Capire Cosa Fare Nella Vita Per Vivere Felici

come trovare la via
Come scoprire la nostra strada della vita
Capita di chiederselo ed effettivamente esistono sia risposte precise sia metodi efficaci per trovare la strada della nostra vita, la rete è piena di articoli che spiegano "come fare", ma per quanto possa essere efficace una metodologia o un e-book in merito, non è di questo che abbiamo veramente bisogno e, a dirla tutta, non ci stiamo nemmeno ponendo la domanda giusta.

In quest’articolo vorrei spiegare perché l’ansia e l’incertezza che derivano dal bisogno di capire lo scopo della propria vita, sia ingiustificata, e per quale motivo chiedersi “cosa voglio fare” sia di per sé il primo grave errore da evitare.



Qualunque cosa otterrai non basterà


Fin da ragazzini ci insegnano che, se vogliamo un futuro, dobbiamo studiare; veniamo letteralmente imbottiti di nozioni, informazioni, ci insegnano a fare conteggi complicati, a scrivere in modo chiaro ed efficace e a parlare lingue diverse dalla nostra. Ci spronano a migliorarci continuamente, ed essere uno più bravo dell’altro, perché i più bravi avranno Maggior Possibilità di Essere di Successo, faranno lavori prestigiosi, ricopriranno ruoli di potere e saranno certamente più ricchi. 

Probabilmente tutto questo è vero, nonostante non viviamo in una società meritocratica è innegabile che statisticamente chi si sa mettere in evidenza e brilla per capacità e intelligenza riesce ad ricoprire un ruolo più importante nella società.

Peccato che la società in cui viviamo sia un vero schifo e dovremmo allontanarcene il più possibile, soprattutto alla luce del fatto che avere successo non ha nulla a che fare con l’Essere  Felici. Guardo in faccia i dirigenti della mia azienda, quelli che a scuola erano bravi, si distinguevano; oggi guadagnano 5000 o 15000 euro al mese,  facce scure di chi ha sempre preoccupazioni per la testa, ansiosi individui che si muovo con sospetto per i corridoi, devono continuamente dimostrare di essere all'altezza del ruolo, vestiti come se si dovessero sposare, parlano tra di loro interrompendosi vicendevolmente, tesi come corde di violino, non ascoltano, vogliono solo prevalere. 

Mai visti ridere di gusto se non qualche cena aziendale dopo un bicchiere di troppo, comunque goffi e capacissimi di rendersi ridicoli per pochi centilitri di alcool in corpo, lontani anni luce dall'essere sereni, spensierati. A volte li osservo e mi chiedo se alzano mai la testa e sprecano qualche minuto ad osservare il verde delle meravigliose montagne che esplode fuori dalle finestre dei loro orrendi uffici.

Immagino che abbiano sempre saputo quello che volevano dalla vita, di loro iniziativa o spronati da pretenziosi genitori, hanno trovato la strada, quella che quasi tutti ambiscono, e mentre la percorrevano a testa bassa, il più velocemente possibile, scansando a spallate chi andava troppo lento, la felicità gli deve essere caduta dalla tasca della giacca, o più probabilmente l’hanno lasciata in quella dei jeans, quando se li sono tolti per indossare il primo triste completo grigio.

Per quanto possa essere ambizioso in nostro traguardo, per quanto sforzo e impegno abbiamo fatto per raggiungerlo, una volta ottenuto ci accorgeremo immediatamente che è ben diverso da come ce lo eravamo immaginato e che la felicità non dipende che in minima parte da quello che siamo stati capaci di ottenere.

Essere una cosa sola è limitativo


Quando ci chiediamo “cosa mi piacerebbe fare nella vita” partiamo già con il piede sbagliato perché diamo per scontato che dobbiamo per forza raggiungere un traguardo; si tratta di un’idea molto limitativa sia perché (come abbiamo appena visto) non è il traguardo in sé che da la felicità, sia perché escludiamo a priori che possiamo essere e fare una moltitudine di cose.

Ci stressiamo perché vorremmo essere in grado di capire ora cosa faremo nell'arco della nostra intera vita, ma questo è paradossale, la vita è piena d’imprevisti e bivi, moltissime delle occasioni che ci cambieranno arriveranno per caso; quasi tutto quello che ci accadrà è fuori dal nostro controllo.

