Come Ottenere Soldi dalla Disoccupazione per Cambiare Vita

cambiare vita dopo la disoccupazione
Quanti soldi spettano dopo la disoccupazione
e come sfruttarli per cambiare vita



In tempi di crisi molti dicono che le opportunità si moltiplicano, cambiare vita, magari a 50 anni, sfruttando il periodo di disoccupazione è una possibilità reale o sono solo chiacchiere? Quanto soldi si ci spettano in quanto disoccupati? Oggi proviamo a guardare la disoccupazione da un punto di vista diverso, fare di necessità virtù e riuscire a sfruttare al massimo una situazione difficile come la perdita del lavoro, giocando bene le carte a nostra disposizione e affrontando in maniera positiva questo cambiamento, ricavandone il denaro che ci spetta e che ci può dare la possibilità di cambiare vita e vivere felici.



PRIMO PASSO: AFFRONTARE L’ASSENZA DI LAVORO


Lavorare, cioè essere soggetti alla più comune forma di schiavitù moderna, abitua le persone ad essere occupate, nel senso vero del termine, cioè ad occupare il proprio tempo. L’esperienza lavorativa, nella sua negatività è pur sempre un’esperienza condivisa con altre persone, collegate tra di loro da obiettivi comuni e progetti di crescita, fornisce inoltre uno stato sociale alle persone, surreale, fittizio, ma che le identifica in un modo accettato da tutti.

Perdere tutto questo, improvvisamente, può avere effetti devastanti sulla persona, per questo motivo è necessario tenere ben presente tre regole a cui aggrapparsi nei momenti più duri:

Non è un fallimento:  Perdere il lavoro non è un fallimento personale, non bisogna provare vergogna o sentirsi incapaci, ci sono persone che hanno un posto di lavoro che non meritano, raccomandati che hanno scavalcato a pie pari giovani più brillanti e preparati di loro, dirigenti inetti che guadagnano migliaia di euro senza competenze, venditori spietati che fanno i soldi sull’ignoranza delle persone, società finanziarie che non provano un briciolo di rimorso nel mettere sul lastrico centinai a di persone… e questo dovrebbe essere quel lavoro che nobilita l’uomo? No, è l’essenza stessa del fallimento.

Non sentirti in colpa: Soprattutto in questo periodo la crisi economica miete numerose vittime, la crisi è parte del sistema, i fallimenti e i licenziamenti sono eventi attesi e normali in questo scenario di impossibile crescita continua. Ciclicamente le crisi si ripresentano, per come è organizzata la società moderna non c’è modo di evitarle. Se il tuo licenziamento non dipende dalla crisi, tieni ben presente che se si lavora non si è necessariamente migliori, tutti compiamo degli errori, tutti siamo adatti a fare alcune cose e meno adatti a farne altre, tutti siamo imperfetti e facilmente sostituibili nel nostro ruolo lavorativo.

C’è sempre un’opportunità: Anche se oggi il mondo ti crolla addosso, ricorda che c’è sempre un’opportunità per tutti. Se ripensiamo alle nostre vite ci rendiamo conto che molte delle cose che ci sono successe, sono dipese dal caso; la vita è talmente imprevedibile che pianificare e controllare tutto non è materialmente possibile. Se oggi ti sembra impossibile una vita d’uscita, domani potrebbe accaderti l’impensabile, un evento inatteso, un incontro fortuito che ti farà cambiare vita e trovare una nuova strada. Ti è già successo in passato, sta succedendo adesso e succederà in futuro.


SECONDO PASSO: FARE SOLDI DALLA DISOCCUPAZIONE


Sussidio di disoccupazione


In quanto licenziati, si ha diritto ad un considerevole numero di mesi di retribuzione ad una certa percentuale, questi mesi dovrebbero servire a permettere al disoccupato di vivere, in attesa di trovare un nuovo impiego.

Se si è stati licenziati o ci si è dimessi con giusta causa, e sia ha lavorato in modo regolare per almeno 52 settimane negli ultimi 2 anni, con una semplice domanda presso il Centro per l’Impiego competente, si può ottenere l'indennità di disoccupazione ordinaria.


Ma quanti soldi si possono trarre dalla disoccupazione? Per i primi sei mesi si ottiene il 60% dell’ultimo stipendio, per il settimo e ottavo mese il 50%, cioè un totale di otto mesi. Se si hanno più di 50 anni, si ha diritto a percepire l'indennità di disoccupazione ordinaria per 12 mesi, solo che a partire dal nono mese si percepisce il 40% dello stipendio.

Sul sito web indennità-di-disoccupazione  è possibile inserire la propria età e lo stipendio medio degli utili 3 mesi, e calcolare l'indennità di disoccupazione ordinaria che ci spetta.

Se per esempio si volesse cambiare vita a 50 anni, e si percepisse uno stipendio di 1500 euro, la somma totale che si riuscirebbe a raggiungere, sarebbe di:

primi 6 mesi:892.96 euro al mese
mesi 7 e 8750 euro al mese
successivi 4 mesi600 euro al mese
totale9257,76 euro


TFR (trattamento di fine rapporto)


Al licenziamento si ha il diritto di ricevere il TFR maturato fino a quel momento; per fare un calcolo approssimativo di quanto ci spetta, basta moltiplicare lo stipendio netto mensile per 0,963 e poi moltiplicarlo per il numero di anni che si ha lavorato, aggiungendo ogni anno circa il 3% (indice di rivalutazione) sul totale accumulato.

