Licenziarsi e Cambiare Vita (prima del previsto)

un esemplare maturo di uomo libero
che ha appena smesso di lavorare
Sono trascorsi cinque mesi dall'inizio del nuovo anno ed è ora di fare il punto della situazione sul progetto “Smettere di lavorare”, che sta proseguendo a gonfie vele ed è entrato in una nuova fase, visto che mi sono licenziato. Ebbene sì, ho compiuto il grande passo con circa due anni d'anticipo sulla tabella di marcia, cogliendo al volo un'occasione molto interessante.

In questo articolo vi racconto come stanno andando le cose e quali sono i cambiamenti che ho affrontato nelle ultime settimane, cosa succederà nei mesi a venire e con quanti soldi sto vivendo. Tutto sta cambiando, ed è ora di riordinare un po' le idee.




Le spese nel nuovo anno


Le numerose tecniche per risparmiare, così come l'auto-produzione di energia elettrica, di acqua calda e la stretta osservanza del mio totale rifiuto del consumismo e dei soldi, stanno dando i loro frutti. Anche l'impegno costante che sto mettendo nelle varie attività di guadagno parallelo che negli ultimi due anni ho costruito, si è rivelato ben riposto, tanto che da inizio anno ho accumulato più di 10.000 euro: la cifra che l'anno prima ero riuscito a mettere da parte in 12 mesi, quest'anno l'ho raggiunta in soltanto 5 mesi, dando una forte accelerata alle previsioni di accumulo che avevo fatto all'inizio di questa avventura.

Tutto questo mi sta dando una grande energia e la forza di fare scelte più o meno coraggiose, come quella di licenziarmi, di cui parlerò tra poco. Sono estremamente felice di scoprire che più passa il tempo più le ipotesi sui cui sto basando il mio intero progetto di vita si stiano rivelando corrette, in barba a chi mi ha sempre detto che non è possibile vivere senza lavorare, che dico balle quando affermo di vivere con meno di 500 euro al mese o che mi ritroverò a rimpiangere i tempi in cui avevo un posto fisso (anche se malpagato, avvilente e privo di qualunque reale utilità).

Iniziamo quindi con la consueta pubblicazione del mio estratto conto, così da cancellare ogni dubbio e mostrare come sia realmente possibile, in poco più di due anni, sostituire il proprio lavoro con una fonte di rendita alternativa e basta sulle proprie passioni.

accumulare denaro per una nuova vita
estrazione dal mio conto corrente online dei primi 5 mesi dell'anno


Dall'immagine si possono estrapolare due informazioni:

  1. Se dal lavoro che svolgevo traevo un guadagno di circa 1500 euro al mese, significa che con le mie varie fonti di rendita alternativa, da quest'anno possono contare su un'entrata mensile extra di 750 euro. Alcuni mesi fa avevo scritto una piccola Guida su Come Smettere di Lavorare, ipotizzando che in due anni sarebbe stato necessario costruire un'entrata di almeno 200 euro mensili. Ebbene, anche questa previsione era corretta e realistica, tanto che (senza nemmeno troppi sforzi) sono riuscito a superare abbondantemente questa soglia.
  2. Ho continuato a vivere con pochissimo, e questo ormai è il terzo anno di fila che riesco a mantenermi con circa 500 euro al mese, pertanto non si tratta di una condotta di vita valida solo nel breve, ma di una vera e propria strategia economico-morale che tutti possono adottare e che risolverebbe i problemi di moltissimi, in barba ai rincari e all'intero sistema.


Tutte queste buone notizie mi hanno spinto a cogliere al volo un'occasione che dovrebbe permettermi di trovare l'indipendenza che sto cercando e dare alla mia vita un taglio diverso, lontano dal lavoro schiavizzante che ho dovuto subire per 11 lunghi anni.


Mi sono licenziato


…ed è stato davvero fantastico, una botta d'adrenalina che sale e si espande in ogni angolo del corpo, che per un istante ti fa sentire veramente padrone della tua vita. Per anni ho creduto che quando sarebbe arrivato il momento avrei fatto marcia indietro, che si sarebbe manifestato il mio vero io, quello timoroso e conservativo, incapace di imporsi e prendere decisioni controcorrente, invece eccomi qui, con una lettera di dimissioni consegnata in men che non si dica e una strada tutta nuova da percorrere, ricca d'incognite e opportunità.

Ancora non ho realizzato se tutti i timori e le preoccupazioni che mi ronzavano nella testa sono spariti perché il percorso che ho seguito mi ha reso forte e sicuro delle mie capacità o se sono semplicemente un incosciente che gioca a fare il grande uomo e abbandona un posto fisso, comodo e a tempo indeterminato, per una folle idea che va contro ogni regola e principio.

Fatto sta che è stato tutto sorprendentemente facile.

