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5 principi da seguire per vivere felici |
Per vivere felici non serve molto, la felicità è
principalmente una condizione mentale che dipende quasi esclusivamente da noi,
dal nostro modo di affrontare la vita e rapportarci con gli eventi che
quotidianamente accadono. C’è grande
differenza tra la qualità della vita di chi sa dare il giusto peso alle cose,
rapportarsi serenamente con gli altri, stabilire con fermezza e convinzione le
proprie priorità, e chi si lascia travolgere dagli eventi e non ha chiara la
strada da percorrere.
Oggi voglio proporre 5 interessanti spunti sui cui
riflettere, ispirati ai principi di Tenzin Gyatso, al fine di migliorare la
nostra vita e vivere felici, perché nulla nella vita ha più valore della nostra
felicità.
1) GIUDICA IL TUO SUCCESSO, DAL PREZZO CHE PAGHI PER AVERLO
Quotidianamente vedo persone fare di tutto per avere
successo, soprattutto nel campo lavorativo, il loro impegno è grande e una tale
costanza va sicuramente premiata, ma qual è il prezzo che pagano per mantenere il
ruolo che li fa sentire importanti? Stati di malumore persistenti, nervosismo,
stress e vita sociale nulla, sono solo i sintomi più evidenti.
L’attaccamento esagerato al ruolo, al fine di raggiungere
l’obiettivo, li porta ad una progressiva perdita di valori, quei valori su cui
invece è necessario basare la propria vita per vivere felici: il rispetto,
l’amicizia e l’aiuto reciproco sono pilastri portati di una vita felice e
piena. Non si può mancare di rispetto nei confronti di un tuo pari (siamo tutti
esseri umani, indipendentemente dal ruolo) in nome di un obiettivo; purtroppo
invece accade quotidianamente che persone autonominatesi “migliori”, trattino
male altre, senza averne il minimo diritto, forti di un arroganza che li fa
sentire potenti e arrivati.
Tuttavia questo atteggiamento logora i rapporti
sociali, le persone non sono individui diversi in base alle situazioni in cui
si trovano, l’uomo è uno sempre, e chi si arroga il diritto di calpestare gli
altri, finisce per essere prima etichettato, poi schivato ed infine emarginato,
compromettendo la propria felicità.
Questo significa giudicare il proprio successo, soprattutto
economico: Valutare quello che quotidianamente ci costa, analizzarne a fondo
l’importanza e riporre sulla bilancia della vita i valori che stiamo perseguendo,
al fine di capire se penderà dal lato della felicità o da quello
dell’insuccesso morale.
Imparare a farlo, ogni giorno, prima di effettuare anche la
più piccola delle scelte, è importantissimo per vivere felici.
2) QUANDO PERDI, NON PERDERE LA LEZIONE
Perdere è parte del sistema e della nostra vita. Nessuno
vince sempre, chi crede di essere sempre il migliore, di fare sempre la cosa
giusta, imputando a fattori esterni i propri errori, si illude. Sbagliare è la
cosa più semplice che possiamo fare, è un meccanismo così intrinsecamente
legato alla vita stessa, che moltissime grandi personalità del passato ne hanno
trattato il tema. Riporto solo qualche celebre citazione:
- “Non vale la pena
avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare.”
(Gandhi),
- “Desiderare l'immortalità è desiderare la perpetuazione in eterno di
un grande errore” (Arthur Schopenhauer),
- ”Noi siamo tutti impastati di
debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la
prima legge di natura.” (Voltaire).
La citazione più celebre però, che ci riporta dritti al tema
che stiamo trattando, è certamente quella di Cicerone: “Chiunque può sbagliare;
ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell'errore.”.
Per vivere felici è necessario quindi comprendere il
profondo significato di “imparare dai propri errori”, pratica che richiede
prima di tutto umiltà nell’ammettere di aver sbagliato, risolutezza nel
comprendere dove si ha sbagliato e intelligenza nel cercare si evitare di
commettere nuovamente lo stesso sbaglio. Stabilito quindi che la vita, in
quanto sentiero inesplorato, non può che essere costellata di errori, si
acquisisce la forma mentale giusta per affrontare gli sbagli nel modo corretto
e vivere felici.
3) NON OTTENERE QUELLO CHE VUOI, PUÒ ESSERE FORTUNA
E’ necessario affrontare con ottimismo qualsiasi insuccesso,
gli insuccessi esisteranno sempre nella nostra vita. Spesso si portano appresso
una buona dose di ingiustizia e quando non si hanno i mezzi per rovesciare la
situazione, il senso di rabbia e impotenza possono prendere il sopravvento.
Per questo motivo è molto importante credere che esista
sempre un motivo quando non riusciamo a raggiungere un determinato obiettivo:
che si tratti di una causa a noi sconosciuta o di una beffa del destino poco
importa, quello che veramente conta è ricordare sempre che se a quel bivio non
siamo riusciti a svoltare a destra, vuol dire che abbiamo svoltato a sinistra, imboccano
una strada che ci riserverà altrettante sorprese e possibilità di vivere
felici.
Quando si chiude una porta, se ne apre sempre un’altra,
altre dieci o un portone, per questo va immediatamente dimenticata la delusione
e con ottimismo perseguita la nuova strada, convinti che ora non siamo in grado
di capire le opportunità che ci
aspettano, perché accecati dalla rabbia di non aver ottenuto quello che
volevamo.
4) STUDIA LE REGOLE BENE, PER INFRANGERLE BENE
Chi dice che le regole sono tutte giuste e che siamo obbligati a
rispettarle? Non tutte le regole che il sistema ci impone sono giuste e non
tutte le persone che le rispettano hanno ragione. Mi è capitato spesso, anche in ambito lavorativo, che mi
venissero imposte regole che non ritenevo giuste, regole che favoriscono i
soliti raccomandati o che riducono la liberta e la felicità di tutti, a favore
di pochi.
