La Verità su Come Vincere al Gratta e Vinci

guadagnare soldi giocando
vincita di 1 milioni di euro
Considerando che si tratta di un fenomeno diffusissimo in Italia, che fa perdere centinaia di migliaia di euro agli italiani, ho pensato di scrivere un articolo per spiegare bene come vincere al Gratta e Vinci, cioè analizzare le tecniche che vengono diffuse in rete e che servono per farci vincere con maggior frequenza.

In questo viaggio scopriremo tutto quello che c’è da sapere sui Gratta e Vinci, le probabilità di vittoria, per quale motivo il gioco ci appassiona in questo modo e quale subdola truffa legalizzata si nasconde dietro il volto pulito dello Stato italiano.


La storia di Alan Turing


Durante la seconda guerra mondiale il matematico inglese Alan Turing fu chiamato dal Governo per creare una macchina in grado di decifrare le comunicazioni tedesche. Le comunicazioni viaggiavano via radio ed erano quindi facilmente intercettabili, solo che erano criptate, quindi indecifrabili. Riuscire a decifrarle avrebbe permesso di conoscere in anticipo le mosse del nemico e quindi vincere la guerra. Turing riuscì a costruire un macchinario in grado di decifrare ogni comunicazione, ma a quel punto la guerra divenne psicologica perché, se i tedeschi avessero sospettato che i loro messaggi venivano decifrati, avrebbero cambiato sistema e vanificato ogni sforzo. Così Turing elaborò un algoritmo in grado di calcolare il numero minimo di vittorie da ottenere per vincere la guerra e allo stesso tempo non far sospettare nulla ai tedeschi.

Questa storia, che apparentemente non ha nulla a che vedere con le possibilità di vincita al Gratta e Vinci, ci insegna invece una cosa importantissima: se vuoi che le persone continuino a cadere nel tuo tranello, fai in modo che non si accorgano di essere ingannati.

Il sistema che sta alla base dei Gratta e Vinci funziona allo stesso modo: lo Stato non vuole che ci accorgiamo di ciò che sta dietro questo immenso business, perché se ne diventassimo tutti improvvisamente consapevoli, smetteremmo di giocare, togliendo alle sue finanze un'enorme fetta di guadagni. Lo Stato vuole che tutti crediamo che vincere sia possibile, così continueremo a giocare!

Ma come si consuma questo quotidiano raggiro ai danni dei poveri contribuenti?

Cosa ci spinge a giocare


Nella sezione Note Informative sulle Probabilità di Vincita del sito dell’Agenzia delle Dogane sono elencate tutte e 66 le tipologie di Gratta e Vinci. Già il fatto che siano sessantasei la dice lunga sulla precisa volontà di sfruttare infimi trucchetti psicologici per spingere le persone a giocare. Se si tratta di acquistare un biglietto e sperare di vincere, perché ne esistono così tanti tipi differenti? Il motivo è che emotivamente il gioco deve colpire la più ampia fascia possibile di popolazione, quindi, ad esempio, “Turista per Sempre” è perfetto per chi ha in testa il sogno di smettere di lavorare e vivere su un’isola deserta, “Serata VIP” per chi spera di vincere un certo gruzzoletto e concedersi qualche sfizio, addirittura “Auguri di Natale” viene emesso per trasformare il Gratta e Vinci in una sorta di regalo da fare sotto le feste.

Quello che cercano di fare è evidente: evitare che le persone ragionino sul senso di questo gioco e sulle reali possibilità di vincita. Il gioco deve rappresentare tutto tranne che un mero calcolo matematico, si deve parlare di scaramanzia, sogni, regali, felicità, distraendo l’attenzione dall'unica informazione scomoda che va occultata, e cioè che matematicamente più giochi più perdi. Non c’è scapo a questo, non è e non sarà mai una questione di fortuna, perché la fortuna non esiste, esiste solo la certezza di perdere, vediamo perché.

