Vivere in Germania Conviene Veramente?

trasferirsi estero
Come trasferirsi in Germania
Le statistiche parlano chiaro: vivere in Germania è il desiderio della maggior parte degli italiani che vogliono cambiare vita trasferendosi all'estero, tanto che questo Paese è quello in cui emigriamo con maggior frequenza. Nell'immaginario comune la Germania possiede un'economia di ferro, c'è lavoro per tutti, gli stipendi sono molto elevati e il costo della vita piuttosto contenuto.

In questo articolo capiremo cosa occorre fare per trasferirsi in Germania e cosa c'è di vero nell'immagine che questa Nazione ha saputo costruirsi agli occhi del resto d'Europa.



Un falso Eldorado?


La forza e la resistenza alla crisi che questo Paese ha dimostrato hanno spinto moltissimi nostri connazionali a considerarla la miglior destinazione possibile. Anche i numeri giocano a suo favore: è la terza nazione al Mondo per prodotto interno lordo (PIL) e la prima in Europa per potere d'acquisto delle famiglie.

Ciò che più di ogni altra cosa la rende estremamente appetibile è il basso tasso di disoccupati, cresciuto solamente nei primissimi anni della crisi 2007-2008 e poi tornato ad attestarsi su livelli del tutto accettabili. La disoccupazione giovanile è quasi la metà della media europea mentre quella femminile addirittura minore di quella maschile.

Siccome all'estero oggi si va principalmente per trovare lavoro, va specificato che la Germania è una meta che da questo punto di vista offre interessanti opportunità, sempre con le dovute precauzioni. La vicinanza al nostro Paese è un fattore di fondamentale importanza perché rende possibile un avvicinamento graduale, con diversi sopralluoghi e ideale per scegliere con cura dove stabilirsi, cercare un alloggio e affrontare i colloqui di lavoro.

Un mito che vorrei sfatare subito è quello che dipinge la Germania come una sorta di Eldorado perfetto: l'opinione diffusa che la vita sia più economica che in Italia e che si riesca a guadagnare moltissimo è purtroppo solo un falso mito che rispecchiava (in parte) la realtà solo prima dell'avvento dell'euro. Anche la Germania infatti ha risentito dell'introduzione della nuova moneta e il potere d'acquisto delle famiglie si è indebolito parecchio. Ancora oggi si parla di condizioni estremamente favorevoli, idea che è in parte alimentata dai numerosi video di Youtube prodotti da diversi italiani che si sono trasferiti e che mostrano come i prezzi siano clamorosamente bassi.



Se guardiamo gli studi e le statistiche però, come ad esempio quelle prodotte dalla Gesellschaft für Hauswirtschaft (Associazione per l'economia domestica) scopriamo che i tedeschi spendono quasi tutto quello che guadagnano. Allora chi dice la verità? L'arcano è presto svelato perché se da un lato è vero che fare la spesa al supermercato costa il 30% in meno che in Italia, e gli affitti sono il 25% più bassi, dall'altro ci sono servizi come la mobilità (automobile o mezzi pubblici) che costano anche il 130% in più, le bollette l'85% in più e i servizi d'intrattenimento +20%.

Fanno scalpore quegli articoli o quei video che mostrano come le uova o gli affettati costino pochissimo, ma un conto è il 40% di 3 euro di formaggio (che sono 1,20 Euro) e un conto è l'85% di 2000 euro di bollette, che sono 1700 euro in più da sborsare ogni anno. Il risultato finale è che nel quotidiano si ha una percezione di risparmio, ma sul lungo periodo si spende più che in Italia. I veri vantaggi di vivere in Germania, come vedremo, li ha chi guadagna bene perché altamente specializzato.



Come si ottiene la residenza


Chiariti questi aspetti iniziamo a comprendere ciò che occorre fare per poter risiedere legalmente in Germania: dal punto di vista teorico non vi sono restrizioni perché siamo in Europa, pertanto possiamo entrare e rimanere in Germania per tre mesi anche senza lavorare. Il problema principale risiede nella difficoltà di trovare alloggio senza avere un impiego; vista l'attenzione per le regole e il profondo senso di civiltà che contraddistingue questo popolo, in Germania, molto più che in altre Nazioni, è estremamente difficile che qualcuno conceda un regolare contratto d'affitto ad un disoccupato. Trovare semplici stanze in affitto è più facile, ma questa non può che essere una sistemazione temporanea, adatta ad un giovane o ad un single e non ad una famiglia. Tutto è estremamente più semplice se si hanno già delle conoscenze, cioè persone che ci possono ospitare o che possono garantire per la nostra serietà, che parlino bene il tedesco e ci possano aiutare a muovere i primi passi.