Nel corso della nostra vita cambieremo idea innumerevoli volte;  anche se fossimo così sicuri di noi da individuare con certezza quello che vogliamo fare, sarebbe comunque solo quello che ci piace fare adesso e probabilmente, nei prossimi anni, ciò che ci sembrava di vitale importanza, passerà facilmente in secondo piano. 

Cambiare idea continuamente è normale, mettersi in discussione è normale, credere di non farcela è normale, credere di star sbagliando strada è normale… come possiamo pensare che la nostra vita possa essere così piatta da seguire una sola strada?

Per quanto potremmo essere certi di quello che vogliamo, la realtà (e la vita stessa) ci dimostrano quotidianamente che si tratta di mera illusione: in Italia il tasso di separazione tra coniugi è in continua crescita, quando ci si sposa si è certi di voler amare un'unica persona, quale scelta nella vita può essere più forte di questa? Passa qualche anno e si cambia idea, ci si rende conto di aver sbagliato o semplicemente si cambia come individui e si vorrebbe prendere una nuova strada.

Per questo motivo non ha senso andare in crisi quando non si sa cosa fare della propria vita, anche se fossimo in grado di stabilirlo con precisione, non sarebbe comunque una scelta definitiva.

Pensiamo come fossimo eterni


Pianificare è certamente una strategia vicente; passo la mia vita pianificando quello che farò per ottimizzare i tempi della mia dipartita dal mondo del lavoro, ma da qui ad essere ossessionati  dal dover decidere per forza quello che faremo per il resto della nostra esistenza, c’è una bella differenza.

Credo di non dire nulla di nuovo se sottolineo come non possiamo essere realmente consapevoli della nostra morte, se lo fossimo, è chiaro, Saremmo Capaci di Vivere il Presente, perché consci che "del doman non ve certezza". Nonostante questo concetto sia piuttosto ovvio e riproposto quasi da ogni grande poeta, scrittore e filosofo del passato, sembriamo non aver ancora imparato la lezione.

E’, tanto per citarne uno, il famoso Carpe diem di Orazio, elegante locuzione latina che spiega come all'uomo non sia concesso di conoscere il  futuro, né ovviamente di prevederlo, quindi quale sarebbe il senso di preoccuparsi di cosa fare nella vita, quando non abbiamo voce in capitolo su quello che accadrà?

E’ sul presente invece che abbiamo controllo ed è qui, ora, che devono concentrarsi le nostre azioni, cogliendo le occasioni, le opportunità ma soprattutto le gioie del momento attuale. L’inconsapevolezza della nostra morte è la prova ultima dell’incapacità di realizzare che, per quanto possiamo pianificare e costruire, tutto potrebbe venir vanificato da eventi imprevedibili, sui quali non abbiamo controllo.

Anche in questo caso quindi perché preoccuparsi o ricercare metodi per individuare quello che faremo o saremo nella vita, quando vi è la prova oggettiva che i nostri sforzi potrebbero essere completamente vani? 



Quindi cosa possiamo fare?


Quanto detto fino ad ora non deve scoraggiare, sarebbe un errore smettere di cercare la nostra strada solamente perché sappiamo già che prima o poi l’abbandoneremo o che, raggiunto lo scopo prefissato, l’euforia durerà poco.

Enrique Solari, psicologo e scrittore peruviano, disse: “Il senso della vita è dare un senso alla vita stessa”, frase che secondo me esprime in modo molto efficace i concetti che cerco di spiegare in questo post. Molti si chiedono cosa fare della propria vita, come se esistessero delle strade prestabilite da seguire e fosse sufficiente imboccarne una per realizzarsi e Trovare la Sicurezza che Stiamo Cercando, ma questo, fortunatamente, non è possibile.

Sai che noia se la vita fosse un intreccio di percorsi preconfezionati che tutti dobbiamo seguire ciecamente, sperando che ci portino alla felicità?  Per fortuna l’esistenza è varia e ricca di sorprese, il che nel bene e nel male, la rende quantomeno poco noiosa.

Quello che dobbiamo fare è semplicemente dedicarci a ciò che ci piace fare adesso, cioè quelle attività che ci permettono di esprimerci e realizzarci, senza chiederci se stiamo perdendo tempo, se stiamo facendo qualcosa di buono per il futuro o se  questo sarà quello che faremo nella vita.

