Come Fare Soldi con il Poker Online (lezione zero)

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Siete tanti ad aver chiesto un articolo che spiegasse il funzionamento del poker online da zero, cioè come fare soldi al gioco, partendo dalle basi. Negli articoli precedenti abbiamo dato per scontato che il giocatore fosse già ferrato sulle regole di base; in questa lezione invece vogliamo aiutare tutti ad approcciarsi al poker online.

Spiegheremo le regole elementari di quello che è forse l’unico skill game esistente, che permette di vivere e guadagnare senza lavorare, creando una fonte di rendita alternativa ideale, cioè che non dipenda dal luogo in ci troviamo e permetta quindi una discreta libertà di scelta.




Nelle puntate precedenti…


Per chi non fosse allineato con i passati articoli del blog, stiamo scrivendo, assieme ad un giocatore di poker che attualmente basa buona parte della propria sussistenza sul poker online, una serie di guide volte ad imparare come fare soldi online tramite questo gioco. Di seguito i link alle due lezioni scritte fino ad ora, che tuttavia necessitano almeno di una conoscenza base del gioco stesso:


Consiglio anche la lettura di Come Fare Soldi Con il Gioco Online, dove spiego perché il poker è l'unico gioco di abilità tramite il quale è possibile guadagnare in modo matematico, e perché tutte le altre forme di "scommesse" o "giochi d'azzardo" vanno evitati come la peste.

In questo articolo zero invece faremo un passo indietro, e cercheremo di presentare il gioco ai neofiti, a chi non ha alcuna conoscenza ne pratica di questo meravigliosa opportunità di guadagnare. Lo scopo è quello di dare a tutti, anche a chi non ha idea di come funzioni, la possibilità di approcciarsi al poker e iniziare a fare soldi online, in modo alternativo.


Le basi del Texas Hold'em


Ogni tanto useremo termini tecnici, se vi sentite poco ferrati, tenete sottocchio il Glossario del Poker.

Il poker nella variante Texas Hold'em è un gioco meritocratico (fonte wall street journal), è vero che consente a tutti di imparare le regole e la strategia base in pochissimo tempo ma, per approfondire la tecnica ed assimilare tutti i concetti del gioco, probabilmente non basta una sola esistenza.

Il THE si avvale di un comune mazzo di Carte Anglo Francesi, ad eccezione dei jolly, quindi con 52 carte. I tavoli sono da 9/10 posti (full ring), 6 posti (6 max) o due posti (Heads up, testa a testa). Ci sono due tipi di giochi, la modalità sit' n go (un tavolo) e quella torneo (molti tavoli).

Il gioco è composto idealmente da più mani; immaginiamo una mano come noi che ci sediamo al tavolo, puntiamo del denaro in base alle carte che ci vengono date, perdiamo o vinciamo, e poi decidiamo se giocare un'altra mano o andare via. Lo scopo di ogni giocatore, all'interno della singola mano, è quello di vincere i soldi puntati da altri giocatori, per farlo deve naturalmente avere la combinazione di carte del valore più alto, oppure far arrendere (foldare) tutti gli avversari.

Ad ogni mano un determinato giocatore (a rotazione) fa le veci del banco (mazziere), cioè distribuisce le carte agli altri e naturalmente a se stesso. Questo giocatore è visualmente contraddistinto sullo schermo da uno stemmino con una “D” incisa sopra, che sta per Dealer o comunemente “bottone”.

Prima che il dialer distribuisca le carte devono essere fatte delle puntate preliminari obbligatorie da parte dei due giocatori alla sua sinistra (a destra per noi che lo guardiamo frontalmente sullo schermo). Queste puntate sono dette il piccolo ed il grande buio. Il grande buio (big blind) è la puntata minima mentre il piccolo buio (small blind) la metà. Abbiamo accennato al fatto che, al termine di ogni mano, le posizioni ruotano; questo significa che il bottone passerà alla persona successiva (in senso orario) di conseguenza, chi nella mano precedente fungeva da mazziere, ora diventerà lo small blind, chi era lo small blind diventerà il big blind, e chi aveva "messo" il grande buio non dovrà mettere niente (posizione 3).

Chiariamo definitivamente i concetti appena visti, con un’immagine completa ed esaustiva:

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Incominciamo ad usare un po’ di terminologia specifica: diremo per esempio che in un gioco cash 1-2 il giocatore che segue il mazziere metterà 1 euro, quello successivo 2 euro. Queste puntate “preliminari” che vengono obbligatoriamente eseguite senza sapere nemmeno che carte avremo, sono imposte dal gioco stesso per assicurare azione in ogni mano.

Nelle fasi inoltrate di un torneo oltre ai blinds viene introdotta un'altra puntata obbligatoria per tutti i partecipanti, definita ante.

