Trovare Lavoro all’Estero nei Migliori Posti al Mondo

Trovare Lavoro all'Estero nei Migliori Posti al Mondo
Lasciare l'Italia per trovare un lavoro migliore
Eccoci al secondo appuntamento di questa piccola guida su cosa si deve fare per lavorare all'estero, nei 10 Paesi dove oggi la qualità della vita e il lavoro sono a livelli massimi. Naturalmente l’Italia, in questa classifica, si posiziona nelle profonde retrovie, al 32° posto, addirittura dopo il Costa Rica. I motivi per andare via dall'Italia e cambiare vita non serve nemmeno elencarli, sono ovvi, e ogni giorno la politica e l’economia non fanno che rafforzare la nostra convinzione che, all'estero si possono trovare condizioni di vita e lavorative decisamente migliori.

Proseguiamo dunque nello scoprire come lavorare all'estero nei prossimi tre Paesi in classifica, parlando di burocrazia e tempi.


Nell'articolo su Come Trovare un Impiego all'Estero (prima parte) abbiamo studiato la situazione dei primi tre Paesi dove, secondo il Legatum Prosperity Index le condizioni di vita siano le migliori al mondo: Norvegia, Canada e Nuova Zelanda occupano il primo, il terzo e il quinti posto della classifica, mentre oggi ci occuperemo di quelle Nazioni che si sono aggiudicate il settimo, il nono e il quinto posto. Nelle prossime settimane, con l'ultimo articolo, esploreremo i quattro rimanenti Paesi.

La classifica è quella sintetizzata in questa immagine (vengono evidenziate le nazioni qui recensite):

espatriare per lavorare




Australia


L’Australia è forse il luogo che, nei discorsi di chi vuole trasferirsi all'estero per trovare lavorare, viene citato con maggior frequenza, ma cosa occorre veramente fare per riuscire in questo intento?

Il primo accesso in Australia, quello che dobbiamo obbligatoriamente eseguire per conoscere il Paese e capire se fa al caso nostro, si ottiene possedendo un passaporto e un visto d’ingresso denominato “e-visitor visa”, che si può conseguire anche online, grazie al servizio Imm.gov. Una volta compilati i dati, non si riceve alcuna carta ne adesivo o timbro da applicare al passaporto, semplicemente veniamo registrati nei sistemi telematici australiani, ai quali possono accedere praticamente tutti i servizi che ne hanno bisogno, quindi agenzie di viaggio, compagnie aeree, polizia, dogana ecc. La durata del visto è di tre mesi. Ci vogliono dai 2 ai 10 giorni perché il visto eVisitor venga prodotto e sia attivo.

Anche l’ingresso nel Paese allo scopo di trovare un lavoro all'estero necessita del medesimo visto, tra le ragioni per le quali può essere richiesto, troviamo infatti “business purposes” ovvero scopi d’affari, che comprendono anche l’esplorare le possibilità lavorative e la ricerca di contati per accaparrarsi un impiego. Attenzione, si parla solamente di “ricerca” del lavoro ma non di lavorare all’estero in questo Paese! Per lavorare infatti serve un visto differente, o meglio, uno dei possibili “visti” che il governo mette a disposizione:


Working Holiday Visa (WHV)


Serve per poter trascorrere una vacanza-lavoro in  Australia, si può richiedere online completando Questi Dati, ovvero un comodo sistema che, dati i nostri requisiti e richieste, ci suggerisce quale visto possiamo ottenere e a quali condizioni. In linea di massima possiamo dire che, se non si hanno esperienze lavorative, allora abbiamo diritto al visto se abbiamo meno di 31 anni, altrimenti è necessaria esperienza in determinati campi. In ogni caso, da quando si riceve il visto, si hanno 12 mesi di tempo per entrare in Australia, poi si può permanere per un totale di 12 mesi, ma lavorare per massimo 6.

Se si lavora per almeno 3 mesi nelle aree regionali del Paese (s’intende quelle rurali, cioè fuori dalle metropoli) allora, al termine del primo Working Holiday Visa è possibile richiederne un altro, della durata di altri 12 mesi. Ogni visto costa circa 160 euro. Superata questa soglia non si più usufruire di questo tipo di visto, ma ne serve un permanente; “quale” dei numerosi tipi di visti permanenti dipende da tante cose, il modo più facile per capirlo è usare Questo Servizio. Se si vuole venire a contatto con persone che hanno richiesto ed utilizzato questo tipo di visto per lavorare all'estero, consiglio di iscriversi a Questa Pagina di Facebook  e chiedere consiglio a chi ha già fatto questa esperienza.

Oltre ad un visto, per poter permanere in Australia serve aprire un conto corrente in una banca australiana, dove ovviamente ci verranno versati i soldi dello stipendio e un TFN (tax file number), cioè un numero che il governo usa per calcolare l’importo delle tasse che deve detrarre dal nostro stipendio. Questo numero si può ottiene direttamente online grazie a Questo Servizio.