Per legge lo Stato è obbligato a dichiarare la probabilità di vincere al Gratta e Vinci, ed infatti sul sito dell’Agenzia delle Dogane troviamo scritto:

“Probabilità media di vincita delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea, cosiddette “Gratta e Vinci”: 1 su 3,60”

Questo, semplificando, vuole dire che su 3 volte che giochiamo 1 vinciamo. Si tratta di una percentuale non particolarmente bassa, infatti è appositamente studiata per fare in modo che le persone vincano abbastanza spesso, convincendosi che la probabilità di vincere 500.000 euro al Gratta e Vinci non sia così remota. Il fatto è che la stragrande maggioranza dei biglietti vincenti restituisce solo il prezzo d’acquisto del biglietto, fattore che ci spinge a re-investire subito la vincita, perdendola. Anche questo sta scritto nero su bianco:

“Il valore complessivo medio della restituzione in vincite può raggiungere il 75% dell’incasso”, cioè mediamente è matematico che un terzo dei soldi che giochiamo li perdiamo. E’ come se alla ricevitoria dessimo 10 euro e ce ne restituisse subito 7,5; ad ogni giocata stiamo matematicamente regalando 2,5 euro allo Stato.

Tuttavia, il fatto che una volta su tre si vinca, nasconde questa verità e fa in modo che le persone credano di essere abbastanza fortunate, e che vincere sia veramente possibile, il che ci spinge a continuare a tentare la fortuna. Le piccole vincite servono a questo, a farci credere che vincere sia facile, con il risultato che in Italia, ogni secondo, vengono venduti 60 Gratta e Vinci. Questo continuo vincere e perdere (ma un po’ di più perdere) fa in modo che non ci accorgiamo di perdere continuamente, ma alla lunga le nostre finanze ne escono devastate.

L’inganno psicologico delle dimensioni


Chi gioca sperando di vincere molti soldi al Gratta e Vinci, si sarà certamente accorto che più è costoso il biglietto più il suo formato è grande. Anche questa è una nota tecnica psicologica che serve a far credere alle persone che abbiano acquistato qualcosa di valore. L’equazione è primordiale: "grande banconota = grande Gratta e Vinci", che suona un po’ ridicolo, eppure queste tecniche funzionano perché agiscono a livello di subconscio e servono a rassicurarci, a far sembrare meno “sprecati” i soldi perché “almeno” abbiamo acquistato qualcosa di “grande”. Sembra stupido, ma se per un istante immaginassimo che per 20 euro ci venisse consegnata una tesserina di carta leggera e grande come un francobollo, ci sentiremmo certamente meno appagati rispetto a ricevere un bel pezzo grande di cartone rigido e colorato, che da un senso di solidità e valore.


Trasformarci in protagonisti


Quello che tutti cerchiamo nel gioco è soprattutto l’emozione che deriva dalla suspance. Grattare un Gratta e Vinci sperando che sia vincente è un momento speciale, che ci fa sognare e ci fornisce una via d’uscita facile e a basso prezzo dai problemi di tutti i giorni. Se vincessimo non dovremmo più lavorare o comunque potremmo realizzare diversi sogni, anche se la finanza spiega chiaramente che questi soldi non sarebbero sufficienti per vivere di rendita. Ad ogni modo quello che s’instaura è un rapporto molto intimo con il gioco tanto che siamo convinti di esserne i protagonisti: la fortuna è una cosa nostra, siamo noi che siamo più o meno fortunati, per cui tutto può accadere e possiamo diventare ricchi. Se invece realizzassimo che siamo solo pedine di un freddo calcolo matematico che serve a riempire le casse dello Stato con i soldi della povera gente, tutta la magia svanirebbe e giocheremmo molto meno. Lo Stato sa che deve alimentare le nostre false speranze di vittoria, per cui usa le pubblicità ingannevoli.


Pubblicità che ci raggirano


Dedichiamo 30 secondi alla visione di questa famosa pubblicità del Gratta e Vinci.


