Strategie per Smettere di Lavorare (Parte 1)

Come smettere di lavorare, strategie da attuare e risparmio
Smettere di lavorare risparmiando e
pianificando tutto fin dall'inizio è l'unica via
che si può intraprendere per raggiungere
la libertà
Con oggi do inizio a tutta una serie di articoli volti a delineare quali strategie si possono adottare per smettere di lavorare. Esistono numerose vie da intraprendere per riuscire a liberarsi dalla schiavitù del lavoro, con questa serie di post vorrei esplorare alcune delle possibilità, non dimenticando di trattare gli aspetti psicologici di tale cambiamento e ovviamente dando la giusta importanza al fattore soldi. Allego (a fondo articolo) anche un comodo foglio di calcolo Excel utile per stabilire quanti soldi si possono risparmiare  in base a quanto si guadagna e quanto si riesce ad accumulare ogni mese. In questo modo ognuno può andare a modificare i parametri per definire più precisamente la propria strategia.


L'idea di base è semplice, per un certo numero di anni è necessario lavorare risparmiando il più possibile e investendo al meglio i denari raccolti, il numero di anni dipende dalla capacità di ognuno di risparmiare; come ho spiegato nel post Vivere con 400 Euro al Mese con uno stipendio medio è possibile risparmiare anche mille euro al mese, attuando alcuni semplici accorgimenti sui quali mi sono già dilungato a sufficienza. Per una panoramica su quanto si può risparmiare consiglio di leggere:


I passi da compiere per attuare un percorso volto a smettere di lavorare sono sostanzialmente quattro, e vanno tutti rigorosamente analizzati e adattati alla situazione di ognuno. CIPS è l'acronimo che identifica i quattro principi cardine che devono guidarci nel nostro percorso:

  1. Capire quanti soldi servono per vivere
  2. Investire costantemente il denaro risparmiato
  3. Pianificare un'entrata extra
  4. Stabilire un traguardo e il dopo

Andiamo ad analizzare nel dettaglio ognuno di questi punti


CAPIRE QUANTI SOLDI SERVONO PER VIVERE


E' fondamentale compiere un'analisi volta a stabilire quanti soldi si riescono a mettere da parte ogni mese, il risparmio va attuato costantemente e senza eccezioni, cercando continuamente di migliorarsi e tenendo sempre ben presente che anche il più piccolo dei risparmi, distribuito su un ampio lasso di tempo, permette di raggiungere cifre di denaro importanti. Smettere di Bere il Caffè così come smettere di fumare o di fare colazione al bar ecc... sono piccoli accorgimenti che presi singolarmente non fanno la differenza, ma se sommati e moltiplicati per diversi anni, finiscono per giocare un ruolo determinante. 

Capire quanti soldi si riescono a mettere da parte mensilmente ha due scopi: il primo è di stabilire per quanto tempo sarà necessario accumulare denaro, il secondo di valutare l'entrata minima di cui avremo bisogno quando non potremo più contare sullo stipendio fisso. Se per un tot di anni ho vissuto con 400 euro al mese, posso determinare quanto dovrò lavorare per arrivare alla cifra che mi serve, e allo stesso tempo, quando non lavorerò più, saprò (da li alla vecchiaia) di quanto avrò bisogno.


INVESTIRE IL DENARO RISPARMIATO


Investire il denaro in modo proficuo e sicuro è basilare; l'investimento deve essere di due tipi; il primo volto ad un aumento di capitale totale, il secondo a ridurre le uscite.

Per aumentare un piccolo capitale il metodo più sicuro è acquistare Obbligazioni emesse dalla nostra banca o aprire un Conto Deposito, in questo caso il rendimento netto è tipicamente tra il 2% e il 3%, ogni anno vanno acquistate obbligazioni investendo una percentuale il più alta possibile, in questo modo si massimizza la resa del denaro accumulato. Investire in fondi a medio o alto rendimento è troppo rischioso, il futuro va pianificato con astuzia; attenzione a non farsi attirare dai facili guadagni, spesso nascondono fregature. Meglio guadagnare un 2% sicuro che un 3.5% rischiando di vedere i nostri sforzi vanificati.

Per approfondire: Come Aumentare il Proprio Capitale con un Conto Deposito

Se si dispone di capitali importanti, l'investimento migliore è l'immobile. Non è necessario investire cifre stratosferiche, anche l'acquisto di un garage o di un piccolo appartamento da affittare a studenti, può rivelarsi incredibilmente redditizio.
Il secondo investimento da attuare è quello volto a ridurre le uscite, in questa categoria di investimenti c'è la necessità di adottare una strategia per contenere le bollette, autoprodursi il più possibile ed eliminare gli sprechi. Sulla riduzione delle bollette il metodo migliore consiste nell'installazione di un impianto per produrre acqua calda e ed energia elettrica. Ho già spiegato Quanto si Guadagna con il Fotovoltaico mentre per l'acqua calda sappiate che sono sufficienti tre pannelli per abbassare notevolmente i consumi in primavera/autunno e azzerarli totalmente in estate. Presto pagheremo i rifiuti a peso, smaltire l'umido in un compost può essere l'investimento perfetto per ridurre la tassa sull'immondizia.

