Come Diventare Famosi nella Società Moderna

Come Diventare Famosi nella Società Moderna
cosa comporta essere famosi
Oggi vorrei condividere con voi la mia personale esperienza di piccoli successi che nella vita ho faticosamente ottenuto, poche cose, niente di eclatante, umili traguardi che sicuramente molti prima di me hanno assaporato, ma che vorrei prendere come spunto per parlare di come diventare famosi e del significato che questo concetto oggi ha assunto.

Perché questo argomento? Semplicemente perché vale la pena capire se è il caso o meno di impiegare tempo, soldi ed energie nel raggiungimento della notorietà, spiegare come ci si sente ad essere personaggi noti e cosa questo comporta, se tutto è come lo immaginiamo o se si rischia la delusione e la rabbia per aver rincorso un sogno che forse sarebbe dovuto rimanere tale. 


Famoso?


Agli albori di questo blog, quando scelsi di documentare il mio progetto in modo che il mondo fosse testimone del cambiamento che avevo scelto di attuare, dandomi coraggio ed impedendomi di tornare sui miei passi, non avrei mai immaginato di diventare un personaggio anche solo lontanamente conosciuto. A dire il vero non m'interessava nemmeno, un briciolo di notorietà è arrivata inaspettata e questo vuol dire che la coscienza delle persone sta iniziando a risvegliarsi e comprendere il grande inganno.

Oggi che smetteredilavorare.it ottiene più di 10.000 visualizzazioni al giorno, mi accorgo che questa scelta di vita sta diventando una moda da sfruttare, tanto che ricevo periodicamente richieste di apparizioni in TV e interviste radiofoniche, inviti che sistematicamente declino per via del mio (credo ormai noto) ripudiare totalmente i mezzi di comunicazione di massa, perché responsabili di quei falsi messaggi e di quei finti valori che impediscono alle persone di emanciparsi e trovare la felicità. So bene che potrei sfruttare tutto questo per diffondere più efficacemente il mio messaggio, che un canale così potente contribuirebbe a rendermi un po' più famoso, facendomi anche guadagnare bene, ma sento che è giusto così, che il mondo lo si cambia con le scelte, dando l'esempio, cambiando io per primo… non con le sole chiacchiere.

Perché raccontare tutto questo? Beh, semplicemente perché in questi anni di attività come blogger ho potuto assaporare quello che viene comunemente definita “fama” cioè essere una persona conosciuta, che riceve numerose mail e messaggi, e di cui altri blogger e portali parlano. Nulla a che vedere con la notorietà di cui gode un grande scrittore, un calciatore o una showgirl, ma la mia piccola esperienza mi ha dato modo di comprendere un meccanismo che credo possa essere interessante analizzare e condividere, e che penso farà passare a molti il desiderio di diventare famosi. 

Ecco cosa accade


Fin da piccoli abbiamo imparato a seguire i miti, personaggi che per noi rappresentano ciò che vorremmo essere; da giovanissimi questi modelli possono essere rappresentati dai supereroi dei film o dei fumetti, tanto che tutti abbiamo giocato impersonando Spiderman o l'eroe più in voga in quel momento. Crescendo ci sentiamo attratti da figure differenti, cantanti famosi e ribelli che hanno forgiato intere generazioni, o modelle bellissime a cui tutte le ragazze vorrebbero assomigliare, tanto da acquistare i loro gadget sponsorizzati e imitarle con lo stesso taglio di capelli o modo di vestire. Maturando cambiamo nuovamente e iniziamo a “venerare” scrittori, filosofi contemporanei, guide spirituali e addirittura politici.

In ogni fase della nostra esistenza c'è sempre stato un personaggio che abbiamo seguito con ammirazione, spesso imitandolo nell'inconscia speranza di diventare famosi come lui, ma quello che nessuno ci ha mai detto è che non stavamo adorando la persona in se, ma soltanto la sua rappresentazione. Non avendo modo di frequentarlo e conoscerlo dobbiamo ammettere di non sapere nulla per esperienza diretta, ma solo quello che ci raccontano, informazioni che provengo principalmente da media, radio, riviste e libri.

Ci viene raccontato solo quello che vogliono che sappiamo, cioè informazioni ben congegnate e filtrate che hanno l'unico scopo di alimentare il mito, mostrarne i lati positivi, i successi, la meravigliosa vita che conduce, la notorietà e i traguardi ottenuti. L'interesse che sta dietro a questa pratica è come sempre legato al profitto: chi pagherebbe mai il biglietto per andare a vedere un personaggio comune, con una vita normale? Chi acquisterebbe il libro di un individuo poco interessante? Al contrario non esitiamo un secondo a sborsare denaro per ascoltare, incontrare o solo vedere da lontano un mito vivente, anche se riflettendoci bene non siamo sicuri che quello che sappiamo di lui sia vero, se ciò per cui lo stimiamo sia realmente accaduto o se l'insegnamento che comunica sia farina (o meno) del suo sacco.