A questo punto vengono distribuite, in senso orario, due carte ad ogni giocatore, a cominciare dal giocatore che ricopre la posizione di piccolo buio. Ogni giocatore, al suo turno, ha la possibilità di compiere una delle seguenti azioni:


  • Call: coprire i bui (in un gioco 1-2 dovrà mettere 2 euro, cioè il valore del grande buio)
  • Fold: lasciare la propria mano, ritirarsi
  • Raise: rilanciare: incrementare la puntata del buio (in un gioco 1-2 tipicamente si rilancia di 7 euro)
  • Re-raise: incrementare il rilancio di un altro giocatore (se quello di prima ha rilanciato 7 euro, un tipico re-rise sarà di 20 euro).

L’azione minima per restare al tavolo e proseguire nel gioco è dunque il call, cioè puntare almeno quanto il grande buio ma, se qualcuno prima di noi ha rilanciato, per continuare a giocare dobbiamo puntare quanto basta per coprire il suo rilancio.

Immaginiamo che non ci siano stati rilanci, cioè che tutti i giocatori abbiano messo 2 euro; una volta completato il giro, lo small blind, se vorrà giocare, dovrà mettere solo 1 (ha già messo 1 euro per il piccolo buio), mentre il big blind (che ha già messo 2 euro, quindi è a posto) potrà decidere di fare check, cioè non fare nessuna azione e passare la parola al giocatore alla sua destra, o rilanciare ulteriormente.

Immaginiamo invece che il giocatore nella posizione 3 non si sia limitato a coprire il buio mettendo due euro, ma abbia subito rilanciato a 7 euro; a questo punto, il giocatore nella posizione 4, per continuare a giocare, dovrà mettere a sua volta 7 euro e così tutti gli altri. Completato il giro, lo small blind dovrà mettere 6 euro (ha già messo 1 euro in partenza) e il big blind 5 euro (ha già messo 2 euro in partenza), in modo che la somma di tutti i soldi che ognuno ha messo sul tavolo, eguagli il rilancio di 7 euro fatto dal giocatore 4.

Dopo questa fase, detta preflop, vengono girate 3 carte in mezzo al tavolo (flop), carte che ogni giocatore potrà utilizzare e combinare mentalmente con quelle che ha in mano. A questo punto si ricomincia a puntare, tenendo conto del valore della combinazione di carte che possiamo realizzare, e quindi di quanto possiamo guadagnare da questa mano. Si riparte puntando sempre dallo small blind (posizione 1, il giocatore alla destra del bottone) che potrà:


  • Puntare (Bet): effettuare una puntata qualsiasi che non sia inferiore alla puntata minima
  • Parola, Bussare (Check): il Giocatore cede la parola al Giocatore che segue.

I giocatori successivi possono:


  • Chiamare, Vedere, Coprire (Call): il Giocatore copre la puntata e mette sul piatto l'ammontare richiesto.
  • Rilanciare, Alzare (Raise): il Giocatore fa una puntata maggiore delle precedenti. Il primo rilancio deve ammontare ad almeno due volte la puntata minima. I rilanci successivi al primo devono almeno eguagliare la somma fra l’importo dell’ultimo rilancio e la differenza col rilancio precedente.
  • Parola, Bussare (Check): se il Giocatore precedente ha fatto Check, il Giocatore cedela parola al Giocatore che lo segue.
  • Passare, Ritirarsi (Fold): il Giocatore, rinuncia al piatto e getta le carte

Il giro termina quando tutte le puntate sono state coperte da tutti i giocatori che non si sono ritirati, se tutti i giocatori si sono ritirati tranne uno, vince la mano il giocatore che è rimasto.

Se tutti fanno check, secondo il regolamento, si gira un’altra carta, il turn, "gratuitamente".

Sul turn si ripete la procedura seguita per il flop e, se almeno 2 giocatori sono ancora in gioco, si passa al river, cioè il momento in cui l'ultima carta viene girata e sul tavolo ci sono ora 5 carte scoperte, che ogni giocatore può utilizzare in accoppiata con quelle che ha in mano, per ottenere la combinazione di più alto valore.

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Sul river ancora una volta si segue la procedura prevista per il flop e per il turn e una volta completate le puntate si passa allo showdown, cioè vengono mostrate le carte che ogni giocatore ancora in gioco tiene in mano. A questo punto bisogna stabilire chi è il vincente della mano (e dei soldi), cioè chi ha la combinazione di carte più alta.

Questa combinazione si ottiene usando massimo 5 delle 7 carte totali, cioè le due carte che abbiamo in mano e 3 delle 5 comuni, presenti sul tavolo. E’ possibile anche non usare nessuna delle proprie carte e quindi considerare solo le 5 comuni, o usare solo una di quelle che si hanno in mano e 4 di quelle comuni, l’importante è avere una combinazione di 5 carte.

Chiarifichiamo il tutto con un semplice esempio:

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In questa immagine viene mostrata una situazione di showdown dove noi abbiamo in mano asso e dieci e sul tavolo sono presenti A, K, Q, J e 4. Le combinazioni possibili sono coppia di assi (quello che abbiamo in mano con quello che c’è sul tavolo) oppure una scala 10, J, Q, K, A. Quest’ultima è la combinazione più forte.