Per esempio, a 50 anni si possono tranquillamente aver maturato 20 anni di contributi, se consideriamo uno stipendio medio di 1500 euro, il TFR che spetta ad ogni lavoratore si aggira attorno ai 40.000 euro.

Senza necessità di effettuare strani calcoli, è infine sufficiente cercare sul proprio CUD il totale del TFR accumulato.

E’ infine d’obbligo precisare che per chi ha scelto di non lasciare il TFR in azienda e aderire ad un qualche fondo pensione, il riscatto è consentito nella misura del 50% in caso di disoccupazione di durata fra 12 e 48 mesi , il riscatto immediato invece subisce una tassazione del 23%.

Per approfondire: Regolamento TRF INPS


Permessi non goduti, devono essere pagati


Mentre per le ferie non godute non ci può essere monetizzazione, i permessi non goduti devono essere pagati, quindi in caso di dipartita dal nostro posto di lavoro, riceveremo una certa somma di denaro per tutti i permessi non goduti, accumulati nell’arco degli ultimi 3 anni. I permessi non goduti infatti scadono il 30 giugno dei due anni successivi la maturazione.

Con i ritmi del lavoro moderno è molto facile accumulare una quantità piuttosto ingente di permessi; il contratto nazionale del lavoro, per l’inquadramento nel settore terziario, prevede 40 ore di permessi annui, che vengono retribuiti al pari delle ore di lavoro ordinarie, quindi, se ipotizziamo di aver goduto della metà dei permessi a nostra disposizione, in tre anni abbiamo diritto alla conversione in denaro di sessanta ore lavorative, che, con uno stipendio di 1500 euro, ammontano a 562 euro.


Indennità in caso di maternità


Un comunicato del 2012, della Presidenza del Consiglio, Dipartimento per le politiche della famiglia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e riguardante le rivalutazioni Istat, ha sancito che le mamme disoccupate italiane, hanno diritto ad un assegno mensile di 324,79 euro, per le nascite, gli affidamenti preadottivi, e le adozioni senza affidamento.

Se quindi una persona decidesse di cambiare vita a 50 anni, potrebbe contare almeno su un capitale che si aggiri intorno ai 50.000 euro;  considerando che si può Vivere con 500 Euro al Mese, i soli soldi derivanti dal licenziamento, permetterebbero di vivere senza lavorare per circa 8 anni!



TERZO PASSO: RIPRENDERSI LA PROPRIA VITA


Grazie al denaro che ci spetta, ora abbiamo le spalle coperte per un lasso di tempo sufficiente a permetterci di progettare il nostro cambio di vita. La prossima cosa da fare è fare ordine! Dobbiamo capire quello che vogliamo fare del resto della nostra vita; quale occasione migliore di un licenziamento per decidere finalmente di cambiare vita, puntando tutto su quello che ci piace veramente fare?

Per farlo basta una semplice azione: Prendere un foglio di carta e fare una lista delle passioni e dei talenti, cioè delle cose che ci piace fare e di quelle nelle quali riusciamo meglio, per esempio, nel mio caso una possibile lista potrebbe essere:
  • Passione per la musica
  • Passione per la scrittura
  • Buone conoscenze informatiche
  • Tanta voglia di fare
  • Desiderio di vivere all'aria aperta

Partendo da questa lista risulta poi piuttosto facile individuare un'eventuale attività che si possa svolgere per creare una fonte di reddito e vivere felici, nel mio caso per esempio ho unito la passione per la musica all’informatica, ed ho aperto uno studio di registrazione ad alto livello tecnologico, che con il quale riesco a generare un reddito complementare mensile, che fa parte della mia strategia per cambiare vita.

Per approfondire le tecniche da adottare per cambiare vita e assicurarsi un'entrata in denaro necessaria alla nostra indipendenza economica, consiglio la lettura di alcuni articoli passati:

Cambiare Vita (ecco come con 10 semplice Regole)


ULTIMO PASSO: UNA NUOVA VITA


Il conteggio economico che abbiamo fatto, per quanto approssimativo e impreciso (inflazione del 3% costante, stipendio costante in 20 anni ecc…) è sufficiente per rendersi conto che dalla disoccupazione è possibile ricavare una somma di denaro che può aiutarci a cambiare vita; naturalmente tutto è più facile se si ha condotto un'esistenza sobria, volta al risparmio e al raggiungimento dell’indipendenza energetica.

Cambiare vita a 50 anni, magari dopo un improvviso licenziamento dovuto alla forte crisi economica che stiamo vivendo, è possibile; le somme in denaro in gioco possono essere diverse (anche maggiori, sia chiaro) e il costo della vita di ognuno di noi molto differente, ma quello che conta maggiormente è la forma mentale con la quale si affronta un evento di questo tipo.

Rendersi conto che un licenziamento, specie a 50 anni, può non essere così tragico e può serenamente trasformarsi in un’opportunità per cambiare vita, è una preziosa informazione che ci aiuta a non cadere nella trappola della depressione e a ricominciare a credere di poter vivere ancora felici.