Il giochetto psicologico in questo caso sta nel fatto di insinuare che si può vincere facilmente al Gratta e Vinci, ma senza dirlo. Non potrebbero dirlo perché non sarebbe vero e verrebbero multati, ma qui sfruttano un meccanismo ben noto della nostra mente, cioè la tendenza ad associare due cose che vengono presentate in sequenza. Vincere facile è riferito al gioco che fa Robinson Crusoe con Venerdì, ma visto che subito dopo si parla di Gratta e Vinci, noi siamo spinti a credere che vincere al Gratta e Vinci sia facile. Inoltre la pubblicità è divertente, sia perché quando siamo divertiti accettiamo più volentieri i messaggi esterni, sia perché deve passare il messaggio che il gioco è un divertimento, quando invece è solo un raggiro. Lo Stato quindi si permette di produrre pubblicità ingannevole per raggirare i cittadini.


Le persone vincono veramente


Quando lavoravo in agenzia ippica il mio caro amico Marco mi disse una frase che non ho più dimenticato: “Vedi Franz, il problema non sono le persone che perdono, ma quelle che vincono“. Aveva ragione, il gioco del Gratta e Vinci vive perché effettivamente qualcuno vince, e le cifre vinte vengono appese sulle vetrine delle ricevitorie. Quando sono particolarmente elevate vengono addirittura proclamate durante i telegiornali. Questo ci spinge a credere che i prossimi a vincere potremmo essere noi, anche se è praticamente impossibile perché le vincite esistono solo perché siamo in milioni a giocare, e su milioni e milioni di persone ogni tanto è matematico che qualcuno vinca. Il problema è che per uno che vince, ci sono milioni di perdenti ed è molto probabile che per tutto l’arco della nostra vita noi faremo parte del gruppone dei perdenti.

Quali trucchi per Vincere al Gratta e Vinci?


Questo è l’aspetto più inquietante dell’intera faccenda perché esistono persone, articoli e siti web che spiegano quali strategie adottare per aumentare la probabilità di vincita. Ci sono sostanzialmente 5 “segreti” per vincere al Gratta e Vinci, ed ora li valuteremo uno per uno.

Gratta e Vinci
Ci invogliano con un bonus di 10€ se giochiamo al Gratta e Vinci online

Trucco n°1: I biglietti vincenti nel 99% dei casi mostrano delle imperfezioni nell'inchiostro.
Questa è una nota bufala che gira in rete dal moltissimo tempo: in pratica molti siti confermano che per vincere al Gratta e Vinci è sufficiente osservare bene i biglietti alla ricerca di piccole imperfezioni; quelli che le presentano sono sicuramente vincenti. Naturalmente non vi è alcun fondo di verità in questa teoria, le imperfezioni possono esserci, ma sono del tutto casuali e non collegate alla percentuale di vincita.

Trucco n°2: Evitare di acquistare il primo e l’ultimo biglietto di un blocco.
Questo metodo deriva dall'errata percezione che certi numeri abbiano qualcosa di speciale, cioè ad esempio che lo 000 abbia qualcosa di diverso dagli altri. In verità statisticamente non vi è alcuna differenza, ogni biglietto ha la medesima probabilità degli altri di essere vincente, così come ogni numero del lotto ha la medesima probabilità di essere estratto.

Trucco n°3: Se qualcuno ha appena vinto, chi viene dopo vince di meno.
Alcuni giocatori spiegano di aspettare che alcune persone acquistino un Gratta e Vinci e capire se hanno vinto o meno. Se in molti stanno vincendo allora è meglio non giocare perché ormai si sono “bruciati” troppi biglietti vincenti e i prossimi saranno perdenti. Al contrario, se si verificano molte perdite in sequenza, allora è il momento di acquistare un Gratta e Vinci, perché è più probabile trovare uno vincente.

In realtà questo trucco per vincere al Gratta e Vinci nasce ancora una volta dall'errata convinzione che le giocate degli altri influiscano sulla nostra. Questo è profondamente sbagliato, l’unica cosa da ricordare è che ogni biglietto ha la sua percentuale di vincita, che non dipende da cosa è successo prima o dopo. Capisco che la nostra percezione ci spinga a credere che se una persona ha appena vinto, noi probabilmente perderemo, ma non è così, la distribuzione dei biglietti vincenti è totalmente casuale.