L'occasione che mi ha convinto ad abbandonare anzitempo una grande e solida azienda di 1500 persone è stata l'invito da parte di un amico (ed ex collega) a raggiungerlo presso una piccola cooperativa di quattro o cinque persone. Le prospettive sono quelle di avere finalmente il controllo sul proprio operato, poter realizzare qualità, dare servizi realmente utili e allacciare rapporti di fiducia e reciproca stima. Il movente che mi ha spinto ad operare questa scelta è la volontà che da sempre perseguo di allontanarmi dai meccanismi malati che stanno alla base delle grandi società, dove le persone sono numeri senza volto, dove in otto anni non ho mai visto l'amministratore unico entrare in ufficio per chiedere come va, se siamo felici o semplicemente un: “Io sono qui, se avete bisogno di parlare ci sono”. Non che avessi poi molto da dire, sia chiaro, ho smesso di perdere tempo nel Cercare di Cambiare ciò che non può essere cambiato, almeno non nel modo in cui lo cambierei io, visto che gli interessi in gioco hanno sempre mosso tutto nella direzione opposta al mio modo di vedere le cose. Non m'importa nemmeno, ho sempre ritenuto più saggio costruire qualcosa di mio che sprecare energie nel costruire qualcosa che appartiene (e fa arricchire) qualcun altro.

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E così, detto fatto, ho attuato quello che oggi molti definiscono downshifitng, scalare marcia, scegliere volontariamente la strada della decrescita, invece di buttare via tempo ed energie nel folle e ridicolo tentativo di darmi un tono diventando “qualcuno” nel mondo del lavoro. Da oggi i principi che vado predicando e le idee su cui ho basato la maggior parte degli articoli di questo blog, si sono concretizzate in una scelta che cambierà totalmente la mia vita, proiettandomi nell'ultima fase del progetto, cioè dimostrare che una vita di libertà è possibile, che non siamo per forza obbligati a rispettare le folli regole della società dei consumi, subire in silenzio le scelte di dirigenti incompetenti che pensano prima a tenersi stretta la poltrona e poi (forse) al bene delle persone che rappresentano. Da oggi si scende in campo per mostrare al mondo che ognuno di noi può diventare un uomo libero a cui nessuno può dire cosa è giusto e sbagliato fare, come si deve comportare, vestire e addirittura pensare.

Tremate capetti di mezza Italia, che vi sentite importanti mentre scaricare la vostra frustrazione e il vostro fallimento come uomini su poveri sottoposti che non possono fare nulla per ribellarsi, pena la perdita del posto di lavoro, tremate perché se la mia scelta si dimostra vincente, presto vi ritroverete a sbraitare contro un cumulo di sedie vuote. Se posso farcela io, un comunissimo impiegato perlopiù sottopagato, ce la può fare anche la segretaria che ogni giorno subisce gli abusi del suo capo, l'operatore di call center che si ammazza di lavoro per 400 euro al mese, l'operaio di fabbrica che viene maltrattato perché non risulta abbastanza produttivo, i cassaintegrati che dopo aver dedicato tutta la loro vita all'azienda vengono allontanati come se fossero vecchie marionette senza valore. 

Tremate perché se non ci sarà più nessuno da comandare, il vostro vero valore si manifesterà prepotentemente, e allora saranno gli altri a ridere, come si ride di fronte ad un povero vecchio esibizionista che passeggia nei giardinetti, e aprendo l'impermeabile palesa la sua impotenza.


E le Canarie?


No, non mi sono dimenticato di voi, miei splendide gemme incastonate nel cuore dell'Atlantico, tanto che ho già prenotato il volo aereo per recarmi in loco ed acquistare direttamente da privati un appartamento all'interno di un residence che da ormai diversi anni sto osservando e valutando con pazienza.

Per chi non conoscesse il mio progetto ho intenzione di operare alcuni investimenti all'estero che possano garantirmi un'entrata passiva extra, in modo da avere una base di guadagno più o meno costante, al fine di condurre una vita libera dai vincoli del lavoro subordinato, e tornare a fare l'informatico più per hobby che per necessità. Investire in Italia è diventato estremamente sconveniente mentre all'estero ci sono ancora opportunità interessanti.

Come avevo ipotizzato ormai più di due anni fa, il mercato immobiliare delle Isole Canarie ha iniziato il suo declino e nei prossimi anni si appresta a diventare ancora più conveniente:



Il problema ora è che numerosi immobili sono stati pignorati dalle banche che, pur di recuperare subito qualche spicciolo, sventrano tutto, rimuovono porte, finestre e mobilia, e poi svendono lo scheletro che tuttavia necessita di numerosi interventi. Inoltre dietro ad apparenti buoni affari ci sono spesso sorprese non molto piacevoli, come numerose bollette arretrate e spese condominiali insolute, che l'acquirente deve saldare. Infine la crisi ha fatto in modo che oggi siano pochissimi i residence “sani” cioè che non rischiano di fallire rendendo vano ogni investimento, pertanto è necessario stare molto attenti.

Per fortuna in questi anni ho collezionato numerosi contatti in loco che mi stanno indirizzando su quella che sembra essere la scelta giusta, pertanto, nell'arco del 2014 mi aspetto di posizionare anche questo primo tassello d'investimento all'estero e dare una forma concreta all'intero progetto “Smettere di lavorare”.