27 commenti:

  1. Ciao!
    E' sicuramente rincuorante e abbastanza concreto ciò che ho letto qui...ma mi chiedo: a persone che hanno ormai superato i 45 o magari i 60 anni, che hanno sempre lavorato fin da ragazzini, che si ritrovano ancora a fare lavori dipendenti ma non certo d'ufficio e non certo per cifre come 1500euro ma molto meno...che lavorano di notte e hanno orari ormai disumani, che guadagnano sì e no 1000euro al mese, che si stanno indebitando per riuscire a pagare l'affitto e l'auto e che tirano avanti ormai solo per l'affetto e la responsabilità che provano verso il proprio animale domestico e per i genitori che, ormai anziani necessitano di sostegno e cure...a queste persone cosa ti senti di dire?
    Non parlo di me, ma di persone che vivono quotidianamente questa realtà da anni, ne conosco più di una purtroppo. Sto parlando di persone intelligenti e sensibili, in gamba, che aspirerebbero ad un livello superiore nella vita e se lo meriterebbero pure, persone che amo profondamente, ma svuotate dentro, che non hanno più voglia di "sbattersi" e che ormai sopravvivono ed io non riesco ad aiutare...(è brutto da dire e certamente NON positivo per questo blog, ma è la verità e va detta).
    Ora io davvero vorrei sapere, a queste persone che consiglio mai si potrebbe dare? Quali soluzioni concrete?
    Grazie
    Eva

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    1. Ciao Eva, grazie per il tuo contributo! Come ho scritto già in passato, io non sono nessuno per insegnare agli altri come vivere, ho semplicemente deciso di vivere con poco, e poi ho aperto questo blog dove approfondisco alcune tematiche, che in realtà non conosco, ma imparo informandomi per me stesso, per il mio progetto di cambiamento, e poi trasformo in post, sperando che siano utili a molti.

      Detto questo, sono i soldi che fanno la felicità di queste persone che citi? Ho amici operai che guadagnano 1000 euro al mese, spendono tutto, non hanno una lira in banca, e sono felici come pochi altri. Non hanno progetti di vivere senza lavorare o di emigrare all'estero, sono indebitati e contenti così, con i loro figli e la loro vita.

      Non è detto che per essere felici sia necessario seguire la mia strada, risparmiare come un pazzo per 5 o 10 anni, passare le serate a lavorare a progetti per costruirsi una rendita alternativa, il tutto sperando un giorno di riuscire a smettere di lavorare.

      Credo che queste persone possano trovare la felicità nell'accudire i propri genitori, nel voler bene al proprio cane, nel ritagliarsi il tempo per le proprie passioni.

      In questi giorni sto facendo la legna, per me passare un pomeriggio a spaccarmi la schiena assieme a mio padre è felicità, e quando dovrò accudirlo perchè non più indipendente, sarà un gioia stare con lui, bere un bicchiere di vino e ricordare quando passavano le giornate nel bosco a tagliare gli alberi.

      Auguro a queste persone il meglio, e spero che sapranno trovare, nei piccoli gesti quotidiani, la felicità che ora non hanno.

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    2. Ma di che parliano...io sto per perdere il lavoro e questo significherà una catastrofe!!! Se per me possono valere le belle cose che scrivi chi garantirà ai miei figli la possibilità di continuare a studiare e costruirsi un futuro?

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  2. Salve, sono stefano dalla sardegna,
    anche da noi la crisi si fa sentire nel mio stato limite, ho notato una cosa, non mi venderei mai alle banche o a lavori che non mi piacciono, la burocrazia di fatto è una presta licenze che fa un pò non il suo mestiere ma il suo gioco sottile nell'offesa e depredatrice nell'inganno e nell'abuso, ecco dato che sono qui per caso in questo blog volevo fare una domanda, si è parlato tanto dopo che hai 40 anni, per carità è buono mettere queste informazioni che fanno un pò sognare e rilanciano la speranza, ma una costante è il tempo e quando il sistema entra in collasso c'è meno tempo e poco spazio per coloro che vogliono intraprendere qualcosa di serio poichè il mercato va in cerca di competenza e di ricavati a ingigantire lo status del mercato dei contanti e di chi controlla, e non dei singoli, il futuro di domani, questa era una discussione o delle frasi affermative che volevo riproporre ma poi ecco la domanda, se ne è parlato poco dei 20 enni, li chiamano gli inoccupati solo il termine è discriminante, tende ad allontanare, come quegli sportelli che ogni tanto aprono le finanziare x rubare i soldi allo stato con la scusa o il famoso presta nome burocratico che loro stanno lavorando, stanno cercando e poveri polli da spremere come limoni, 20 enni inoccupati, spero che qualcuno da lassù provveda anche per questa fatto marginale della società che se non salvaguardato subito si presenta un presagio comune di morte x il domani, tra scontri con la polizia, occupazione illecita, traffici di vario tipo, degradazione sociale, poco umanità, regressione e guerra civile, eclatante esempio riscontrato la storia la studiamo a scuola ma a che serve averla in mente? ci rende schiavi ricordarla farà solamente grasse risate alla media alta borghesia che impera sotto il marchio di buoun uso e costume di burocrazia ( grazie, vorrei sapere sui 20 enni cosa ne pensate, cosa e come potremo renderci utili semmai esiste qualcosa di concreto tra una morale che esprime giudizi e la finalizzazione concreta di chi l'ha maturata a prendersi quelle responsabilità che passo dopo passo si dimentica e scarica ad altri ) posti x ventenni ce ne sono? escluderei lavori di ufficio, a che fare coi conti, ritenermi un prodotto, non mi fa libero.......ogni alzata è una ricaduta, e se guadagno pure dei soldi non sono liero ho il programma del lavoro che mi subirò pure domani.....togliamoci dalla testa che se vado a lavorare dovunque vado sono un privilegiato, poichè nessuno è coerente, la burocrazia è finzione e ogni promessa è una loro lusinga! la lusinga di ricchi,

