Guida Base per Giocare in Borsa Riducendo i Rischi

Guida Base per Giocare in Borsa Riducendo i Rischi
Imparare le basi della Borsa
Oggi ospito un articolo scritto da Ivano, appassionato conoscitore della Borsa di Milano e titolare del blog Borsole.it (Bussole per la navigazione in borsa) che ci spiega i principi base per giocare in borsa, cioè come funzionano le azioni, le loro quotazioni e quali sono gli errori più comuni in cui incorrono gli investitori alle prime armi.

Far fruttare i nostri soldi è un passo importante nel percorso di cambiamento che vogliamo attuare, un buon modo per vivere senza lavorare può essere quello di guadagnare investendo in azioni: in questo articolo introduttivo capiremo le basi da cui partire.


Chi sono



Mi chiamo Ivano, gestisco un blog che parla di investimenti sulla Borsa Italiana e che si rivolge soprattutto ai risparmiatori. Nonostante abbia una buona preparazione sulla macroeconomia, la valutazione aziendale e il comparto azionario, voglio subito dirvi che non sono un economista di professione. Da un certo punto di vista non essere “uno del settore” è stato positivo, perché mi ha permesso di imparare senza avere nessun tipo di influenza specifica da una delle varie “scuole di pensiero” economiche e di crearmi un metodo personale per fare le mie valutazioni. Avendo una preparazione scientifica ho deciso che l’approccio scientifico/matematico ai problemi sarebbe stato quello che avrei usato anche per giudicare obiettivamente i fenomeni economici e le scelte della politica.

Ho voluto imparare a giocare in borsa ed investire nei mercati per diversi motivi, quello più importante è che ritengo che la borsa sia il posto dove, se sai leggere tra le righe, puoi scoprire ciò che realmente accade alla nostra società e dove si sta dirigendo. Che ci piaccia o no la nostra è una civiltà dove tutto si basa sul denaro (speriamo ancora per poco) ed i sentimenti nobili sono spesso confinati nella sola sfera personale (purtroppo).

Ho deciso di pubblicare qui un articolo su come giocare in borsa per aiutare il maggior numero possibile di persone a comprendere il funzionamento dei mercati, evitando altri casi tragici in stile Bond Argentini o Cirio.

Il capitalismo e la borsa



Tempo fa scrissi due articoli sul mio blog: uno parlava di come è nata la finanza e l’economia moderna, l’altro del fatto che il capitalismo è diventato il nostro stile di vita, perché riesce a fare leva sui nostri desideri. Sono infatti essi che ci spingono a ricercare denaro, spesso non necessario, per soddisfarli. Molti desideri sono in realtà bisogni primari irrinunciabili (mangiare, bere, avere un riparo) altri sono indotti (l’auto A perché “migliore” della B, la marca X perché più “alla moda” della Y).

Il capitalismo è semplicemente il sistema che meglio si adatta alla generazione rapida di tutta una serie di beni e servizi di cui sentiamo il bisogno (reale o indotto). Esso riesce a concentrare risorse in poche mani e ciò permette investimenti che con altri sistemi economici non sarebbero possibili. Questo vantaggio, che ci ha permesso in poco più di un secolo di progredire in maniera incredibilmente rapida, oggi ci mette in crisi, perché ha creato una società che vive solo di desideri inutili ed ha ridotto la maggior parte delle persone in miseria, concentrando tutta la ricchezza in pochi luoghi del pianeta.

Ciò però è accaduto per colpa di TUTTI, non solo di alcuni. Ci tengo a dirlo, perché per lo stesso motivo, quando TUTTI cambieremo modo di pensare e di comportarci, automaticamente creeremo una società diversa, (speriamo) migliore. La semplice scusa che è colpa dei politici, delle banche o delle multinazionali non deve servire da alibi: se ad esempio mangiamo carne tutti i giorni contribuiremo a creare un sistema che alleva tanti animali e quest’ultimi faranno crescere le emissioni di anidride carbonica e metano aumentando l’effetto serra ed il consumo d’acqua potabile. Possiamo raccontarcela come vogliamo, ma se non cambiamo abitudini alimentari nessun politico potrà fermare il fenomeno e le aziende continueranno a soddisfare questo nostro bisogno per trarne un profitto. Niente cambierà se non cambiamo NOI per primi!