Trucco n°4: I Gratta e Vinci nuovi danno più possibilità di vincere.
Tra giocatori circola spesso il consiglio di giocare sempre i nuovi Gratta e Vinci ed abbandonare quelli appartenenti alle serie più datate, questo perché quelli nuovi circolano di più, quindi la quantità globale di biglietti è più elevata e con essa il numero di premi. In pratica, siccome in circolazione ci sono più Gratta e Vinci di quel tipo, ci saranno anche più premi.

Anche questa teoria è totalmente errata e deriva ancora una volta dalla scarsa conoscenza della matematica; che ci siano in circolazione 100 biglietti o un milione per noi non fa differenza sia perché continueremo ad acquistarne uno a settimana o uno al giorno (a seconda delle nostre abitudini) sia perché la percentuale di vittoria è sempre la stessa.

Trucco n°5: Acquistare più Gratta e Vinci fa aumentare le probabilità di vincere
Se compro un biglietto ho meno probabilità di vincere che se ne compro 100. Questo è vero, ma facciamo un semplice ragionamento: se comprassi tutti i biglietti in circolazione vincerei sicuramente, perché tra tutti quelli esistenti un premio da 500.000 euro c’è sicuramente, il problema in questo caso è che acquistare tutti i Gratta e Vinci mi costerebbe milioni di euro, quindi alla fine avrei vinto, ma perso un sacco di soldi. Il problema quindi non è trovare il Gratta e Vinci vincente, ma andare in attivo. La statistica dice che se acquisto 1 gratta e vinci da 10 euro, è probabile che la mia vincita sia di 7,5 euro, quindi se compro 100 gratta e vinci da 10 euro, avrò speso 1000 euro e guadagnati 750, cioè avrei perso 250 euro. In pratica quindi la realtà è l’esatto opposto di quello che questo trucco spiega: più Gratta e Vinci acquistiamo, più soldi perderemo.

Conclusioni


Dopo questa lunga spiegazione su tutto quello che ritengo sia importante sapere su come guadagnare con i Gratta e Vinci, emerge chiaramente che questa tipologia di gioco altro non è che una truffa legalizzata. Lo Stato, che dovrebbe essere nostro alleato e fare di tutto per migliorare la vita delle persone, gioca contro di noi e ci raggira spingendoci con subdoli trucchi a perdere i nostri soldi in un gioco stupido, che fa leva sull'ignoranza e sulle debolezze delle persone.

Il segreto del successo del Gratta e Vinci sta nel fatto che regala una speranza di vita migliore a basso prezzo, spingendo a giocare pochi euro alla volta, che in un mese o in un anno svuotano sensibilmente le tasche delle persone. Il trucco che lo Stato applica è quello di fare in modo che si verifichino spesso piccole vincite, così le persone credono che vincere 500.000 euro al Gratta e Vinci non sia così impossibile, distogliendo l’attenzione dal fatto che a botte di 5 euro alla volta, sborsiamo cifre enormi.

Non esistono utili accorgimenti per ottimizzare le nostre giocate, non esistono trucchi o segreti per vincere, esiste solo la matematica, e lo Stato lo sa bene, ed è per questo che è certo al 100% che ogni anno questo business porterà tanti soldi nelle sue casse. Lo Stato non perderà mai un centesimo, così come non lo perdono i casinò o la rete delle Slot Machine, perché loro, a differenza di noi, si basano solo sulla matematica, che gli da la certezza di guadagnare, la stessa matematica che da a noi la certezza di perdere.

Lo slogan vero, quindi, è: Gratta e Vinci, più giochi più perdi, oppure Gratta e Vinci: se non giochi, vinci!. Smettiamola di acquistare Gratta e Vinci, oggi stesso, smettiamo di farci prendere in giro, siamo più intelligenti di così, condividiamo questo messaggio con tutti, cerchiamo di convincere gli altri che giocare è estremamente stupido e che è un insulto alla nostra intelligenza. Facciamo fallire questo sistema smettendo adesso di acquistare i biglietti, perché l’unico modo per vincere al Gratta e Vinci è quello di non giocare.

Videoarticolo su Come Vincere al Gratta e Vinci


30 commenti:

  1. Queste cose sono sempre state ben evidenti nella mia mente ... forse merito dell'educazione di mio papà ... incredibile invece come possa essere nuovo per molti ...