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    1. Ciao Stefano. Io credo fermamente che i lavori del futuro saranno i lavori manuali: panettiere, elettricista, coltivatore diretto, allevatore, muratore, falegname, cioè tutti quei mestieri che hanno un reale valore. Credo inoltre che l'internet marketing sia la grande opportunità dei nostri tempi, cioè guadagnare tramite internet, che è un mercato che in italia sta prendendo piede proprio in questi anni. Questo per me devono fare i ventenni, lasciare perdere l'università e darsi ai lavori pratici :)

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    2. lasciare l'universita' mi sembra un po' azzardato. Comunque sono d'accordo che la maggior parte dei lavori futuri sara' manuale. Certo e' che un titolo di studio ancora serve (ma non fa miracoli!)

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    3. per fare i lavori anche e soprattutto manuali bisogna avere forti capitali

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    4. Università?
      io sono convinto che non serve più a niente se non ad avere il famosissimo "pezzo di carta".
      Conosco decine di persone (anche plurilaureate) che lavorano (quando sono fortunate) nei call center, nei parcheggi, al MacDonald... con contratti veramente beceri e per niente umani.

      Fino a qualche decennio fa aveva ancora un senso essere laureati, era come avere un valore aggiunto... ma oramai, i giovani di oggi sono destinati ad una decrescita, è obbligatorio e SALUTARE per l'umanità.
      A mio figlio, che ha solo 9 anni, tenderò ad insegnargli un lavoro (se ne sarò in grado) o a fargli seguire dei corsi che gli insegnino un lavoro, un vero lavoro.
      Anch'io ho cominciato il mi percorso di decrescita felice, secondo i miei calcoli potrò smettere di lavorare tra (al massimo) 5 anni e, vi garantisco, ho un lavoro normale, niente soldi in banca, uno stipendio medio e tanta voglia di riavere indietro la mia vita...
      Buona vita, Will.

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  3. Grazie per le informazioni, davvero utili; c'è solo da dire una cosa, che non dipende da noi : "le crisi non sono cicliche" . E' necessario smettere di ripetere che lo sono. Il loro periodo si allontana nel tempo(sarebbe se fosse costante un attacca e stacca snervante e inutile per accumulare capitali con il lavoro) , quindi si tratta di un fenomeno che arriva al collapse, la fine del sistema economico, come dimostrano matematiche che ho sviluppato e risultano avere rispondenza dei modelli nella realtà. Il collapse si raggiunge anche per sollecitazioni minori di quelle dopo le quali il sistema sembrava volersi riprendere nel passato. Quindi ci sono due strade : collettivamente rifare il sistema economico, come in russia cina korea cipro ungheria romania germania, libya alla Gheddàfi, grecia germania polonia slovacchia bulgaria etc. etc. , oppure, se ciò non è possibile perchè la popolazione desidera la propria fine, individualmente emigrare dove si viene pagati. diversamente lavoro e accumulo di capitale fanno la fine che hanno già fatto nell'impero di roma nel 476 d.C. .

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  4. sognare un lavoro che ti piacerebbe fare.............aspettando di morire..............bella filosofia....................oppure ritenersi fortunati di SOPRAVVIVERE con uno stipendio da fame........andando a dormire col pensiero di "cosa succederà domani".......e magari ritenersi fortunati di andare in pensione a 65 anni........magari con la mente di 40 anni e il corpo di 80............senza mai aver avuto la possibilità di coltivare un hobby.anche piccolo............E LE GENERAZIONI CHE VERRANNO..???????????????!!!!!!!!??????ciao a tutti.......ma secondo me viviamo alla rovescia................matteo rossi classe 1960.....35 anni di lavoro usurante............DISOCCUPATO...............

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    1. Ciao Matteo,io sono della classe del'59.Sono 40 anni che lavoro,anch'io faccio parte delle categorie usuranti.Una pena,anni di chiacchiere improduttive,fumose,per poi non ottenere nulla!
      Anzi,la tanto sbandierata speranza di vita e'diventata l'imperativo utilizzato per mantenere tranquillo il parco buoi.Che squallore.
      C'e'da piangere,tutto un pigliare per i fondelli,ma tranquillo nel giro di pochi anni saremo quasi tutti polvere,cosi'ci sara'un problema in meno da risolvere...
      Ho potuto permettermi di ridurre il mio impegno professionale,credimi,non ce la facevo piu',cosi' un bel giorno ho affrontato la questione con la mia famiglia ed ho avuto lo stimolo a staccare da questa situazione di presunto benessere.
      Ho mollato quasi tutto,non e' stato facile,ma ci sto provando.
      Purtroppo,e' quello che ci attornia che ci fa dannare,manchiamo di fondamentali filosofici,il materialismo impera,e' vero serve per la crescita economica e per il benessere di altre persone,ma ci lega indissolubilmente per una vita a stili di vita massacranti
      per una sorta di rincorsa verso beni effimeri.
      Sono indiscutibilmente preoccupato per le future generazioni,ho figli anch'io.
      Sai,quello che ho scritto non e' tanto utile alla tua causa,ma ti garantisco che seppur virtualmente ti sono accanto.
      In bocca al lupo!