L'autoproduzione è altresì essenziale, un esempio può essere il risparmio attuabile "Coltivando un Orto ad Alto Rendimento" ma le possibilità sono molteplici, imparare a "Risparmiare Producendo il Pane in Casa" o tenere qualche piccolo animale come galline o conigli è una strada da non sottovalutare.


OTTENERE UN' ENTRATA EXTRA


Ognuno di noi ha un talento o un hobbies al quale si dedica o piacerebbe dedicarsi, le nostre passioni sono l'unica cosa che rimane oltre il lavoro, per questo è importante dedicare del tempo alle attività che ci divertono. C'è chi ama scrivere, dipingere, suonare, ballare, andare in palestra, guidare la moto o camminare in montagna. Ognuna di queste attività può essere trasformata in una fonte di guadagno extra, basta volerlo. Io per esempio ho organizzato eventi musicali per diversi anni, trattenendo sempre una percentuale per i miei sforzi; per un certo periodo ho anche progettato volantini pubblicitari e menù per piccole attività commerciali come rosticcerie o pizze al taglio. Negli ultimi anni ho progettato e realizzato un piccolo studio di registrazione e ogni tanto arrotondo producendo qualche gruppetto locale. Non ho un master in comunicazione, non ho studiato da grafico pubblicitario e tantomeno sono un ingegnere del suono; ho sempre creduto che ognuno di noi possa fare qualunque cosa, basta crederci e mettersi di impegno. 

Quale migliore prospettiva se non quella di trasformare un hobbies in una fonte di guadagno marginale, ci aiuterà ad arrivare prima al nostro traguardo e ci garantirà un minimo di sicurezza quando decideremo di fare il grande passo.


STABILIRE UN TRAGUARDO E IL DOPO


Questo è forse il punto più importante, ognuno di noi deve fissare il proprio traguardo e plasmare il percorso in base al punto di arrivo; va fissato un punto di arrivo concreto e alla nostra portata, questo ci aiuterà a fare sempre le scelte giuste e a non perdere di vista l’obiettivo.  Per esempio, se volessi smettere di lavorare a 40 anni e poi trasferirmi in una zona dove le case e la vita costano poco, va stabilito di quanti soldi ho bisogno per acquistare l’immobile e quindi quanto devo riuscire a risparmiare mensilmente per arrivare ad avere quella cifra quando avrò 40 anni.

Quando finalmente smetteremo di lavorare bisognerà aver già pianificato cosa fare, il che non significa “cosa fare durante la giornata”, ma in che direzione si vuole portare la propria vita. Questo argomento merita un post a parte, perché i risvolti psicologici di una scelta così controcorrente non vanno sottovalutati.


EXCEL PER CALCOLARE IL RISPARMIO ANNUO


Un foglio Excel gratuito che ho creato per
aiutarti a calcolare quanto puoi accumulare
risparmiando e investendo i tuoi soldi
Concludo questo primo articolo sulle tecniche da attuare per smettere di lavorare allegano un file *Excel che permette di impostare il guadagno netto mensile, il risparmio in percentuale che si riesce ad attuare, la percentuale del nostro capitale che si intende investire e la percentuale di rendimento netta del nostro investimento. L’utilizzo è molto semplice, i campi che si possono modificare sono quelli a sfondo rosa, tra cui c’è anche il capitale iniziale, qualora non si parta completamente da zero, ma si abbia già dei risparmi accumulati. 



Il foglio può essere modificato a piacimento: ad esempio se a partire da un certo anno si ottiene un aumento di stipendio o uno scatto di anzianità, è sufficiente modificare il valore corrispondente perché il foglio di calcolo tenga conto di questo aspetto.

Vuoi leggere la seconda parte? Strategie per Smettere di Lavorare (PARTE 2) 

*Se il formato xlsx è troppo avanzato per la vostra versione di excel, vi prego di chiedere nei commenti qui sotto quale versione vi interessa .xls o .calc e sarò lieto di metterlo a disposizione.

14 commenti:

  1. Robert Kiyosaki "Padre ricco padre povero"

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  2. Come posso?

    Non posso sperare ONESTAMENTE (parlo di onestà intellettuale, prima di tutto nei confronti di me stesso) di poter "… OTTENERE UN' ENTRATA EXTRA trasformando un hobbies in una fonte di guadagno marginale…".