La borsa moderna è semplicemente l’evoluzione di un mercato dove le persone scambiavano beni reali. Col tempo le aziende hanno iniziato ad usarla come luogo dove reperire risorse e oggi vi si scambia di tutto: da beni più o meno reali a servizi di ogni genere. Come tutti i mercati c’è sempre un affare da portare a termine e un “pacco” che qualche venditore con più pelo sullo stomaco vuole rifilare al pollo di turno.

Azioni e obbligazioni



Ci sono fondamentalmente due strumenti finanziari nei mercati moderni: le azioni e le obbligazioni.


  1. Le prime sono, in sostanza, pezzi di un’azienda. Giocare in borsa e acquistare anche una sola azione  significa esserne soci e condividere oneri e onori. Se l’azienda va bene si partecipa alla divisione degli utili (dividendi) e/o si vede la propria ricchezza incrementata attraverso l’aumento del valore dell’impresa sotto forma di aumento della rispettiva azione (capital gain). A chi dice che i prezzi azionari non rappresentano l’economia reale, fate un sorriso finto, quello che per gentilezza rivolgiamo a chi non sa assolutamente di cosa stia parlando, e poi lasciatelo alle sue convinzioni. I prezzi delle azioni nel lungo periodo sono quasi perfettamente correlati agli utili dell’azienda che le emette, potete controllarlo voi stessi. Che poi questa azienda sfrutti i dipendenti dando bassi salari o venda un prodotto che nella realtà non serve, è un altro paio di maniche!
  2. Le seconde sono prestiti veri e propri: ti presto ad esempio 100€ perché tu dici che me li ridarai tra 10 anni, ed ogni anno mi darai 5€ in più per il “disturbo” che mi sono preso prestandoti i miei soldi. Quest’ultimo è ciò che viene chiamato tasso di interesse. Indipendentemente da come vada la società quindi (a meno che non fallisca), mi spetta una cifra ben precisa ogni anno. Attenzione però, anche le obbligazioni vengono quotate una volta emesse. In base al tipo d'interesse su cui sono basate (ed a altri fattori tra cui il famoso “rating” e la data del rimborso), se i tassi di riferimento salgono o scendono, il valore dell’obbligazione in un dato momento può salire o scendere. Questo non vi deve preoccupare più di tanto se avete intenzione di portare le obbligazioni a scadenza, ma se volete rivendervele prima dovrete stare attenti a non incappare in una perdita.

Perché le aziende si quotano in borsa?


  1. Fondamentalmente per reperire soldi atti a finanziare tutta una serie di attività, e che le banche probabilmente non gli vogliono prestare. Un crowfunding in grande!
  2. Per acquisire visibilità (cioè farsi pubblicità gratis).


Se pensate che gli imprenditori dividano il frutto delle loro intuizioni e del loro lavoro per fare un piacere agli azionisti, avete le idee un po’ confuse. Come sempre il movente principale è il business.

Ecco perché quando decidete di giocare in borsa non dovete avere pietà o rimorsi: se l’azienda va bene tutto ok, se va male mollate le azioni a qualcun’altro. Voi le avete comprate solo per guadagnarci, per la beneficenza e l’etica purtroppo dovete e recarvi in un altro luogo.

Errori e consigli utili per giocare in borsa



Uno dei luoghi comuni più famosi è quello di non vendere mai in perdita, perché le azioni rendono sul lungo periodo. La storia che le azioni rendono comunque con l’andare del tempo è una favola: potete Andare Qui per vedere cosa è successo ad azioni come quelle di Seat, selezionando l’opzione MAX del grafico. Immaginate di averle comprate a 90€, averle viste salire a 100€, e poi quando sono tornate a 80€ (all'inizio della crisi) di aver ragionato così. Avreste in mano azioni che oggi valgono 0.0018€. Avreste praticamente perso TUTTO! Riporto un immagine del grafico per i più pigri:


come fare soldi


Altre società con simili destini sono state tutte quelle legate alla “New Economy” nel 2000.