Nel seguente video Alan Watts, filosofo inglese e punto di riferimento nel mondo dalla Controcultura, spiega perché nella vita dovremmo preoccuparci di perseguire solamente quello che ci piace fare.

Dobbiamo agire così perché (riassumo):

  • Non possiamo sapere quello che succederà tra dieci anni, una settimana o un’ora.
  • Nessun traguardo ci renderà felici, la felicità è perseguirlo attimo per attimo.
  • Cambieremo certamente idea su quello che vogliamo dalla vita.

Disperarsi adesso perché non si ha idea di quello che faremo nella vita è l’esatto contrario di quello che dovremmo fare, cioè afferrare le cose belle del presente e goderne.

32 commenti:

  1. Bè, credo che quello che continuo a leggere nei tuoi post sia qualcosa veramente "di valore"! Continua così, Francesco, perchè le persone devono essere aiutate a risvegliare la propria coscienza "assopita e condizionata", a mettersi in discussione secondo parametri di giudizio non già "preconfezionati" e, infine, perchè la Vita è tanto bella ma così breve che vale proprio la pena di essere "presa, afferrata a piene mani" e vissuta fino in fondo... Grazie

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  2. Caro Francesco, condivido il tuo post. Certe volte il dover assolutamente migliorarsi può portarci a perderci. Il dover trovare una strada, non ci permette di ascoltarci attimo per attimo e di esprimere le nostre tante qualità. Anche io ho più passioni e interessi, vivo a volte nell'indecisione, mi rendo conto di poter essere condizionato. Mi sono più volte buttato in progetti poi non andati bene. Ora sto valutando altre cose. Però la cosa più bella è che mi metto in gioco. Imparo sono curioso, cerco nuove possibilità. Sono come un uomo nuovo che ogni giorno cambia pelle. Ogni giorno non sono l'uomo del giorno prima, perchè l'anima è un eterno divenire non può essere imbrigliata non può dire sono così e sono cosà. E' proprio in quello stato di 'non sono' che si esprime al meglio la nostra potenzialità.
    Penso che il nostro futuro lo costruiamo decidendo attimo per attimo nel momento presente quello che vogliamo fare, anche se negli anni futuri quello che abbiamo deciso nel nostro passato non ci interesserà più, perché nulla è certo e siamo in costante evoluzione. Quello che però è più importante è che in quell'attimo presente quella era la scelta giusta per noi.
    Un caro saluto
    Marco

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  3. Un altro post davvero illuminante. Hai ragione (e anche Marco): è inutile programmare. Per esempio, tante persone potrebbero iscriversi a facoltà universitarie di un certo tipo anche se non gli piacciono, solo perchè dovrebbero "garantire un lavoro e una carriera". Però non c'è niente di davvero prevedibile e magari, come con la crisi economica attuale, la scelta si rivela comunque fallimentare e si ritroveranno disoccupati.
    Forse adesso la gente sta aprendo gli occhi e diventerà più ricettiva ai messaggi come quello che stai lanciando tu.

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  4. Troppo bello seguirti quando scrivi post così. Anch’io osservando gli esseri che popolano l’ambiente in cui lavoro sono giunto sempre alle tue stesse conclusioni. Ma il guaio sai qual è: che tu sei solo un mosca bianca, ti posso garantire che i tuoi colleghi non vedono tutto quello che hai descritto con la stessa profondità che hai tu, anzi penseranno che a parità, più o meno, di ansia, frustrazione ecc. meglio prendere 3000-4000 euro che 1500, (no?!) Se tu poi sentissi gli acquisti che pianificano di mese in mese appena arriva lo stipendio ti metteresti a ridere e piangere insieme. Quello che voglio dire è che stai osservando “dormienti anestetizzati”, quei pochi che ogni tanto si svegliano come me e te si trovano dinnanzi un baratro disumano per cui diventa istintivo uscirne il prima possibile (anche se non è detto che ci si riesca..). Ci sottopongono (anzi LI sottopongono, visto che sono sempre stato un “diverso” su quasi tutto) ad un vero e proprio lavaggio del cervello sin da piccoli, quando siamo facilmente plasmabili, ed una volta fatte certe scelte, in cui il sistema di attende al varco con scientifica pazienza, diventa ineluttabile avallarlo; classico esempio: fare dei figli, li credo nessuno potrebbe in coscienza sottrarsi alla responsabilità di proteggerli e crescerli, il tutto al di là delle indicibili gioie che essi ti danno! Certo ci sono anche quelli che si sforzano di inoculare i germi della libertà nei loro piccoli, ma poi la scuola, i media, la chiesa, ecc. resettano tutto.
    Poi sul carpe diem siamo tutti d’accordo, ma se è vero che siamo di passaggio su questo mondo di pura materia allora la pulsione alla gratificazione materiale per l’appunto, è direttamente connessa con l’esigenza di avere le pseudo certezze del lavoro stereotipato e sicuro, altro che domani potrei morire e vivo sempre nel breve termine, la gente vuole godere nell’immediato e consolarsi continuamente con il consumo plastico ed effimero. Non si sveglieranno mai, piuttosto sarà questo stesso modello di sviluppo ad implodere e ad obbligarci per una sua revisione sostenibile. Ciao