Appena trovato un alloggio è necessario registrarsi presso un apposito ufficio (Einwohnermeldeamt) che è presente in ognuna delle maggiori città della Germania. Si tratta di una vera e propria registrazione di residenza che richiede la presentazione della carta d'identità (o passaporto), una copia del contratto di affitto e la compilazione di un modulo che ci verrà consegnato dall'ufficio stesso. Se risulta tutto in regola ci verrà restituito una sorta di certificato denominato Anmeldebestätigung, che funge da prova della nostra registrazione. Di questo è importante farne diverse copie, perché viene richiesto in molte situazioni, come ad esempio durante l'apertura di un conto corrente bancario (quello base è denominato Girokonto). Se abbiamo un lavoro (cosa che a questo punto dovremmo avere) contestualmente all'Anmeldebestätigung ci verrà consegnata un'altra carta, utile al nostro datore di lavoro per inquadrare la posizione contributiva, accedere alle detrazioni fiscali e versarci i contributi. Infine il permesso di residenza vero e proprio lo si ottiene portando l'Anmeldebestätigung all'ufficio immigrazione (Ausländeramt).



Trovare lavoro in Germania


La conoscenza della lingua qui è essenziale: in molti Paesi del Mondo non è strettamente necessaria, ce la si cava con l'inglese perché si lavora in zone dove è più importante conoscere le lingue parlate dai turisti, ma in Germania, per poter lavorare è essenziale comprendere il tedesco e saper interloquire in modo sufficientemente sciolto. Sembra una banalità, ma tra le spese da affrontare prima di partire dobbiamo assolutamente annoverare quella di un buon corso di tedesco.

trovare lavoro


Abbiamo compreso che trovare un alloggio non è semplice se non si lavora, non si possiede almeno una concreta offerta d'impiego da parte di un'azienda tedesca o una certa quantità di risparmi che possono fungere da garanzia. Non è consigliato arrivare senza avere già dei contatti e concrete possibilità di guadagno, pertanto è importante fin da subito comprendere quali siano i migliori canali per incominciare ad esplorare le offerte d'impiego. Il sito di rifermento per eccellenza è quello dell'Agenzia del Lavoro Tedesca nel quale troviamo utili informazioni e scopriamo dell'esistenza del portale Jobbörse il più grande motore di ricerca per l'impiego in Germania. Nel momento in cui scrivo il "contatore" presente sul sito mi avverte che ci sono quasi un milione di offerte di lavoro e circa 300.000 posti di apprendistato. L'aspetto interessante è che questo sito è fruibile anche in italiano, pertanto non è per niente complicato orientarsi, anche se poi il dettaglio di ogni offerta è rigorosamente in lingua tedesca. Per ogni offerta è presente una mappa che mostra il luogo di lavoro, il numero di posti disponibili, gli orari, se la figura professionale è richiesta nell'immediato e tutti i contatti necessari per fissare un colloquio. Va poi specificato che in Germania è più semplice trovare lavoro se si allega al curriculum una o più lettere di referenza da parte dei precedenti datori di lavoro.

E' importante sottolineare che non esiste il concetto di salario minimo; ci sono infatti moltissimi posti di lavoro definiti "occasionali" che vengono considerati come una sorta di arrotondamento dello stipendio o utili agli studenti che vogliono auto-sostenersi. Per questo motivo occorre sempre chiedere quale sia la remunerazione prevista, soprattutto perché alcune zone della Germania sono piuttosto care ed è difficile vivere se si percepisce uno stipendio inferiore ai 1.100 euro al mese. La musica cambia se siamo lavoratori altamente specializzati, per i quali vi è un salario minimo annuo che si aggira attorno agli 80.000 euro. In Germania non mancano le opportunità di crescita e sviluppo per le statup innovative, anzi, Berlino in particolare è diventata un centro fiorente di attività imprenditoriali private che accedono a finanziamenti europei. I settori in cui noi italiani avviamo con maggior successo un'impresa sono:

  • Ospitalità [77%]
  • Commercio e trasporti [12%]
  • Edilizia [2% ]
  • Manifatturiero [0,5%]

[fonte: Evers & Jung Unternehmensgründungen von Migranten und Migrantinnen 2009]

Il principale ostacolo all'apertura di un'attività in proprio in Germania risiede nella necessità di comprendere quale tra le tante tipologie d'impresa esistenti bisogna avviare. Sul Sito della Camera di Commercio Italiana per la Germania sono presenti e ben documentate   tutte e 18 le forme societarie che possono essere attivate in questo Paese. La tassazione sulle imprese, secondo "l'effective tax rate" pubblicato sul sito di Cofindustria-Deloitte è di circa il 48%, più conveniente che in Italia, dove gli imprenditori pagano il 58%, ma comunque non particolarmente favorevole.

