abitudine consolidata per il
94% della popolazione dai tre anni in su; accennavo in un recente post ad un'indagine di
Altroconsumo, che ha stabilito come mediamente ogni italiano passi
quattro ore al giorno davanti alla TV. Se facciamo una breve stima ci rendiamo subito conto che in un anno buttiamo via circa
due mesi paralizzati davanti al teleschermo. Il conteggio diventa poi a dir poco imbarazzante, se applicato all'intero arco della nostra vita, dove emerge che
sprechiamo 13 (tredici) anni seduti su un divano a guardare una scatola di plastica.
Escludendo il lavoro, a quale altra attività, nell'arco della nostra esistenza, ci dedichiamo con così tanta costanza e dedizione? Probabilmente nessuna! Risulta quindi evidente che impieghiamo quasi tutto il nostro tempo libero immersi nei programmi televisivi, tra quiz, talent show, film e pubblicità. Se impiegassimo lo stesso tempo in un progetto volto a cambiare vita, oggi saremmo tutti più felici e realizzati.
Riporto questo interessante grafico proposto dal sito
Sintesi.it, che ha svolto un'indagine su un considerevole campione di persone, stabilendo come, chi guarda molta TV, risulta meno propenso a fare
volontariato, dipingere, scrivere, leggere, suonare ecc... cioè a dedicarsi a tutte quelle attività ricreative, che aiutano il naturale sviluppo psicofisico della persona.
L'attività ricreativa si riduce del 40% per chi passa almeno un’ora al giorno davanti alla televisione e di ben il 60%, per quelle persone che dedicano quotidianamente oltre tre ore alla visione di trasmissioni televisive.
Tradotto: Più televisione guardi, meno fai... meno fai, minori possibilità hai di cambiare vita.
Come fa la televisione a manipolarci
Nel 2004, di fronte ad una platea di dirigenti televisivi, il direttore del primo canale della TV pubblica francese, fece la seguente dichiarazione: “Affinché un messaggio pubblicitario sia percepito, è necessario che il cervello dello spettatore sia disponibile ad accettarlo. Le nostre trasmissioni hanno come obiettivo quello di renderlo disponibile, cioè divertirlo, rilassarlo e quindi prepararlo al messaggio che arriverà. Ciò che noi vendiamo ai nostri sponsor non è il tempo, ma una corretta preparazione dell'individuo, alla manipolazione dei messaggi pubblicitari”.
Non è quindi solo la pubblicità a cercare di ingannarci, ma l'intero meccanismo, pensato per modificare la nostra percezione della realtà, al fine di plasmarci. Il legame tra i programmi e gli spot è così forte che le pubblicità più efficaci sono quelle che hanno come protagonisti gli stessi personaggi televisivi; in questo modo si riduce al minimo il distacco tra trasmissione e spot, creando un continuo che confonde lo spettatore al fine di aumentare la credibilità di un prodotto.
Il semplice fatto che riteniamo “di qualità” o “universalmente migliore” e “vero” ciò che passa in TV, è sintomatico dell'idea che negli anni sono stati capaci di inculcarci. Quante volte sentiamo la frase “l’hanno detto in TV...” come a sottolineare che non è una stupidaggine; se lo dice la televisione, o qualche personaggio famoso, è certamente vero. E pensare che invece la natura stessa del mezzo non solo ci rende impossibile verificare le informazioni passate, ma induce a ritenere “di valore” persone delle quali non sappiamo nulla, ma che assumiamo come “migliori” solo perchè appaiono spesso in televisione.
Di conseguenza, anche i messaggi portati da tali individui saranno “migliori” e credibili.