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  5. Bell'articolo sicuramente. Purtroppo per me le cose sono molto più complicate! Tra 3 mesi molto probabilmente perderò il lavoro ma non potrò avere l'indennità di disoccupazione , il TFR e nemmeno il pagamento delle ferie e dei permessi non goduti! Faccio parte delle, aimè, tante partite IVA per di più palesemente falsa. Costretta in questa condizione dal mio datore di lavoro e,ovviamente, unico committente che con la scusa della riforma Fornero ha detto che non ci poteva fare più i soliti contratti a progetto. Morale della favola diritti e tutele completamente azzerati! Fino a pochi giorni fa mi ero illusa che il governo introducesse il reddito minimo garantito ( si sono stata proprio una stupida!). C'erano annunci da più parti e invece è stata tutta una bufala! Hanno solo ampliato la social card. Oddio ma perchè in questo paese lo stato abbandona così i cittadini! Ma che schifo è? Mi piacerebbe tanto avere un po' di tempo per riorganizzare la mia vità seguire dei corsi e occuparmi delle mie passioni. Non avrei usato questo sussidio per restarmene a casa a non fare nulla! Ho tanti progetti in testo... mi sento tanto sola, nessuno mi aiuta!

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  6. Carissimi. Provo una grande pena a leggere i vostri commenti. E' passato più di un'anno dall'ultimo commento e la situazione è rimasta uguale ovvero è peggiorata. Ho avuto per 7 anni una ditta mia che poi ho dovuto chiudere perché lo stato mi mangiava quasi tutto quello che spaccandomi la schiena riuscivo con enormi sacrifici a guadagnare! Poi ho avuto a che fare con un titolare/truffatore che non ha pagato gli ultimi 9 mesi di stipendi. Mi sono rivolto ai sindacati per ottenere solo indifferenza. L'ispettorato del lavoro è un covo di cialtroni che sanno solo scaldare le poltrone. L'avvocato a cui mi sono rivolto si è rivelato un incompetente mangia soldi. Il giudice che ha presieduto la causa si è rivelato uno scansafatiche, nemmeno si era letto le carte. Negli ultimi anni ho trovato un altro lavoro come dipendente pagato una miseria. Ma non durerà perché nella ditta gli affari stanno andando male. Ho un figlio e non ho mai tempo da dedicarli, solo la sera dopo cena... Che dire. Mi sento molto stanco. Questo sistema non è concepito per renderci felici. Il contrario, mi sembra concepito per renderci degli infelici cronici. E' necessario cambiare le regole del gioco ma il mondo è questo e non esiste un altro mondo al di fuori di questo...

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  7. Mi chiamo Carlo, ho 52 anni .Divorziato con figli . Un mese fa sono stato licenziato dal posto di lavoro. Ero un addetto alle pratiche e guadagnavo 1200 euro al mese. Casa in affitto, condominio, gas, luce e mangiare. Ora sono in strada . Ho avuto lo sfratto e dormo in auto, la mia ex moglie non mi aiuta anzi ha chiesto al Tribunale dei Minori di togliermi la patria podestà dei figli e di ridurre il diritto di vista poichè non ho più una casa dove ospitare i miei figli e perché non devono stare, con un padre che dorme in un auto ormai dismessa e vecchia, che a volte si lava a casa di un amico e mangia alla Caritas. La mia ex moglie vieta i ragazzi di incontrarsi con il sottoscritto poichè sono un poveraccio e i ragazzi devono vergognarsi di avere un padre così. . Nonostante le mie preghiere, sono andato in ginocchio a casa dei proprietari, dei direttori della Società-Ditta dove lavoravo, ma come risposta mi è giunta la lettera di licenziamento. Non posso fare cause giudiziarie del lavoro perchè non ho soldi. In un momento mi sono ritrovato senza nulla con i figli che si vergognano del padre e che il padre si vergogna di uscire e di farsi vedere per strada.. Ho chiesto soldi agli usurai per evitare lo sfratto e alla fine ho dovuto restituire interessi pazzeschi e una volta ho ritardato e sono stato picchiato. In ospedale ho dovuto fingere di essere caduto durante un allenamento fisico ( mi hanno rotto una costola) e tre dita della mano. Quindi ho dovuto pagare fino a ridurmi a un povero disgraziato. Ora mangio una volta la giorno alla Caritas e resto tutto il giorno chiuso in un garage di un amico che purtroppo non si trova in condizioni economiche tali da aiutarmi. Alle ore 13 di ogni giorno esco di nascosto e cercando di evitare gli sguardi della gente vado alla Caritas e poi torno e trascorro le giornate a leggere. Soffro di attacchi di panico ,e a volte non riesco più a stare solo neppure per andare alla Caritas, devono accompagnarmi altrimenti non vado. La mia vita è finita. Con la perdita del posto di lavoro la mia vita è finita. Ho chiesto un sussidio o un contributo ma non mi è stato concesso perché non vale la pena di aiutare un poveraccio come me. La notte prima di dormire mi auguro una santa morte così forse vivrò in pace. Forse mi trattengono solo i figli anche se io non valgo nulla per loro ma il cuore di padre ama sempre i propri figli. Penso però che se io non ci fossi loro vivrebbero meglio. Cerco aiuto in modo da fare una vita dignitosa con tanta umiltà. Scrivo l’annuncio da un mio ex collega di lavoro e lui mi offre il suo conto corrente dove se qualcuno vuole può versare qualcosa anche un euro. Ho scritto il mio indirizzo di posta email (carlo.orvieti@gmail.com ) per comunicazioni e per dare il numero del conto corrente. Non ho un telefono cellulare non posso permettermelo. E non posso permettermi neppure una vita. A fine raccolta i mie amiciorganizzeranno un incontro tra tutti quelli che mi hanno donato anche un euro. Carlo carlo.orvieti@gmail.com