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    1. Penso che tutti siano consapevoli del fatto che sia molto difficile vincere, solo che la speranza è un brutta bestia, e dentro di noi siamo disposti a credere a qualunque bugia pur di vedere un briciolo di luce.

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    2. Nel giro di neppure un anno,qui in Sardegna hanno vinto ;prima 2 milioni di euro con il mega miliardario e poi 5 milioni di euro con il maxi. Ora ditemi..come caaazzo si fa a non sperare che il prossimo sia tu a vincere un bel malloppetto?Ovvio che di tanto in tanto ne acquisto uno..a candu da 5 a candu da 10. mi è capitato di vincere spesso 100-200 e anche 500..senza contare i vari 20-30 50 -70.Si..riinvesto sempre ma io ho sempre la speranza di fare il colpo gobbo a mandare tante persone a fare in culo..per prima cosa

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  2. Si però quei pochi che hanno vinto 500.000 euro, la pensano sicuramente in modo diverso. A loro il colpo di fortuna è capitato, per cui credo che la verità, il giusto, stia sempre nel mezzo. Matematicamente sono giochi in perdita, ma ogni tanto tentare la fortuna non fa male. Basta non esagerare. Saluti

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    1. Il punto però è che nessuno ha il controllo di quanto spende, se chiedessi ad un giocatore a caso quanto ha speso in gratta e vinci nell'ultimo anno non lo saprebbe, ma se se lo fosse segnato su un pezzo di carta, la cifra lo farebbe saltare dalla sedia. Per me è meglio avere 1000 in più all'anno con cui pagarsi le vacanze piuttosto che sperare per una vita intera di vincere.

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    2. e chi ti dice che abbia effettivamente vinto qualcuno? L'edicola che mette la fotocopia del biglietto? Poi caso strano, le vincite sempre in paeselli sperduti o all'ultima edicola di periferia....la verità la sà solo il gestore del punto vendita (e nn te la viene a dire) reclamizzzano per spingere al gioco con notizie bufala....ma di sicuro solo molte persene che si rovinano giocando...uello è vero

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  3. magari fossimo ai livelli dei casinò texani come vincita/perdita, il gratta e vinci è molto più sbilanciato a favore dello stato. comunque il trucco 3 non è sbagliato di fondo e dipende che sì da ciò che succede prima la probabilità di vincita, ma in una maniera così piccola dato il grande ammontare di biglietti presenti che è praticamente una goccia nel secchio d'acqua come influenza. ovvero uno specchio per le allodole

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    1. La statistica spiega bene che questa è una falsa percezione. Se tiri un dado ed esce il numero 5, la probabilità che esca di nuovo 5 è la stessa che esca un qualsiasi altro numero. Ovviamente questo vale solo per le piccole vincite, la cui distribuzione può essere considerata omogenea, non per le grande vincite, che comunque sono così remote che sono approssimabili a zero.

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    2. qui sbagli. puoi fare questo discorso del dado per cose come i numeri ritardatari del lotto, ma in questo caso non è così.non so bene come funziona giornalmente la distribuzione di biglietti ma sempre rimanendo in campo estrazioni del lotto per farti un esempio: se tu hai giocato l'1 e vengono estratti due numeri, nei rimanenti 88 c'è più probabilità che venga estratto l'1 che non prima. facendo un discorso al limite, se venissero estratte 89 palline e rimanesse solo l'1 tu avresti il 100% che quella rimanente è l'1. ovviamente il giorno dopo, che le palline da estrarre sono di nuovo 90 le cose tornano come all'inizio e sicuramente i ritardatari non hanno più probabilità di essere estratti. passando al caso dei biglietti, su una quantità molto elevata questo aumento di probabilità è pressochè nullo(non ho idea di quanti siano giornalmente... milioni? sempre e comunque troppi su questo siamo d'accordo)