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    1. Non saprei cosa aggiungere, parole sante :) Grazie per il tuo pensiero, può aiutare molti a cambiare!

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    2. Andrea qualche mosca bianche c'è.... e che siamo sparsi qui e là...

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  5. Capire cosa fare nella vita alla soglia dei 42 anni con una laurea io ancora non l'ho capito. Tante idee e nessuna capacità di realizzarle. Dovrei considerarmi fortunato che lavoro nel pubblico impiego e un lavoro per lo meno ce l'ho; invece l'ambiente di lavoro è talmente deprimente e le motivazioni così poche che vorrei scappare...Mi chiedo Francesco come tu faccia a lavorare pensando le cose che pensi. Non influisce sul tuo rendimento lavorativo? :)

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    1. Influisce eccome :) Lavoro bene perché mi hanno inculcato un gran senso del dovere, ma faccio le mie 8 ore e poi evaporo al lago a prendermi l'ultimo sole. In ogni caso adesso sono in un periodo sabbatico, non sto lavorando, mi sto dedicando solo alla famiglia, al blog e al mio studio di registrazione!

      A 42 anni sei ancora giovane, hai tante strade davanti a te, il cambiamento non conosce età, in Australia c'è un tendenza degli anziani d'oggi (non che uno sia anziano a 40 anni eh...) per la quale vendono la casa, comperano un camper e girano il mondo sperperando tutto e morendo senza una lira.

      Il camper è un po piccolo, ma vuoi mettere il giardino ;)

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    2. Beato te che riesci a simulare così bene un interesse che non hai.
      Comunque non sono il tipo da fare nomadismo. Ho bisogno di familiarità, abitudini, radici e di un luogo che possa sentire mio. :)

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  6. Scusate eh se non rispondo a tutti, ma scrivere questi post mi porta via ore e ore e qualcosa devo pur sacrificare :D

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    1. Credo sia comprensibile! Bello e interessante anche il video.

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  7. Buongiorno Francesco. Ho scoperto il tuo blog da pochissimo e mi è di grande aiuto. Tre mesi fa la società per la quale lavoravo è stata mesa in liquidazione e dalla sera alla mattina mi sono trovata a 47 anni, con un figlio di sette, a spasso! dopo le prime settimane di smarrimento, paura, tristezza, ho inziato a seguire i tuoi consigli, nei limiti delle mie capacità e della grande città in cui vivo (non potrò mai fare l'orto!)e se non altro mi sento molto ma molto più serena. Forse non riuscirò a vivere con 500 Euro al mese (ne paga seicento solo di scuola di mio figlio, soldi spesi comunque benissimo!)ma ho già imparato a fare la spesa, a risparmiare qua e la. Grazie e continua così. Eleonora

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    1. scusa la franchezza ma se sei a spasso e puoi permetterti di pagare una scuola privata da 600 euro al mese di cosa ti lamenti? esiste anche la scuola pubblica

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    2. Infatti non mi stavo lamentando, ma mi congratulavo e ringraziavo Francesco per il suo blog pieno zeppo di consigli utili. Magari la prossima volta prima di dare giudizi e sentenze leggi meglio. Ti ringrazio e ti auguro una buona giornata. Eleonora