Da non perdere: Perché Bisogna Stare Lontani dalle Opzioni Binarie


Comprare le azioni per guadagnare sui dividendi


Se volete un guadagno regolare, comprate obbligazioni a tasso fisso con un rating dalla A in su. Si gioca in borsa comprando azioni per lucrare sul “capital gain”, cioè normalmente il prezzo di vendita meno il prezzo di acquisto. Il dividendo è un guadagno eventuale aggiuntivo.

Comprare perché ve lo ha consigliato qualcuno, senza darvi una spiegazione matematica e finanziaria, peggio ancora se questo soggetto aggiunge ragionamenti del tipo “me lo sento”, “me lo ha detto uno che...”, “è ovvio che queste azioni saliranno”, etc. Lo stesso vale per i prodotti consigliati dalle banche e i fondi pensione.

Leggi anche: Perché i Fondi Pensione Vanno Evitati Come la Peste


Mediare al ribasso, cioè continuare a comprare per mediare le perdite


Tipica frase da forum finanziario: “questi ribassi sono ottime occasioni di acquisto”. Se volete giocare in borsa e acquistare un’azione è perché vi aspettate che il suo valore salga. In caso di discesa potreste trovarvi di fronte ad una semplice correzione oppure all'inizio di un crollo, non potete saperlo con certezza.

Datevi un limite di perdita oltre il quale, crollasse il mondo, vi libererete di quelle azioni. Meglio alleggerirsi il portafoglio di un po’ PRIMA che ritrovarselo vuoto qualche tempo DOPO. Domanda: “e se dopo averle vendute risalgono?” Risposta: “e se invece arrivano a 0.0018€? Cosa pensi sia meglio?”


Impiegare soldi che non potete perdere


Sembra banale, ma occorre ricordarlo: avvicinatevi all'investimento azionario pensando che potreste perdere anche tutto, quindi giocate una cifra che, nel caso andasse persa, non vi manderebbe sul lastrico o non vi condurrebbe a gesti insensati! Io vi consiglio al massimo un 15-20% dei vostri risparmi.

La differenza tra speculazione ed investimento



Posso riassumerla così: lo speculatore cerca di realizzare un profitto a breve termine, l’investitore a lungo termine.

Lo speculatore che ama giocare in borsa sfrutta le oscillazioni dei prezzi nel breve periodo, dovute ad esempio a mancanza di liquidità nel sistema, al fatto che gli altri investitori preferiscono altri investimenti, a squilibri tra domanda e offerta, tasse in arrivo, etc.

L’investitore, o il piccolo risparmiatore che vuole investire i propri sudati risparmi, deve invece comprare quando i prezzi sono più bassi del loro valore equo e vendere quando sono più alti del loro valore equo.

Io personalmente ritengo che se non vuoi passare la tua vita davanti ad uno schermo ad inseguire un indice e morire stressato, l’investimento ragionato a lungo termine sia la strategia migliore, anche se bravi speculatori possono raggiungere rendimenti davvero elevati (prendendosi però alti rischi). “Ragionato” significa che c’è un tempo per comprare ed uno per vendere: al contrario del matrimonio le azioni non sono “per sempre”.
In entrambi i casi, sapere quale è il valore equo di quello che ti accingi a comprare, è molto importante, ma anche (ahimè!) difficile da trovare senza conoscenze specifiche.

Conclusioni



Oggi mi sono limitato a fornire una panoramica sul mondo della finanza e spiegare cosa significa "giocare in borsa", dando alcuni consigli e cercando di trasmettere in modo semplice i concetti che stanno alla base di questa possibilità di guadagnare. Spesso ci approcciamo a questo mondo perché spinti da un amico o da un consulente finanziario “interessato” e siamo portati a fidarci dei loro consigli rischiando di perdere buona parte se son tutti i nostri soldi.

Giocare in borsa significa invece mettere in pratica concetti e strategie ben precise, senza lasciare che sia il caso a decidere il destino dei nostri investimenti. L’argomento è chiaramente vastissimo, ma nel prossimo articolo vorrei dare qualche regola pratica per incominciare a capire il mondo della borsa e come valutare facilmente le aziende quotate.

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