Che la vita vera abbia inizio


Immagino che molti lettori di questo blog stessero attendendo con ansia il momento in cui avrei annunciato la mia dipartita dal mondo del lavoro, ma chi avrebbe immaginato che la notizia potesse sopraggiungere in maniera così prematura. In realtà si tratta di un passaggio intermedio, la preparazione ad una vita libera, che passa attraverso un percorso non previsto, ma che ho scelto di intraprendere. Ad ogni modo ho dato una bella accelerata al progetto, ed ora si balla!

Per ora quello che conta è essersi allontanarsi definitivamente da quelle logiche e da quei meccanismi che ho sempre ritenuto profondamente sbagliati e (ancora una volta) prendere il coraggio a due mani e dare un bello scossone alla vita, attuando ciò che fino ad ora avevo solo ipotizzato. In questo modo nei prossimi mesi potrò essere testimone reale e diretto di cosa significa scalare marcia e rinnegare con convinzione il modo “normale” di vivere, dimostrando che è veramente possibile andare contro le regole, e che la felicità si trova da questa parte della barricata.

Racconterò attraverso una serie di articoli le sensazioni e le difficoltà che comportano tale scelta, sperando di poter aiutare chi ha intenzione di raggiungermi da questa parte del muro.

64 commenti:

  1. grande Francesco, in bocca al lupo, ti seguo sempre con attenzione e passione, spero anch'io di poter fare il grande passo al più presto.

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    1. Grande, ma spero che non ci farai sentire la tua mancanza una volta andato là

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    2. Ho iniziato a seguir ti da poco e sono affascinata da questo tuo progetto. Lo voglio fare anch'io

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    3. Sto seguendo la tua strada. Molto di quello che scrivi mi suona familiare . Buon percorso verso la libertà

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  2. Complimenti! Ti seguo da un po' dopo aver trovato il tuo blog per caso. Anch'io sto intraprendendo lo stesso tuo progetto, con qualche differenza dettata dall'età e dalle condizioni più favorevoli delle tue ma con la stessa determinazione e motivazione. Sono però appena all'inizio e il tempo non è a mio favore. Voglio riuscirci in due anni, ed è già passato qualche mese. Ti ringrazio per il metodo e per i tanti spunti letti in questo blog. Complimenti anche per le tue doti di scrittura. Ti auguro con tutto il cuore di vivere il tuo futuro come hai sempre desiderato. Vale

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    1. Grazie Vale, spero che riuscirai a liberarti presto dalla schiavitù del lavoro e a trovare la felicità che cerchi!

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  3. Ciao Francesco!! Allora complimenti!!!!
    Ti leggo sempre, anche io un giorno non troppo lontano lascerò il lavoro x godermi la vita. Grazie dei consigli. Alexia

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    1. Prego! Spero di trovare sempre idee interessanti da proporre... non è facile ma ci provo ;)

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  4. Ciao Francesco, come prima cosa ti faccio i complimenti per il fatto che ti sei licenziato. Hai dimostrato che le cose non soltanto le dici ma anche le fai.

    Mi auguro che, se un giorno tu dovessi decidere di andare ad abitare all'estero, continuerai comunque a pubblicare i tuoi articoli e darci delle utili informazioni come finora hai fatto.

    Se ti va, mi piacerebbe che mi dicessi cosa andrai a fare nella cooperativa che hai citato, come siete organizzati ... Non voglio sapere le tue cose private ... sono solo curioso di scoprire il vostro modo di ingegnarsi: potrebbe essere di insegnamento per tanti che non sanno da dove cominciare.

    Intanto ti faccio un "in bocca al lupo" per la tua nuova vita !

    Raffaello

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    1. Ciao Raffaello! In realtà ho già iniziato a la mia nuova avventura con la piccola cooperativa che ho descritto, perchè sono riuscito a chiudere i rapporti con la mia vecchia azienda in poco tempo. Si tratta sempre di informatica, perchè quello mi piace fare, quindi sviluppo di applicativi di diversa natura che aiutano a migliorare la vita e il lavoro delle altre persone.

      L'organizzazione è il punto forte, c'è molta elasticità e la cosa importante è dimostrare di essere dei professionisti e rispettare quanto pattuito con il cliente. Nella prima fase sarò a stretto contatto con le persone con cui opero, in seguito, raggiunta l'indipendenza e dimostrata la mia serietà, ho intenzione di staccarmi e collaborare in modo indipendente, questo ovviamente per riuscire ad essere ancora più libero.

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  5. Grande Francesco, sapevo che ci saresti riuscito, ma non cosi presto!
    Non smettere di scrivere, non dimenticarti di chi non ha modo di fare come te, almeno non sino ad abbandonare un lavoro fisso in cosi poco tempo, a causa di mutui in corso e altri debiti accumulati in anni di "pazzia".
    Noi restiamo sintonizzate e ora che ancora più tempo a disposizione scrivi quel libro che potrebbe diventare una guida per milioni di persone!
    Un'abbraccio sincero.