    Opportunamente arrivando un giorno COME ME TUTTI QUANTI GLI ALTRI a sposare la tua più che giusta teoria, i miei POTENZIALI clienti, divenuti nel frattempo altrettanto risparmiotici e sparagnini, si renderebbero conto che in fondo non hanno realmente bisogno di spendere il loro POCO denaro nelle MIE proposte commerciali, essendo essi stessi pervenuti, tramite la sacrosanta nuova cultura dell'AUTOPRODUZIONE, a condividere la mia stessa filosofia.

    Finalmente capirebbero di poter RISPARMIARE il COSTO del Conduttore Esperto Hobbista, avendo nel frattempo abilmente deciso con poco sforzo di impersonare LORO STESSI il ruolo di autonomi conduttori di se stessi nelle attività di loro interesse.

    Nell'eventualità, in un simile Sistema Chiuso, questo genere di benedetta AUTARCHIA CAPILLARE DIFFUSA potrebbe combinarsi funzionalmente al reciproco elemento costituito dagli ALTRI INDIVIDUI unicamente coniugandosi col recuperando benemerito istituto del BARATTO, che fra l'altro è sempre oltremodo utile all'auspicato abbattimento del P.I.L.

    Anche per me l'inizio del tuo ragionamento si mostra seducente; però alla fine non posso fare a meno di vederlo incorporato in un'ottica recondita di sfruttamento commerciale per quanto minimo, nella quale siamo portati più o meno consapevolmente a concepire in modo unilaterale il nostro prossimo come legittimo bersaglio mercantile, nello stesso tempo in cui ci diamo coscienziosamente da fare per sottrarre noi stessi agli uncini delle altrui réclame.

    Alla fine è sempre una gara fra bravi mercanti, a chi incassa prima e di più, compresa la diminuzione dei costi; ovviamente a spese degli altri.

    Non so perché né come, ma "sento" in un certo modo che il mio contributo possa essere arricchito e migliorato da quelli altrui. Avanti!

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    1. Il tuo contributo è brillante, legittimo e ben accetto, tutto quello che può essere utile a cambiare vita è ben accetto, anche critiche e pareri opposti ai miei :) Io non ho sono la scienza, non so se quello che sto facendo è giusto, sbagliato, possibile, impossibile ecc... sto provando, e ho messo in conto anche di fallire miseramente.

      Quello che ipotizzo è naturalmente un meccanismo in cui il commercio esiste, ma esiste in quanto indispensabile, cioè un commercio e una produzione di cose indispensabile, fatte da persone che si muovo per passione, che a loro volta vivono con poco e non hanno bisogno di fare a gara con altri per vendere di più, perché non vogliono guadagnare di più, ma solo l'indispensabile per vivere.

      Se i valori fossero l'amore, i rapporti con gli altri e la felicità, non si rincorrerebbe più il successo, i soldi e la notorietà, eliminando in modo semplice e immediato le leve che hanno creato e alimentano la società dei consumi.

      grazie per il tuo contributo, ti prego di intervenire ancora, la discussione è utile ed interessante!

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    2. ti stimo moltissimo caro hai detto delle parole che sono vangelo!

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  3. Siamo e restiamo piccoli, sebbene non ancora del tutto stupidi.
    Purtroppo per noi piccoli resistenti intelligenti, il nostro scellerato sistema economico non è stato liberamente optato da noi stessi, ma ci viene pesantemente imposto dai grandi poteri maggiori, che spietatamente lo esercitano sulle grandi masse ovine, trascinandole impietosamente nella corrente dominante.
    Come una cappa di piombo (ancorché foderata di velluto), non ce lo possiamo sfilare di dosso soltanto desiderandolo.
    Andare contro corrente, prima e meno ancora di praticare attivamente economie diverse, significa anche più semplicemente tentare di resistere passivamente senza farsi trascinare.
    Sarebbe abbastanza come inizio, ma già quel poco è reso estremamente difficile dall'impetuosa imposizione di forza dei grandi potenti.
    E' una lotta sproporzionata.
    Possiamo sperare solamente in una pacifica proliferazione esponenziale del tuo limpido pensiero; oppure, in qualche ben centrato colpo di fionda, poiché raramente tutto l'immenso gregge inizia a ruminare pensiero semplicemente ascoltando le buone prediche di qualche illuminato, nuovo pastore usurpatore.
    Se la sua voce si ergesse al di sopra del limite tollerato dal sistema, presto gli si aprirebbero le porte verso la totale eliminazione.
    Continuiamo molto umilmente a resistere nel nostro piccolo.
    L'estrema difficoltà pratica del tuo pensiero non ne diminuisce affatto la validità, né la condivisibilità.