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  8. Bello il discorso, molto bello. Il problema è un'altro però. Ho sempre apprezzato il detto "Meglio un giorno da leoni che cento da pecore", lo trovo persin nobile! Ma, Oggi.. nell'era moderna, dove tutto è programmato al minimo dettaglio, dove tutto si basa sulla tecnologia e sul consumo, dove bisogna pagare per farsi curare. Come si può vivere d'aria? Non si vive! Anzi.. forse all'inizio potrei avere l'illusione di vivere, ma a lungo andare (e neanche tanto lungo) ti trovi in condizioni disastrose. Cosa mangi? Dove dormi? Come ti curi? Andiamo! Pensate davvero che chi ha i "musoni" e prende 15000 eruo al mese voglia questa vita? certo che no! Siamo esseri umani.. e siamo arrivati ad un punto di evoluzione oggi, grazie alla nostra capacità di sopravvivenza, di adattamento. Ma bisogna adattarsi, se si vuole vivere. La felicità penso che oggi, sia più una leggenda che una storiella simpatica. Poi, se qualcuno riesce a vivere felice nonostante non abbia nemmeno 1 euro al mese in tasca, tanto di cappello.. mi piacerebbe avere qualche segreto svelato in modo da poterlo applicare!

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    1. Non capisco dove tu voglia andare a parare sinceramente! Sostieni che chi ha i "musoni" e prende 15000 euro al mese non vuole quella vita... Benissimo, che la cambi !
      Cioè davvero non capisco il senso logico di questo tuo post ( la mia non vuole essere una critica distruttiva): se una persona ha i soldi e la volontà di cambiare che lo faccia ma in questo caso le persone menzionate da te e da Francesco non hanno la volontà di farlo perchè sono oramai condizionate dalla società che hanno contribuito a creare, contribuito sacrificando ciò che da veramente valore alla vita e la rende degna di essere vissuta. Io posso capire che essere la voce fuori del coro possa essere piacevole ma nessuno qui sta sostenendo che si può vivere d'aria. Anzi, ma per l'appunto piangersi addosso e giustificarsi ponendo domande retoriche di cui tu solo pensi di avere la risposta non sono la soluzione ai tuoi problemi. A me piace sostenere questo:" chi vuole una cosa trova una strada, gli altri una scusa" ma il vero problema è sapere più che cosa si vuole, ciò di cui si ha realmente bisogno e questo lo ha spiegato molto bene Francesco nel suo post. Per il resto se per te la felicità è una leggenda non posso che provare tristezza nei tuoi confronti significa, con tutto rispetto, che nella tua vita c'è qualcosa che forse dovresti rivedere. Saluti e buona vita...

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    2. Ti posso garantire che si vive bene senza soldi....!!!Abito in un furgone con due cani, svolgo lavori stagionali, ho la possibilità di spostarmi dove voglio e quando voglio, conosci tanta gente, tante usanze.Non ho bisogno di fare la spesa perchè il cibo lo reciclo fuori dai centri commerciali (sapessi quanto spreco esiste al mondo),e non pago l'affitto!Vivo alla giornata....una volta pianificavo, avevo un lavoro a tempo indeterminato un matrimonio ed una casa, ma ero infelice, ho iniziato a domandarmi perchè lo facevo?Non ho trovato una risposta e cosi mi son buttata.Credimi i soldi davvero non fanno la felicità, anzi.....E' bello vivere di altro, di sensazioni di emozioni facendo ciò che si vuole e quando si vuole, la libertà e la felicità sono dentro di noi.

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  9. Vivere con passione e fare un lavoro che verramente ci appassiona è la felicita ,hobby, divertimento ,ballare ...guardare sempre a quello che ci po farci sentire bene..lottare per i propri veri valori.Si po cambiare ,basta volere ...io sono una che di lavori ne ho fatti di tutto è vi assicuro che sono ancora alla ricerca della mia vera passione ,è che prima o poi lo troverò però il bello è che non mi fermo.Rischio per essere felice .Magari un corso ,una università che ci piace non importa .Importa tutto quello che ci piace ..È rilassatevi trovate la pace dopo un bell massaggio rilassante ,fate yoga ..La vita e una solla.Bravo Francesco

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  10. A mio parere non esiste la felicità! Esistono solo momenti felici, per il resto esiste la serenità! Lo stare in pace con se stessi. Ogni volta che una persona raggiunge un traguardo arrivano attimi di felicità! Pero si esauriscono con l'euforia del momento. Quello che resta è la serenità, lo stare bene con se stessi e avere la propria coscienza a posto.