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  8. Ragazzi, siamo alla frutta... io ho una corda robusta, del sapone e sempre più voglia di farla finita... inizio ad accarezzare sempre di più quell'idea... Ho 43 anni, e lavoro e studio da sempre, o meglio lavoravo: dai tredici anni in su, ma non ho mai trovato un solo lavoro in regola: ovvero nessuno che mi facesse un contratto regolare e che mi garantisse uno stipendio certo a fine mese, e quando mando un curriculum lo devo "segare" del 50% per evitare le domande di rito del tipo: quanti anni ha lei? (43 c'è scritto in alto idiota) e come ha fatto ad accumulare esperienze in così tanti campi? (Per fame e calci nel culo presi da chi ti prende per tre mesi come master, alle condizioni di un o stagista e poi ti butta in mezzo alla strada con un: Avanti un altro!) lei ha fatto veramente di tutto, Come mai? (te l'ho detto raccomandato del kazzo, per fame) ora che sono web master, web designer, Grafico Pubblicitario, cameriere, giardiniere, buttafuori, assistente veterinario, tecnico di reti e di pc, comunicatore, lavapiatti, taglialegna, addestratore cinofilo, tolettatore, mezzacucchiara, benzinaio, magazziniere, e tra un po' anche prostituto. mi sono visto sequestrata l'auto (una punto del 2000) per mancato pagamento dell'assicurazione (visto che erano parecchi mesi che non trovavo niente da fare e vivo a monculo di luna senza mezzi e senza macchina non posso lavorare, e senza lavoro non posso avere una macchina, e ora manco una casa)
    Sono un barbone di 43 anni, un clochard con un pc portatile, un telefono e qualche vestito che vive grazie alla compassione di una madre che ha 500 euro di pensione mensili e 85 anni suonati che non mi può ospitare; da quasi un anno non trovo manco da pulire i cessi, e quando sono andato a chiedere aiuto al comune e all'imps mi hanno detto che dovrei aver lavorato per un tot di tempo... Io ho lavorato tutta la vita, solo che nessuno mi ha mai pagato i contributi o uno stipendio regolare!!!
    Sono il solo che non ha mai rifiutato un lavoro, qualsiasi siano le condizioni, solo per poter campare?
    Mettetemi in galera, allora, datemi un lavoro socialmente utile (al Berlusca si e a me no?) ma non punitemi con la povertà più assoluta che lede la mia dignità umana... o almeno fatemi una anestesia e un pò di Tanax: non si nega nemmeno ai cani.
    Credo che non sono il solo in queste condizioni, per strada ne ho incontrata e ne incontro di gente come me che scivola sempre piu in basso ogni giorno, senza quasi piu la speranza di una qualsiasi risalita.
    Ora ho veramente voglia che tutto questo finisca in un modo o nell'altro.

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  9. Si ma...40.000 euro per 20 anni di lavoro meno le trattenute al 23 % non fanno 40.000 bensi..30.800

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  10. Caro anonimo io sto come te,unica differenza e che ancora per qualche mese una merda di lavoro ce l ho! Sono 32 anni che lavoro e di lavori ne ho fatti svariati,dal dj al barman,dal cameriere al pizzaiolo,poi per una 15 d anni ho fatto il venditore di auto e le cose non andavano poi così male!!poi mi capitò di prendere una pizzeria circa 10 anni fa...e tentai in quest impresa non avendo un cent ma facendo prestiti in banca...inizialmente è stata dura,ma piano piano ero riuscito a far decollare questa attività e a ripagare tutto...come le cose sembravano sistemarsi ho dovuto chiudere l attività per 5 mesi perché il palazzo dove si trova stava crollando...non ho ricevuto alcun rimborso e mi hanno letteralmente rovinato...in quanto mi feci fare dalla banca un paio di prestiti per superare quei 5 mesi....quando finalmente ho riaperto ho scoperto di non avere più neanche un cliente...e da qui é iniziato il mio declino...pur lavorando 12/13 ore al giorno 7 giorni su 7 non sono riuscito più a riprendermi.
    Ho 52 anni,sono in affitto ho un bimbo di 4 anni...e sono consapevole che tra un paio di mesi starò nel panico più totale...senza lavoro....con problemi bancari...finanziari...la mia situazione precipiterà...non avrò neanche più una casa...insomma un fallimento totale!!!
    Ovviamente lo stato non mi aiuterà perché sono bianco e italiano!!!
    Allora penso....penso....penso....mi si fonde il cervello a furia di pensare....penso di tutto....anche a suicidarmi...ma poi penso e mi chiedo "perché dovrei ammazzarmi?non potrò più pagare le banche?amen!non potrò più pagare l affitto di casa??Vorrà dire che se non riuscirò a trovare un lavoro imparerò a rubare!!
    Cazzo le persone come me chiedono solo un minimo di dignità io voglio lavorare,voglio crescere mio figlio....credo che questi siano diritti che andrebbero concessi a tutti....voi non credete??E a questo punto....io sarei disposto a morire pur di ottenere questi diritti!!!
    Siamo in tanti nelle mie condizioni....siamo in tanti ad essere veramente DISPERATI allora facciamo qualcosa cazzo!!!!Se proprio dobbiamo farla finita almeno facciamolo tentando qualcosa!!!!