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    1. Ma certo Mirko, continuerò a scrivere, credo che questa svolta mi darà nuove idee e mi costringerà presto a trovare nuove soluzioni, per cui non mancherò di documentarle! Grazie e buona fortuna per la tua vita!

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  6. Ciao francesco mi fa molto ma molto piacere leggere della tua "dipartita" dal mondo lavorativo schiavizzante verso la libertà finanziaria e fisica, anche perché è un po che seguo il tuo percorso e mi fa piacere che la tua determinazione abbia vinto. Non vedo l'ora che posti di lavoro come il mio e il tuo si svuotino presto e che tutti realizzino se stessi, guadagnando in modo libero e alternativo. Anche io ho lasciato un lavoro fisso dopo molti, troppi anni di lavoro stanca di subire mobbing ma soprattutto vederlo inflitto ai miei ex colleghi provando un senso di impotenza e rabbia. Chissà come andrà... forse un giorno ci troveremo per caso con le nostre famiglie a passeggiare sulla stessa spiaggia delle canarie :) sono felice per te. Sei un bell'esempio di come volere è potere.

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    1. Moira ti ringrazio, mi sento sempre in imbarazzo quando ricevo complimenti e non so mai cosa dire... Ce ne fossero come te, che hanno trovato il coraggio di cambiare, il sistema crollerebbe in pochissimo tempo e i potenti sarebbero costretti a rimettere i piedi per terra! Un abbraccio!

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  7. senti io devo vendere la casa della mia nonna ...se nel frattempo tu ti sistemi e c'è posto anche per noi.....veniamo subito......

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    1. Siccome prendo un appartamento con diverse stanze, penso che posto ce ne sarà ;) A dire il vero la casa alle Canarie è più un investimento che un luogo dove vivere, ma non escludo di trascorrerci diversi mesi l'anno in futuro!

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  8. Complimentoni per il grande passo. Immagino che tu adesso ti senta rinato. Sono contento per te anche se non ti conosco. Sono anche un pò triste se devo essere sincero, perchè io invece sono immerso fino al collo nel lavoro attualmente. Mi sto veramente distruggendo l'anima e non so ancora come uscirne.
    Ho pensato tanto ma ancora non sono riuscito a trovare una soluzione purtroppo. A volte mi sento senza speranza e pur di evitare di fare lo schiavo per il resto della vita la farei finita.
    Spero di avere la forza di lottare per la mia libertà.

    Auguroni a te, e mi raccomando continua a curare questo blog quando puoi. I tuoi articoli sono motivanti e quindi aiutano le persone a farsi forza secondo me.

    Evviva la vita!!!

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  9. Complimenti Francesco.... ti invidio!
    ps che lavoro facevi?
    ps2 devi cambiare la tua biografia in alto a sinistra... cancella: "Sto cercando smettere di lavorare per sempre"

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    1. Facevo il programmatore informatico, ma in un contesto di grande azienda schiavizzante e lontanissima dal produrre qualità... ora sono rimasto nel campo dell'informatica (quello so fare!), ma a condizioni decisamente migliori.

      Si dovrei cambiarla ma prima devo chiudere il cerchio e diventare totalmente indipendente!

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  10. Grande Francesco. Stai facendo la storia.....bravo !! Ciao. Giuliano

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    1. Eh adesso la storia addirittura :) Non esageriamo dai, mille prima di me hanno fatto questa scelta, forse non avevano la fortuna di avere un blog dove raccontarlo, ma il mondo è pieno di persone che hanno trovato il modo di spezzare le catene, e loro per me sono sempre stati un esempio!

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  11. Ciao Francesco,
    complimenti per la determinazione...e la gioia che ne hai provato mi ricorda molto la stessa che ho sentito io quando ho dato le spalle al "bellissimo" ufficio in cui ho lavorato, con la nausea, per quasi 15 lunghissimi anni.
    All'epoca pero' avevo un sogno che non sono riuscita a realizzare e ho sprecato tanto denaro.
    Ho avuto una seconda opportunita', ma stavolta sono stata molto piu' sfortunata...perche', come ho gia' scritto sul blog, mi ha fregata quella che consideravo la mia migliore amica.
    Da quello che leggo hai intenzione di comprare un immobile alle Canarie.
    Tu ricordi che io vivo a Tenerife?
    Hai anche intenzione di trasferirti a vivere qui?
    Perchè se è cosi'...restiamo in contatto...ci sono tante cose che dovresti conoscere bene...gia' fatto?

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    1. Grazie Rita, che storia inquietante la tua, ti piacerebbe raccontarmela per email? Non ho intenzione di vivere alle Canarie, sicuramente in futuro vorrei trascorrerci alcuni mesi l'anno, ma qui ho tutto ciò di cui ho bisogno, tranne il caldo e il mare ;) Per le Canarie, se hai qualche dritta ben venga, in realtà la ho un amica fidata che lavora proprio nel campo degli immobili e mi sta seguendo in tutto. Mi accompagnerà in tutti i passi necessari, ma ogni info è ben accetta!