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  11. Ciao, ho scoperto questo blog da poco, e devo dire che ci sono molte cose buone, alcuni consigli utili e una bella e utile educazione nell'esporre tutto ciò. Devo dire però che ci sono molti dati falsi, mi spiego meglio; è vero che vivere pensando al futuro può farti perdere il presente, ma è anche vero che il futuro dipende dalle scelte del presente e che quindi se vuoi ottenere qualsiasi cosa la devi in qualche modo programmare. A molti questa parola fa paura, forse perchè fa rima con fare, e molte persone preferiscono pensare di fare che fare per ottenere dei risultati. Che il denaro non faccia la felicità è ormai risaputo ed appurato, ma che il non avere niente faccia la felicità non è stato mai provato. Credo che la soluzione sia nel decidere cosa si vuol ottenere nella vita, cosa ci piacerebbe fare come si dice in questo blog, ma subito dopo programmarne lo sviluppo e fare le azioni necessarie per arrivarci, se è la cosa che si vuole raggiungere la felicità sarà in tutti i momenti in cui la si fa, perchè coscienti di avvicinarsi sempre più all'obbiettivo. A differenza di quanto si crede questo universo non è fatto di casualità, ma di causa ed effetto! Ciò vuol semplicemente dire che tu farai o sarai l'insieme delle scelte e delle cose che fai, da ora in poi, e sei tu che le determini, o che te le fai determinare da altri. La differenza sarà Felicità se sei causa della tua vita o infelicità se sei effetto ! Credo che ognuno di noi debba comprendere bene le parole Obbiettivo, programmare, azione, correzione (delle azioni che si rivelano sbagliate). La felicità è assicurata se hai fatto qualcosa di valore per gli altri ma lo hai fatto con determinazione voglia di raggiungere quello scopo. Io non credo che la felicità esista dentro le persone che in qualche modo disprezzano il modo di vivere degli altri qualunque esso sia, anche questi stanno cercando il modo per essere felici, e magari hanno fatto errori nella loro vita, ma almeno ci stanno provando e preferisco loro a quelli che si lasciano vivere addosso solo perché non hanno saputo creare niente di buono e vivono grazie a quelli che disprezzano. La vita è una lotta, si può anche perdere, ma non lottare più significa autodistruggersi.

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  12. Credo che il punto cruciale sia la separazione tra denaro e felicitá. Ed é cosí. Se fai una cosa che ti piace hai bisogno di molti meno soldi, soldi che in ultima analisi spessissimo servono a compensare o alleviare la sofferenza e il disagio che deriva dal fare un lavoro che non piace. Anche io per esempio, eliminando gli sprechi e le spese inutili mi sono reso conto che oggi si vive nelle superfluitá piú totale e che il denaro é veramente solo uno strumento.

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  13. Ciao Francesco e ciao a tutti i lettori. Leggo silenziosamente questo blog ormai da settimane e ogni articolo, ogni frase, ogni parola mi danno ogni giorno forza e fiducia. Non sto qui a raccontarvi la mia "penosa" situazione personale ma vorrei condividere con voi un mio piccolo successo...piccolissimo direi. Lavoro con i bambini, ho un contratto penoso per conto di una società privata che eroga servizi per l'infanzia; per il resto racimolo qualcosa babysitterando quà e là. Oggi, durante i doposcuola che gestisco mi sono trovata, come spesso accade, ad inventare delle attività per riempire gli spazi temporali che rimangono quando i bambini finiscono i compiti (ho bambini dai 6 agli 11 anni). Il comando dell'esercizio che ho proposto è stato il seguente: Scrivi dieci cose che ti piace tanto fare e che ti riescono particolarmente bene. Ps
    Conserva questo elenco, rileggilo ed eventualmente aggiornalo una volta all'anno e usalo quando dovrai scegliere cosa "fare da grande". Col senno di poi penso che se qualcuno mi avesse chiesto di fare questa cosa a suo tempo, forse avrei scelto percorsi di studio diversi e avrei evitato di far spendere soldi inutili ai miei genitori per fare corsi professionali che sono serviti solo ad arricchire le tasche degli organizzatori (che poi con tutti quei soldi quanto saranno mai felici?!). Fatto sta che questa piccola cosa che ho fatto oggi ha cambiato la mia giornata e mi ha donato qualche grammo in più sul piatto della bilancia dell'autostima. Tutto questo anche grazie a te Francesco e alle persone che come te vogliono- e provano- a rendere migliore questo mondo.
    Cristina

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    1. Ragazzi non ci lasciamo intimorire dallo schifo...che ci sta intorno. Lo siamo anche noi...a volte e lo sappiamo benissimo, quando lo siamo. IO LO SO PERFETTAMENTE!....stante ciò, cerco di illuminare la luce che c'è ancor di più...non certo di spegnere il buio, già così....bbbbbbrrrrrrr pauroso. Cerco di essere felice, nel mio modo.