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Dico questo perché la mia personale esperienza di vita mi ha portato a comprendere che questi “mondi” sono falsi ed esistono solo nella nostra mente. Se pensiamo a Belen Rodriguez la immaginiamo ad un party che sorseggia un cocktail, meravigliosamente vestita e perfettamente truccata, ma la stragrande maggioranza delle sue serate sono su un divano a guardare la TV, le giornate a lavorare su un set televisivo, ad imparare a memoria le parti, a fare prove di balletti, mangiando alla mensa di Mediaset assieme a registi e scenografi, anche lei stressata dal traffico di Milano e costretta a pagare affitti impossibili per vivere in centro e cavalcare la cresta dell'onda. Oppure un cantante famoso, che conosciamo attraverso videoclip realizzati con mezzi costosissimi o grazie ad interviste e foto sulle riviste musicali, inconsciamente crediamo viva sempre al top, ma probabilmente ha i nostri stessi problemi e paure, e le sue giornate trascorrono in modo del tutto analogo alle nostre, perché fare il musicista è un lavoro che richiede impegno quotidiano e molta dedizione.

Anche nel mio piccolo ho avuto conferma della spiccata tendenza che le persone hanno a mitizzare i personaggi: ricevo mail di persone che mi chiedono di aiutarle a risolvere problemi che non saprei nemmeno da dove prendere, altri che mi propongono di diventare il loro consulente finanziario privato, altri che si disperano per non riuscire a cambiare vita e, sospirando, sognano di “essere l'1%” di quello che io sono… ma siamo matti? Io non sono niente, non ho la soluzione in tasca per ogni problema, sono un comune mortale, uguale a tutti gli altri, pieno di problemi e preoccupazioni, timido, indeciso, che alle volte non dorme la notte perché ha lasciato il lavoro e ha paura di perdere tutto, di aver sbagliato i conti, di ammalarsi e non poter contare più sulle proprie forze per campare.

Eppure capisco tutti, il web, quello che scrivo, quello che scrivono di me gli altri, contribuiscono a creare un personaggio falso, una facciata che mostra di me solo i lati positivi e nasconde quelli negativi, che mi mitizza e mi fa apparire come non sono, come io stesso vorrei essere!

E' questo quello che accade ad ogni livello di notorietà, le persone diventano (agli occhi degli altri) modelli che non esistono, idealizzazioni di stili di vita che nessuno realmente conduce, ma che vengono utilizzati come strumenti di business.

Le due strade per il successo


Stabilite le dinamiche che ruotano attorno a chi è diventato famoso e chiarito definitivamente che si tratta di personaggi che svolgono perlopiù una vita normale, magari in appartamenti di lusso, girando con macchine costosissime, ma che compiono gran parte delle nostre stesse azioni e hanno una vita tutt'altro che perfetta ed invidiabile, proviamo a capire quali sono le strade per diventare famosi.


Gli istant idol


Si tratta di persone che, volenti o nolenti, sono diventate famose in un tempo brevissimo, i casi più eclatanti riguardano ignari soggetti che caricano video su youtube o pubblicano su facebook foto apparentemente normali, che tuttavia diventano virali e trasformano (nell'arco di qualche giorno) una persona comune in una molto famosa. Forse alcuni ricorderanno il caso di Gemma del Sud, ragazza meridionale che decise di pubblicare un video in cui cantava sopra la base di una nota canzone di Lady Gaga. Il video fece il giro del web collezionando centinaia di migliaia di visualizzazioni, ma anche decine e decine di insulti gratuiti alla sua persona e parodie dissacranti, complice la sua scarsa conoscenza della lingua inglese e il fatto d'essere leggermente in sovrappeso.



In questo caso diventare famosi non è certamente stata un'esperienza positiva, perché una notorietà così dirompente e controversa non è facilmente gestibile da una ragazzina minorenne, soprattutto se il risultato è quello di diventare lo zimbello del web. Non sono mancate però persone pronte a sfruttare questa inattesa notorietà, allo scopo di ottenere a loro volta un po' di fama e farci dei soldi.

La ricerca della notorietà e la mitizzazione dei personaggi famosi spinge gli individui più deboli a compiere gesti di cui poi potrebbero pentirsi: ogni mezzo è giustificato da un traguardo che è considerato un valore assoluto! E così, alla domanda "come diventare famosi" posta da un qualche sconosciuto su Yahoo Answer, troviamo risposte come questa:



In pratica pur di diventare famosi si è disposti a fare e accettare tutto, ma in questo contesto chi diventa famoso è soltanto una vittima del sistema, che ha avuto la sfortuna di imbattersi in un meccanismo più grande di lui e totalmente ingestibile. Il successo è un pacchetto che si prendere tutto assieme.