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  11. Io comprendo tutte le vostre frustrazioni e le rispetto. Io lavoro da anni da un privato e sono disperata perché ogni giorno di lavoro lì è una coltellata in un fianco. Però lavoro, sì...quello sì.
    Quindi cercate di capire che non è un attacco nei vostri confronti o mancanza di rispetto delle vostre pene.
    Però credo che questo sito si discosti molto da quello che voi palesate qui. E' un sito che apre la mente verso altre forme di vita, verso atteggiamenti diversi nei confronti dell'esistenza. Tutti a disperarsi per la mancanza di un posto fisso e Francesco, invece, è proprio questo che dice quando parla di schiavitù dell'era moderna. Io sono il chiaro esempio di ciò che vuole farci capire lui. Lavoro ma sono infelice come non si sa che cosa. Quindi, ognuno ha le sue verità e le sue disperazioni. Il punto è che se non si capisce il senso di questi articoli è inutile stare qui.
    Auguro buona fortuna a tutti.
    Carolina da Roma...classe 1976, lavoratrice e disperata!

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  12. Siamo proprio messi male in Italia. Ma una soluzione c'è per vivere con vitto e alloggio gratis, 34euro al giorno e impunitá assoluta:
    Primo investire tutti i soldi rima. sti in un biglietto per un paese africano o arabo.
    Secondo prendere cittadinanza del paese scelto.
    Terzo imbarcarsi su un barcone diretto in Italia: (deve essere Italia vi raccomando. Non sono tutte fesse come l'Italia le altre nazioni) e aspettare di essere recuperati.
    Quarto chiedere asilo come profugo per una qualsiasi guerra.
    Quinto godersi la villeggiatura in Italia.
    Non ringraziarmi. L'ho fatto volentieri.

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  13. Ciao a tutti . Ho quasi 49 anni e per cause di salute (fortunatamente mi sto riprendendo ) ho perso il lavoro che svolgevo da ormai 16 anni. Pago un mutuo per la casa e avrò ancora un debito per circa 25mila euro all'estinzione, mi sa che dovrò ricominciare una nuova vita. Sono un poco confuso per ciò che mi è capitato , ma sono anche convinto che sia la svolta che possa far si di uscire da una vita che ormai era meccanica ,formata da stesse cose , solite abitudini (ormai alquanto faticose) a cui una persona si abitua senza rendersene conto.Ora devo solo ricominciare senza correre, ma come si fa? La paura è sempre in agguato e mi osserva come se aspettasse solo di divorarmi . Va beh tutto passa , dopo il buio ci sarà una nuova luce !!! Un saluto a tutti .

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  14. Buonasera, leggendo le storie di queste persone in difficoltà mi viene da pensare che queste storie siano tutte false. Io vivo in una grande città ma quando vado in giro non vedo una manifestazione di protesta per queste situazioni nemmeno a cercarla con il lanternino. In un paese civile i cittadini escono vanno nelle piazze e fanno sentire la propria voce. Specialmente in un momento come questo dove vengono aiutati gli stranieri e gli italiani si arrangino. È giusto aiutare chi arriva disperato nel nostro paese ma prima di tutto si devono aiutare i propri disperati cittadini. Quindi penso davvero che queste persone siano false.

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    1. Cara Anna, il fatto è che in Italia vengono usati i mezzi di distrazione di massa per far dimenticare alle persone i problemi della vita e del Paese: partite di calcio ad ogni ora ed ogni giorno, programmi trash tipo isole dei famosi, grandi fratelli ecc. Hai notato che per una stupida partita di calcio mettono a ferro e fuoco le città mentre per la gente che si suicida nessuno muove un dito? Per quanto riguarda le storie scritte qui, beh, ho anch'io dubbi sulla loro autenticità.. E non cadere nella trappola ben orchestrata dai governi di fare la guerra tra poveri (v. il tuo esempio riguardo gli stranieri): le cose si dovrebbero e potrebbero cambiare quando si va a votare ma a quanto pare agli italiani piacciono i soliti noti..