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    2. Ciao Rita illuminaci per favore anch'io ho preso casa alle canarie ma a differenza di Francesco non ho contatti in loco fidati, e non so se sono stata sfortunata io o se i canarici sono di natura inaffidabili visto che trattare con loro, per un motivo o l'altro, è piuttosto dura. Chi più di te che ci abiti può conoscere bene "il sistema canarico". Grazie

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    3. Ciao Moira,
      hai gia' comprato l'immobile?
      Se si non so come aiutarti...se no fatti dare i contatti da Francesco e consulta la redattrice Antonina Giacobbe di "Vivi Tenerife"...il mensile italiano per l'isola..per il resto ogni realta' è diversa...le isole sono 7 e tutte con caratteristiche e peculiarita' diverse. Ma io sono stata sempre qui dal gennaio 2013, e completamente assorbita dalla gestione del negozio e da miei malesseri che hanno anche un po' inficiato la visione globale del'isola.
      Anonimo ...in un post del 10 novembre 2013 ho fatto un'analisi con la quale concordo.
      Mettiti in contatto anche lui...poi se vuoi la mia e-mail non ci sono problemi.
      Buona fortuna!

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    4. Ciao Francesco,
      ti scrivero' una mail, pero' se la tua amica vive qui potrebbe raccontarti molto!
      Dove trovo l'indirizzo per scriverti'...
      Scusa...sono un po' negata nel muovermi sui blog..

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    5. Grazie Rita per la risposta. Sì l'immobile l'ho preso. Non cercavo consigli su quale isola sia la migliore perché prima di comprare ho girato un po tra le isole in cerca di qualcosa che mi piacesse ma più che altro mi interessavano contatti in loco, consigli su un buon commercialista... cose del genere. Spero che i tuoi malesseri passino presto. Ciao

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    6. Ciao Moira,
      Se ti occorre un buon commercialista a Tenerife io conosco la persona, dopo averne gia' provato un'altro, che ritengo affidabile e competente e, cosa non da poco, anche persona sensibile e non solo un arido contabile. Contattami pure in privato se hai bisogno.
      Buona giornata!

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  12. Sono felice per te, te lo meriti.

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  13. complimenti vivissimi anche da parte mia.
    Io ho fatto un primo passo, ho deciso di continuare a lavorare, ma riducendo le ore da un fulltime di 40 ore a un partime di 24 e posso confermare che guadagno il 40% in meno, ma spendo anche molti meno soldi per benzina, beby sitter....e a conti fatti mi sono riappriopiato di molto tempo libero che dedico alle mie passioni.
    Sono veramente molto piu' felice e quelle ore che lavoro oltre a non pesarmi piu' rendo anche molto di piu' per la felicita' del mio principale.
    Marco

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  14. ciao francesco,
    anche io ti seguo ben volentieri,
    ed anche io , in ottobre 2013, dopo 36 anni di lavoro, dove mi hanno risucchiato il sangue,
    sono riuscita a dire...ADESSO BASTA, me ne sono andata a testa alta, fiera e orgogliosa di essere la persona che sono. la cosa che ho fatto dopo 2 mesi, sono andata in repubblica dominicana. dovevo cambiare vita, per riprendermi psicologicamente e fisicamente. ora sono tornata in italia.....giusto il tempo di mettere apposto delle cose, ORA E' LA CASA MIA.

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  15. Ottima notizia! Sono davvero felice per te!
    Sono sicuro che hai fatto la scelta più giusta e ne trarrai solo grandi soddisfazioni (e mi sembra che hai già cominciato a trovarle).

    Da informatico che è passato da una multinazionale di svariate migliaia di dipendenti ad una di meno di 40 persone direi che posso capire bene come ti sentivi prima. Il mio downshifting è stato inferiore, ma non è ancora completo, come ti scrissi tempo fa in una mail.

    Spero in futuro di raggiungere un traguardo molto simile a quello che ti prefiggi tu.. Nel frattempo in bocca al lupo!

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  16. Ciao Francesco complimenti davvero ti invidio tantissimo,sono mesi che mi scervello per poter mollare il mio lavoro , ho letto tutti i tuoi articoli stupendi ma ancora sono bloccato in questo modo di vivere che mi sta piano piando distruggendo , non so che fare, non ho grandi budget, ho una compagna che non accetterebbe questo modo di vivere che tu hai intrapreso e soprattutto sono entrato in un tunnel che mi sta logorando, non so cosa potrei inventarmi per vivere con quello che mi piace e ho tanta paura...vorrei tanto un aiuto, sono una persona con un autostima bassissima, pauroso e procrestinatore e vorrei davvero un aiuto da qualcuno...Scusami lo sfogo ma non so cosa fare per uscire da questo incubo perenne.ciao

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    1. Inizia domani ad alzarti un ora prima, e usa quel tempo per pensare a qualche delle tue passioni potrebbe procurati denaro... fallo ogni giorno, scrivi su un pezzo di carta, io ho fatto così... ok non dormo più da almeno 5 anni, ma ne è valsa la pena no? ;)

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    2. Ciao, mi chiamo Giusy. Anche io vorrei mollare un lavoro che non sento mio e mi stressa. Ma ho un mutuo da pagare...e non me la sento di abbandonare i genitori anziani, ora che mio padre è malato. Il pezzo di carta su cui scirvere sogni e progetti è molto utile, l'ho fatto anche io. All'inizio lo si può usare anche per fare piccoli cambiamenti nel proprio modo di gestire la vita quotidiana. Per una donna sola di una certa età (48...e qualche acciacco) cambiare non è facile. Ma non mollo...continuo a sperare e a seminare...