La vera forza della televisione però non sta in quello che dice, ma in quello che non dice. Proprio perchè le menti delle persone vanno appositamente preparate a ricevere i messaggi pubblicitari, nelle fasce orarie con gli ascolti maggiori (soprattutto di pubblico giovane) vengono prediletti programmi senza spessore, che non richiedono particolare attenzione e che contribuiscono a mantenere il livello culturale basso. Uomini e Donne, Pomeriggio cinque, Ciao Darwin sono solo alcuni esempio di trasmissioni capaci di alimentare la mediocrità delle persone, evitando che utilizzino il cervello per ragionare e giudicare in modo critico la pubblicità innestata nel programma.
Questa pratica, di fatto, ci mantiene in uno stato di ignoranza diffusa, che ottimizza il nostro assorbimento di messaggi pubblicitari. In pratica, in televisione, tutto complotta contro di noi.
Siamo psicologicamente dipendenti dalla TV
Quando viene pronunciata la parola dipendenza ecco che subito drizziamo le orecchie e ci mettiamo sulla difensiva, l'alone di negatività che circonda questo termine ci fa immediatamente viaggiare con la mente alla ricerca di segnali che ci rassicurino del fatto che non siamo dipendenti, che sono gli altri a non avere il controllo di se stessi, non noi. Purtroppo però, anche se in misura spesso lieve, tutti siamo dipendenti dal tubo catodico.
I segnali della nostra dipendenza sono chiari, ma gli ignoriamo perchè il nostro modo di approcciarci all'apparecchio televisivo, anche se assurdo, è universalmente accettato come normale. Le azioni che quotidianamente compiamo però sono a dir poco preoccupanti:
- Lasciare la tv accesa anche se non si ha nulla di particolare da seguire.
- Pranzare/cenare con la TV in sottofondo.
- Addormentarsi con la TV accesa.
- Essere infastiditi se qualcuno ci parla mentre seguiamo un programma.
L’uso della televisione come abitudine quotidiana, non permette il facile riconoscimento del livello di dipendenza al quale siamo soggetti, tuttavia il semplice ritrovarsi nei quattro atteggiamenti sopra elencati, dimostra che l'utilizzo dell'apparecchio televisivo è ormai al di fuori del nostro controllo e parte integrante della vita di ciascuno.
Come la TV limita la nostra libertà
La realtà televisiva produce dei veri e propri modelli di vita che, per via del potere di persuasione e dell'uso esagerato che ne facciamo, finiscono per diventare esempi da imitare, soprattutto per bambini e adolescenti. Ore e ore di esposizione a situazioni e modelli irreali, fanno si che le persone interiorizzino e riproducano gli atteggiamenti, i lingueggi e i comportamenti proposti.
Siccome tutti guardiamo la televisione, i nostri modi si omologano e tendiamo ad essere sempre più l'uno uguale all'altro. L'omologazione arriva poi ad un punto tale, che diventa un vero e proprio stile di vita, tanto che chi non si comporta o non pensa come gli altri, viene considerato strano, diverso, sfigato e infine emarginato.
La libertà di pensiero, d'azione, e l'unicità dell'uomo è di fatto limitata da questo meccanismo. Se essere differenti diventa un qualcosa da evitare, anche essere intraprendenti, cercare nuove strade e nuove soluzioni diventano azioni impopolari e fonti di potenziale discriminazione sociale.
La libertà d'azione e di pensiero è quindi limitata, se non addirittura repressa, dal modello di vita che impariamo e adottiamo, vivendo in simbiosi con l'apparecchio televisivo.
Per proteggerci dobbiamo rinunciare alla TV
Da questa breve analisi del sistema televisivo e pubblicitario, emerge che non ci può essere un buon utilizzo della televisione, proprio perchè i meccanismi che la governano sono studiati per andare oltre il nostro controllo. Siamo nudi di fronte al teleschermo e non abbiamo i mezzi per difenderci. L'unica soluzione è di spegnere definitivamente l'apparato televisivo, bloccando così il flusso di menzogne che fuoriesce dal tubo catodico e invade le nostre case.