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    3. Ma si, è corretto quello che dici, ma non applicato al Gratta e Vinci, dove il modello è più vicino a quello del dado perchè sono milioni i biglietti in circolazione, e milioni quelli che vengono immessi, per cui le giocate degli altri hanno influenza praticamente zero. Capisco che teoricamente non è zero e che una minima influenza esiste, ma considerando i milioni di biglietti in circolazione, l'approssimazione statistica del lancio del dato è più vicina di quella (ad esempio) del lotto. Comunque mi pare che ci siamo capiti :)

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    4. molto meglio tenerseli i soldi del gratta e vinci e accumularli nel tempo per investire in borsa piuttosto, anche se fa gola il fatto di poter vincere così tanto e subito con solo un paio di euro... questo ci fa capire ancora di più quanto siamo schiavi del denaro. non hai idea, francesco(sto per scrivere assai ma mi auguro tu legga fino in fondo) di quanto alcuni argomenti del tuo blog insieme ad altre letture mi abbiano aperto la mente su determinati aspetti del mondo attuale. ho ormai molto poco a finire gli studi (magistrale in ingegneria) e mi brillavano gli occhi all'idea di poter andare in qualche azienda, lavorare come un porco per svolgere in maniera brillante ogni incarico e progetto che mi avessero propinato, pur dovendo essere costretto a portarmi il lavoro a casa, e tutto ciò per soddisfare il mio ego e fare carriera oltre che ad essere riconosciuto come uno che sa il fatto suo nel giro. sapere che c'è chi ci mangia sopra a queste cose da un senso di frustrazione, soprattutto per il fatto che la maggior parte dei profitti di ciò che farai arriveranno ad altri. ma da dove puoi iniziare, se non facendoti il culo i primi anni appena uscito dall'università per fare esperienza e maturare nel campo? sto prendendo in seria considerazione l'idea di andare all'estero, da quel che vedo in giro sembra che ci siano quasi solo lati positivi in questa scelta. conto di mettermi un buon capitale da parte e investire in borsa, nella quale sono già entrato da un po' e generarmi ricavi tali da non dover lavorare per qualcun altro in modo da mettermi a progettare e creare in proprio nel mondo dell'elettronica, che è la mia passione. che ne dici di germania, norvegia o australia per iniziare?

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  4. il "trucco n°4" presenta effettivamente un fondo di verità in quanto con il passare del tempo aumenta la probabilità che i "super-premi" siano stati già assegnati,cosa che naturalmente non viene dichiarata per non ridurre le nuove giocate.

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    1. Un "trucco" dovrebbe essere qualcosa che aumenta le probabilità di vittoria, ma in questo caso non lo è perchè le probabilità di vincere un super premio sono comunque sempre vicini allo zero, che sia già stato assegnato o meno.

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    2. chiamare trucchi cose del genere è pressochè fuorviante... anche chiudere gli occhi buttandosi dall'ottavo piano di un palazzo può essere un trucco dato che diminuisci il rischio di morire d'infarto, ma quanta possibilità c'è di trovare il cumulo di paglia lì sotto per caso? dovresti prendere l'1% dei casi in cui muori d'infarto e in quell'1% c'è uno 0,00001% che ce lo trovi. tu ci faresti affidamento? io no. in fondo anche il gatto di schrodinger dopo un mese e mezzo potrebbe essere ancora vivo... il trucco è non aprire la scatola!!

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  5. Non compro gratta e vinci
    Stato, non avrai i miei soldi!
    Fred

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  6. Di la verità, ci scoraggi a giocare solo perché vuoi le vincite tutte per te! :P

    Scherzi a parte, se non ci fossero i gratta e vinci ci sarebbero più tasse da pagare per noi, quindi a meno di non mettere una tassa sulla stupidità, meglio farsi aiutare dai giocatori... :)

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  7. una mia amica mi ha riferito che i tedeschi li chiamano "la tassa degli stupidi".... ho detto tutto!