Conoscere bene le regole, studiare come vengono applicate,
come vengono eseguiti i controlli e a cosa si va incontro se non si rispettano,
ci da la possibilità di scegliere cosa fare: Possiamo decidere di non seguire
una certa regola, prendendoci piena responsabilità delle conseguenze,
dimostrando così dissenso e allo stesso tempo fornendo un esempio per chi
altrimenti non avrebbe il coraggio di ribellarsi.
Il controllo sociale a cui siamo quotidianamente soggetti è
fortissimo ed ha raggiunto un livello tale per cui la lotta di classe ha perso
gran parte della sua efficacia. Oggi è il singolo che si deve ribellare,
attraverso un cambiamento personale che gli permette di vivere felice e con la
sua libertà contagiare gli altri, affinché anch’essi trovino il modo di vivere
felici.
Quando le regole limitano la nostra felicità, allora siamo moralmente
autorizzati a non rispettarle, cercando di eluderle nella legalità, studiandole
a fondo, e preparandosi coscientemente a pagarne le conseguenze. Il prezzo può
essere alto, ma vivere felici è l’unica cosa che conta.
5) OGNI GIORNO STAI UN PO DI TEMPO DA SOLO
L’importanza di fermarsi, staccare un secondo la spina e
pensare, è sottovalutata. Se nell’arco di una giornata sommassimo i secondi che
trascorriamo da soli, valutando la direzione che la nostra vita sta prendendo,
difficilmente arriveremmo al minuto.
E’ perentorio ritagliarsi un piccolo spazio per se stessi, anche
soltanto cinque minuti, nei quali quotidianamente ci si pone una semplice
domanda: “Sono felice?”. Due semplici parole, scomode, che non abbiamo mai il
tempo di porci, e che ci possono salvare la vita. Se ogni giorno non lavoriamo
per riuscire a vivere felici facendo piccoli passi nella direzione che
riteniamo adatta al nostro benessere, non raggiungeremo mai la felicità; il
primo passo (il primo, lo ripeto) è ritagliarsi un po’ di tempo per pensare
alla propria condizione e in che aspetti può essere migliorata.
Quando si rallenta, si scala marcia, e infine si scende da
questa automobile lanciata a tutti velocità, che la società del consumismo ci
ha invogliato a comperare, è come se si acquisisse un nuovo senso. Si capisce
cioè che strappando al giorno un po’ di tempo per se stessi, si inizia a
percepire la realtà in modo diverso e presto diventa chiaro il percorso che
dobbiamo seguire per vivere felici.
CONCLUDENDO
Chiudo questa carrellata dei principi cardine che sostengono
il sentiero del vivere felici, con una splendida citazione di Tenzin Gyatso: Che
possa aiutare chi sta cercando la felicità, ad aprire gli occhi e trovare
finalmente La strada.
“Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini
dell'Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi
per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il
presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro.
Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai
vissuto.”
nn è sempre tutto legato al lavoro. ci sono anche cose legate ai bisogni di altro tipo e quelli non possono essere gestiti. tipo volere una storia stabile, un figlio , e quelli non sono cosi' facili da realizzare.
RispondiEliminaEsatto ma apparte ciò, restando terra terra il pellet è aumentata iva, aumentano tasse e consumi forzati corrente, una connessione avremmo forse tassa sui condizionatori....
RispondiEliminaTogliamo questo e premesso che libro di Francesco a me è piaciuto ma un oculista un dentista un imprevisto ? Togliamo questi e buttiamoci sul discorso via dal lavoro un fratelo che sta male un parente da accudore si può abbandonare ditta routine o ufficio ? Togliendo ciò parlo per me ma varrà anche per altri ok bellezza serenità e simpatia ma dopo certa eta e primo matrimonio se cerchi compagna normale vuole ferie, bellezza istituti ecc se la cerchi bella di altro tipo categoria direttamente regali....come coniugare no stress e sex che cmq danno felicità a un distacco totale da un reddito normale con cui già si tribula traballa, per uno cosi basso ? Grazie attendo condensato in una 3 piccole risposte
Desideri risposte ma non sai porre domande.... E comunque rileggersi quello che si ha scritto sarebbe buona norma perchè davvero non si capisce molto di quello che hai scritto Anonimo del 17 agosto 2015.... Riguardo alla compagna normale, davvero non capisco cosa tu intenda per normalità, forse una persona superficiale che stia con te per i soldi piuttosto che per come sei realmente ? Beh se cerchi una persona del genere credo tu la possa anzi la debba meritare fino all'ultimo secondo... Se una persona desidera cose effimere è giusto che le ottenga per rendersi conto di quanto sciocco sia volere cose non per se stessi, per la propria felicità ma bensì per dimostrare quanto si è ... alla società nella quale si vive... Riguardo agli imprevisti, le somme che sono appunto depositate fungono da ammortizzatore e da soluzioni per le emergenze o per le spese extraordinarie.... Inoltre ogni persona che abbia un minimo di intelletto sa che determinate cose può farle o meno proprio tenendo in considerazione la peculiarità della propria vita... Chi non ha parenti da accudire non li dovrà accudire ma al contempo avrà una mancanza in questo senso quando sarà lui/lei ad aver bisogno, quello che ti è sfuggito è il senso ultimo del post.
RispondiEliminaCito:"come coniugare no stress e sex che cmq danno felicità a un distacco totale da un reddito normale con cui già si tribula traballa, per uno cosi basso ?" Tradotto in italiano corrente ? No perchè ti ripeto davvero non si capisce nulla....
PS: spero che il sex non te lo debba trovare a pagamento.... Saluti...