“Le ali che ti hanno venduto, ti piegano la schiena” cantano
I Ministri in uno dei loro brani più riusciti; spacciata per scatola delle meraviglie, contenente progresso, emancipazione e divertimento,
la televisione è oggi il primo strumento di manipolazione sociale, capace di costruire consensi, sviare l'attenzione di milioni di persone e dettare stili di vita e modi di pensare.
La macchina del controllo sociale ci schiaccia sotto il peso dei suoi dettami, ci impedisce di muoverci, ma lo fa in modo subdolo, silenzioso a piccole dosi, trasformandosi da “apparecchio televisivo” ad “apparato televisivo” in grado entrare in sintonia con il nostro cervello e schiavizzarci, impedendoci di cambiare la nostra vita.
Da sei anni vivo in una casa senza televisione. Davvero, una liberazione.
RispondiEliminaMa leggendo questo articolo, riconoscevo i marchi e gli slogan.
Non ce ne liberiamo comunque; figuriamoci se la teniamo in casa!
Spegnetela!!!
Sono veramente pazzeschi i danni che la TV provoca, purtroppo è un morbo diffuso ormai in modo quasi irrimediabile, ma fa piacere sentire che ci sono persone come te, che hanno capito il valore di una vita senza televisione.
EliminaSpegnere la tv e accendere il cervello.Verissimo,come quello di essere "emarginato" dalle persone normali (le quali sarebbero??)
EliminaHo 23 anni, non guardo TV da quando ne ho 17. La TV in casa mia esiste ancora solo perchè mia madre "la guarda". Paga un canone annuale alla RAI per vedere cosa? Niente. Più il costo dell'elettricità per alimentarlo. Dice che "almeno ogni tanto mi guardo un film".
EliminaHa un computer, sappiamo benissimo che si possono guardare film senza TV, se sai a cosa mi riferisco.
PS: Ho scoperto oggi il tuo blog, e ho letto praticamente tutti gli articoli. Condivido molte delle tue idee, ma realizzarle a 23 anni, non è facile! Grazie
non ho più il televisore da quando hanno cambiato il segnale in digitale tanto tempo in più e pensieri meno automatici...ma trovo che nei danni sia ben sostituita dai social network che che si sostituiscono completamente alla reale vita di relazione dandocene la sensazione opposta..
RispondiEliminacomplimenti a tutti quelli che riescono a vivere senza tv, io sono per le soluzioni estreme solitamente, e non so cosa darei per buttare via la tv che abbiamo in casa... sfortunatamente vivo con i miei che ne hanno appena presa una nuova, quindi è impensabile...
RispondiEliminami accorgo però che quella che in casa fa più uso della tv sono proprio io... e mi sta facendo male, mi toglie del tempo prezioso, mi deprime, mi annoia e nonostante ciò ogni volta che devo studiare o fare qualcosa di impegnativo tanto quanto redditizio e soddisfacente, lei mi distrae e mi ipnotizza... basta davvero, non se ne può più, è ora di cambiare! spero di farcela... non è semplice, soprattutto quando sei stanco e l'unica cosa che vorresti è distrarti e trovare risposte... adesso basta, rovina gli occhi, fa il lavaggio del cervello!
si può leggere, dormire, studiare, uscire! piuttosto mangio ma basta tv!
grazie, a volte ci vuole qualcuno che ti apra gli occhi :)
Io vado controcorrente, dopo molti anni forse 10, ho ricominciato a guardare la TV, non quella generalista, ma i canali tematici, documentari e musica sopratutto. Avevo sostituito la TV con il web, un bombardamento di informazioni pazzesco e per niente positivo. Alla luce della mia esperienza posso dire che è meglio imparare e gestire certi strumenti che fare finta che non esistono, anche perchè non si può sempre stare fuori casa o avere sempre qualcosa da fare, ogni tanto, a piccole dosi, spegnere un attimo il cervello può anche aiutare, ripeto, prima che mi attacchiate, ogni tanto e a piccole piccolissime dosi
RispondiEliminaSono anchio della tua linea di pensiero. Ormai da più di un anno guardo la tele sporadicamente cioè neanche tutti i giorni, purtroppo però vivendo con i miei(ho 20 anni) mi tocca sorbirmi mio padre che guarda tutto il giorno tutti i tg e tutti sti programma "di politica".