Abbiamo accennato all'importanza di trovare un alloggio definitivo, che naturalmente non sia un albergo, senza il quale non potremmo risiedere in Germania per più di tre mesi. Può essere quindi interessante conoscere il costo degli affitti in Germania o i prezzi medi per l'acquisto di un immobile. Come accade più o meno in tutto il Mondo gli appartamenti in affitto sono più cari nelle grandi città ed in particolare nelle zone residenziali meglio servite e considerate più chic. A Berlino ad esempio si passa dai 350 euro al mese per un bilocale di 50 metri quadri in zone periferiche, fino ai 2000 euro per la stessa metratura nei distretti più prestigiosi. Secondo il "Emerging Trends in Real Estate Europe 2015", studio eseguito nel corso del 2015 dal Pwc, Berlino è risultata essere la città ideale nella quale fare un investimento immobiliare, questo perché i prezzi risultano piuttosto contenuti e la solidità dell'economia tedesca, in controtendenza con molte altre zone dell'Europa, fa prevedere un prossimo aumento del valore degli immobili. I prezzi viaggiano sui 1500 euro al metro quadro toccando punte massime che oscillano tra i 2000 e i 2500 euro, valori piuttosto contenuti se messi a confronto con quelli di alcune città italiane del nord Italia, dove si arriva anche a superare i 4000 euro al metro.



Come funziona il sistema sanitario


La sanità è un aspetto da valutare molto attentamente quando si sceglie il Paese di destinazione; la Germania ha un buon sistema sanitario, anche se in generale i medici vengono considerati meno competenti di quelli italiani. A partire dal 2009 la copertura sanitaria è obbligatoria per tutti i residenti che rientrano in una di queste categorie:

  • Lavoratori che guadagnano più di 400 euro al mese e meno di 51.000 euro l'anno.
  • Studenti universitari, per i quali sono previste tariffe molto vantaggiose.
  • Tirocinanti o studenti di scuola media.
  • Anziani pensionati.
  • Disoccupati che stiano ricevendo un sussidio di disoccupazione.

Anche se un cittadino europeo ha diritto alle cure mediche per il semplice possesso della tessera TEAM, se si risiede in Germania in modo stabile è obbligatoria la sottoscrizione di un'assicurazione sanitaria privata o pubblica. Si è inoltre tenuti a sottoscrivere un'assicurazione di assistenza infermieristica che grava per il 2.2% sul nostro reddito lordo. La spesa per l'assicurazione viene divisa tra il dipendente e il datore di lavoro, il quale può darci ottimi consigli su quale tipologia sottoscrivere.

vivere in Germania


In generale la sanità pubblica è più economica, copre quasi tutte le esigenze, costa circa il 15,5% del reddito lordo e include non solo noi, ma anche i figli a carico e la moglie (se non lavora o guadagna meno di 400 euro al mese). Purtroppo chi aderisce all'assistenza sanitaria pubblica è anche tenuto a pagare un ticket di 10 euro per ogni "prima visita" relativa ad un certo percorso di cure. Il ticket si paga nuovamente, dopo tre mesi, ogni volta che si ha bisogno di una prestazione sanitaria identificata come prima visita. Le assicurazioni private sono più convenienti per chi percepisce un reddito elevato, danno accesso ad ospedali migliori, che altrimenti dovremmo pagare di tasca nostra. La difficoltà di scelta sta anche nel fatto che una volta sottoscritta un'assicurazione privata non è sempre possibile cambiare idea e sottoscriverne una pubblica, a meno che la nostra situazione economica non sia nettamente peggiorata e dimostriamo di non poter più sostenere un'assicurazione privata. Maggiori dettagli su questo complesso sistema sono reperibili direttamente sul sito del Ministero della Sanità (Bundesminister für Gesundheit).