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  17. ciao francesco, sono Angelica
    ho letto il tuo blog ma vorrei capire come hai fatto a fare delle entrate extra....mi sembra di capire con il blog e lo studio di registrazione, o sbaglio???ma un blog può generare una cifra di 500 al mese???
    io sono anni che lavoro come impiegata e vorrei mollare il lavoro ( che mi piace ma è totalizzante) e cercare di vivere a ritmi più umani....sono rimasta sconvolta nell'applicare l'articolo di quanto si paga per lavorare ed in effetti- non ci avevo mai pensato- spendo un mucchio per andare a lavorare!!!mi dai e ci dai qualche dritta in più per smettere di lavorare??

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    1. Ho alcuni amici blogger che fanno 50.000 euro l'anno solo con il blog, quindi fai te... per smettere di lavorare ho scritto questa guida:

      http://www.smetteredilavorare.it/2013/07/ritirarsi-a-40-anni-prima-parte.html

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  18. ottimo traguardo. quanti anni hai? giusto per sapere a che età ci sei riuscito. se sono troppo invadente puoi dirmi pure la tua fascia d'età, tipo 30-35 , 35-40

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  19. Auguri x la tua nuova e bellissima vita che un giorno spero si poter vivere anche io.ti seguo da due mesi e grazie ai tuoi consigli sono riuscito a risparmiare in cose che prima non credevo di poter rinunciare. In bocca al lupo

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  20. Complimenti davvero Francesco! Leggo il tuo blog da qualche mese e devo dire che i tuoi ultimi articoli lasciavano intendere che non ne potevi piu'...Io ho preso questa decisione, forse in maniera un po' meno ponderata purtroppo, circa 3 anni fa lasciando un lavoro sicuro, tranquillo ma estremamente alienante per trasferirmi alle canarie dove ora vivo con il mio compagno.
    Penso che sia stato un passo fondamentale per crescere come persona ma consiglio a tutti di considerare le opzioni che si hanno a disposizione prima di mollare tutto e partire.
    Anche noi abbiamo imparato a vivere con pochissimo e a godere delle piccole cose, al resto ci pensa il clima splendido di queste isole. Viviamo a Las Palmas e se passerai da queste parti sarei felicissima di conoscerti.
    Milly

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  21. Grande Francesco davvero complimenti!! Hai dimostrato che chi vuole può farcela in barba a tutte le leggi del mercato e del lavoro. Ti seguirò sempre in questo blog.

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    1. Eh guarda, spero di avere sempre idee interessanti da condividere, ma non è facile e ho sempre molta paura di deludere... uff :)

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  22. Mi unisco ai complimenti delle persone che sino adesso hanno scritto, egregio Francesco, mi fa veramente piacere che stai riuscendo nei tuoi progetti. Sei una persona da prendere come esempio, perché molti di noi purtroppo vorrebbero cambiare, ma non hanno il coraggio di farlo, ed io se devo essere sincero faccio ancora parte di questa categoria, forse per il fatto che anche avendo famiglia e dentro desideri cambiare tutto, ma il timore di trovarsi di fronte ad una situazione poco piacevole, perché sicuramente i miei cari non sarebbero d'accordo. Comunque continuerò a seguirti sempre con molta attenzione, con sincera stima Gianfranco,

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    1. Datti tempo, un passo alla volta! Il cambiamento è anche solo mentale, nel modo di pensare e di vedere le cose e questo mi sembra che tu l'abbia già ben digerito! Non mollare!

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  23. Hai fatto bene, e poi l'informatica è la vigna dei coglioni, anche se si fanno chiamare specialist developer, team leader, evangelist solution, e via dicendo.

    Gente che si fa sottomettere alla schiavitù, che accetta orari assurdi senza che gli paghino gli straordinari, disposta ad assurde reperibilità, che vive in open space come le galline in batteria, che parla solo d'informatica... Bravo!