EliminaIo mi limito ad usare la tele per guardarmi su sky quei pochi film che mi interessano e qualche documentario, per il resto preferisco utilizzare youtube dove ognuno può scegliere di guardarsi quello che davvero gli interessa.
La tele(intesa per quei programmi spicci(ma anche tg e programmi di discussioni politiche) fatti per le menti di quella società superficiale) uccide, il cervello.
Il cattivo utilizzo della tele porta a fare pensieri di merda, che portano ad avere un energia di merda e di conseguenza dei risultati di merda o insoddisfacenti, e cosi si entra dentro un circolo vizioso.
la televisione e' uno strumento di potere in mano ai potenti che vorrebbero renderci dei poveri cerebrolesi incaci di vedere la realta' che ci circonda . giochi a premi ( se vinci la meta' circa ritorna allo stato ) , partite di calcio
RispondiEliminai cui giocatori prendono compensi da attori americani mentre le tifoserie si menano di santa ragione , telegiornali che ci mandano notizie terrificanti di cronache nera ( anzi nerissima ) ripetute all'infinito mandando un messaggio importante ai futuri criminali ( con un buon avvocato te la cavi ) , fiction politicamente corrette ( che non offendono nessuno e che non raccontano niente di originale e avvincente ) , programmi politici che continuano ad ignorare o manipolare grazie a giornalisti venduti l'economia e la societa' italiana , programmi semplicemente noiosi o banali
che potrebbero raccontare forse cose interessanti ma sono strutturati male , volgarita' a non finire come se fossimo tutti a un convegno di coatti ( pero' il trono di spade va censurato non sia mai ) , programmi interessantissimi che vanno in onda ad orari assurdi ( non certo per chi lavora e si alza alle 5 del mattino ) , e infine la pubblicita' a ripetizione che ti massacra la mente dicendoti che ci sono belle cose in giro , ma che tu non potrai mai comprarle , ( la corsa delle bighe di ben hur interrotta dalla pubblicita' penso che sia il peggior esempio che ho visto ) . dimenticate i film perche' sono censurati . la tv oggi e' un mezzo come un altro per dominare la nostra mente e ridurci a zombi consumatori incapaci di ragionare e pensare .
meditate gente , MEDITATE .
In questi giorni sono a casa dal lavoro; mi sto facendo forza per non accendere la televisione, ma è quasi una violenza che faccio a me stessa, mi sento irrequieta mentre mi do da fare in cucina, ho messo su un cd di cinguettii in mezzo al bosco perche' ho bisogno di sentire qualcosa in sottofondo (sono abituata a fare le faccende mentre la tv è accesa)... prova che la tv è diventata per me una droga. Inutile girarci intorno: è una vera e propria droga. Uno studioso di ipnosi, non ricordo il nome, l'aveva etichettata "scatola ipnotica".
RispondiEliminaLa disintossicazioe dalla scatola maledetta è stata lunga per me....ma ora credo di avercela fatta.Devo dire grazie a mio marito, che mi ha aperto gli occhi su una vita che avevo dentro di me, ma che era stata anestetizzata da questi infernali mentalist.Se accendo la tv ora...non trovo niente che mi piaccia.....famiglia Angela(quelli di quark etc...) e poco alto esclusi.....teniamo duro..|..10 anni fà smisi di fumare.....4 anni fà di farmi di tv.