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  14. Ciao Francesco, solo un breve messaggio per dire grazie dei tuoi blogs, mi fanno sentire meno sola ,D.

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  15. Ciao Francesco, un breve messaggio solo per dire grazie dei tuoi blogs, mi fanno sentire meno sola in questo modo di vedere la vita ,)

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  16. vorrei chiedervi che fareste voi se sareste soli abbandonati da tutti, dagli amici per primi, poi i tuoi genitori si separano resti solo senza nessuno a soli 18 anni, con 2 fratelli che ti odiano a morte, senza nessun titolo di studio perchè troppo povero persino per conseguire il diploma, ed'essere visto come un essere disgustoso senza aver mai fatto nulla nella tua vita, essendo stato sempre troppo buono per dire di no, a qualsiasi cosa, io so che non so fare nulla ho cercato un fottutissimo lavoro per 1 anno, ogni giorno della mia vita e senza un senso senza nessuno, non riesco più nemmeno a capire chi sono, se pur sempre sia mai stato qualcosa, direi proprio che avrei preferito non capire nulla ed'essere nato un animale senza cervello ne fantasia, almeno avrei avuto un senso nella vita, perchè essere buoni e cosi brutto?. ho visto gente cosi malvagia da far paura avere tutto quello che si desidera. ecco la morale è che quelli come me nascono solo per morire e non conoscere nulla nel mondo che ti da un briciolo di felicità, ecco ora voglio chiedervi chi è che dovrebbe lamentarsi io ho voi ? per questo mondo.... ormai ho non mi resta nulla e chiedo scusa al mondo per la mia esistenza, tutto qui. vorrei solo poter avere una vita normale, e poi cazzo sono anche un bel ragazzo che cosa ce di sbagliato in me voglio saperlo!!!! perchè tutti mi evitano, che mondo di degenerati e mai questo!!. non ce nulla per me davvero?? e cosi possibile? che essere me stesso non può essere normale? No io non sarò mai uno come voi, qualcuno che fa di tutto per essere accettato, mi accontento a morire perchè e quello che succederà ma non darò mai il sazio a questo mondo di uniformarmi ad'esso. Addio.

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    1. Lo so che è passato tanto tempo dal tuo commento, e che probabilmente non leggerai mai questa risposta, ma se dovesse capitare, mi piacerebbe davvero parlare con te in qualche modo, in privato. Ho trovato assurdo che nessuno abbia voluto spendere due parole per risponderti, e io vorrei farlo!
      Spero che nel frattempo le cose ti stiano andando meglio, in ogni caso.
      Un abbraccio, D.

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  17. ‘La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra dolore e noia, passando attraverso l’intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia’. cit. Schopenhauer

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  18. Ciao, ho 33 anni e per quanto cerchi non riesco a trovare lavoro, dovrei suicidarmi?

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  19. I tuoi articoli sono interessati, così come il video. Tuttavia occorre una forza mostruosa per mettersi in gioco veramente, al di là di ogni forma retorica e a dispetto di tutto, insicurezze, paure, per non parlare del fattore economico citato nel video.

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  20. l'articolo presente ci fa pensare di tante cose vitali di quello che facciamo bene o che facciamo male ed i modi per migliorare la nostra vita odierna.
    non vale la pena mai intraprendere delle misure estreme e drastiche. Avete la testa alle spalle. Dovete cercare di evitare lo stress
    ed andare avanti per ottenere il risultato!
    Buona fortuna

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  21. Ciao ok bellissime parole tutto vero ma in pratica ? Io sono in crisi ho finito la scuola vorrei raggiungere il mio ragazzo a Londra ma non so cosa potrei fare la mia passione sono gli animali ma per fare qualsiasi cosa c'è bisogno dei soldi tanti soldi .. Quindi come faccio a poter fare quello che mi piace fare?? Cosa dovrei fare prima ? La cameriera X iniziare ? Ma sicuram non basterebbero neanche X una lezione di equitazione questp e poco ma sicuro .. Aiuto

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