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  24. L'hai fatto per davvero...complimenti...
    Quante porte che si aprono quando si sceglie di cambiare vita..
    Attilio

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  25. Ciao Francesco, complimenti anche da parte mia... bel coraggio!
    io son un tecnico elettronico libero professionista: ma oggi in Sicilia essere libero professionista significa ancor di più essere lo schiavo di chi ti chiama per darti qualche piccolo lavoro da realizzare al prezzo più basso possibile che a stento ci recuperi le giornate lavorate, tra la tanta concorrenza che abbiamo in giro... ed il poco lavoro.
    ho preso una laurea in architettura a 40 anni non con poche rinunzie da parte mia e della mia famiglia, per cercare di cambiare vita, ma ho capito solo dopo che era stato troppo tardi per farlo "normalmente" con le sole capacità che avevo, la stanchezza e le scarse prospettive future...
    io e mia moglie vorremmo andare via dall'Italia per trasferirci all'estero per ri-iniziare, ma siamo molto confusi e preoccupati per le incognite che dovremmo affrontare, visto che dovremmo lasciare una casa un lavoro; ci stiamo pensando!
    vorrei fare anche io un piccolo tentativo di investimento all'estero... mi daresti qualche consiglio?
    ciao, Antonio

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    1. Eh Antonio, prima lascia che faccia io da cavia, poi tra qualche mese scrivi in privato che ti dico come è andata, e cosa valutare.

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  26. Ciao Francesco. Trovai il tuo blog per caso un po' di tempo fa. In linea di massima credo ci sia del vero in cio' che dici e condivido parecchie cose. Noto pero' che ti seguono molte persone e credo che valga la pena di fare un appunto. Il lavoro puo' essere deprimente, svilente e poco motivante. In questi casi senza dubbio e' giusto consigliare di cambiare vita. In linea di massima credo pero' che il lavoro sia il frutto delle nostre capacita' e piu' ne abbiamo piu' saremo soddisfatti. Io mi sono sempre dato da fare e ora a 32 anni sono contento del mio lavoro e del mio stipendio. Ripeto mi sono dato da fare e nessuno mi ha certo aiutato. Voglio restare dove sono a vita? Assolutamente no! Figurati che vorrei coltivare una vigna e lo faro'! Ma al momento giusto quando questo capitolo sara' finito. Cio' che sto cercando di dire e' che la preparazione accademica ed i successi lavorativi ci rendono piu' ricchi e sono da perseguire e da offrire come modello ai nostri figli. Se siamo bravi a 40 anni si fa altro ma non come fantozzi. Bensi' come chi e' capace di governare la propria vita. Tutto dipende da noi lavorando o meno. Non ci sono vittime! Ci sono responsabilita'. Saluti,
    Luca

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  27. complimenti!!
    sei un pò un faro per noi che stiamo maturando la consapevolezza :D
    non so se ti ricordi dai miei commenti ai post su come ottimizzare i tempi lavorando a tempo pieno, mi stavo laureando in informatica lavorando a tempo pieno in fabbrica, bè ce l'ho fatta :D
    e quindi adesso ti chiedo: di cosa vi occupate tu e la tua coop.? eventualmente c'è spazio per una cllaborazione? (abituato com'ero prima, adesso dopo 9 ore di lavoro ho un sacco di tempo libero ahahahah!) ciao e complimenti ancora!

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  28. Complimenti Francesco!! Un'altro passo verso la meta finale..
    Per adesso io lavoro 70/80 ore al mese in meno rispetto al 2013. Prendo meno ma rapportando quello che mi ELEMOSINAVANO e le ore che prestavo servizio ci ho guadagnato in vita!! Alcuni esperimenti sono falliti ma è lo stesso. .ci riproverò! Grazie ancora dei tuoi suggerimenti!!
    Paolo Tragni

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  29. Una domanda Francesco: cosa pensi di questa situazione, quella di una moglie che, in perfetta sintonia con i tuoi principi e le tue idee, prova una sofferenza indicibile nell'affrontare una vita fatta di lavoro sottopagato, farcìto di continue umiliazioni e di infinite ore trascorse davanti a un freddo monitor con persone dormienti, che invece di arricchirti ti costringono a comportarti come non vorresti, come non sei. Una moglie dicevo che vorrebbe tanto "smettere di lavorare" per essere se stessa SEMPRE, non solo nel fine settimana, che senza figli non avrebbe nemmeno l'ansia di dover risparmiare per loro ma che, e qui arriviamo al punto, si sentirebbe comunque in colpa nei confronti di suo marito che, pur comprensivo e con un lavoro a tempo indeterminato, sarebbe costretto a subìre una tale scelta che comporterebbe la riduzione delle entrate familiari, per quanto basso sia il mio stipendio.
    E non dirmi, ti prego, che come contropartita lui avrebbe una moglie più serena e contenta perché vedi, spesso mi dico che la sua fortuna sarebbe piuttosto quella di avere una moglie senza troppi “grilli per la testa”, felice del suo posticino di lavoro, ligia come la maggior parte delle persone ai dettami del sistema. E non riesco nemmeno a pensare che alla soglia dei cinquant’anni (ma quanto manca ugualmente alla pensione…) io possa cercare un’altra strada lavorativa più consona alla mia natura, specialmente se ho passato la mia vita in un’unica direzione, facendo sempre e solo la stessa cosa.
    E dunque eccomi qui, a fingere che vada tutto abbastanza bene, a lamentarmi ogni tanto, certo, specie in vista del leggendario lunedì, ma che poi, via via che si avvicina il fine settimana, mi dico dai, ce la posso fare a resistere e dunque a tirare avanti. Eccomi qui però anche a continuare a sognare di fare la casalinga (ebbene si!), tra cura per la casa e gustosi manicaretti, una funzione che però purtroppo oggi viene tradotta in “mantenuta”, sebbene magari la condizione economica lo potrebbe permettere, anche se con qualche ristrettezza in più. E in questo modo vedi, trascino le mie giornate, i miei mesi, la mia vita…
    Ma quello che voglio chiederti, in sostanza, è: vale in termini di raggiungimento della felicità (perchè per me di questo si tratterebbe) smettere di lavorare se questo accade “sulle spalle” del consorte?