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    2. io sono LORIS ROSSI (NON CAPISCO PERCHE SCRIVO IN MAIUSCOLO)

      COMUNQUE IO E ORMAI 2 ANNI CHE SONO FUORI DAL MONDO DEL LAVORO PER AVER PRESO UNA DECISIONE DI NON ANDARE PIU' ALL'ESTERO A LAVORARE (LA MIA DITTA HA DECISO CHE NON GLI SERVIVO SE NON FACEVO TRASFERTE .
      DOPO 18 ANNI DI QUESTO LAVORO SIA DA FREELANCE O DIPENDENTE NON RIESCO PIU A TROVARE UN LAVORO MA NEMMENO IL PIU UMILE DEI LAVORI SONO SCARTO PER L'UMANITA'
      IO HO INCOMINCIATO A 15 ANNI A LAVORARE E HO SMESSO A 48 SONO PARTITO COME OPERAIO A 19 ANNI IN UNA CARTIERA E A 38 anni ne dirigevo una come direttore di stabilimento ho messo in funzione piu di 40 o 50 cartiere in giro per il mondo chiudevo e facevo chiudere contratti di milioni di euro (per gli altri)
      a causa di un incidente in moto sono dovuto stare fermo per 2 anni e ho fatto 7 operazioni per riusare un braccio al 70% (Fortunato )
      Bhe come tutti sanno quando hai un tenore di vita alto se non hai entrate la casse si svuotano velocemente
      sapete una cosa be mi sono ridimensionato ho venduto tutto casa auto ecc ecc ( i soldi mi sono serviti per risistemarmi il braccio al rizzoli e per vivere in 2 anni di convalescenza )
      mi sono rimboccato le maniche e sono ripartito quasi da capo a 40 anni poi il mondo e cambiato le guerre il terrorismo i cataclismi ecc ecc
      insomma io non riuscivo piuì a viaggiare mi stavo ammalando di depressione paura ecc ecc ho deciso che era meglio la testa sul collo che messa in mano da qualche idiota .
      (mi sono detto meglio morire di fame che senza testa).

      conosco 2 lingue conosco la cartiera dalla a alla z gestivo personale specializzato conosco vari programmi per gestione impianti materie prime chimica logistica insomma ero attivo al 200%


      bhe adesso non valgo niente questo mese non ho i soldi per pagarmi l'affitto ( io non ho fatto i soldi perche' sono una persona onesta e chi e onesto ma veramente non fa i soldi )
      ora a gennaio faccio 50 anni mi sento uno schifo e nessuno che ti aiuta
      lo stato per gente come me non esiste io ho versato per molti anni contributi da 3500 a 5000 euro mensili adesso non mi danno un sussidio non mi danno una pensione e non mi danno un lavoro, come posso io vivere ??
      un abbraccio a tutti quelli come me e anche agli alti che non sono come me
      scusate lo sfogo ma cosi tanto per farmi sentire IO ESISTO ANCORA
      ciao
      Loris

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  15. gli italiani hanno sempre creduto nella furbizia e hanno scelto (ahah) governanti più abili di loro, cioè più furbi della media. Questo è il risultato, inutile lamentarsene. Piuttosto che suicidarsi singolarmente sarebbe meglio meglio unire i numeri e farli pesare quando serve, il referendum trivelle ormai è passato (sigh!) ma tra non molto ci sarà l'occasione della riforma costituzionale.. un motivo semplice semplice per votare NO sarebbe che vogliono complicarla per poterla interpretare solo loro ;)

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  16. Purtroppo non è una crisi , ma il fallimento di una tipo di civiltà , senza fabbriche , non si potrà fare più di tanto , è un cambiamento irreversibile, le future generazioni dovrannno pensare che il lavoro è imparare bene la lingua inglese , e il mercato del lavoro non è più l'Italia . Ma nel mondo .

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  17. Ciao voglio raccontarmi la mia storia, triste e dolorosa. Non mi aspetto risposte e non mi aspetto comprensione è solo uno sfogo. Due anni fa ho perso un rispettabile lavoro in banca messo in mezzo in una storia che non avevo creato e che avevo gestito esclusivamente perchè ho cercato di fare il mio lavoro in maniera onesta. Che ci crediate o no non ho rubato e non ho fatto danni. Sono una persona onesta e sono stato accusato di tutto e anche oltre. In tribunale alla fine mi hanno dato ragione ma con la riforma fornero addio alla reintegra, ho dovuto abbozzare con un risarcimento economico. In questi due anni ho tentato di tutto, promotore finanziario (ma la mia città è piccola e ovviamente la gente non si fida), mediatore creditizio (stesso problema), recupero crediti (lavoro allucinante che mi ha scosso psicologicamente), ho lavorato tre mesi gratis presso un'azienda sperando in un assunzione che non è mai arrivata, ho curato l'immagine di un politico (sempre gratis) che mi aveva promesso mari e monti, sono pure stato bravo nel perdere completamente la famiglia perchè la sere arrivavo a casa avvilito ee distrutto. Se sapeste come mi sento e cosa porto dentro. Ora ho venduto casa e auto e sto rilevando una piccola attività commerciale molto lontano dalla mia città. Opportunità? No solo disperazione e un ultimo tentativo per cercare di ritrovare la mia dignità e poter comunque mantenere mia figlia che ho perso. Opportunità? Ripeto no solo disperazione con l'intento che se anche questo tentativo non funzione di farla finita. Non mi veniti a parlare di opportunità. Io non riesco ancora a farmi una ragione di quello che è successo. Se ancora mi alzo la mattina e ancora ho la forza di provarci è solo perchè non voglio che un giorno mia figlia dica "mio padre è stato un fallito".

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  18. Il tuo blog mi sta aiutando: in particolare le pagine sulla solitudine e sul non vergognarsi di non avere lavoro. Grazie

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