L'impegno


L'altra opportunità che abbiamo per diventare famosi è invece il percorso opposto, basato sull'impegno e la costanza, costruendosi una notorietà che scaturisce da ciò che abbiamo fatto, inventato, detto, sostenuto, cioè essere sulla bocca di tutti per meriti reali. In questo caso però quello che accade è che la fama probabilmente è solo un effetto collaterale, legato allo straordinario impegno e talento che una persona ripone in ciò che ama fare, tanto da non essere per nulla importante. Paradossalmente questa forma di notorietà, che è anche quella maggiormente auspicabile, non ha alcun valore e non viene nemmeno “sentita” da chi ha la fortuna di goderne, perché quello che questa piccola élite va cercando non è essere famosi, ma soltanto trarre godimento e soddisfazione da ciò che gli piace fare e migliorarsi continuamente.

Anche in questi casi chi è riuscito a diventare famoso probabilmente verrà sfruttato da agenzie, produttori e avvoltoi di turno per creare un personaggio da spremere al solo scopo di generare profitto; verrà costruito un fantoccio il più mitizzato possibile, una vetrina dove mostrare al mondo un modello a cui aspirare, da imitare e seguire, in modo da spingere le persone ad acquistarne i prodotti, ma anche ad imitarlo, generando un business a 360°.

Conclusioni


In questo articolo ho voluto rispondere in modo indiretto alla domanda “Come diventare famosi” mostrando l'assurdità di questo traguardo e cercando di spiegare come l'intero concetto di fama spinga le persone a volere qualcosa che non esiste, se non nella loro testa. Chi è famoso non è come ci vogliono mostrare che sia, non ha la vita perfetta che tanto ci attira, è una persona comune, in carne ed ossa, attorno alla quale viene costruito un castello mediatico appositamente studiato per mostrarci di lui ciò che si vuole che si sappia.

In definitiva queste figure non esistono realmente, per questo chi vuole diventare famoso insegue una chimera, un traguardo che finirà per deluderlo perché scoprirà a sue spese l'arido deserto che si cela dietro la facciata colorata che viene mostrata al grande pubblico.

Per questo motivo è totalmente inutile scervellarsi per capire come diventare famosi, o almeno lo è dal punto di vista dei motivi per i quali si insegue questo sogno, perché se crediamo che la fama e il successo ci porteranno a trovare la felicità che stiamo cercando, allora siamo totalmente fuori strada.

9 commenti:

  1. caro Francesco,

    condivido pienamente le tue riflessioni, infatti anch'io ho fatto delle scelte simili alle tue.

    Certo, se le avessi fatte a vent'anni invece che a cinquanta sarebbe stato meglio, ma non è mai troppo tardi.

    Se tutti riflettessero come te, adottando solamente il 15% di tutto quello che proponi sicuramente il mondo sarebbe un posto migliore.

    Godiamoci la vita che è breve e sorridiamo davanti a tutta questa gente che lavora per consumare e pagare le tasse, che non vive senza la tv, il calcio, lo smartphone e la macchinetta in capsule (che schifo!)... e magari si indebita per il SUV!
    Complimenti.

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    1. La macchinetta con le capsule no eh! Mi sono sempre chiesto perchè bisogna imitare il caffè del bar, è per quello no che comperano la macchinetta con le capsule?

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  2. Tu dici che sei addirittura niente, un comune mortale che a volte non dorme la notte. Beh, a quel che capisco, se la normalità delle persone fosse così staremmo tutti molto meglio. Per me sei un gran figo di testa e di animo, e leggerti, pur frettolosamente perché ce n'è sempre una urgente da fare, mi fa tenere la barra dritta nella direzione giusta.

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  3. Hai scelto la coerenza, portarla fino in fondo di questi tempi è prova di essere veramente vip (very important person). Grande. Un fan

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    1. Eh Ale non sai quante volte sono stato tentato dal dire di sì, mentendo a me stesso, dicendomi che in TV potrei diffondere ancora di più il mio pensiero... è veramente dura! Grazie per il tuo supporto!

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    2. Quando ti capitano questi dubbi pensa che la TV è come i giornali, il giorno dopo già si viene dimenticati e si passa ad un'altro scoop. Sempre profondi i tuoi scritti. Non guardare più indietro, l'orizzonte di fronte offre sempre nuove opportunità. Secondo me devi trovare un editore e pubblicare i tuoi scritti, tutti sono assetati dei temi di cui scrivi, anche se la pensano in modo opposto al tuo. C'è uno scrittore brasiliano, ormai novantenne, che vive da sempre lontano dalla mondanità, non si presenta a ricevere i premi letterari che vince, e fugge la notorietà. Si può fare. Un caro saluto

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  4. All'inizio della pagina quando ho letto la testata dell'articolo mi sono detto "No, non è possibile che Francesco ci dia consigli su come diventare famosi" e volevo anche rifiutarmi di leggere il resto.

    Poi mi sono messo a leggere e ho dovuto ricredermi: mi è piaciuto il suo modo di esprimersi sempre da persona umile e sincera. Scusa Francesco se ho dubitato di te :)

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