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  30. Ciao Francesco,complimenti per il tuo Blog,per i consigli utili e per il tuo coraggio nel lasciare un posto di lavoro fisso. Mi chiamo Guido e con la mia convivente stiamo per andar via dall'Italia entrambi stufi e saturi di un sistema troppo consumistico dove solo i politici e chi ha i miliardi la fanno da padrone nei confronti di un popolo sempre più facilmente manipolabile,dove ognuno guarda il proprio giardino fatta eccezione quando ci si deve fare gli affari altrui. Vogliamo partire dal nord est del Brasile perché lei ci è stata un paio d'anni fa' e le è piaciuto. Poi chissà..forse ci sposteremo nel caso non dovessimo trovare le energie positive,magari in Nicaragua perché da recenti indagini e contatti di persone "italiani" che vivono in loco,sembra essere un paese molto sicuro dal punto di vista della criminalità e molto economico. Quest'inverno io sono stato in Costa Rica paese che viene definito il più felice al mondo,beh detto sinceramente non è più questo paradiso,la criminalità è in netto aumento soprattutto nella capitale San José così come a Limon "questo a detta anche dell'Ambasciata Italiana in loco" ,per non parlare poi del costo della vita che è diventato abbastanza alto per via del consumismo che ormai è arrivato anche li,sull'onda del turismo nord Americano e Canadese.Sicuramente per via di tutto quel turismo c'è anche parecchio lavoro nel settore turistico,ma i costi per aprire un'attività, così come per rilevarne una già avviata sono molto alti ormai. Il Nicaragua invece è molto più economico e sicuro,almeno così mi avevano detto alcuni Italiani incontrati in Costa Rica,e me lo hanno ribadito altri che vivono in loco. Sicuramente l'intenzione è andar via di qua,io sono anni che metabolizzo questa cosa e la mia compagna da sempre vorrebbe vivere in un posto di mare dove ci sia caldo tutto l'anno,e soprattutto una vita più semplice. Ormai siamo agli sgoccioli,lei sta vendendo la sua attività " nonostante sia in attivo" ed io mi sto dimettendo dalla mia azienda dopo più di 25 anni di lavoro,dal quale vado via molto volentieri per via di un malessere ogni giorno crescente,che non mi ha mai appagato né economicamente,né a livello personale. Ma chissà forse questa era la strada che il mio destino aveva riservato per me,per far si che durante il mio viaggio avessi modo di imparare e capire, che il Dio denaro non sempre ti da in cambio una qualità della vita migliore. Perciò eccoci qua pronti a ricominciare dall'inizio la nostra nuova vita fatta di sogni in comune,nella speranza di riuscire a trovare presto il nostro angolo di Paradiso dove poter creare la nostra famiglia,e poter crescere i nostri figli con dei valori sicuramente migliori di quelli che la nostra società prova a propinarci tutti i giorni attraverso la contaminazione dei mass media. Spero che qualcuno dei tanti lettori di questo Blog abbia notizie e consigli utili sia sul nord est del Brasile,che sul Nicaragua o altri posti "Indonesia,Capo Verde" dove ci siano possibilità e prospettive future, per una coppia con grande voglia di rimettersi in discussione in un paese con lingua e cultura nuove,dove la meritocrazia ed i valori forse sono ancora un valore aggiunto rispetto alla ruffianaggine che imperversa in ogni settore nella nostra Italia. guidolix1198@gmail.com questa è la mia mail nel caso qualcuno avesse delle informazioni utili su uno di questi posti. CIAO A TUTTI ED IN BOCCA AL LUPO A TUTTI VOI NELLA SPERANZA CHE I VOSTRI SOGNI SI POSSANO REALIZZARE QUANTO PRIMA..!!! Ciao Francesco e grazie ancora per tutto...

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  31. Ciao! Come fai a trovare una compagna senza lavorare?

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  32. Complimenti . spero che il tuo esempio venga seguito da tanti!

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  33. Ho iniziato a seguire la tua strada. Anch'io fra 5 anni voglio smettere di lavorare! Ho già 53 anni e dai vari calcoli dovrei andare in pensione a 68 anni!
    Non potrà mai essere così! voglio smettere prima!58 anni è già più ragionevole di 68 anni .
    Ora anch'io sto programmando seguendo il tuo esempio. Grazie di esistere! Grazie di aver fatto questo blog e di aver scritto un libro utilissimo per raggiungere il mio obiettivo.
    un abbraccio

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