Conclusioni


In definitiva la Germania risulta una meta particolarmente adatta a chi ha bisogno di lavorare e sta cercando quella sicurezza economica che in Italia è venuta meno. Ricoprire un ruolo professionale di "basso livello" però non è particolarmente conveniente: è infatti vero che mediamente gli stipendi sono più elevati che in Italia, ma non per chi svolge lavori umili o che non richiedono particolari abilità. Chi sta meglio sono le figure professionali ben qualificate, cioè professionisti altamente specializzati che arrivano a percepire stipendi molto elevati, grazie ai quali possono (ad esempio) acquistare un appartamento in centro città a prezzi che sono anche del 50% inferiori che in Italia. Considerando la bassissima percentuale di disoccupati la probabilità di trovare un impiego e vivere in Germania è sicuramente molto elevata, ma si deve conoscere il tedesco ed essere pronti ad accettare anche i cosiddetti mini-jobs, ovvero piccoli lavori part-time che vengono rinumerati 6 o 7 euro l'ora.

19 commenti:

  1. Ciao francesco, cosa intendi con figure professionali ben qualificate? (percorsi di studio avanzato, esperienza lavorativa ecc.) e soprattutto vale in qualsiasi settore?

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    1. Ciao caro :) Sopratutto ingegneri, medici, architetti, ma la Germania è grande e ci sono molte imprese anche di grandi dimensioni, più che altro ciò che non serve sono le figure professionali di basso profilo.

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    2. Caro Francesco, ma bisogna precisare 80.000 € all'annno sono lordi e altissimo stipendio. 50.000€ lordi (cioè ca. 4.000 al mese) sono più realistici, per ingegneri, medici e architetti, ma da impiegati e che non siano capi reparto, con esperienza di 3 - 5 anni lavorati in Germania. Te ne rimangono 2000 al mese netti. Ti parlo da tedesca, ingegnere-architetto. E la presunta mancanza di ingegneri in Germania è una bufala, siamo anche in troppi.

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  2. Ho vissuto 4 anni in Germania (bassa Sassonia) e posso riassumervi la mia esperienza in due parole:

    - se siete professionisti ben qualificati (ingegneri, architetti, impiegati specializzati, etc.) potete portare a casa dai 2500€ netti in sù al mese (no tredicesima e no TFR). La sanità pubblica è ok, trasporti buoni/ottimi, costo della vita basso (anche per bollette ed affitti), ad esclusione di Amburgo, Francoforte, e tutta la Baviera (ma lì dovreste spuntare salari più alti). Burocrazia complessa ma più efficiente. Insomma si guadagna bene, si vive tranquilli e sicuri, e si mettono anche da parte diversi soldi (in coppia anche la metà del salario senza privazioni eccessive).

    Ci tornerei a vivere? Neanche per tutto l'oro del mondo.

    Ciao!

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    1. per quale motivi sconsigli di vivere lì?

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    2. Ciao,
      perché la tua descrizione positiva non ci torneresti (addirittura con un "neanche per tutto l'oro del mondo")?

      Grazie
      Lara

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    3. E perchè non ci torneresti a vivere? mi sembra giusto conoscere i lati della medaglia.
      Io di tedeschi ne ho conosciuti in Italia e me li ricordo piuttosto contenti di stare qui da noi

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    4. Ciao, finalmente l'articolo che aspettavo da tempo dove si parla onestamente del "sogno tedesco",alla fine dopo averlo letto concludo che i pro e i contro ci sono ovunque solo che ci si vuole concentrare solo sui lati positivi. Prima cosa:lavoro, solo professioni altamente specializzate se la passano bene il resto ad arrangiarsi con lavoretti da 6\7€ all'ora prima di un probabile salto di qualità, a questo aggiungi le spese di affitto e bollette alla fine del mese sei un pezzente comunque e tanto vale fare il pezzente in Italia, dove pure si trovano questi lavoretti o mini job.Secondo punto: la lingua, è risaputo che il tedesco non è come l'inglese che tutti riescono a masticare un po è una lingua complessa e se vuoi aspirare a qualcosa in più non puoi limitarti al maccheronico, conosco un amico che sta lì da 10anni e ancora ha difficoltà a parlare.La cosa che odio di più è quando dicono "lì c'è tanto lavoro" sì ma cosa?? Qualche tempo fa disperata dalla mia situazione chiesi a una mia amica che vive a Colonia da 40anni che stavo accarezzando l'idea di trasferirmi in Germania e lei molto candidamente mi disse che anche con la laurea se non conosci la lingua e non hai esperienza l'unico lavoro che puoi fare sono quelli occasionali di pulizie e mi raccontò di sua figlia (nativa tedesca) che dopo avere perso il lavoro si era messa a fare la babysitter...a questo punto mi chiedo quanto sia veramente la terra dei sogni che molti credono sia...