Di seguito elenchiamo tutte le combinazioni esistenti:


  • Carta alta: Se non si riesce ad ottenere nessuna combinazione, la mano viene decisa dalla carta con valore più alto. Per esempio, se il board (le 5 carte comuni) è A,  A, A, A, 4 e due giocatori arrivano allo showdown, uno con KQ e l'altro con JQ vince la mano quello che ha il K.
  • Coppia: Due carte dello stesso valore ( ad esempio: 10-10 o J-J)
  • Doppia coppia: Due coppie separate (ad esempio: 8-8-5-5)
  • Tris: Tre carte dello stesso valore (ad esempio: 7-7-7)
  • Scala: Cinque carte in sequenza, non dello stesso seme (ad esempio: 9-10-J-Q-K)
  • Colore: Cinque carte, non in sequenza, tutte dello stesso seme (ad esempio: 5-7-K-A-2 di quadri)
  • Full: E' composto da un tris e una coppia (ad esempio: 4-4-4-7-7)
  • Poker: Quattro carte delle stesso valore (ad esempio: 9-9-9-9)
  • Scala colore: Cinque carte in sequenza dello stesso seme (ad esempio: 4-5-6-7-8 di fiori)
  • Scala reale: Asso, Re, Donna, Jack e Dieci tutti dello stesso seme.


Il ruolo del kicker


Il kicker è la carta più bassa che abbiamo in mano e ricopre un ruolo chiave in tante mani del poker; per capire meglio come funziona, facciamo un esempio pratico.

Supponiamo di avere A e 2, mentre il nostro avversario ha A e 8. Se fra le carte comuni troviamo un flop composto da A, K e 3, turn 7 e river J, la combinazione vincente è ovviamente la coppia d’assi, ma visto che nel Texas Hold’em dobbiamo valutare la combinazione migliore di 5 carte (fra quelle private e quelle comuni, cioè sul tavolo) il vincitore sarà il nostro avversario con A, A, K, J e 8. L’8 infatti è in questo caso la carta che rappresenta il kicker e fa vincere la mano all’altro giocatore, essendo più alto del nostro 2.

Altro esempio: con le carte private di prima (noi A e 2 e l’avversario A e 8) abbiamo invece sul tavolo A, K, 10, 9, Q. In questo caso, essendo la combinazione migliore di 5 carte quella composta da A, A, K, Q, 10 (cioè dalle sole carte presenti sul tavolo) il piatto verrà diviso equamente fra i due giocatori, dal momento che le carte private 2 e 8 non vengono considerate per determinare le 5 carte migliori, in quanto entrambe sono più basse del 9, presente sul tavolo.

E’ importante quindi capire fin da subito che il kicker può determinare l’esito della mano, e quindi dobbiamo evitare di giocare in modo troppo aggressivo, spinti dalla voglia di guadagnare  se abbiamo come kicker una carta facilmente superabile dagli avversari.

Va infine detto che, in una partita di poker, raramente si arriva allo showdown (fase in cui i giocatori rimasti mostrano le proprie carte da abbinare alle 5 presenti sul tavolo) questo perchè molte volte tutti i giocatori, tranne uno, lasciano il gioco nelle precedenti fasi (preflop, flop, turn e river). Il poker è un gioco di astuzia, psicologia e statistica, non sempre vince il giocatore con le carte migliori, spesso ha la meglio quello che imposta il suo gioco nel modo giusto, puntando e rilanciando con attenzione, facendo credere determinate cose ai propri avversari e "leggendo" le loro mani, tramite l’analisi dei loro comportamenti.

4 commenti:

  1. Ciao, essendo inoccupato vorrei imparare a giocare a poker Texas Hold'Em. Dal momento che sono poco a casa, conosci qualche buona applicazione per android per imparare a giocare a poker? O comunque fare pratica senza usare i soldi? Grazie

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    1. Ciao, iscrivendoti al circuito di poker che consiglio, puoi giocare ai freeroll che sono tavoli senza soldi, con moneta virtuale. Puoi giocarci quanto ti pare, facendo pratica, ma tieni presente che la psicologia di giocare senza soldi è ben diversa da quella con i soldi. In ogni caso il prossimo articolo sarà proprio sulla gestione del capitale nel poker, così da capire bene come muoversi con il denaro io mano!

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  2. Sono niubbo del poker, e di conseguenza ho un dubbio. Verso la fine dell'articolo si dice: " in questo caso, essendo la combinazione migliore di 5 carte quella composta da A, A, K, Q, 10 (cioè dalle sole carte presenti sul tavolo)" ma sul tavolo è presente un solo asso, l'altro da dove lo avete tirato fuori? Le carte sul tavolo non erano A, K, 10, 9, Q? Di conseguenza non capisco perché nel primo esempio il kicker (ovvero le carte private di entrambi) vengono considerate e nel secondo caso no. Non è una contraddizione? Tra l'altro considerare il kicker come "carta più bassa" è corretto se poi in pratica quella che vince è la carta più alta?

    Ringrazio in anticipo per un'eventuale risposta. Saluti.

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  3. antifuffa83, l'altro A lo hai tu in una delle due carte che hai in mano.. in pratica prendi le carte migliori scartando il 2

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