RispondiEliminaIo e il mio moroso abbiamo deciso di buttarci in questa nuova avventura. Spegnere la tv per tre mesi. Abbiamo deciso di provare a piccoli passi e di vedere come va. Ho scritto il nostro impegno in un foglio, e solo scrivendolo sentivo la mia e la sua ansia che crescevano alla sola idea di prendere un impegno così importante. Spero che ci riusciremo. Ho già buttato via fin troppi anni della mia vita davanti alla tv per solitudine, depressione, noia, , senza neanche accorgermene. Spero vivamente di riuscire se non a cambiare almeno a migliorare la mia vita. Grazie
RispondiEliminaNon va eliminata, esistono in televisione anche programmi che ti insegnano a distinguere quelle piante.
RispondiEliminaBisogna imparare a farne un utilizzo intelligente e ad autolimitarsi, come in tutte le cose.
Il fatto che la massoneria, ops, la psichiatria non riconosca la teledipendenza come malattia mentale la dice lunga eh!
RispondiEliminaSecondo me sbarazzarsi della TV è più semplice di quanto sembri.. qui ho letto un racconto molto interessante di una ragazza che da 2 anni vive felicemente senza tv: http://www.danieladelli.com/vivere-senza-tv/
RispondiEliminaState diventando la stessa cosa in rete. Il computer ti porta via ore della vita ed inoltre richiede ore di manutenzione. Non parlate contro la robotizzazione nemmeno in rete ed abbiamo tutti permesso a fabbriche come la Tesla di avere più del 90% dei robots. Gli operai sono in altri settori che non hanno a che fare con la produzione di un'automobile. Non mi venite a dire che gli operai sono in altri reparti e che sia giusto altrimenti siete parte del dragone in quanto vi risponderei che se la Tesla si mette a fare i panini come il McDonald giustifichereste un bilancio di operai equeo e metterebbe altri robots. La televisione è controllata dai mostri dei robots, dai soldi delle loro pubblicità e non possono parlare. Chiediamo dunque una televisione decente ed a pagamento annuale oppure chiediamo loro che vi siano canali appositi dove solo i commercianti e non gli industriali comprano spazio di pubblicità.
RispondiEliminaAnch'io ho sempre pensato cHe si potesse vivere meglio senza TV e in parte lo credo ancora, specialmente quando nel mio lavoro vedo i pambini che parlano e si comportano come se fossero usciti da un cartone animato. Durante i miei anni universitari ne ho felicemente fatto a meno. Tuttavia quando abbiamo sistemato casa io e mio marito abbiamo ceduto al fascino di un mega schermo in salotto. A distanza di due anni mi sento di difendere questa scelta per un semplice motivo: si può anche SCEGLIERE cosa vedere. Ossia, proprio come nella navigazione in rete, possiamo tenere acceso anche il cervello. Io personalmente guardo soprattutto documentari e approfondimenti culturali su rai storia che difficilmente potrei recuperare altrove o se voglio qualcosa di più rilassante documentari di animali su foCus. Mio marito segue anche canali di pesca che è la sua passione. Ci godiamo film in streaming su uno schermo più grande di quello del PC e giochiamo alla ps4... tutto sommato a noi va benissimo così. E intanto che guardiamo la TV la sera facciamo cmq altre cose: io ho iniziato a lavorare a maglia, lui intagliato il legno...intanto seguiamo la lezione di storia di Alessandro Barbero. Non mi sembra poi così malè.
RispondiEliminaCiao Francesco. Sinceri complimenti per il tuo blog e la tua filosofia di vita!
RispondiEliminaUna curiosità, cosa ne pensi degli attori , registi e tutti gli operatori che gravitano intorno al mondo del cinema?
Io il televisore ce l'ho ma senza antenna, lo uso come schermo per vedere film e serie, ma massimo un'oretta la sera. Odio i programmi televisivi, la pubblicità e soprattutto odio quando qualcuno mi invita a casa e tiene accesa la tv per tutta la durata del pranzo, si incantano davanti allo schermo invece che chiacchierare!!! per non parlare di quelli che la usano come babysitter per i figli, non si rendono conto di quanto instupidisce
RispondiEliminanon la guardo da molti anni ed è incredibile quanto tempo si recupera! e quanta vita
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