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    5. Per vari motivi: per il clima, per lo stile di vita, per la qualità del cibo (che costa poco ma è anni luce dal nostro), per le brutte esperienze con la loro sanità, che è perfetta se capiscono cosa hai, ma se non rientri nella malattia "standard" scritta nei libri si perde, per il fatto che anche se conosci la lingua non è facile integrarti, per il loro ego smisurato che tradisce di fondo la loro idea di essere migliori, per il fatto che, quando ti senti a casa, qualcuno tra le righe ti dice sempre "ricordati che sei straniero".

      Per il discorso dell'euro, che è una loro "sola" magistrale, di cui parlo ed ho parlato ampiamente sul mio blog.

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    6. Ciao Borsole, grazie, mi trovi d'accordo con tutto, io non ci ho vissuto ma parlando con loro tutte queste cose che dici trapelavano tranquillamente, è nella loro natura, noi non siamo cosi' e di questo sono piu' che contenta

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  3. Ho lavorato 7 mesi in Germania, zona Karlsruhe.
    Non dimentichiamo il "kindergeld" per famiglie con figli a carico (anche maggiorenni), sono circa 180 Euro al mese per figlio.
    La lingua é un ostacolo da non sottovalutare, ma molte aziende offrono corsi ai dipendenti e familiari a prezzi buoni o addirittura gratuiti.
    Per lavori non qualificati, fino ad 800 Euro/mese c'é un regime fiscale agevolato ('minijob"). Ideale per genitori che non vogliono impegnarsi eccessivamente con un lavoro e vogliono dedicare piú tempo alla casa/famiglia/figli.
    Regime fiscale: per coppie sposate, le aliquote si raddoppiano, quindi spesso si paga molta meno Irpef rispetto ai single.
    In sintesi: rispetto all'Italia ho trovato la Germania molto piú conveniente per famiglie con figli, meno per i single, ovvero il contrario rispetto all'Italia.

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    1. Scusa anonimo delle 11:01, mi sembra di capire che ti sei trovato abbastanza bene perché allora non ci sei rimasto ma ti sei limitato solo a 7 mesi?

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    2. Il mio commento é puramente "economico", ho ritenuto giusto riportare alcuni punti importanti da conoscere, e che non sono stati menzionati nell'articolo per chi ha l'idea di trasferirsi in Germania.
      Non entro nel merito delle considerazioni personali (affettive, stile di vita...) che sempre influenzano la decisione di trasferirsi o restare; posso solo commentare che, volendo, si possono sempre trovare ottime ragioni (o forse scuse) per non muoversi dal proprio paese.
      Per quanto riguarda me, l'azienda per la quale lavoravo non mi garantiva piú il posto (acquisizione in corso con relativi tagli) e nel frattempo avevo trovato altrove, ed oggi sono in Italia; si é trattato di una serie di coincidenze che mi hanno fatto cambiare piani in corso d'opera, altrimenti mi sarei trasferito in Germania con tutta la famiglia.

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  4. quindi in pratica, a giudicare da tutto ciò che leggo e sento in giro, se sei giovane e neolaureato il consiglio migliore di tutti è sempre il solito: SCAPPA dall'italia. o sbaglio? :)

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    1. L'Italia è una nazione morta, senza futuro. Anche se non sei giovane forse è meglio trovarsi qualcosa altrove. Ho chiuso un'azienda con 13 dipendenti a tempo indeterminato che andava bene (sempre inutile) stanco di pagare il 70% di tasse a questo Stato ladro. Quindi, secondo me, non sbagli.

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    2. si vede che non avevi molta voglia di lavorare visto che eri in utile e avevi 13 persone che lavoravano per te. Stimo molto di piu' chi fa fatica a stare in pari e tira avanti. Vieni pure in Germania che vedi che calci in culo che prendi

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  5. Ovunque tu vada ... procura di vivere davvero ... assaporando la vita.
    Cerca di essere indipendente economicamente dalle spese fisse, energeticamente ... dal supermercato facendo autoproduzione e creando una rete di relazioni che rendano possibile lo scambio di idee e di tempo e baratto di cose utili e poi ... sii felice. La Germania permette questo?

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  6. Ovunque tu vada ... procura di vivere davvero ... assaporando la vita.
    Cerca di essere indipendente economicamente dalle spese fisse, energeticamente ... dal supermercato facendo autoproduzione e creando una rete di relazioni che rendano possibile lo scambio di idee e di tempo e baratto di cose utili e poi ... sii felice. La Germania permette questo?

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  7. Salve, siamo una coppia di genitori in età pensionistica, siamo stanchi di vivere in Italia per vari motivi, inoltre siamo rimasti soli, ci piacerebbe raggiungere il nostro ultimo figlio che abita e lavora da 4 anni a Lubecca. Avremmo bisogno di un parere in merito. Grazie!

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