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  4. Amico nel mondo moltissime persone nel mondo vivono con meno di 400€, ma che qualità della vita possono garantirsi con un reddito così basso? Oltre al superfluo dovranno rinunciare pure ai benefici di uno stato sociale come esiste da noi che, per quanto malandato e messo in discussione da chi vorrebbe privatizzare tutto, è certamente meglio di quello che puoi trovare fuori dall'Europa...
    Il tuo mi sembra un sogno. E poi scusa ma perché lavorare dovrebbe essere qualcosa di per se stesso negativo? A qualche attività nella vita ci si dovrà pur dedicare per non sprofondare nel tedio e nella noia. E' il troppo lavoro e magari pure mal pagato e in generale la schiavitù del lavoro salariato il nocciolo del problema.

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    1. Ciao Anonimo e benvenuto :) Condivido il tuo pensiero, infatti smettere di lavorare non significa non fare niente, ma raggiungere l'indipendenza economica sviluppando le proprie passioni e sottraendosi al sistema malato a cui siamo abituati. Io non dico che tutti debbano fare così, c'è a chi piace lavorare nel sistema moderno, e io sono contento per lui, l'importante nella vita è essere felici. Per me non è così, e ho scelto di vivere con poco e dedicarmi alle mie passioni :) Buona vita!

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  5. Ciao, sono l'anonimo che ha postato sopra. Mi son reso conto che il mio intervento si riferiva ad un'altra sezione, quella per intenderci dove illustravi i paesi dove vivere con poco.
    Condivido comunque la tua strategia che è anche la mia. Cerco di risparmiare e metter via soldi per comprarmi una seconda casa da mettere a reddito o in alternativa creare un'attività per conto mio. A me piacerebbe molto avere del terreno da coltivare per l'auto produzione e magari costruirci una casa autonoma da un punto di vista energetico, ma vivendo in città dovrei comprare il terreno sull'appennino emiliano dove i prezzi sono sì più bassi, ma troppo lontani da curare. Poi c'è da considerare che le coltivazioni sull'appennino sono molto limitate per via dell'altitudine. Non so fra gli 800 e i 1100 metri cosa sia possibile coltivare. Non molto credo. Potresti magari pubblicare un articolo sulle coltivazioni da montagna che richiedano poco intervento e siano ad alto rendimento. Ciao :)

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    1. Ciao, e grazie per il tuo messaggio, a me fa sempre piacere quando scopro che ci sono persone come me, che cercano di vivere con poco e allontanarsi dal consumismo. Per quanto riguarda l'articolo, si possono pensarci, ma dovrei informarmi perchè non so molto di coltivazioni ad alta quota. Io abito a circa 500 mt di altezza e riesco a coltivare di tutto, a 800 forse si può coltivare ancora qualunque varietà, ma credo dipenda un po dal microclima della zona.

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  6. Ciao.. Le tue idee sono molto positive. Al contrario della morale comune che potrebbe pensare che chi non vuole lavorare è ozioso e incapace, è proprio dal non obbligo del lavoro che nascono i progressi della mente, le invenzioni, diciamo anche la "felicità" pur nel poco. Pensa che io sono un medico, ho 41 anni e non ho ancora trovato pur prestandomi a tanti sacrifici un posto stabile e rispettoso anche della mia salute. Mi sfruttano oltre l'orario consentito, faccio turni massacranti e non posso mettermi nemmeno in malattia perchè essendo precario mi metterei in cattiva luce e non mi assumerebbero mai. Lo stipendio non è male, ovviamente dato l'incarico, ma non ce la farò per molto. Sto pensano seriamente alle tue proposte. Grazie

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    1. Ciao e piacere di conoscerti :) Anch'io vengo spesso sfruttato oltre l'orario, con promesse di denaro che in passato non sono state mantenute. Da quando ho iniziato a mettere il lavoro in secondo luogo e a costruirmi una vita diversa, tutto è cambiato. Spero che troverai la forza e le risorse per cambiare vita, te lo auguro di cuore!

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  7. Meglio u 2% sivuro che un 3,5% riscioso? anche il 2% è riscioso, se non si sa come si investe e come funzionano gli investimenti., Io investo a circa 20% annuo senza rischi. Non investirei MAI al 2% annuo!

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    1. Si anche a i piccoli risparmiatori di Cirio o della "solidiissima"Parmalat dicevano cosi... La verita' e' che i piccoli risparmi di persone che "fanno altro"nella vita lavorando anni e anni non dovrebbero mai uscire da conti o obbligazioni garantiti dallo stato. IO almeno non consiglierei di investire su Fondi o Obbligazioni con dietro scenari a noi ignoti e cmq piu' grandi di noi

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  8. a circa 20% annuo senza rischi ? e cosa investi ?in un altro pianeta scusa ?

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