I migliori siti per trovare lavoro in Australia sono



Altri link utili: Viaggiare Sicuri Australia


Olanda


Il primo ingresso nel Paese, allo scopo di visita, si può eseguire con una semplice carta d’identità valida per l’espatrio, oppure con un normale passaporto.

Come se, per molti dei Paesi che godono degli accordi internazionali della Convenzione di Schengen, per lavorare all'estero non servono particolari permessi, in Olanda viene richiesto un visto che può essere ottenuto Compilando Questo Documento, completo di una foto di buona qualità, di dimensioni 35x45 e riportandolo al  “Schengen Country’s Mission” della regione dove intendiamo trasferirci per lavorare. Per sapere qual è la mission più vicina, possiamo contattare il Ministero degli Affari Esteri Olandesi. Insieme alla documentazione va presentato un passaporto che non abbia più di 10 anni e valido almeno altri 90 giorni dopo la data di scadenza del nostro visto. Il visto per lavorare ha una durata massima di 6 mesi, per ottenerlo ci vogliono dai 15 ai 60 giorni e costa 60€ per ogni adulto a 35€ per ogni bambino.

All'atto della domanda di un visto per lavoro, ci verranno inoltre richieste:
  • Dare prova di avere un alloggio dove stare
  • Dare prova di essere in contatto con un datore di lavoro che possa garantire per noi o una lettera di invito a lavorare, ufficiale.


Per trovare lavoro in Olanda possiamo affidarci ad uno di questi portali



Altri link utili: Viaggiare Sicuri Olanda



Svizzera


Aderendo all'accordo di Schengen, anche la Svizzera permette un primo accesso tramite il semplice utilizzo del passaporto, ma per noi Italiani è sufficiente la carta d’identità. Attenzione perché se si possiede una carta di identità elettronica scaduta, ma rinnovata con proroga cartacea (un foglio che ne dimostri il rinnovo, per capirci) questa non verrà comunque accettata.

Per trovare un impiego all'estero, ed in particolare in Svizzera, se intendiamo permanere e lavorare per massimo 90 giorni, abbiamo solo bisogno di segnalare le nostre intenzioni alle autorità cantonali competenti, azione che può essere eseguita online, a Questo Indirizzo.

Se s’intende invece lavorare in modo permanente, allora le regole in merito al lavoro da parte di stranieri, in Svizzera, sono piuttosto severe: per poter lavorare serve ottenere un visto di tipo B (Dauer-Aufenthaltsbewilligung EG/permis de séjour) valido per 5 anni, che viene rilasciato solo a chi possiede già un contratto di lavoro di almeno un anno. La domanda deve essere inoltrata all’Ufficio Federale della Migrazione del proprio Cantone di riferimento, cioè quello in cui andremo a lavorare, assieme ai seguenti documenti:
  • Documento d’identità valido
  • Fotografie formato passaporto
  • Copia del contratto di affitto o qualunque altro documento attesti ufficialmente un alloggio
  • Contratto di lavoro per chi esercita attività dipendente
  • Documentazione completa che attesti il rapporto di lavoro se dipendente o documentazione di sufficiente disponibilità finanziaria (se non si lavora).


A Questo indirizzo  si può trovare la lista di tutte le autorità cantonali, con gli estremi per contattarli.


Per trovare lavoro in Svizzera possiamo affidarci ad uno di questi portali



Altri link utili: Viaggiare Sicuri Svizzera

Fine seconda parte


Con questo articolo siamo arrivati a recensire sei Paesi tra i quali è oggi più conveniente lavorare all'estero per cercare di cambiare vita; quello che è emerso dall'analisi della burocrazia e delle leggi che vanno rispettate quando s'intende trasferirsi per lavorare, è che non è affatto semplice effettuare questo cambiamento. L’età gioca un ruolo molto importante, perché la strada più sembra essere quella di trovare un lavoro temporaneo e, dopo aver fatto la dovuta gavetta, sperare di ottenere un contratto di più lunga durata o a tempo indeterminato, che ci permetta di avere le giuste referenze per ottenere quei visti necessari a lavorare all'estero.

L’altra stazione ideale è quella di comprovati professionisti in determinati settori che, avendo una particolare (e richiesta) specializzazione, possono lavorare all'estero perché figure ricercate. Quest’ultimi hanno maggior possibilità di ottenere quelle garanzie che solo una datore di lavoro può dare, spesso necessarie a conseguimento di un visto per lavorare oltre i confini Italiani.

1 commento:

  1. ho trovato interessante l'articolo sul trasferirsi a malta,hai qualche suggerimento sulle possibilità di impiego nell'isola?

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