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  8. Non ho mai comprato un gratta e vince e giocato 500 lire (lire non €) per cui vondivito tutto ciò che dici ma parlando con chi gioca ho capito anche le loro ragioni per chi non ha zii in America o idee imprenditoriali una grossa vincita per quanto improbabile é l unica speranza di cambiare vita una tassa sulla speranza oltre che sulla stupidita....ma meglio della depressione

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  9. Sulle scommesse sportive vale la stessa cosa oppure se uno gioca informandosi bene e gestendo bene il capitale può guadagnare sul lungo termine? Grazie mille :)

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  10. Ottimi articolo Francesco, concordo in pieno! Spesso è l'ignoranza che fa perdere denaro. Basterebbe un minimo (dico minimo) apporto di istruzione finanziaria e, nel caso del gioco d'azzardo, di calcolo delle probabilità, per portare la maggior parte delle persone a non sperperare i loro sudati risparmi inseguendo inutili chimere. Non per niente i gratta e vinci vengono denominati "tassa sull'ignoranza"

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  11. Sulle scommesse sportive il discorso é uguale a meno che non sei un arbitro o un portiere...😊

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  12. Il problema secondo me è un altro. Se ne compro uno ogni tanto consapevole che è solo un gioco e le probabilità di vincita sono irrisorie ma la cosa mi diverte e mi da un attimo di illusione è poi finisce lì secondo me non c'è niente di male. Ma per chi diventa un vizio- dipendenza? Ed inizia a scialaquare veramente i propri soldi?

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  13. ciao francesco pensi che il betting exchange sia un metodo di guadagno valido?

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  14. Il problema è uno solo:LE VARIE MAFIE SI SONO COLLUSE CON LO STATO E I PARLAMENTARI RICEVONO BENEFIT DA QUESTI!

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  15. Ogni tanto perchè non sognare in fondo con 2 euro...., io per esempio non ho soldi da buttare ma invece che un pacchetto di cicche un gratta e vinci me lo prendo!

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    1. La cosa importante è prenderne uno ogni tanto e non farsi prendere la mano come me che ho perso oggi più di 1000,00 euro, e non è la prima volta. Purtroppo è un gioco che porta dipendenza e lo Stato lo sa perfettamete ma si "pulisce la coscienza" dichiarando che il gioco è patologico. Chi come me è affetto da questa patologia si rende conto di non saper resistere alla tentazione di diventare ricchi in un primo momento e di recuperare quanto perso in un secondo. Sarebbe meglio adottare provvedimenti per evitare di mandare in rovina numerose famiglie alle quali lo Stato ruba i sogni.

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  16. Quando ancora il gratta e vinci era una novità e i soldi erano ancora in lire feci la pazzia (nell'errata convinzione che il numero aumenta la probabilità di vincita) di spendere qualcosa come 100000 lire tutti insieme in gratta e vinci. Sicuro che tra tutti quei biglieti ce ne fosse almeno uno che mi avrebbe fatto guadagnare un bel gruzzolo mi misi a grattarli. Tutto quello che racimolai fu 27000 lire, esattamente un terzo di quello che spesi.

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    1. Il trucco numero 3 è l'unico con un senso logico ed aveva senso ancora maggiore prima del controllo informatico delle vincite quando in ogni serie per ogni 2000€ di valore nominale dei biglietti c'erano esattamente 350€ di vincite da banco già comprese nel prezzo di acquisto da parte dei gestori. Ora invece le vincite da banco vengono detratte dal prezzo di acquisto dei nuovi blocchetti. La percentuale non è precisa come allora ma in ogni caso il totale delle vincite da banco non può superare il 30% del valore totale di ciascun blocco. La cosa comunque vale solo per i premi da banco (sotto i 500€)

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  17. Anzichè parlare del nulla, di eentuali probabilità o altro, sarebbe giusto verificare un'anomalia piuttosto evidente. Non quella cioè del fatto che ci si può rovinare sperando di vincere, ma di sicuro ci si rovina sperando che i Monopoli agiscano in trasparenza. Sono 3 anni che controllo tutte le vincite e, il caso vuole, che fatte due eccezioni, avvengono tutte in paesi di provincia o raramente capoluoghi. Come mai? in grandi città come Roma, Milano, Napoli......la percentuale di biglietti venduti è superiore, ma la probabilità di vincita è quasi nulla......la spiegazione non sta al caso, ma al fatto che, e qui si che la probabilità si fa certezza, i biglietti vincenti vengono "pilotati" in zone dove le vendite sono scarse e, vincendo, ne incrementano il consumo.

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